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CELENTANO 'SFONDA' IL MURO DEL 47%
Messaggio del 21-10-2005 alle ore 13:50:09
ASCOLTI ALLE STELLE PER 'ROCKPOLITIK'
Undici milioni e 649mila spettatori, con il 47,19% di share. E' il risultato record di ascolti fatto registrare ieri su Rai1 dalla prima puntata ''Rockpolitik'', il programma di Adriano Celentano. La trasmissione e' tra le piu' viste della storia della televisione e ha battuto anche il precedente record di Celentano fatto registrare dal suo precedente show su Rai1.
Messaggio del 21-10-2005 alle ore 13:55:01
i dati auditel vengono presi da dementi e ancor più dementi li commentano. Da quando 11 milioni, o anche 12, è tra i record della televisione? io lo avrei commentato come un flop, sinceramente parlando. Non che 47% di share fosse poco, ma ci sono state trasmissioni con il 60%, partite di calcio escuse... quindi... ai posteri l'ardua sentenza.
Messaggio del 21-10-2005 alle ore 13:58:20
non è mai successo ke una trasmissione di media abbia fatto il 60% di share..se nn sanremo..(forse)...si può avere dei picchi di ascolti alti in alcuni momenti ma in media nn può fare 60%di share...Non commentare tu se nn sai nemmeno cosa vuol dire auditel o share..scusami...Io sono appassionato di tv e ormai calcolo l'auditel da tanti anni..
Messaggio del 21-10-2005 alle ore 14:01:05
oppure per risalire ad un programma ke ha avuto più share devi andare indietro di anni e anni.Infatti la trasmissione di Celentano è una delle più viste nella storia della tv italiana..
Messaggio del 21-10-2005 alle ore 14:08:44
Domanda da ignorante in materia allora, caro il mio appassionato di tv, come fai a calcolarti l'auditel? vorrei tanto farlo anch'io... ti ricordo la tramissione di beppe grillo nel '94... ti ricordo anche striscia la notizia 3 e 4 anni fa... per me 11 milioni non è un successo e considerando che non ho interessi nell'affermare il contrario credo che il mio giudizio sia imparziale. Detto questo, spesso su rai uno fanno più ascolti le fiction, quindi...
Messaggio del 21-10-2005 alle ore 14:44:38
Grande Adriano..

..questa è televisione..momenti di commozione..mi sono sentito libero insieme alui in quelle 2 ore
Messaggio del 21-10-2005 alle ore 14:46:52
scusate, ma non resisto

Messaggio del 21-10-2005 alle ore 14:49:18
e so stato pure sfigato che non m'è capitato lo sfondo bianco
Messaggio del 21-10-2005 alle ore 17:00:48
Più persone guardano un programma e più la pubblicità paga in termini economici, seguendo la logica perversa e deleteria dell’audience!

In termini pubblicitari l’audience è l’insieme della popolazione che viene raggiunta dalla TV in un determinato periodo di tempo: quindi, una vera e propria unità di misura (spettatori per tempo) messa a disposizione dai pubblicitari per i loro intrallazzi commerciali.

In passato la “tivù” di Stato usufruiva di un “Servizio Opinioni” che aveva la funzione di stabilire il gradimento e la partecipazione degli spettatori, in pratica si occupava di controllare la qualità stessa degli spettacoli trasmessi. La forte pressione economica delle pubblicità, delle “tivù” private (Fininvest in primis), e la concorrenza a volte sleale di queste ultime, hanno profondamente cambiato tale sistema, passando dall’indice qualitativo a quello quantitativo.

Da quel momento in poi non è importante se alla gente piace o meno un programma, è importante che lo si guardi e basta!

Nasce il più ridicolo e fittizio sistema di controllo nelle mani del potere economico: l’Auditel®. Una società privata «in regime di monopolio».

I numeri che trasmette vengono interpretati con devozione quasi avessero facoltà divine, e infatti è proprio così: possono creare una carriera o distruggerla, modificare un intero palinsesto e muovere miliardi e miliardi di euro!

Un potere enorme.

Il problema è che abbiamo a che fare non con dati reali ma con banali ed erronee proiezioni statistiche.

I dati dell’Auditel® vengono raccolti su un campione di 5.101 famiglie (consapevoli ovviamente di esserlo), distribuite nell’intero paese, a cui sono stati consegnati dei telecomandi particolari e un meter.

Con questi telecomandi (più o meno uno per ogni componente), e attraverso il meter, è possibile sapere cosa effettivamente stanno guardando in televisione in ogni momento, e da questo carpire le preferenze di ogni telecomando.

Tali preferenze, o meglio pseudo-preferenze, sono del tutto approssimative e imprecise, perché non è possibile impedire a una persona l’uso di più telecomandi (il papà, per esempio, potrebbe usare quello del figlio di notte e viceversa), falsando di conseguenza i risultati; per non parlare poi degli errori grossolani da parte della stessa Auditel®: canali sintonizzati e orari di utilizzo errati.

Quando, allora, gli addetti ai lavori si gongolano parlando di un programma che ha fatto il 50% di share si riferiscono - e nessuno lo sottolinea - non a decine di milioni di televisioni, ma semplicemente alla metà del campione Auditel®, e quindi a poco più di 2.500 famiglie!

E’ una bella differenza paragonare 15.000.000 di televisioni a 2.500, o sbaglio?

Si usa un insignificante campione di poche migliaia di persone per farlo diventare statisticamente rappresentativo dell’Italia intera. E tutti ci cascano come degli allocchi, noi spettatori e soprattutto le aziende che investono miliardi in pubblicità televisiva. Si spendono fiumi di soldi in funzione di un dato irreale e sicuramente manipolabile: chi, infatti, può garantire l’onestà di questi dati così importanti?

passo di Marcello Pamio in "Manifesto contro la Televisione"
Messaggio del 21-10-2005 alle ore 20:35:30
Volevo dire al Profeta ke mi sono espresso male nel senso che non è che calcolo l'auditel ma lo seguo da tanto tempo e mi informo ogni giorno..nn ke la calcolo matematicamente parlando..Cmq il telecomando esiste quindi ognuno guardi ciò ke vuole..
Messaggio del 21-10-2005 alle ore 21:11:39
ho solo battuto il mio record personale, sono molto rock. il profeta è lentissimo

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