La Piazza

se aspettate gemelli...
Messaggio del 15-02-2011 alle ore 14:47:24
sarebbe da scrivere se aspettate un figlio cercatevi un altro posto...è una macelleria...sebbene qualcuno si salvi, la struttura è PENOSA
Messaggio del 14-02-2011 alle ore 15:10:02
La prima notizia la conoscevo, visto che la stessa l'ho sentita in prima persona dal primario del reparto, la seconda no, ma poco importa, visto che purtroppo siamo sempre alle solite...
Messaggio del 14-02-2011 alle ore 08:37:28
e aggiungo anche questa



Renzetti, la scintigrafia è ferma da tre anni
Oltre 800mila euro spesi, ma l'azienda dovrà affittare un nuovo macchinario



LANCIANO. Tre anni di lavori, 750mila euro spesi, due collaudi non superati per via di una cella di manipolazione non a norma, la rescissione del contratto con la ditta aggiudicatrice dell'appalto dei lavori e l'affitto da parte della Asl di un nuovo macchinario, che permetta di riprendere l'attività. E' il pasticcio della scintigrafia del reparto di medicina nucleare dell'ospedale Renzetti. E' diventato un rebus la sistemazione e l'utilizzo della scintigrafia dell'ospedale Renzetti. Da più di tre anni i pazienti frentani e vastesi sono costretti a percorrere chilometri per eseguire scintigrafie tiroidee, cerebrali e ossee negli ospedali di Chieti e Pescara, ma anche più lontano, fino ai presidi sanitari di Teramo e Sulmona, o a rivolgersi alle cliniche private con aggravi di costi, perché il macchinario a Lanciano non è utilizzabile. Un rebus che ha il sapore amaro della beffa se si pensa che i lavori nel reparto, iniziati nel 2007, avevano come obiettivo di migliorare il servizio per l'utenza e se si pensa, soprattutto, ai soldi spesi inutilmente: la sostituzione della gamma camera e la sistemazione delle vasche di decontaminazione sono costate 750mila euro. A questi soldi sono stati aggiunti 90mila euro per acquistare la cella di manipolazione, che non fu inserita nel progetto originario nonostante,
Messaggio del 14-02-2011 alle ore 08:33:05
cercatevi un 'altro posto


LANCIANO. Due gemellini sistemati nella stessa incubatrice. Accade nel nido dell'ospedale Renzetti a causa della mancanza delle speciali culle termiche riservate ai neonati. Delle sei culle di cui il reparto era provvisto ne funzionano solo due. Così, se un neonato avrà bisogno nelle prossime ore dell'incubatrice, dovrà essere trasferito negli ospedali di Chieti o Pescara. Le culle termiche. Da sei culle sono passate a tre. Da tre a due. La speranza è di non ritrovarsi a zero. C'è anche il problema della carenza delle incubatrici nell'ospedale Renzetti. «Siamo costretti a lavorare con due culle delle tre rimaste a disposizione perché una si è rotta questa mattina», spiega il primario della Pediatria............


dal centro

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