La Piazza

ingegneria?
Si!
E pare ci sarà un punto di appoggio anche dell'Accademia di Belle Arti!
Sì sì....ogni volta che ci sono le elezioni si ripresentano le stesse proposte!!!
E' da quando faceva il sindaco Fosco che rispolverano ogni volta questa (ormai divenuta) barzelletta


BRACCIA RUBATE ALL'AGRICOLTURA.....ANDATE A LAVORARE!!!
Marsigliese...

le lezioni cominceranno lunedì prossimo.
Che significa essere un clone? E cosa ti fa pensare ciò? Mah!!!
Convinto tu.
peccato che loro...
non ci vogliono venire
proprio ingegneria è la prima facoltà che sta facendo di tutto per non spostarsi!
io penso possa essere una buona soluzione tampone. Speriamo venga accettata, seppur temporanea.
E' giusto che Ingegneria resti a L?Aquila.
Ingegneria resta a L'Aquila, sono le lezioni e glis tudenti che si sposteranno a Lanciano, almeno fino a che la situazione non si sarà normalizzata. Il che mi sembra "normale".
Come ho già detto, anche pubblicamente, spero sopratutto che questo spostamento possa essere funzionale all'elaborazione di progetti e alla formazioni di professionalità utili al recupero in tempi rapidi del patrimonio e delle funzioni del capoluogo regionale.
Ingegneria resta a L'Aquila, sono le lezioni e glis tudenti che si sposteranno a Lanciano, almeno fino a che la situazione non si sarà normalizzata. Il che mi sembra "normale".
Come ho già detto, anche pubblicamente, spero sopratutto che questo spostamento possa essere funzionale all'elaborazione di progetti e alla formazioni di professionalità utili al recupero in tempi rapidi del patrimonio e delle funzioni del capoluogo regionale.
ho letto i commenti su quel blog....che dire....molti aquilani mi dispiace per loro, ma consideravano abruzzo solo quella parte di territorio regionale verso roma, neanche il terremoto ha aperto le loro menti....e ci studiano pure!!!
tanti aquilani, li chiamerei ad assumenrsi le proprie responsabilità su certe cose, vedi gli ampliamenti edilizi che hanno fatto in tante case, in barba a certi regolamenti e norme, pur di ricavare un bagno e una camera in più da affittare a suo di dollaroni a tanti studenti di fuori provincia dell'aquila...
Fuori concorso, da studentessa aquilana ti posso dire che il discorso è un po più complesso di quello che hai potuto leggere nei commenti dell'UDU

Io per prima se mi spostano a Carsoli (come per ora pare) ho seri problemi a poter studiare lì e preferirei quindi una tenda al piazzale della guardia di finanza, rimanendo a L'Aquila...
Carsoli??? qui si parla di spostare gente sulla costa e non a Carsoli, fra Lanciano e Carsoli c'è una bella differanza, come fra Carsoli o Montesilvano.......meglio montesilavano o lanciano...le soluzioni sono temporanee e non definitive, gli aquilani l'università se la possono tranquillamente tenere...
consideravano abruzzo solo quella parte di territorio regionale verso roma
nono,qua casca l'asino...questo discorso lo devi fare ai professori (che sono quasi tutti di Roma),perchè invece la maggior parte degli studenti sono pugliesi,molisani,marchigiani (quindi tutti dell'altra sponda)

noi studenti non abbiamo avuto voce in capitolo sugli spostamenti...hanno fatto tutto i professori guardando solo al loro tornaconto

E poi guarda ci sono tante questioni immischiate (tipo il perchè Chieti non ha dato la disponibilità semplicemente perchè è sempre stata in competizione con l'università aquilana) e tante altre cose che tutto riguardano meno che il bene e l'interesse degli studenti...che gli studenti stessi,giustamente,ora dicono "vigliamo scegliere noi", "dovete sentire noi prima di prendere decisioni che riguardano NOI E SOLO NOI"
...dagli (dacci) torto!
allora, i professori sono tutti romani, ma gli aquilani temono che gli venga rubata l'università...è una questione storica antica....chiedi a qualche aquilano cosa accadde, quando si ventilava la possibilità di fare pescara capoluogo di regione...
bhè allora cara paprica

bruce, io non la voglio l'università a lanciano



e non c'ho case da affittare a nero


Fuori concò...ho vissuto a l'aquila abbastanza a lungo per dire io per prima che gli aquilani so di coccio

