La Piazza

Un nuovo 1968? Speriamo di si...
Messaggio del 14-12-2010 alle ore 20:16:50

Università e lavoro. Atenei e fabbriche. Rivive il 1968? Si, rivive nelle coscienze di oggi, quelle vigili e vive dei giovani che dimostrano consapevolezza dei loro diritti e che sanno capire quando essi sono minacciati. E che soprattutto non si arrendono, non cedono, non indietreggiano ma scelgono di combattere. E' un 1968 in versione aggiornata, caratterizzato da nuovi strumenti di comunicazione come la Rete, per mezzo della quale ci si parla e ci si scambia informazioni, per mezzo della quale ci si convoca alla mobilitazione. Il mondo dell'istruzione scende in piazza per protestare, i ricercatori e gli studenti salgono sui tetti delle facoltà universitarie ed occupano luoghi simbolo della storia e della cultura nazionale, Colosseo compreso, con un impatto mediatico strabiliante che rimbalza sui blog e sui siti. I rettori e gli insegnanti affiancano questo movimento di opposizione saldando insieme, in un unico e comune sforzo di ribellione, generazioni diverse che rivestono ruoli diversi. A macchia d'olio, la protesta si estende come un virus salvifico in tutto il Paese, riconsegnando la speranza che la società civile non sia morta sotto i colpi del bromuro di regime, della tv commerciale, del modello produci-consuma-crepa, del dominio dell'apparire/avere sull'essenza/essere, della dittatura del benessere privato sull'interesse pubblico, del liberismo senza regole che concepisce lo Stato sociale come una zavorra. Insomma il berlusconismo non ha vinto totalmente, come è dimostrato da queste settimane di mobilitazione contro la riforma dell'istruzione firmata Gelmini. Una riforma che è distillato puro del berlusconismo, che rappresenta una negazione della democrazia, che risponde ad un piano preciso neo-autoritario messo a punto da questo esecutivo. Un piano che ha due terreni di intervento principali: l'istruzione e il lavoro. Piegare questi due pilastri della democrazia significa controllare la democrazia stessa. Le scuole e le università ridotte a serbatoi di giovani cervelli spenti e le fabbriche a spazi di contenimento di automi meccanici, centrando così l'obiettivo: rendere le coscienze controllabili e manovrabili. Riforma Gelmini e piano Marchionne-Confindustria-parte dei sindacati sono speculari perché servono lo stesso fine del governo. Un piano tanto pericoloso quanto vecchio, a cui risponde per fortuna la protesta sociale e la disobbedienza civile, che l'esecutivo cerca di criminalizzare e soprattutto di provocare, magari per mezzo della militarizzazione degli spazi del dissenso come accaduto a Roma: il Palazzo blindato durante l'approvazione del ddl Gelmini, un dispiegamento di forze dell'ordine dislocate per tutta la città, ridotta a paesaggio spettrale. Roma città fantasma da golpe. La tecnica è antica, nemmeno troppo raffinata. E' andata in scena a Genova col G8 del 2001 ed è stata riproposta a L'Aquila nel post terremoto. Il piano è invece chiarissimo. Si tenta di affondare la formazione pubblica per salvaguardare quella privata, quindi trasformare un diritto di tutti in privilegio di pochi; rendere gli atenei degli incubatori di servizievoli esecutori senza capacità critiche, esponendoli ai cda delle grandi aziende affinchè vi attingano gli odierni precari di cui hanno bisogno e che poi destinano ad un futuro di schiavitù; depotenziare la ricerca tirando la cinghia degli investimenti, quando in piena crisi una democrazia moderna stornerebbe tutte le risorse in essa senza tentennamenti, perché unico terreno su cui costruire lo sviluppo stabile che arricchisce un paese intero. Parallelamente, come nel '68, alle proteste degli studenti si accompagnano le manifestazioni dei lavoratori in difesa dell'occupazione e dei diritti, che si chiamano contratto nazionale, tempo indeterminato, concertazione, unità sindacale, referendum, salario proporzionato, sicurezza e salute. Ispirato da Tremonti, infatti, il ministro Sacconi sta attuando una contrazione della sfera dei diritti dell'occupazione, sterilizzando lo Statuto e svuotando la Costituzione. In ultimo con il collegato al lavoro, in cui spicca la restrizione dei tempi per ricorrere contro il licenziamento, in primis con la 'partita Fiat' su Pomigliano, giocata in realtà sulla pelle di tutti i lavoratori. Pomigliano come modello del lavoro che sarà, o meglio del lavoro come vorrebbero che fosse, Pomigliano come modello da esportare su scala nazionale. Abrogare il contratto nazionale aprendo la strada alla giungla del contratto aziendale, con il lavoratore solo davanti al datore di impiego, quindi debole e ricattabile, disponibile anche a cedere sul fronte del diritto (pause, orari, malattia, sciopero). Smantellando anche ogni difesa sindacale per mezzo della ingiusta pratica degli accordi separati che isolano quella rappresentanza dei lavoratori che invece resiste e vorrebbe fosse affidato a loro, con il referendum, l'ultima parola. E' dunque un nuovo 1968? Speriamo di si. Se non lo fosse, ce ne sarebbe comunque bisogno, e allora dovremmo augurarcelo. Soltanto ritrovando l'unità tra sapere e lavoro, come diritti di tutti, soltanto con un asse fra fabbriche e atenei sarà possibile respingere questo tentativo distruttivo della democrazia. E' un dovere di noi tutti lottare per questo. Come in una bella canzone di De Andrè, infatti, "anche se voi vi crede assolti, siete lo stesso coinvolti".

