Massmedia
il congedo di piroso
Messaggio del 08-08-2010 alle ore 12:47:21
Conigliaccio!!!!
Sei ancora tra noi?!?!...
Conigliaccio!!!!
Sei ancora tra noi?!?!...
Messaggio del 08-08-2010 alle ore 02:30:30
Delle due l'una: o guardi la tv a volume spento, o non capisci un cazzo. Capetel tu la risposta giusta...
PS: Io prima non ti ho offeso, per cui modera le parole ca nin so del PdL...
Delle due l'una: o guardi la tv a volume spento, o non capisci un cazzo. Capetel tu la risposta giusta...
PS: Io prima non ti ho offeso, per cui modera le parole ca nin so del PdL...
Messaggio del 07-08-2010 alle ore 04:09:54
Solo un somaro patentato può dare a Piroso del Berlusconiano.
Solo un somaro patentato può dare a Piroso del Berlusconiano.
Messaggio del 04-08-2010 alle ore 00:33:17
Ci avrei giurato....
Secondo solo a Minzolini, in quanto ad asinità e narcisismo....
Non a caso, il Nano ha provato ad inzaccarlo alla Rai, senza riuscirci, per fortuna, il che spiega la conversione a 360° (o a 90°?) registrata nell'ultimo anno quando, nelle sue trasmissione, ha iniziato a difendere a spada tratta il Governo, come il miglior Vespa....
Ci avrei giurato....
Secondo solo a Minzolini, in quanto ad asinità e narcisismo....
Non a caso, il Nano ha provato ad inzaccarlo alla Rai, senza riuscirci, per fortuna, il che spiega la conversione a 360° (o a 90°?) registrata nell'ultimo anno quando, nelle sue trasmissione, ha iniziato a difendere a spada tratta il Governo, come il miglior Vespa....
Messaggio del 15-07-2010 alle ore 22:49:29
Un grande giornalista.
Un grande giornalista.
Messaggio del 05-07-2010 alle ore 14:32:03
ma chissenefrega dell'ego. di un giornalista mi interessa che racconti le notizie, poi se fa il figo perchè le ha raccontate sti gran cazzi.
ma chissenefrega dell'ego. di un giornalista mi interessa che racconti le notizie, poi se fa il figo perchè le ha raccontate sti gran cazzi.
Messaggio del 05-07-2010 alle ore 13:57:37
grasso è la prima cosa che leggo invece!
piroso è abbastanza megalomane, però fino a qualche anno fa, prima che gli si gonfiasse l'ego, non era male, niente di personale era un bel programma se non altro per gli ospiti che riusciva ad avere e pure il suo tg si può considerare serio.
speriamo bene in mentana, che però pure ad ego non si fa mancare niente!
grasso è la prima cosa che leggo invece!
piroso è abbastanza megalomane, però fino a qualche anno fa, prima che gli si gonfiasse l'ego, non era male, niente di personale era un bel programma se non altro per gli ospiti che riusciva ad avere e pure il suo tg si può considerare serio.
speriamo bene in mentana, che però pure ad ego non si fa mancare niente!
Messaggio del 03-07-2010 alle ore 12:01:20
aldo grasso non lo leggo mai, ma siccome piroso mi sta in culo, per stavolta ho fatto un'eccezione.
piroso resta uno dei "giornalisti" + insignificanti mai apparsi in tv
http://www.corriere.it/spettacoli/10_luglio_03/congedo-piroso-narcisismo-mediatico-grasso_03c55b50-8665-11df-8332-00144f02aabe.shtml
Il congedo di Piroso narcisismo mediatico
Annuncio tv a metà tra il bollettino della vittoria del generale Diaz e la lettera di Totò e Peppino
------Mi ero sintonizzato per tempo su La 7 per vedere il nuovo programma di Luisella Costamagna e Luca Telese "In onda," quando un minaccioso proclama (lettere bianche in campo nero) ha cominciato a scorrere, in apertura del tg. Era l’editoriale di commiato di Antonello Piroso. Mi perdonino la Costamagna e Telese, ma di fronte a un simile congedo ogni altro discorso passa in second’ordine.