Però per quanto riguarda questa questione, dove non sono immischiati solo gli aquilani (visto anche che la maggior parte degli studenti non sono aquilani) e dove come al solito ci sta partendo anche il classico "magna magna" e/o "sta bbone rocc sta bbone tutt la rocc"...dovete capire che non sono solo gli aquilani a voler rimanere a l'aquila...ma siamo anche noi studenti di fuori che per certi versi preferiamo la tenda ad altre destinazioni.
Tu mo mi dirai "perchè"?
E quà mi dispiace dirlo ma non potete capire perchè riguarda anche una questione interiore,di continuità con la nostra vita di prima...
Dovete capire che c'è stato come strappato VIOLENTISSIMO con il cordone ombelicale dalla nostra quotidianità...e la nostra quotidianità si chiamava L'AQUILA.
Cmq è un discorso talmente lungo e soprattutto che non tutti possono capire...
Avendo continuato i miei studi dopo il diploma in diverse città molto distanti da casa, come Venezia, Parma e Urbino, certo il problema per me non si pone.
Essendo stato poi anche tutor per i tirocini in due Atenei nazionali ritengo però questa un'ottima opportunità per la nostra Città ma soprattutto per gli studenti e sono certo che se ben organizzato potrà giovare indirettamente, ed in una maniera diversa da come è stato finora, anche il territorio aquilano.
Che ci si deve abituare a determitate situazioni gli aquilani lo sanno bane, basta guardare come stanno vivendo questa situazione...si stanno gia arraggiando e sacrificando abbastanza, mi pare eh!
Così come anche chi ci viveva da tanti anni si sta sacrificando e arrangiando come può per cercare di non uscire matto adesso che non ha piu niente,nè materialmente nè psicologicamente...perchè il terremoto non tira giu solo case e palazzi...tira giu l'anima!
io sono d'accordo con paprica. tornare alla normalità significa non di certo spostarsi centinaia di km, ma riprendere la vita dove si è fermata. quella città e quelle situazioni mancano a me che le ho viste solo di striscio, figurati che cos'è averle vissute.
paprica, io so solo che mio cugino che studiava li alla domanda "ci torneresti a studiare a l'aquila?" mi ha risposto "non ci metterò più piede in vita mia, ne io ne i miei amici".
Che poi l'università è aquilana e deve restare aquilana non ci piove, nessuno vuole rubare nulla a nessuno (spero), anzi, offrire sedi provvisiorie in abruzzo è solo un modo di sistemare, appunto provvisoriamente la situazione. Non penso si voglia fare gli sciacalli e rubare l'università sfruttando una catastrofe del genere.
Poi, dire che è meglio una tenda in piazza d'armi che una sede provvisoria distaccata (che sia lanciano o milano a me non cambia nulla, anzi spero non ci vengano a lanciano), scusami ma mi sembra na stronzata. Con tutto il lavoro di ricostruzione che c'è da fare li ora, u'univesità da campo e studenti da fuori (vglio poi vedere quanti davvero ci torneranno a studiare li) è solo un intralcio ed un ulteriore problema.
Quotato Fuori Concorso in tutto

beh, ma se si ragiona così l'università stessa non riparte più....
lezioni sotto le tende ok. Dove alloggerebbero questi studenti?
Noi chiediamo semplicemente che per le decisioni che riguardano NOI interpellino anche NOI.
Sul fatto di essere d'intralcio....beh,mi faccio una domanda che si fanno in tanti "se la scuola della guardia di finanza può ospitare il G8 perchè allora non può ospitare l'università?"...
ecco, brava.
Che poi...piccola postilla: la frequenza alle lezioni è stata assegnata di merito dall'università già una settimana dopo il sisma


sampè, guarda che sarebbe già un bene farci gli esami. uno va la mattina, fa l'esame e torna a casa. è presumibile che l'obbligo di frequenza sia stato un po' derogato, quindi si può studiare a casa. se è una cosa provvisoria si può fare tranquillamente.
io non voglio fare polemica eh