Luigi de Magistris





Fonte


Dopo tutte le zozzerie di questi anni e la compravendita dei voti che si è materializzata oggi per la Sfiducia/Fiducia di testa di asfalto, sono sempre più fiducioso che ciò accada

Messaggio del 14-12-2010 alle ore 20:22:31
di borghesi viziati non ce sono piu
Messaggio del 14-12-2010 alle ore 20:25:49
la polizia non mi è mai piaciuta ma per certa monnezza è giusta la morte
Messaggio del 14-12-2010 alle ore 20:47:52
Il dissenso non si dimostra con la distruzione e chi provoca ciò non ha nulla a che vedere con il dissenso civile.
Questi atteggiamenti sfiatano qualsiasi movimento sano di questo e di altri paesi del pianeta stroncando alla radice la vera causa per una disobbedienza civile.
Non cominciamo a dire che i BlackBlock fanno parte di questi movimenti; sono soli infiltrazioni che considero da sempre il marcio della società alla pari di un qualsiasi delinquente.

Messaggio del 14-12-2010 alle ore 20:50:31
a giudicare dalle immagini di oggi.....siamo vicini ad un nuovo 68',secondo me.......e io sinceramente...............
NON VEDO L'ORA!!!!
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 01:12:22
poco in comune con il 68
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 01:37:43
MA QUALE '68......MO VANNE A LI MANIFESTAZIONE NGHI LU NOKIA CHE NAVIGA SOPRA A INTERNET.....L I-POD.......E' PARKEGGENE LA MINI COOPER A 500 MT DA LU CORTEE...... A LU '68 STAVE LA GGENTE CHI LU SANGHE ALL UCCHIE
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 03:16:46

Dopo tutte le zozzerie di questi anni e la compravendita dei voti che si è materializzata oggi per la Sfiducia/Fiducia di testa di asfalto, sono sempre più fiducioso che ciò accada



chissà.. basterebbe che il popolo italiano facesse 1sola volta quello che fanno regolarmente all'estero, cioè protestare in modo massiccio contro qualcosa che non gli sta bene. Negli altri paesi europei in un attimo paralizzano la capitale per mesi Se avessero un solo giorno i politici che abbiamo noi, la notte stessa circonderebbero il parlamento e non c'è polizia che tenga perchè quando il popolo è "troppo", non resta altro che mettersi dalla sua parte. E' una questione storica e caratteriale..
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Editato da El Treble il 15/12/2010 alle 03:21:40
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 04:41:12
Io ho l'impressione che alla maggior parte di voi (e questa volta non mi ci metto pure io) manchi la visione d'insieme delle cose.

