Massmedia

I segni del declino
Messaggio del 23-04-2007 alle ore 16:43:57
Chi è il terzo carabiniere da destra?    Provo una strana attrazione...

...Mio Dio... E’ finita... Come è possibile ???

Ah no, è una femmina...


 
Meno male...  Classica carabiniera... Ne avrò viste centinaia...    :0)   

Il fascino della divisa...


bye
Messaggio del 23-04-2007 alle ore 16:08:44

la fiction italiana è pura fantascienza: polizia efficace ed efficiente, senza le tipiche panze che la contraddistingue; famiglie felici e fedeli, nonni tenuti in casa e non affidati a badanti dell'est; uno specchio deformante insomma



Anni70: gli anni d'oro del poliziesco




1987: Marco Risi "rielabora" il neorealismo




Annozero:

Messaggio del 23-04-2007 alle ore 15:58:29
la fiction italiana è pura fantascienza: polizia efficace ed efficiente, senza le tipiche panze che la contraddistingue; famiglie felici e fedeli, nonni tenuti in casa e non affidati a badanti dell'est; uno specchio deformante insomma.
Messaggio del 23-04-2007 alle ore 15:55:22
Quote:
...È quindi per un chiaro riflesso paternalista che la fiction italiana tende a ribadire il passato più che a raffigurare il presente.    
Che cos'è la fiction italiana ? Robba che se magna ?  


Bah
Messaggio del 21-04-2007 alle ore 10:51:44
Fox sarà quel che sarà ma la qualità dei suoi prodotti è stellare. Il contenuto a volte risulta anche cattivo e sicuramente non edulcorato.
Noi siamo tornati alla Rai di Bernabè per quanto riguarda la censura, ma senza senza lo spirito educativo che quella tv cmq aveva
Messaggio del 21-04-2007 alle ore 09:22:08

In ogni caso, la tv americana, i grandi serial di Fox, le migliori soap formano la propria visione delle cose mentre la espongono. La differenza con il panorama televisivo italiano è abissale, proprio in quanto invece la televisione domestica risponde ancora a modelli di conferma e rassicurazione, che di solito fanno riferimento alla memoria (come nell'esemplare e fortunato Raccontami). È quindi per un chiaro riflesso paternalista che la fiction italiana tende a ribadire il passato più che a raffigurare il presente. Non si spiegherebbe altrimenti l'affollamento di pontefici, da papa Giovanni a Luciani a Wojtyla, e l'inflazione di Padre Pio, a suffragio di una religiosità descritta come stereotipo collettivo, non impegnativo moralmente ma coinvolgente in via sentimentale: un cattolicesimo del cuore funzionale sia alla propaganda di Forza Italia sia alla tradizione rappresentata dall'Udc e dalla sensibilità della sinistra 'postsecolare'.



Ed ancora:


Eppure, per andare alla ricerca di come la televisione ci guarda, è tutto dire che il test più credibile sia ancora Un medico in famiglia, la storica fiction di RaiUno giunta ormai alla quinta edizione. In cui la casa color salmone si è spalancata ai fenomeni sociali, e dove Lino Banfi padroneggia sempre più a fatica la sfasatura tra la domesticità dialettale, con i suoi proverbi problematici, e l'irruzione multiculturale.

Tutt'al più si potrà notare ancora la deprimente sfasatura di qualità, salvo pochissime eccezioni, fra i serial italiani e quelli americani.




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