Il G8 è una puttanata di berlusconi che comunque dura 4/5 giorni... l'università non chiude mai da quel che so io... e poi ripeto, dove alloggerebbero questi studenti dato che neanche gli abitanti del posto hanno una casa?
ah ok ora ho capito, io pensavo alle lezioni. Se è solo per gli esami pienamente daccordo!!
ma se vai la mattina e torni la sera non devi alloggiare da nessuna parte. il G8 durerà pure una settimana, ma quanto casino crea? dove dormono i politoidi del mondo e tutti i loro codazzi? perchè se venissero solo 8 persone sarebbe una cosa, ma quelli ogni volta si portano dietro decine di persone.
vabbò, sono arrivato tardi
zio i politoidi arrivano e se ne vanno in elicottero, di certo non hanno problemi di alloggio
Nicò,è gia stato deciso che quest anno l'università aquilana a metà luglio chiude e se ne riparla a settembre-ottobre. Addirittura lettere chiude a giugno. Quindi stiamo parlando giusto di un paio di settimane. E ripeto,esami e lauree si possono fare in giornata senza bisogno di alloggiare. Se proprio qualcuno dovesse allogiare fuori si possono sistemare dove sistemeranno quelli del G8...
Oh,pure io non voglio fare polemica eh...sto solo cercando di farvi capire un po come è la situazione dal vivo...
A me se mi mettono a Carsoli che devo fa? L'accetto...amen.
no no ma infatti ho capito dopo che si parlava di esami e non di lezioni lunghe mesi

Inoltre il Rettore ha gia fatto sapere che al piu presto pubblicherà una lista dei presunti alloggi agibili...
Ovviamente sotto al cemento nessuno ci vuole dormire... Ecco perchè noi diciamo "meglio una tenda"...almeno non mi ricrolla addosso...ci si arrangia per una notte...
Oh,io c'ho la mia coinquilina(di Caserta) che sta in tenda di sua spontanea volontà da una settimana....anche questo è spirito di adattamento come diceva Fuori concorso

anche se il berlusca ha detto che costruirà un campus universitario con tutti i confort e anche più


vedi però io questo non capisco... la tua amica di caserta che sta a fare li? ci sono già migliaia e migliaia di sfollati del posto, poveretti senza più casa, è proprio necessario andare li a complicare la situazione? per cosa poi?
Sta lì:
1) per dare una mano (i volontari a dare pasti caldi non sono mai abbastanza!)
2) perchè lei è iscritta a lettere e i professori di lettere stanno facendo "sessione aperta" di esami fino a giugno in due tende davanti alla facoltà di scienze
ah traparentesi, non è che ha rubato il posto a qualcuno che ne ha bisogno, la tenda se l'è comprata e montata lei