Diciamo subito che la formula scelta per salutare il pubblico dallo schivo Antonello ha alcuni precedenti storici: due su tutti. Il primo è il famoso bollettino della vittoria firmato Diaz: stesse parole scolpite nel marmo, stessi riferimenti agli spettatori catturati («Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni…»). Piroso parlava di audience, ma era la stessa cosa. Quanto al suo austriaco successore, Enrico Mentana è stato paragonato a Lady Gaga (Antonello, intanto, si ergeva a Madonna).
Il secondo è la famosa lettera di Totò e Peppino alla malafemmina: mancava solo il riferimento alla moria delle vacche, ma quanto a parentesi, punti e punti e virgola l’estensore non ha badato a spese. Veramente ci sarebbe anche un terzo modello di riferimento: il proclama si concludeva con queste parole (a beneficio dei pochi che fin lì non avevano ancora capito): «Io sono Antonello Piroso». Che ricorda molto il finale del film Il processo di Kafka: «My name is Orson Welles». Se vogliamo ci sarebbe anche il finale con cui l’autore dell’Apocalisse suggella la propria visione: «Io, Giovanni, sono colui che ode e vede queste cose».
Ora, una cosa è certa: questo congedo è ben poco significativo per la storia della tv (uno dei tanti exploit da prima donna), ma si offrirà come capitolo fondamentale per la storia del narcisismo mediatico. A volte, una lapide racconta molto più di un volto.
Aldo Grasso
03 luglio 2010--------
saludos
aldo grasso non lo leggo mai, ma siccome piroso mi sta in culo, per stavolta ho fatto un'eccezione.
piroso resta uno dei "giornalisti" + insignificanti mai apparsi in tv
http://www.corriere.it/spettacoli/10_luglio_03/congedo-piroso-narcisismo-mediatico-grasso_03c55b50-8665-11df-8332-00144f02aabe.shtml
Il congedo di Piroso narcisismo mediatico
Annuncio tv a metà tra il bollettino della vittoria del generale Diaz e la lettera di Totò e Peppino
------Mi ero sintonizzato per tempo su La 7 per vedere il nuovo programma di Luisella Costamagna e Luca Telese "In onda," quando un minaccioso proclama (lettere bianche in campo nero) ha cominciato a scorrere, in apertura del tg. Era l’editoriale di commiato di Antonello Piroso. Mi perdonino la Costamagna e Telese, ma di fronte a un simile congedo ogni altro discorso passa in second’ordine.
Diciamo subito che la formula scelta per salutare il pubblico dallo schivo Antonello ha alcuni precedenti storici: due su tutti. Il primo è il famoso bollettino della vittoria firmato Diaz: stesse parole scolpite nel marmo, stessi riferimenti agli spettatori catturati («Ha lasciato finora nelle nostre mani circa trecentomila prigionieri con interi stati maggiori e non meno di cinquemila cannoni…»). Piroso parlava di audience, ma era la stessa cosa. Quanto al suo austriaco successore, Enrico Mentana è stato paragonato a Lady Gaga (Antonello, intanto, si ergeva a Madonna).
Il secondo è la famosa lettera di Totò e Peppino alla malafemmina: mancava solo il riferimento alla moria delle vacche, ma quanto a parentesi, punti e punti e virgola l’estensore non ha badato a spese. Veramente ci sarebbe anche un terzo modello di riferimento: il proclama si concludeva con queste parole (a beneficio dei pochi che fin lì non avevano ancora capito): «Io sono Antonello Piroso». Che ricorda molto il finale del film Il processo di Kafka: «My name is Orson Welles». Se vogliamo ci sarebbe anche il finale con cui l’autore dell’Apocalisse suggella la propria visione: «Io, Giovanni, sono colui che ode e vede queste cose».
Ora, una cosa è certa: questo congedo è ben poco significativo per la storia della tv (uno dei tanti exploit da prima donna), ma si offrirà come capitolo fondamentale per la storia del narcisismo mediatico. A volte, una lapide racconta molto più di un volto.
Aldo Grasso
03 luglio 2010--------
saludos
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