Musica

Fabrizio De Andrè
Messaggio del 23-01-2011 alle ore 07:05:16
un grande mito........mai morto
Messaggio del 21-01-2011 alle ore 12:08:30


Messaggio del 20-01-2011 alle ore 17:57:48


E ora Berto, figlio della Lavandaia,
compagno di scuola, preferisce imparare
a contare sulle antenne dei grilli
non usa mai bolle di sapone per giocare;
seppelliva sua madre in un cimitero di lavatrici
avvolta in un lenzuolo quasi come gli eroi;
si fermò un attimo per suggerire a Dio
di continuare a farsi i fatti suoi
e scappò via con la paura di arrugginire
il giornale di ieri lo dà morto arrugginito,
i becchini ne raccolgono spesso
fra la gente che si lascia piovere addosso.

...


Non ha più la faccia del suo primo hashish
è il mio ultimo figlio, il meno voluto,
ha pochi stracci dove inciampare
non gli importa d'alzarsi, neppure quando è caduto:
e i miei alibi prendono fuoco
il Guttuso ancora da autenticare
adesso le fiamme mi avvolgono il letto
questi i sogni che non fanno svegliare.

Messaggio del 18-01-2011 alle ore 22:19:13
Immenso faber...
Messaggio del 11-01-2011 alle ore 12:57:18
eterno

Messaggio del 11-01-2011 alle ore 10:57:06
Messaggio del 11-01-2011 alle ore 10:40:26
"C'è lì un posto, lo ha lasciato tuo padre.
Non dovrai che restare sul ponte
e guardare le altre navi passare
le più piccole dirigile al fiume
e più grandi sanno già dove andare."
Messaggio del 11-01-2011 alle ore 10:13:31
Io dedico questa canzone
ad ogni donna pensata come amore
in un attimo di libertà
a quella conosciuta appena
non c'era tempo e valeva la pena
di perderci un secolo in più.

A quella quasi da immaginare
tanto di fretta l'hai vista passare
dal balcone a un segreto più in là
e ti piace ricordarne il sorriso
che non ti ha fatto e che tu le hai deciso
in un vuoto di felicità.

Alla compagna di viaggio
i suoi occhi il più bel paesaggio
fan sembrare più corto il cammino
e magari sei l'unico a capirla
e la fai scendere senza seguirla
senza averle sfiorato la mano.

A quelle che sono già prese
e che vivendo delle ore deluse
con un uomo ormai troppo cambiato
ti hanno lasciato, inutile pazzia,
vedere il fondo della malinconia
di un avvenire disperato.

Immagini care per qualche istante
sarete presto una folla distante
scavalcate da un ricordo più vicino
per poco che la felicità ritorni
è molto raro che ci si ricordi
degli episodi del cammino.

Ma se la vita smette di aiutarti
è più difficile dimenticarti
di quelle felicità intraviste
dei baci che non si è osato dare
delle occasioni lasciate ad aspettare
degli occhi mai più rivisti.

Allora nei momenti di solitudine
quando il rimpianto diventa abitudine,
una maniera di viversi insieme,
si piangono le labbra assenti
di tutte le belle passanti
che non siamo riusciti a trattenere.
Messaggio del 11-01-2011 alle ore 10:01:45
.
Messaggio del 11-01-2007 alle ore 14:00:02
Via del Campo c'è una graziosa
gli occhi grandi color di foglia
tutta notte sta sulla soglia
vende a tutti la stessa rosa.

Via del Campo c'è una bambina
con le labbra color rugiada
gli occhi grigi come la strada
nascon fiori dove cammina.

Via del Campo c'è una puttana
gli occhi grandi color di foglia
se di amarla ti vien la voglia
basta prenderla per la mano

e ti sembra di andar lontano
lei ti guarda con un sorriso
non credevi che il paradiso
fosse solo lì al primo piano.

Via del Campo ci va un illuso
a pregarla di maritare
a vederla salir le scale
fino a quando il balcone ha chiuso.

Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior.
Messaggio del 11-01-2007 alle ore 13:57:37
"... e poi se la gente sa e la gente lo sa che sai suonare, suonare ti tocca per tutta li vita e ti piace lasciarti ascoltare..."
"... Ma se capirai, se li cercherai fino in fondo, se non sono gigli son pur figli, vittime di questo mondo."
"... Non cercare la felicità in quelli a cui tu hai donato per avere un compenso ma solo in te nel tuo cuore se tu avrai donato solo per pietà."
Messaggio del 11-01-2007 alle ore 12:22:27
"A volte nel rock,uno muore e questo accidente stravolge la sua identità:tutto quel che aveva fatto viene trasfigurato dalla morte ,riletto,mummificato.Ma con De Andrè non poteva essere così:quando morì,la condivisione della sua grandezza era così consolidata che l'unica cosa che la morte vi aggiunse fu una gran tristezza.Era il più rispettato e stimato dei cantautori italiani,meritatamente:uno di cui si poteva dire poeta senza essere ridicoli".
Playlist, L.S.

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Messaggio del 11-01-2007 alle ore 12:01:27
grande pummarolae sono anche 40 anni dal suo primo lp vol.1
Messaggio del 11-01-2007 alle ore 11:57:53
Stavo per aprire il post....

"...e adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
Signora Libertà, Signorina Anarchia
così preziosa come il vino
così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza"

Grazie Faber...
Messaggio del 11-01-2007 alle ore 11:35:39
Oggi è l'ottavo anniversario della scomparsa di De Andrè,
onore al più grande cantautore italiano.

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