I politici sono a loro volta cittadini, i vari professionisti, operai, commercianti e lavoratori in generale sono più o meno impegnati per portare a casa la pagnotta... i poliziotti a loro volta sono cittadini con una loro visione personale della realtà.
Prendi per esempio un celerino che durante una di queste manifestazioni si trova a dover difendere la classe privilegiata, magari dal suo punto di vista salterebbe la barricata e si metterebbe dal lato dei "manifestanti" (virgolette d'obbligo). Ma di fatto non lo fa, perché?
Prendi il tabaccaio sotto casa o il giornalaio o il vicino che si alza alle 6 di mattina per andare in fabbrica... perché non sono a manifestare?
Perché io (lasicando perdere che al momento sto a 5000 Km da Roma ) non vado a manifestare?
Perché voi che state scrivendo non siete a manifestare?

Altro che 68... qua se ci va bene è un 69... altrimenti è la solita pecorina.
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 10:50:47
TRA 50 ANNI SUI LIBRI DI STORIA SI PARLERà DEI MOTI DEL 2010!!! :RULEZ:
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 11:00:35
Che palle ste manifestazioni, siamo nel 2010... tutti nudi!!!
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 11:03:19
Fà FREDDO
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 11:04:17
ci si riscalda col bunga bunga
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 11:08:34
Jena sei un mito
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 11:21:34
no bunga bunga amigo, io tanda fame amigo!!!!!!!!
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 11:27:16
Lucacanali a me non menefrega ma se vogliamo essere storicamente corretti il 68 a mio parere gente come Ferrara era di lotta continua a fare i blocchi d'avanti alle fabbriche di emigranti , capisco a cosa ti riferisci ma forse era una MODA di dieci anni fà ,io ne ho mandati personalmente a fangulo un tot. dai le cose non sono cambiate molti sono passati dal Link ai vari postarelli dei padri (banche, negozi, etc.) .Io credo che in Italia ci sia sempre stato 2 modi di vivere la politica uno è DEmocristiano , l'altro è Luogocumunista. Niente a che vedere con la lotta di classe. in più ti dico che tra la metropoli ed il paese la percezione della politica è molto diversa .Scontri taffereugli ed alla fine il figlio del professionista esce da eroe (scrive libri e si fà lu gross) e il porello resta ingabbiato a vita .... Ma la merda è ormai a livelli alti c'è poco da destreggiare o sinistreggiare .Di Squat ne ho visti un fiume da quelli Italiani a quelli nord europei ...e la componente Atropologica non cambia noi Italiani siamo(considerati all'estero) mangia spaghetti picca dritta e ben vestiti, sia in una normale strada che in uno squat tedesco ,olandese e i tedeschi sò tedeschi sia in uno squat che per strada ... sono grucchi .
Anch'io come te ho odiato certe persone e senza andare lontano a Lanciano ne abbiamo molte ...a 20 le prime manifestazioni nel paesello , a 25 la militanza da 3° anno di università a Bologna ,a 30 si levano i percing e diventano moderati a 32 tornano al paesello si mettono al posto di famiglia e quado parlano dicono al li timba mi... ma questo è LUOGOCUMUNISMO , ed in altri modi esiste la controparte destroide .
MA le idee di un'individuo cambiano è la componente più alta (la trascendenza) che resta. E chi non la rispetta vive male non c'è manifestazione idea o altro che darà lui gioia e felicità .


