La crisi colpisce tutti, dal premier italiano che vede ridursi drasticamente il suo reddito (da 139.245.570 del 2006 a "soli" 14.532.538 euro dell’anno successivo, ma la bolla finanziaria non era ancora scoppiata) alle mignotte che registrano un calo del 20% dei clienti.
Ascoltando gli esperti, che predicano innovazione per superare la fase nera, le tenutarie di due casini tedeschi, uno ad Heidelberg e uno a Berlino, dal nome invitante di Pussy Club, hanno pensato di offrire tutto - ma proprio tutto quello che vi passa per la mente - a soli 70 euro, compreso cibi e bevande a volontà, dalle 10 alle 16.
Altro che spa, altro che centri benessere, questa sì che è vita. Ingresso ore 10: si potrebbe cominciare con un bel massaggio totale, eccitante e rilassante, per passare magari ad un aperitivo davanti ad uno strip (con giochi lesbo e dintorni). Verso mezzogiorno un lunch leggero per tirarsi su, con divertimento post prandiale, piccolo riposino, e via per una sauna a due, prima di concludere in bellezza con un’altra capatina sul letto. Tutto per la modica somma di 70 euro, quanto un menu degustazione in un ristorante medio, o un paio di ore allo stadio a vedere 22 ragazzotti correre in mutande dietro ad una palla di cuoio.

Non è che abbiano inventato niente di strano. L’unica innovazione è il "konjunktur paket", il tutto compreso, vino, cibo e patatina senza limiti. E se è vero che la San Carlo tira sempre, da quando mondo è mondo, di nuovo c’è ben poco. Oltretutto i maschietti hanno dei limiti fisiologici ben noti, quindi i conti sono presto fatti. Se l’iniziativa fosse estesa a qualche locale per sole donne (ne esistono?) forse i conti non tornerebbero.

In tempo di liberalizzazioni si potrebbe pensare a qualcosa di simile anche in Italia. Attrezzandosi, si potrebbe allargare l’attività di ristorazione al dopo pranzo, con reciproca soddisfazione per il cliente ed il locale.
Oltretutto si darebbe un posto di lavoro alle signorine sfrattate dalle strade dai provvedimenti di pulizia dei comuni nordisti; non ho idea se, grazie alle multe ed alle ronde, i marciapiedi siano tornati liberi. Non ne ho più sentito parlare, quindi penso che siano state tutte rispedite ai paesi d’origine. Quelle che si sono imboscate potrebbero tornare ad esercitare alle luce del sole, pardon, alle luce delle abath-jour del piano sopra al ristorante.

Ops, dimenticavo un piccolo particolare: l’Italia non è la Germania (adesso si capisce perché i tedeschi ci battono sempre?). La terra di Martin Lutero non ha il Vaticano, lì usano il preservativo, noi invece siamo ancora fermi ad Ogino-Knauss o - per i più evoluti - alla temperatura basale. Lì le mignotte pagano regolarmente le tasse ed incrementano il Pil, qui sono esenti, non incrementano il reddito nazionale, e a volte fanno carriera politica e quindi le paghiamo noi. E’ proprio un casino.