che poi non dimenticherò mai una anziana signora che mentre mi stavano curando in ospedale mi ha sentito dire "io non ci tornerò piu quì" e mi ha messo una mano sul viso e mi ha detto "oggi l'aquila è stata cattiva ma vi vuole bene...non abbandonateci,io ormai so vecchia,che posso fa più...manco la casa mi potrò ricostruire,forse era meglio che morivo oggi almeno me ne andava serena...ma voi...voi l'aquila la potete ancora far vivere perchè dentro avete la forza della gioventù,mo la dovete solo ritrovare"
Ovviamente il tutto detto in aquilano stretto...
ma mai come in quel momento quel dialetto che io ho sempre odiato incredibilmente mi ha dato uno "scossone" peggio del terremoto...perchè guardandomi intorno mi sono resa conto che i vecchi non piangevano,confortavano noi poveri giovani sapendo che eravamo noi quelli che si dovevano riprendere alla svelta perchè avevamo molto da fare per quella città...
Siamo noi studenti quelli che devono re-imparare ad amarla,a non averne paura anche a costo di stare in una tenda con i libri sulle gambe con l'esame l'indomani...con il culo che continua a tremare,il cuore fermo a quel 6 aprile,l'anima e la voglia di sorridere rimasta sepolta sotto quelle macerie...perchè siamo noi il futuro per lei.
Come recita il motto dell'università da quel giorno "IO NON CROLLO"
Credo che i fattori emotivi debbano essere messi da parte in questo momento.
Tra un paio d'anni al massimo quelli che ora sono matricole, se non se ne saranno andati via, se avranno voluto restare fedeli a L'Aquila, si saranno comunque laureati e saranno andati via.
Quelli che ora sono laurendi saranno andati via per la loro strada già da un pezzo.
Ma quanti anni ci vorranno perchè L'Aquila torni com'era prima, favole del Cavaliere a parte?
Alcune sedi universitarie sono gravemente danneggiate, altre in piedi ma mancano gli alloggi per gli studenti fuori sede, molti uffici pubblici sono chiusi, ci sono problemi col gas e col rifornimento idrico.
Chi resterà a L'Aquila e sopratutto chi in autunno si iscriverà a L'Aquila? Dopo l'autunno ci sarà l'inverno, il rigido inverno aquilano, chi l'affronterà in tenda?
Sarebbe bello chiudere gli occhi e pensare che tutto sia come prima ma purtroppo non è così..
Per questa ragione è indispensabile elaborare al più presto delle nuove strategie capaci di attrarre nuovi iscritti, di fornire loro servizi senza far perdere la qualità dell'insegnamento (la soluzione certo non può essere quella delle lauree facili).
Ma per fare questo è indispensabile un salto dell'Ateneo Aquilano.
E' necessario passare dalla logica del "Lavorare A L'Aquila" alla logica del "Lavorare PER L'Aquila".
Solo così si potrà dare un senso a tutto ed evitare che davvero l'università scompaia.
A Carsoli ci sta "l'Angolo d'Abruzzo" dove si mangia da Dio. Roba di 80/100 della guida del Gambero Rosso, mica le porcherie che stanno a Langiane

Bruce tu hai perfettamente ragione e sai anche come la penso

Io credo solo una cosa: se non diamo l'esempio noi che siamo gia iscritti come pretendiamo che in autunno qualcuno si iscriverà in questa università?
Poi chiariamo,il mio discorso tenda vale per adesso per la sessione estiva perchè è ovvio che da settembre l'aquila tornerà ad avere l'aspetto della solito pinguinolandia...Ovviamente si spera in qualcosa di concreto a livello di struttura per l'inverno che verrà.
Rabbit tu sempre a magnà pensi,fai schifo

Paprica, purtroppo non è il primo e l'unico terremoto.....tutte sà cummedie, la vita riparte, tu nel breve giro di due/tre anni, mi auguro per tè anche meno ti sarai laureata, avrai un lavoro che ti soddisfa, quello che noi tutti come paese dobbiamo fare è, non dico tre, ma almeno 5 anni........che fra 5 anni a l'aquila ci sia una nuova struttura universitaria, nuove infrastrutture per studenti e cittadini molto più sicure di quelle che esistevano fino ad un mese fà.......e magari il numero degli studenti saranno anche il doppio.........
Sinceramente una sede dell'Accademia qui sarebbe un sogno!!!!
Qui dove ed un sogno di che? Qui solo tanta ignoranza a prescindere dall'iniversità stessa... Forse intendi dire nella terra dove chi è al potere o almeno così sembrerebbe o dovrebbe essere, non è capace nemmeno di esporre un concetto elementare in italiano? Ma perfavore su...
Se ci fossero state persone competenti ed entusiaste del proprio territorio, cose del genere e non solo, in questo caso l'università, sarebbero sorte decenni fa...
Ovviamente condivido il discorso di Paprica, anche se alla fine a quanto pare a settembre-ottobre, tutto o quasi dovrebbe tornare alla normalità, quindi qualche mesetto in un altra sede non penso sia così grave... Tanto ripeto, tutto tornerà li, sperando ovviamente meglio e ci mancherebbe altro...
Seba, il sogno è per me...
Avevo letto solo l'inizio del post...
Sarebbe un sogno perchè nn posso spostarmi, e di conseguenza... finalmente avrei avuto la mia opportunità... tutto qui!!!
Ti capisco perfettamente Là, ma purtroppo in questo caso, il tuo sogno potrà solo rimanere tale almeno fino a quando una certa classe politica e dirigente rimarrà dove il popolo ha deciso di farli sedere... Come vedi le cose non succedono per caso...