L'unica rivoluzione è L'Amore
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 11:32:59


casomai è l'Ammmore
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 11:34:57
Briskio vedo che capisci al volo
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 11:39:50
Siate voi DIVINITA' di voi stessi.... e LANDERGRAUND farà il resto.
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 12:24:45
briskio come non dar ragione a te e anche a quell'anarco - dadaista neo bungabunghista di jena
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 13:38:59
Il 68??????????QUI CI VUOLE IL 48!

Molti di quelli che manifestarono nel '68 dopo quarantanni oggi stanno nei consigli d'amministrazione di banche, multinazionali o seduti dentro al governo a metterlo in der posto al popolo!

Ji sacc sole ca a finit la cucagn p' tutt quind!!!!!!!!!!
Nin ci stà ciu' niend, a scorte tutt!!!!
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 13:47:17

Ji sacc sole ca a finit la cucagn p' tutt quind!!!!!!!!!!
Nin ci stà ciu' niend, a scorte tutt!!!!

Messaggio del 15-12-2010 alle ore 13:57:45

noi Italiani siamo(considerati all'estero) mangia spaghetti picca dritta e ben vestiti



bhè...picca dritta na vote....mo la gente fa uso di sostanze ammoscianti.....d'altronde la classe borghese è ai massimi livelli storici
Per il resto come non essere d'accordo.......PACE...AMORE.....E ANDERGRAUND.!!)

A proposito a brì.....si prospetta seratina alla edoardo bennato...che dici?
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 15:13:58
Evvai tutti in piazza....ma no mo' ca' fa' lu fredde e' mi tenghe a fa' li punture di voltaren pi' li dulure
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 16:33:53


E' coincidenza che sia i celerini che i Black Block indossino le stesse scarpe?

PS (per i moralisti): è una semplice curiosità......questa foto sta facendo il giro della rete ed in molti hanno questo dubbio [url]http://informarexresistere.fr/il-fantasma-della-guerra-civile.html]E questo nemmeno è da sottovalutare [/url]
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Editato da Sojit_e_sorvnut il 15/12/2010 alle 16:43:24
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 16:37:19
Si è normale la globalizzazione porta a questo....li puviritt s'accatte le scarpe dei ricchi....e li blac bloc se mett le scarpe dei celerini....
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 16:46:36
Editato male
Lo rilinko qui E questo nemmeno è da sottovalutare
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 19:02:50

Scontri a Roma, video e foto imbarazzano la Guardia di Finanza

Il ragazzo con il giubbotto beige è un infiltrato?


ore 18:20 -

ROMA - Più passano le ore e più aumentano i dubbi riguardo l'idendità di alcuni dei manifestanti che hanno messo a ferro e fuoco il centro di Roma durante il voto di fiducia espresso ieri in Parlamento.
Su youreporter, è apparso un video all'interno del quale compare un "facinoroso" vestito con un giubbotto beige che sembrerebbe a tutti gli effetti un infiltrato delle forze dell'ordine.
In un primo momento, infatti, l'uomo viene ripreso con un mazza di legno in mano e intento a scagliarsi contro i finanzieri in tuta antisommossa. Poco dopo, lo stesso individuo, stringe tra le mani un manganello in dotazione alla Guardia di Finanza ed un paio di manette. Sul blog ufficiale del Popolo Viola, poi, compaiono in fotosequenza anche altre immagini di lettura decisamente ambigua.
Accanto all' oramani noto finanziere con la pistola d'ordinanza (che appare molto provato) si scorge in maniera lampante un ragazzo incappucciato che lo aiuta a tenersi in piedi, proteggendogli anche il viso. Lo stesso ragazzo, qualche minuto prima, si trovava tra la folla di facinorosi pronti allo virulento scontro con gli uomini della Gdf. Insomma: se secondo molti la presenza di infiltrati delle forze dell'ordine tra i manifestanti non è assolutamente una novità, per altrettanti gli organi di polizia devono fornire comunque una spiegazione più che plausibile per quello che sembra un goffo tentativo di criminalizzazione della protesta.
In città, intanto, la rabbia degli abitanti è tanta: tra vetrine distrutte ed auto sfasciate, l'idea comune è quella che la protesta di ieri sia stata solo l'ennesima occasione per fornire ai violenti di turno il consueto pretesto di sfogo.

