Musica

Discografie rispolverate
Messaggio del 28-03-2009 alle ore 08:06:15
Pfffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff
Messaggio del 26-03-2009 alle ore 19:56:32
wuuuh
Messaggio del 25-03-2009 alle ore 23:43:30
questa è la migliore risposta dell'anno
Grande Scoch! na pittata d'autore...
Messaggio del 23-03-2009 alle ore 14:56:44
grazie per aver finito di togliere la polvere
Messaggio del 23-03-2009 alle ore 00:32:51
Pffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff
Messaggio del 21-03-2009 alle ore 19:45:24
Ultimamente non sto comprando giornali musicali, sto usando solo internet ma presto mi rifarò, appena deciderò di rimettere piede in edicola e comprare una benedettissima copia di "rumore" o "blow up" e quindi negli ultimi mesi di novità ne sto ascoltando poche...però c'è sempre dellìottimo materiale del passato su cui non bisogna mai fare fare mezzo dito di polvere, quindi mi sto a risentì gli Helmet a manetta....ma proprio a manetta, sarà il periodo grigio e freddo, sarà quel sentimento di rivolta che esprimono, il suono della strada, ma poi punk hardcore e scuri, crudi e grezzi, e duri con quei vagiti metal, muri di chitarre che graffiano, bassi grossi, rullante tirato e secco, helmet=rivolta urbana....mi fanno sempre un botto sangueun delirio.

1) STRAP IT ON (1991)
2) MEANTIME (1992)
3) BETTY (1994)
4) BORN ANNOYING (1995 - compliation) raccoglie anche le prime incisioni della band, fine anni '80
5) AFTERTASTE (1997)
..............
6) UNSUNG: THE BEST OF HELMET (2004)
7) SIZE MATTERS (2004)
8) MONOCHROME (2006)
Verso la fine del 1989, un promettente musicista jazz nativo dell'Oregon di nome Page Hamilton fondò a New York gli Helmet (nome ispirato in qualche modo dall'assonanza col nome dell'allora cancelliere tedesco Helmut Kohl), una delle band che maggiormente influenzarono la musica degli anni a venire, ispirando tra le altre molte bands nu metal. La lineup originaria del gruppo era composta da Hamilton alla voce ed alla chitarra, l'australiano Peter Mengede alla chitarra, Henry Bogdan al basso ed il batterista veterano della scena hardcore punk John Stanier.

Nel 1990 la band incide il suo primo disco: Strap It On. L'album diventa un vero caso (in senso positivo) nella scena rock/metal underground: le melodie ipnotiche ed assordanti, sorrette da muri di chitarre distorte e dissonanti, quasi cacofoniche a tratti, si sposano con una delle sezioni ritmiche più fantasiose e tecniche del rock degli anni '90, ed il tutto va a coadiuvare la voce monocorde di Hamilton.

L'album di debutto valse agli Helmet un contratto con la Interscope Records. Nel 1992 la band realizzò Meantime. L'album interamente prodotto dalla band vendette più di un milione di copie in tutto il mondo. La band fu impegnata in un massacrante tour mondiale che contribuì a fare affiorare le prime tensioni all'interno del gruppo, tensioni che portarono all'uscita dal gruppo del chitarrista Peter Mengede.

Nel 1994, con Rob Echeverria a sostituire Peter Mengede alla chitarra, la band realizzò l'album Betty con il quale sperimentò nuove soluzioni proponendo la propria versione del grunge che impazzava in quegli anni. Echeverria partecipò alle registrazioni dell'album ed anche al relativo tour promozionale, salvo poi lasciare la band per unirsi ai Biohazard. Gli Helmet decisero di non cercare un sostituto e rimanere un terzetto.

Il 1995 vide uscire Born Annoying, una raccolta di brani non inclusi nei precedenti album. Il nuovo album in studio uscì parecchio tempo più tardi, nel 1997. Aftertaste, registrato senza la presenza di ulteriori chitarristi oltre ad Hamilton, segna la temporanea fine della band, alla quale si era da poco aggiunto Chris Traynor come chitarrista di supporto nel tour.

Bogdan si trasferì alle Hawaii, Hamilton si impegnò in numerose collaborazioni con altri musicisti ed in progetti paralleli (fondando i Gandhi), il batterista John Stanier si prese un anno di pausa, salvo poi rituffarsi in numerosi progetti tra cui i Tomahawk.

A Los Angeles Hamilton incontrò il batterista John Tempesta (già nei Testament e nei White Zombie) col quale cominciò a provare alcune idee. Nel 2003 Hamilton provò a riunire gli Helmet contattando Bogdan e Stanier ma entrambi rifiutarono; per questo motivo decise di integrare nella band l'appena conosciuto Tempesta e di assoldare al basso Traynor, il chitarrista che aveva supportato gli Helmet nel tour di Aftertaste. Il terzetto realizzò nel 2004 Size Matters, l'album che segnò il ritorno degli Helmet dopo 7 anni di silenzio. Qualche tempo dopo Traynor poté ritornare alla chitarra grazie all'ingresso nella band di Frank Bello degli Anthrax.

Attualmente anche Bello ha abbandonato la band per riformare la sua band originaria, gli Anthrax. John Tempesta ha abbandonato la band nei primi mesi del 2006 per unirsi ai The Cult, ed è stato sostituito da Mike Jost. Nel luglio del 2006 gli Helmet pubblicano il loro sesto album in studio, intitolato Monochrome. (fonte Wikipedia)

ha ragione Marigold...i pezzi di "meantime" hanno un retrogusto di asfalto
Probabilmente il loro disco più rappresentativo è "Meantime" del '92

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Editato da Bodhisatwa il 21/03/2009 alle 19:49:30

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