Massmedia

La tv tra sangue e reality
Messaggio del 02-12-2007 alle ore 23:38:35
Ma siamo così sicuri che i "soliti media", i soliti programmi, siano ancora così "potenti"?

Internet, almeno per ciò che mi riguarda, ha fatto spegnere almeno in buona parte tv e radio.
Messaggio del 02-12-2007 alle ore 19:15:31
Ripeto: saremo puniti tutti come Sodoma e Gomorra, anche noi che ne scriviamo.
E in mezzo a tante statue di sale..finalmente ..il silenzio.
Messaggio del 10-11-2007 alle ore 18:37:50
vabbè, due contro uno non vale...lo dico a papà, gnegnegnegnè
Atelkin, mammoccia a chi
io non nego quello che dite, solo che non potete mettervici anche voi a sminuire le cosidette voci fuori dal coro...altrimenti è finita
io da parte mia continuo a fare la campana stonata e va bene così...non mi avete ancora convinto,gnegnegnegnè
Messaggio del 07-11-2007 alle ore 09:05:16
grazie dekkard.
e aggiungo ciusi che, se ci fai caso, gli ultimi che sembrano avere ancora un libero arbitrio sono quelli della nostra generazione (anche se tu sei una mammoccia dell'84 ) e e quelli della precedente, io nelle ultimissime vedo pochi, pochissimi casi isolati, per lo più confinati in ruoli sociali secondari, come sfigatelli di periferia filo-pc.
Messaggio del 06-11-2007 alle ore 17:38:05
ciusi, in italia la minoranza è sempre considerata una voce dal coro stupida e campata in aria, e su questo puntano per far passare come vincente e applicabile il loro modello. il libero arbitrio va a sbattere contro la loro dittatura mediatica.
Messaggio del 06-11-2007 alle ore 17:37:37
Non si non puo' quotare Ate...Come riescono a "vedere" Dixan e la nuova Punto riesco anche a vendere un modello di vita.....un sistematico bombardamento quotidiano devastante per la mente di un adolescente che progressivamente si sente tagliato fuori se non perfettamente aderente al look o al modus vivendi dettato da Lucignolo bella vita cosicome dai fottuti ragazzi del Grande Fratello....Si deve essere molto forti per resistere alle "tentazioni" magari ampiamente amplificate da amici e compagni di scuola oltre ad avere intorno un nucleo famigliare in grado di sostenere il minore...nucleo spesso devastato da separazioni e divisioni cosi tanto comuni....magari poi
Messaggio del 06-11-2007 alle ore 16:43:34
Atelkin, non mi hai convinto...e dire che 13 anni ce li ho avuti anch'io
certo non mi sento di smentirti completamente, perchè in effetti quello che descrivi è ciò che vediamo tutti guardandoci intorno...ma già il fatto che qualcuno si pone il problema fa ritornare in ballo la mia teoria iniziale del libero arbitrio: perchè non vedo altra differenza sostanziale tra chi rispecchia e insegue questo modello televisivo e chi invece ne prende le distanze .
Messaggio del 03-11-2007 alle ore 12:34:26
ciusi, secondo me il libero arbitrio per alcune categorie di persone, relativamente al mezzo televisivo, è un'illusione. non si può parlare di libero arbitrio per una 13enne che guarda uomini e donne, ad esempio: quello che gli passa lo schermo è solo quel modello, quello che vede nelle sue coetanee famose è quel modello, quello che gli impone il maschietto di turno è (spesso) quel modello, eccetera eccetera. il problema è che non è un fatto solo televisivo oramai, ma che ha preso piede ovunque, partendo dal piccolo schermo, quantomeno come diffusione. c'è un'anoressia di valori impressionante che coinvolge la nuova generazione: ci hanno trasformato in voyeur, hanno fatto diventare il lusso un modello di vita da seguire assolutamente, portando le persone a fare il mutuo per il tv al plasma, per la borsa firmata (sì, e ne conosco), per il viaggio,... hanno creato un modello che si può imitare, bastano superficialità, cattivo gusto, pochezza e qualche rata da pagare ogni mese.
io trovo tutto questo molto, ma molto desolante e soprattutto impossibile da combattere perchè sul libero arbitrio, in questo campo, non ci credo.
Messaggio del 26-10-2007 alle ore 18:51:33
ammetto che l'argomento mi fa una tristezza unica: ormai siamo arrivati alla spettacolarizzazione di ogni cosa e molti farebbero di tutto per una manciata di minuti di popolarità....ma in questo i modelli televisivi non hanno tutta la responsabilità: il loro obiettivo è far soldi e se attraverso tutte queste boiate ci riescono, ben venga per loro. Esiste un libero arbitrio e chi decide di non usarlo, di non andare oltre e sciropparsi dei prodotti/idee già comodamente preconfezionati, precotti,e predigeriti (non sia mai che si stanchino le povere rotelline del proprio cervello) non può che prendersela con se stesso per come gira il mondo. E' un po' come la questione dell'uovo e della gallina: cosa viene prima? E' la tv che rimbambisce, la tv è fatta/seguita da rimbambiti, o si è rimbambiti a prescindere?