FINOCCHIARO:"VOGLIAMO SAPERE"
Sulla sempre più intricata ed imbarazzante vicenda, si è espressa anche il capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro:"Vogliamo sapere chi erano questi che evidentemente erano infiltrati - ha infatti dichiarato la democratica - chi li ha mandati, chi li paga e che cosa devono provocare".
Nel caos delle voci e delle ipotesti, i facinorosi che ieri hanno provocato ingenti danni e numerosi feriti, vengono accostati ora a gruppi di estrema destra, ora a gruppi di estrema sinistra. Uno dei pochi punti certi, fino ad ora, è che non si trattava di studenti e che, per dirla con il Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro, "c'è stata una regia. Che qualcuno volesse creare incidenti è certo: presentarsi con armi improprie, stracci intrisi di benzina, caschi e scudi lascia pensare che qualcosa di preordinato ci fosse".
A differenza dei tragici scontri di Genova, ieri non c'è scappato nessun morto. Il pericolo, dunque, è che non basteranno 10 anni per comprendere chi si cela dietro questa "regia".

di Germano Milite



Fonte
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 20:16:59
questa delle scarpe è però clamorosa...

2 a terra ed entrambi con le stesse scarpe di tutti gli altri...

quanto cazzo è piccolo il mondo
forse c'era n'offerta natalizia... (allo spaccio militare)
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 21:18:02
VI ODIO, CARI STUDENTI (1968)

di Pier Paolo Pasolini

Avete facce di figli di papà.

Vi odio come odio i vostri papà.

Buona razza non mente.

Avete lo stesso occhio cattivo.

Siete pavidi, incerti, disperati.

Benissimo! Ma sapete anche come essere

prepotenti, ricattatori, sicuri e sfacciati:

prerogative piccolo borghesi, cari.



Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a botte

coi poliziotti,

io simpatizzavo coi poliziotti.

Perché i poliziotti sono figli di poveri.

Vengono da subtopie contadine o urbane che siano.


Quanto a me, conosco assai bene,

il loro modo di essere stati bambini e ragazzi.

Le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui,

a causa della miseria,

che non da autorità.

La madre incallita come un facchino,

e tenera, per qualche malattia,

come un uccellino,

i tanti fratelli;

la casupola,

fra gli orti con la salvia rossa (i terreni altrui, lottizzati).

I bassi sulle cloache e gli appartamenti nei grandi

caseggiati popolari ecc. ecc.

E poi guardateli come li vestono: come pagliacci,

con quella stoffa ruvide che puzza di rancio,

fureria e popolo.


Peggio di tutto, naturalmente,

è lo stato psicologico in cui sono ridotti (per una quarantina di mille

lire al mese): senza più sorriso,

senza più amicizia col mondo,

separati,

esclusi (un tipo di esclusione che non ha uguali)

umiliati dalla perdita della qualità di uomini,

per quella di poliziotti

(essere odiati fa odiare).

Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care.



Messaggio del 15-12-2010 alle ore 21:29:33
briskio sei un mito!
Messaggio del 15-12-2010 alle ore 23:13:21
al lavoro nei campi e nelle fabbricheeee

scio' via
Messaggio del 16-12-2010 alle ore 00:14:49


Sampè
JEEG mandami le coordinate aereospaziali che faccio atterrare edoardo bennato in viale dell'ANDERGRAUND

Nuova reply all'argomento:

Un nuovo 1968? Speriamo di si...

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