Musica

Banco del Mutuo Soccorso :rulez:
Messaggio del 30-07-2007 alle ore 14:40:58
Mercoledì 1 Agosto concerto gratuito del Banco presso Parco Gino Cervi (Roma)
Messaggio del 30-07-2007 alle ore 04:12:12
Your_Dreams...

Parlerò con tè quando funesto arriverà...dì che gallina piscerà.

Sono un poeta.

Frocisss...era per farmi perdonare
Messaggio del 30-07-2007 alle ore 01:26:05
visti anch'io dal vivo qualche anno fa...spettacolari!!!
concordo con micolao per darwin!!!
Messaggio del 29-07-2007 alle ore 20:13:16
questo post lo hai aperto per me vero?

Messaggio del 29-07-2007 alle ore 19:41:47
grande gruppo...tanto di cappello..

il solipsì...ma nn sentivi solo l'heavy merdal?!

mi hai sorpreso...
Messaggio del 29-07-2007 alle ore 19:24:50
li ho visti anche dal vivo.
almeno Darwin chiunque dovrebbe ascoltarlo una volta.
Messaggio del 29-07-2007 alle ore 19:20:01
Il My Space

clicca qui
Messaggio del 29-07-2007 alle ore 19:18:00
Uno dei gruppi Progressive Più Importanti del Panorama Italiano dei '70...

Ascoltateli...

clicca qui
Messaggio del 29-07-2007 alle ore 19:15:51
da Wikipedia:

Storia

Gli anni settanta

Il nucleo originale del Banco si formò fra il 1968 e il 1971 attorno ai fratelli Vittorio e Gianni Nocenzi, rispettivamente tastierista e pianista, che facevano audizioni per case discografiche e si ritrovavano con altri musicisti in una sala prova che in seguito divenne celebre come "la stalla" (alcune delle registrazioni di questi primissimi anni furono pubblicate nel 1989 nell'album Donna Plautilla). Nel 1971, al Festival Pop di Caracalla, i fratelli Nocenzi incontrano il chitarrista Marcello Todaro, il cantante Francesco Di Giacomo, il bassista Renato D'Angelo e il batterista Pierluigi Calderoni del gruppo prog Esperienze, insieme ai quali ottengono un contratto dalla Ricordi.

Questa formazione pubblicò nel 1972 l'album d'esordio Banco del mutuo soccorso, che con brani come R.I.P. (requiescant in pace), la lunga suite Il giardino del mago e Metamorfosi, strumentale con un breve ma stupendo inserto vocale finale, catalizzò immediatamente l'attenzione del pubblico della nascente scena del rock progressivo italiano. Particolarissima anche l'artwork della copertina del vinile, sagomata a forma di salvadanaio.

Nello stesso anno fu pubblicato il secondo album, Darwin!, il primo concept album della scena musicale italiana: i brani sono infatti tutti legati al tema centrale della teoria dell'evoluzione delle specie di Charles Darwin.

Il primo avvicendamento nella formazione del gruppo avvenne nel 1973, in cui Todaro fu sostituito alla chitarra da Rodolfo Maltese, proveniente dal gruppo Homo Sapiens. In Io sono nato libero (1973) Maltese appariva come formalmente come ospite, ma di fatto era già membro del Banco.

Questi due album possono essere considerati i più creativi ed originali del gruppo, incentrati sui vertiginosi e virtuosistici intrecci delle tastiere dei fratelli Nocenzi e sugli inimitabili registri tenorili di Di Giacomo, al servizio di una particolarissima contaminazione tra il prog-rock inglese, le sonorità mediterranee e la tradizione del melodramma italico che occhieggia nei momenti più inattesi.

Nel 1974 il Banco abbandonò la Ricordi per passare all'etichetta Manticore di Greg Lake e Keith Emerson di Emerson, Lake & Palmer, la quale aveva già acquisito anche la PFM. Nel 1975 fu pubblicato l'album Banco (anche noto come Banco IV), che riproponeva in inglese, per il mercato estero, i migliori brani dei primi tre album (operazione analoga a Photos of Ghosts della PFM).

L'album ebbe un grande successo di critica sia in Italia che all'estero. In quest'epoca, il Banco iniziò ad andare in tour insieme alla PFM e a un altro grande gruppo della scena progressive italiana, Le Orme.