Messaggio del 22-10-2007 alle ore 22:16:33

la cosa brutta dei reality, in primis l'isola e i similari, è che di reale hanno ben poco e sfido io qualcuno ad essere sincero e naturale quando hai un teleoperatore che ti riprende a mezzo metro di distanza si atteggerebbe chiunque, figuriamoci dei personaggi dello spettacolo, abituati alle riprese televisive
a tale proposito avevo aperto un post lo scorso anno,sempre su mass media, dal titolo "irreality show", quando avevo notato che sull'isola, durante un diverbio, uno dei due protagonisti della disputa verbale spostava alcune foglie di palma per essere inquadrato meglio se avete voglia di leggerlo andatevelo a cercare dico io: se stai realmente litigando con una persona, non ti preoccupi di come esce l'inquadratura... ormai la menzogna impera... stile "uomini e donne": mi chiedo come si faccia a seguire tale trasmissione...
almeno il grande fratello, pur con tutti i suoi limiti, ha un qualcosa di "reale",visto che gli inquilini della casa possono essere sbirciati da chiunque a qualsiasi ora della giornata... certo, bisogna veramente avere poco da fare nella vita per avere il bisogno di sapere a che ora caga il taricone di turno
Messaggio del 22-10-2007 alle ore 11:47:00

se c'è uno da condannare è il mondo dell'informazione che si è spettacolarizzato oltre la pubblica decenza, ma dire che è colpa dei reality mi sembra troppo.


la colpa del reality sta nell'aver indottrinato, grazie alla sua massificazione oltre misura, il pubblico italiano a questa tipologia di "spettacolo". la golosità voyeuristica e feticista che ne è derivata si è traslata anche su altri aspetti, come quello dell'"informazione" - sia tv che cartacea - che ha recepito tale visione e ha trasformato la cronaca in reality a cui appassionarsi, soprattutto con trasmissioni-feccia come studio aperto, tg2, porta a porta, matrix, ecc.
la colpa è alla base dei reality e del loro mondo che hanno educato a ciò, e poi di tutto il resto dei media che hanno preso questa modalità, hanno sfruttato un pubblico educato a ciò e hanno rimodellato la loro programmazione.
insomma, una merda.
Messaggio del 21-10-2007 alle ore 19:48:00
Io lo sapevo che si accendeva il dibattito tra Ate e Logan!

L'importante è che ci sia comunque motivo di discussione.

E concordo sul fatto che gli strumenti televisive siano in mani sbagliate e anche pericolose. Ormai certe reti si stanno infangando da sole, perdendo di credibilità, si sono lasciate prendere dalla corsa sfrenata verso i prodotti di forte consumismo mediatico, tralasciando la qualità.

Un saluto ad entrambi!

Messaggio del 20-10-2007 alle ore 16:58:41
Sono d'accordo con LOGAN...Naturalmente quello che dice Atelkin in parte è vero..ma è proprio il fatto di addossare tutte le colpe su un genere o un personaggio in specifico è sbagliato..CIAO CIAO
Messaggio del 19-10-2007 alle ore 16:36:57
si atè,
su questo siamo daccordo, ma è la conclusione che cambia....

tu accusi i reality e li condanni, io no!

se c'è uno da condannare è il mondo dell'informazione che si è spettacolarizzato oltre la pubblica decenza, ma dire che è colpa dei reality mi sembra troppo.

cmq, a ognuno il suo punto di vista....

ciao bello, al prossimo scontro!
Messaggio del 19-10-2007 alle ore 15:56:14

uno strumento potente è pericoloso se usato da mani sconsiderate. ma il fatto che ci siano persone sconsiderate non deve portare all'eliminazione dello strumento, solo ad una maggiore attenzione sulle sue applicazioni.


