LANCIANO. C'è ancora tanta strada da fare sul turismo in città. Cali di presenze, uffici turistici chiusi, assenza di programmazione e un forte individualismo nella domanda e nell'offerta dei pacchetti turistici. Ognuno fa da sè, ma intanto calano drasticamente le visite e gli operatori sono stanchi. E la fotografia della città dei due miracoli, con il passare del tempo risulta sempre più sbiadita. Da quasi un anno nel santuario del Miracolo Eucaristico manca il punto informativo del consorzio Valsangro Promotional Tour (Vpt) che gestisce anche il chiosco in piazza Errico D'Amico, il primo contatto con turisti e pellegrini in arrivo. Prima a chi entrava nel santuario venivano offerti pacchetti turistici, brochure di promozione del territorio e materiale informativo sui servizi della zona e i luoghi da visitare. Ora chi arriva visita, prega e se ne va. E da oltre un anno sempre lo stesso consorzio non stila più i formulari per monitorare i flussi dei turisti in arrivo. Il fatto è che probabilmente quei dati non interessano a nessuno. Anche se, dagli ultimi rapporti, si diceva che il turismo religioso in città nell'aprile 2010 fosse sceso del 12%, ovvero 13mila pellegrini in meno. Il chiosco informativo di piazza D'Amico per le festività pasquali è rimasto chiuso dal venerdì pomeriggio fino a tutto il lunedì dell'Angelo. E nella mattina di Pasqua, da punto di vista commerciale ci si è trovati di fronte a una città deserta, eccetto che per qualche bar delle strade centrali. Se su un motore di ricerca su Internet si scrive "Cammino di San Tommaso Lanciano Ortona" viene fuori la pagina del sito www.camminoditommaso.it. Alla sezione "Home" la pagina non è disponibile. Alla casella "Prenota il tuo cammino" compare la scritta "pagina in allestimento". Soltanto al link "Dormire e mangiare" viene fuori una lista di hotel, ma bisogna chiamarseli da soli sempre se si è capito dove andare visto che sulla cartina del sito è visualizzata una linea rossa che collega Lanciano ad Ortona con niente in mezzo. Il turismo visto da Lanciano, città dei miracoli, della cultura e delle fiere, lascia molto a desiderare. Eppure nei discorsi pre-elettorali tutti parlano di ridare centralità a una città che deve servire un bacino di 200mila abitanti e che è al centro di un moto mondiale di pellegrini in viaggio. «C'è molta disgregazione», confessa
Carla Martorella, operatrice del consorzio Valsangro Promotional Tour, «e soprattutto un fortissimo individualismo. Non si crede nella forza delle associazioni, operatori e privati tendono a farsi concorrenza, ognuno vuole fare da sè e non c'è confronto né collaborazione». Il consorzio Valsangro sta lavorando ormai da un anno alla ristrutturazione del chiosco di piazza D'Amico, piccolo e inadeguato rispetto alle esigenze di una città a vocazione turistica, e sta portando a termine la creazione di un sito, www.abruzzotour.it. Basteranno queste due mosse a risollevare le sorti di un turismo in crisi? Daria De Laurentiis IL CENTRO

LANCIANO. Le accuse di un turismo cittadino poco competitivo non sono andate giù al primo cittadino Filippo Paolini, che replica così all'agenzia di promozione che le ha mosse: «E' incomprensibile la polemica del consorzio Valsangro Promotional Tour, perché il Comune ha messo a loro disposizione il box di piazza D'Amico, che viene autonomamente gestito, e anche con scarsa professionalità». Il sindaco ricorda poi che il chiosco in questione presto tornerà di uso pubblico: «A fine anno il Comune ne riavrà il possesso». E così potrebbe chiudersi amaramente il rapporto con una delle due agenzie di promozione del turismo cittadine. Nei giorni scorsi sulle pagine del Centro era stata riportata la notizia che era cessato il rapporto di collaborazione del consorzio Valsangro Promotional Tour all'interno del santuario del Miracolo Eucaristico. Allo stesso modo era stato evidenziato come l'annuale rapporto sulle presenze turistiche che lo stesso consorzio stilava per il Comune, da oltre un anno non venisse più aggiornato. Il sindaco Paolini tuttavia ribadisce in un comunicato che «l'ufficio turistico di riferimento del Comune è quello di Informazione e accoglienza turistica in piazza Plebiscito, un servizio che l'ente gestisce in convenzione con la Regione Abruzzo». Non è piaciuta al primo cittadino e referente per il turismo, la fotografia di un turismo all'anno zero, «con poche attività coordinate da un unico ente e molta concorrenza tra privati che collaborano scarsamente con le agenzie». «Il fai da te non è una caratteristica di questa amministrazione», afferma Paolini, «tant'è che il Comune di Lanciano è ente capofila del programma regionale sul turismo religioso e partner del progetto di cooperazione transnazionale "South East Europe" dell'unione europea, che prevede collaborazioni con Bulgaria, Grecia, Ungheria, Romania, Slovenia, Bosnia e diverse regioni italiane». La difficoltà di monitorare e cooperare con i privati denunciata dal consorzio Vpt, si deve per Paolini alla responsabilità della stessa cooperativa, il cui contratto scade il prossimo 31 dicembre. «A fine anno il Comune tornerà in possesso del chiosco di Piazza D'Amico per farne l'uso pubblico che riterrà più opportuno». E sui dati dei flussi del turismo religioso interviene anche Angelo Battistini, titolare dell'hotel Anxanum: «Da 10 anni assistiamo ad un costante aumento di presenze per il turismo religioso. Nel 2010 abbiamo ospitato 40 gruppi per un totale di 1.300 presenze, ad aprile 2011 siamo già arrivati a 28 gruppi». Daria De Laurentiis IL CENTRO

Sig. Bozza ritiene che con il turismo religioso non si fà economia....v

LANCIANO. Poche presenze e scarsa organizzazione. E' la fotografia del turismo religioso in città da parte degli addetti ai lavori, albergatori cittadini e delle località vicine. La realtà che descrivono è quella dove si sconta un anno in cui la crisi continua a sentirsi, ma anche quella di una città incapace di offrire un turismo al passo coi tempi. «Il turismo religioso è calato di molto rispetto agli anni passati», spiegano all'Excelsior, nel cuore di Lanciano, «un calo che si verifica da quando hanno cominciato a costruire alberghi a San Giovanni Rotondo, e perché la città offre poco in termini di attrazioni oltre al Miracolo. Facciamo di tutto per accontentare i clienti, ma la crisi c'è». «Quest'anno è andata male», spiegano da La Furnacelle, che accoglie anche gruppi religiosi, «i pochi pellegrini che vengono si lamentano di non riuscire a trovare una guida neanche a pagarla». Stessa musica all'Hotel Thema, alle porte del casello autostradale dell'A14: «C'è un calo sul turismo religioso in particolare: prima avevamo gruppi fidelizzati che venivano dal nord o da fuori Italia, ora gli stessi non hanno riconfermato». Calo anche nell'hotel Cristina, a Rocca San Giovanni: «Abbiamo dei gruppi che arrivano a maggio, ma per Pasqua c'è stata pochissima affluenza». (d.d.l.) IL CENTRO

Sole nu sceme po' vini' a fa' lu turiste a Langiane accome sta' mo' aridotte

GUARDIAMO AVANTI!!!!!!!!!!!!!!