Nel 1976 fu pubblicato Come in un'ultima cena, promosso con un tour europeo che vedeva il Banco suonare come supporter di un "gigante" del rock progressivo inglese, i Gentle Giant, di cui peraltro il gruppo romano costituiva una più che credibile versione "mediterranea" con la medesima tendenza, quanto meno nei primi anni di carriera, ad elaboratissimi e raffinati arrangiamenti e alla articolazione interna dei pezzi completamente slegata dal formato-canzone. Di questo album fu realizzata anche una versione in inglese (As in a Last Supper), con la traduzione di Angelo Branduardi.

Nello stesso anno il gruppo incise anche Garofano rosso, colonna sonora del film omonimo (tratto da un romanzo di Elio Vittorini, con la regia di Luigi Faccini). Si tratta del primo album strumentale del Banco, che apriva una nuova epoca nell'evoluzione dello stile del gruppo. Ancora strumentale, e con sonorità ancora più complesse, fu il successivo ...di terra, in cui venivano esplorate soluzioni che sconfinavano dal rock al jazz e alla musica classica. Per questa complessa realizzazione, il Banco si avvalse del contributo dell'orchestra sinfonica dell'Unione Musicisti di Roma.

A partire da ...di terra, il nome "Banco del Mutuo Soccorso" fu formalmente sostituito con l'abbreviazione "Banco".

Gli anni settanta del Banco si chiusero con un altro album molto acclamato, Canto di primavera, caratterizzato da suggestioni etniche e atmosfere pastorali. In quest'album Giovanni Colaiacomo subentra al basso, sostituendo D'Angelo.


Gli anni ottanta

Il primo lavoro del Banco negli anni ottanta fu un album dal vivo (il primo) dal titolo Capolinea, in cui il gruppo ripercorre i tratti salienti della sua storia. Suggellando concettualmente la sua "prima era", questo album preparò il Banco a un mutamento di rotta; e in particolare, all'abbandono di determinati schemi tipici del rock progressivo degli anni settanta, in particolare in relazione alla complessità strutturale (e alla lunghezza in minuti) dei brani, a favore di brani relativamente più semplici e diretti. Questa tendenza è perfettamente rappresentata dai primi due album della decade, Urgentissimo (1980) e Buone notizie (1981). In questo periodo la formazione si arricchì di Karl Potter alle percussioni, musicista di colore che aveva già collaborato con Pino Daniele e che contribuì a dare maggiore incisività alla sezione ritmica del Banco.

Nel 1983 comparve l'album Banco, che costituisce un altro punto di svolta anche a causa della defezione di Gianni Nocenzi, che abbandonò il gruppo per intraprendere una carriera solista e collaborare con il colosso giapponese Akai in qualità di collaudatore di tastiere e campionatori.

Nel 1985 il Banco acquisì un nuovo componente di spicco, il polistrumentista Gabriel Amato, già membro della band di Aretha Franklin. Ne scaturì l'album ...e via (1985) ed una partecipazione al Festival di Sanremo, che però dispiacque a molti fan, che faticarono a riconoscervi lo spirito del Banco del passato. Si aprì di conseguenza un periodo di crisi che portò a diversi anni di silenzio, interrotti solo dall'uscita di Non mettere le dita nel naso, album solista di Francesco Di Giacomo a cui però parteciparono come musicisti tutti i membri dell'ultima formazione del Banco.

Nel 1989 fu pubblicato infine Donna Plautilla, raccolta di brani inediti degli anni settanta.

Gli anni novanta

All'inizio degli anni novanta, seguendo in effetti quello che fu l'esempio di molte band di rock progressivo "classico", il Banco intraprese un'azione di revival del proprio primo periodo, tornando al nome Banco del Mutuo Soccorso e portando in tour brani degli anni settanta. Successivamente venne pubblicato un cofanetto (a forma di salvadanaio, richiamante la copertina dell'album di esordio), contenente i primi due album, Banco del Mutuo Soccorso e Darwin! ri-registrati in studio con nuovi arrangiamenti.

Sempre sulla linea del revival stilistico (seppure con contenuti completamente inediti) fu Il 13 del (1994). In questo periodo il Banco intraprese anche diversi tour mondiali, arrivando a toccare Giappone, Messico e Argentina. Tre membri storici del gruppo (Vittorio Nocenzi, Di Giacomo e Maltese) si imbarcarono anche nel progetto Acustico, in cui diversi brani classici vennero reinterpretati in chiave unplugged. Da uno dei concerti di maggior successo (in Giappone, il 25 e 26 maggio 1997) venne tratto l'album dal vivo Nudo (che includeva anche un nuovo brano omonimo).

A Nudo seguì No palco (2003), un album dal vivo in celebrazione del trentennale della band, ed una lunga serie di concerti di grande successo.


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