hai quadrato il cerchio caro logan.
e questo è, come ben sai, quello che io (ti) dico da sempre no?! cioè il fatto che lo strumento, messo in mani pericolose, fa danni. e se queste mani, oltre ad essere pericolose, hanno anche un bacino d'utenza infinito come una tv commerciale, non si deve pretendere solo attenzione, ma qualcosa di più che è il controllo.
hai fatto un'analisi giusta, da professionista del settore mediatico qual sei, parlando di reality come genere. ma essendo un genere televisivo, sai meglio di me quanto ci sia un continuo processo in corso di fusione di generi, di prove e intrecci che risultano essere a mio avviso doppiamente pericolosi perchè se il tg trasmette notizie come se fosse un talk show o se i testimoni di un omicidio si presentano ad un programma come se fosse un confessionale, vuol dire che la mescolanza è già in atto ed è pericolosissima, perchè oltre che a (mal)educare verso un senso (il mondo del reality e co.), trasla la cosa anche "oltre lo schermo", verso tutti gli aspetti quotidiani del nostro comunicare.
con affetto cocciolò
Messaggio del 19-10-2007 alle ore 15:24:53
quello che voglio dire caro atelkin è che il grande fratello in quanto reality rappresenta un genere, un tipo di linguaggio televisivo.

se la cronaca prende in prestito le sue forme di narrazione e le applica a cose che non andrebbero spettacolarizzate per nulla (e su questo sono daccordo al 100%) la colapa non la puoi dare allo'strumento' reality, ma come dico da sempre all'uso sconsiderato che in questi casi ne fanno.

per questo rimandare le colpe di una cronaca degli orrori al genere dei reality show che altro non sono che gioco e intrattenimento mi sembra eccessivo.
uno strumento potente è pericoloso se usato da mani sconsiderate. ma il fatto che ci siano persone sconsiderate non deve portare all'eliminazione dello strumento, solo ad una maggiore attenzione sulle sue applicazioni.

tutto qua.
Messaggio del 19-10-2007 alle ore 12:05:02
Non si può non concrdare con ernesto.
Alcuni esempi agghiaccianti confermano la perdita di senso della realtà da parte della gente, confermano quello che The Truman show aveva anticipato 10 anni fa:
Una donna che affermava candidamente di essere andata dalla Calabria a Parma per il processo per l'omicidio di "Tommy": "Perchè era Tommy.
La claque disgustosa la sera dell'arresto del presunto assassino di Garlasco e i suoi isterici "Assassino e Bastardo", che una volta passata l'auto dei carabbinieri si fa spazio a gomitate per farsi riprendere dalla TV, suscitando l'ira della Sciarelli, esattamente come davanti alla casa del Grande Fratello
Messaggio del 18-10-2007 alle ore 17:45:35
Monteferrante Monteferrante
Messaggio del 18-10-2007 alle ore 17:40:21
caro logan, come avrai certamente capito da quanto ho scritto e dalle seppur poche immagini che ho postato, io non ho affatto ridotto la cosa al solo grande fratello, ma penso di aver specificato bene quanto sia decisamente più ampio e diversificato il contesto che ha portato a tutto questo, che non si limita alla sola tv ma investe praticamente tutti i media, vecchi e nuovi, e tutte le espressioni del comunicare (come il "chiacchiericcio").
non mi mettere in bocca riduzioni teoriche che non ho fatto.

per il resto, ti saluto con l'amicizia che ci lega da sempre
Messaggio del 18-10-2007 alle ore 16:47:12
come al solito caro atelkin parti bene e finisci malissimo.....

il tuo discorso è troppo generalista, pensare che il fatto che si spettacolarizzi la cronaca sia colpa del grande fratello mi sa un pò di caccia alle streghe...

ma a te t'è sempre piaciuto accendere il rogo sotto ai soliti capri espiatori, e vabbè! ognuno si diverte come può

e se ti va di citare aldo grasso, lo cito pure io:
'preferisco un qualunque episodio di smallville a qualunque film di marco tullio giordana'

ciao BELLOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Messaggio del 12-10-2007 alle ore 14:46:42
Messaggio del 12-10-2007 alle ore 11:27:06
che c'entro io?
Messaggio del 11-10-2007 alle ore 13:59:49
preciso comunque che l'articolo di grasso che ho citato è solo dei primi due paragrafi, ho impaginato male, scusate.
Messaggio del 11-10-2007 alle ore 13:02:25
penso che l'exploit delle gemelle K sia indicativo della situazione attuale...
Messaggio del 11-10-2007 alle ore 12:54:05
Ho avuto modo di relazionarmi con dei avidi consumatori di simili porcherie televisive e l'elemento davvero drammatico risiede nel fatto che per loro e' normalissimo anzi divertente rilassarsi la sera con simili sottoprodotti...la risposta sempre la stessa e' stata:che male c'e'?......Ieri sera ho seguito per 5 minuti l'Isola dei famosi nel momento in cui quell'oggetto sessuale biondo tagliava i pezzi della torta al cioccolato...sorvoliamo sul fatto che ho DAVVERO desiderato ucciderli tutti...Posso solo considerare che di fatto trasformato la TV in un immensa appendice dei Villaggi Valtur...con tutto il loro corollario di superficialita' e appiattimento mentale...2 risposte MONTEFERRANTE e in seconda ipotesi NUOVA ZELANDA........
Messaggio del 11-10-2007 alle ore 11:24:41
Allah u Akbar
Messaggio del 11-10-2007 alle ore 10:53:20
da un articolo di a. grasso su corriere.it:

"Ma è già spettacolo per Rosa, Olindo e Azouz. Siccome la morte, per essere tale, ha bisogno ormai di tutto il suo apparato rappresentativo (scena del crimine, sangue, cadavere ma pure criminologo, psicologo, esperta di costume... una morte completa di istruzioni per l'uso) anche la realtà quotidiana si adegua, per esserne all'altezza. Per essere cuore di tenebra come certe volte sa essere cuore di tenebra la tv; per essere perversa come certe volte noi sappiamo essere perversi davanti alla tv.

«Sangue e crudeltà per un pubblico di basso livello intellettuale fingendo che sia di alto livello» ha tuonato ieri sera Umberto Eco dal Tg1. La morte vista da vicino, secondo l'etica della tv, è portata a spiegarsi, a rappresentarsi, a entrare in scena. Così, solo nel ripudio della vita, riusciamo a sopportare i mali della vita".

negli ultimi anni abbiamo assistito ad una vera e propria spettacolarizzazione dei fatti di cronaca nera: programmi dedicati, interviste-fiume a parenti di vittime o agli stessi assassini (vedi franzoni con costanzo), perverse pubblicazioni cartacee con tanto di foto della scientifica, chiacchiericcio da bar non solo dedicato a calcio e figa, ma anche e soprattutto al fatto macabro del giorno. ubriaco che investe un bambino, vicino di casa che sgozza una famiglia, sparatoria in strada, violenze nelle scuole.
in tutto questo, cominciamo a dare giudizi con relativa condanna non nelle aule del tribunale, ma beatamente seduti in poltrone: tra le varie discussioni della cena in famiglia davanti alla tv, passiamo leggiadri tra "che arma avrà utilizzato il ragazzo nell'omicidio di garlasco?" a "ma la franzoni era cosciente mentre uccideva il figlio?", senza dimenticare mai "ma come si è ridotta la scuola? guarda, picchiano un disabile". tutto questo, mentre raccogliamo la briciola di pane caduta sul maglione da casa e la mangiamo.
è un mondo perverso, voyeuristico, che gode nel vedere la scena del delitto, del misfatto. le immagini della tv rimbalzano negli occhi e nel cervello degli italiani, trasformando la loro concezione del crimine in questione. infatti, sapientemente, tg e co. trasformano quella che è una notizia di cronaca singola in un fatto riproducibile e, per questo, commercializzabile. lo si può vendere al pubblico. e sotto quale forma? o meglio, sotto quale format? quello del reality naturalmente, con un pizzico di talk show e di diretta.
ed ecco che l'omicidio di una ragazza diventa non l'inchiesta che polizia e magistratura hanno in corso e che dovrebbe essere semplicemente riportato dai tg come fatto di cronaca singolo, ma diventa una striscia quotidiana di passaggio nel tg, diventa lo speciale televisivo della seconda serata con ospiti vari (da amici e parenti, passando per criminoligi, biologi, psicologi, e qualche politico e soubrette di contorno), ecco che diventa il libro istantaneo che "racconta la verità" e "ci fa vedere le immagini del delitto", ecco che diventa chiacchiericcio serale, ecco che i protagonisti - parenti o superstiti che siano - diventano personaggi di rilievo, che appaiono in tv in lacrime o gridando vendetta, senza ovviamente dimenticare l'occhiale di marca in bella mostra, il trucco ben sistemato, la lacrima immortalata.
e cosa ha trasformato il fatto singolo di cronaca nera in un evento riproducibile, commercializzabile, televisivo?











grazie.
e buona visione a tutti.

Nuova reply all'argomento:

La tv tra sangue e reality

Login




Registrati
Mi so scurdate la password
 
Hai problemi ad effettuare il login?
segui le istruzioni qui

© 2024 Lanciano.it network (Beta - Privacy & Cookies)