bhà! che dire siamo governati da persone che non sono capaci di fare neanche la O con il bicchiere....ho detto tutto,miliardi di euro buttati per cazzate,bustarelle e cavilli burocratici.....una merda!!!!
SPERO SOLO CHE MORITE TUTTI MERDACCE,DI QUALUNQUE SCHIERAMENTO POLITICO

Qualsiasi decisione verrà presa, lascerà comunque degli scontenti. Anche io farei un po' fatica a ritrovarmi a settembre alla reiss romoli, (mi manca un anno) non è una cosa semplice. Al tutto se aggiungete che Pescara voleva portare la sua facoltà di architettura al pari di quella dell'aquila, ovvero una sorta di scippo, capite bene la faccenda.
SI POLITICI DI MERDA SI DEVONO MORIRE TUTTI.....SONO DELLE MERDACCE!!!!
Va bene così?

uppo giusto per farvi capire la puzza che inizia ad arrivare sotto i nasi per queste dislocazioni a mo di "spezzatino"...
La seconda occasione per “L’Università di Celano”, la doppia occasione del terremoto
Mag 10th, 2009 | Di Paolo Bozzelli | Categoria: Comunicati
L’ambizione universitaria della “Città di Celano” ha origini nel 2006 quando l’allora Sindaco Piccone riesce nell’obiettivo di far costituire il “Consorzio Universitario”. L’Università, il Comune di Celano, una banca e qualche azienda, tra le quali si ricorda la KROMOSS (della famiglia Piccone, ndr) aderiscono al progetto.
Celano però finisce per essere una delle tante protesi inutili del Sistema Universitario post-riforma, frutto di interessi intrecciati tra localismi, politica e settori di corpo docente.
E finisce tra le sedi-scandalo. Il Messagero (8 Novembre 2008, Marincola), Il Corriere della Sera (11 Dicembre 2008, Gian Antonio Stella), il Ministro Gelmini (Tg2, 11 Dicembre) indicano lo scandalo-Celano; inevitabile l’ingloriosa chiusura del corso di laurea, chiusura approvata dal CdF di Ingegneria, nonostante il vano tentativo di “resistenza” del Preside durante il Consiglio di Facoltà.
Arriva però il terremoto dell’Aquila a riaprire i sogni di Celano, Piccone & Co.
Tutte le Facoltà riuniscono il primo CdF nella città dell’Aquila, come gesto altamente simbolico; tutte tranne Ingegneria che il Preside Foscolo convoca invece all’ormai sede “in chiusura” di Celano e precisamente al “Don Minozzi”, Via del Castello, Centro Storico di Celano.
Evidentemente un grande gesto simbolico anche questo, tanto che è permesso, proprio nell’ambito del Consiglio di Facoltà del 21 Aprile, il mini-comizio dell’ormai Senatore Piccone (Pdl).
Un sindaco a fare i saluti si sarebbe forse spiegato come gesto istituzionale, un Senatore è una vergogna senza fine per un consesso accademico. E il Senatore (il vero padrone di casa?) afferma: “e’ inutile nasconderlo, l’Università sarà una opportunità per Celano e per la Marsica”.
Il terremoto è dunque una seconda chance, una grande occasione per Celano. Anzi una doppia occasione.
La politica rivendica che Celano al contempo sia considerata al pari dell’Aquila città terremotata.
Accoglie dalla città terremotata l’Università, ma chiede di essere terremotata allo stesso modo.
A leggere i dati potrebbe non avere tutti i torti. Pur trovandosi molto distante dall’epicentro registra incredibili danni:
“oltre trenta le famiglie sfollate, tre i luoghi liturgici, inagibili e molti i danni riportati dalle strade… Tende, brandine e coperte sono state consegnate dalla Protezione Civile. Tante le famiglie costrette ad abbandonare la propria abitazione per problemi di stabilità e tante altre le case che hanno riportato dei danni. Ad essere colpito è stato soprattutto il centro storico, via Muranuove, via Aquila, dove ci sono ancora le macerie e le auto rimaste coinvolte. Chiuse tutte le chiese: San Giovanni, Sant’Angelo e San Francesco, fortemente lesionate. Anche il Castello Piccolomini, simbolo di Celano, è stato chiuso per delle lesioni interne. ” (tratto da TerreMarsicane)
Il Senatore Lusi (Pd, par condicio) afferma: “”con più di cento persone sfollate e con il centro storico fortemente lesionato ha pieno titolo per essere considerata compresa nel piano di aiuti del Governo per le zone terremotate”.
Il Comune di Celano si prodiga
“a seguito degli ingenti danni procurati dal terremoto del 6 aprile al patrimonio artistico e architettonico della Città, il Commissario Straordinario, dott. Mauro Passerotti, ha istituito con apposita delibera, l’attivazione di un numero di conto corrente postale e la destinazione del 5 per mille della dichiarazione dei redditi al Comune di Celano per far confluire fondi al fine della ricostruzione del patrimonio danneggiato. Le iniziative sono denominate “COMITATO PRO TERREMOTO” a sostegno del Comune di Celano” (14 Aprile 2009, Sito Ufficiale del Comune di Celano).
Si chiedono i soldi della protezione civile per la ricostruzione di Celano, essendo distrutta; si offrono sedi dell’Università, essendo integra e capace di ospitarla, e addirittura si chiedono le donazioni al popolo italiano per interventi a sostegno del Comune. Sarà per questo che il Comitato istituito non è stato chiamato “per l’Emergenza” o “pro-terremotati”, ma semplicemente e onestamente “Comitato PRO-TERREMOTO“.
L’Università a Celano non è solidarietà, è la grande occasione per un progetto localistico, di stampo politico-territoriale. Peccato che si usi il terremoto, che sia ai danni dell’Università dell’Aquila e dei suoi studenti, che non serva a risolvere i problemi dei cittadini di Celano colpiti dal terremoto.
Insomma siamo alle solite...e non mi stupirei se pian piano per alcune località davverso assurde (come Carsoli per Scienze della formazione)uscissero strane voci del "come mai proprio a sto paesello?"


Spero almeno che gli studenti a Lanciano siano stati accolti bene oggi

to be continued...
Io invece voglio una Università per Lanciano,solo che i nostri politici si sono fatti sempre le seghe e le altre città come Pescara,Chieti,Teramo e l'Aquila hanno avuto le loro belle università e si sono ingrossate,invece Lanciano è rimasta ai tempi dei pecorari,anzi deve pure ringraziare Zio Remo che ha fatto la val di Sangro,sennò mò veramente stavamo ancora a pascolare le pecore.Lanciano se adesso aveva una università era una potenza spaccava il culo a tutte le altre città......mah basta così sennò mi si consuma il fegato....ripeto.....POLITICI LANCIANESI SIETE DELLE MERDACCE!!!!!
Io invece voglio un pacco di milioni di euro: George Soros li ha e io no?
"....io invece voglio?" "Lanciano se adesso aveva una Università era una potenza?"! mi sarei volentieri astenuto dal commentare ma forse sarebbe il caso di pensare prima alle elementari ,poi alle medie,forse alle superiori ed eventualmente all'Università! a buon intenditore....






Nuova reply all'argomento:
Università a Lanciano!
Registrati
Mi so scurdate la password
Hai problemi ad effettuare il login?
segui le istruzioni qui