Ruote & Motori
su tomizawa
Messaggio del 08-09-2010 alle ore 13:01:22
sulla sua morte se ne sono dette tante, anche delle gran cazzate. leggo ora sul sito di motociclismo che de angelis e redding sono indagati per omicidio colposo. mi sembra troppo. tra l'altro pare ci sia di mezzo anche la polizia stradale con dei rilievi. ma la polizia stradale non ha giurisdizione solo sulle strade aperte al pubblico? il circuito è un luogo privato, e la gara è organizzata da un ente privato. ora, va bene accertare le cause dell'incidente, ma credo che questo debba essere fatto dalla dorna per migliorare la sicurezza dei piloti, non dalla magistratura. che fanno, arrestano de angelis e redding? allora se si deve applicare il codice della strada per de angelis ci sarebbe anche l'omissione di soccorso, visto che si è alzato e se n'è andato. che cazzate.
sulla sua morte se ne sono dette tante, anche delle gran cazzate. leggo ora sul sito di motociclismo che de angelis e redding sono indagati per omicidio colposo. mi sembra troppo. tra l'altro pare ci sia di mezzo anche la polizia stradale con dei rilievi. ma la polizia stradale non ha giurisdizione solo sulle strade aperte al pubblico? il circuito è un luogo privato, e la gara è organizzata da un ente privato. ora, va bene accertare le cause dell'incidente, ma credo che questo debba essere fatto dalla dorna per migliorare la sicurezza dei piloti, non dalla magistratura. che fanno, arrestano de angelis e redding? allora se si deve applicare il codice della strada per de angelis ci sarebbe anche l'omissione di soccorso, visto che si è alzato e se n'è andato. che cazzate.
Messaggio del 08-09-2010 alle ore 13:53:29
La magistratura italiana ha l'obbligo di aprire un fascicolo in caso di morte violenta e/o sospetta sul territorio italiano (caso di Tomizawa), oppure di un cittadino italiano che muore in circostanze violente o sospette all'estero (per esempio un italiano che muore in un carcere francese). Questo lo prescrive la legge.
Quando all'omicidio colposo e' chiaro che se qualcuno muore di morte violenta, qualcun altro deve averla (la morte) provocata. I due piloti sono pertanto indagati poiche' sono coloro che, seppur nell'esercizio della loro attivita' sportiva e del tutto involontariamente, hanno inferto i colpi mortali al pilota giapponese.
E' un atto dovuto che si concludera' con l'archiviazione per Redding e De Angelis.
La Polizia e' l'organo preposto dalla magistratura a svolgere indagini e rilievi. Il fatto che sia accaduto in un circuito privato non significa assolutamente nulla.
Per esempio se io vengo investito da un'auto per strada (luogo pubblico) oppure nel viottolo di casa mia (luogo privato) saranno sempre la Polizia o i Carabinieri a svolgere le indagini, indipendentemente dal luogo dell'incidente.
Fare svolgere le indagini alla Dorna e' un controsenso poiche' sono loro che hanno abilitato il circuito di Misano a svolgere gare di velocita'.
L'indagine ed i rilievi della polizia mirano proprio a verificare se quel circuito e' (ancora) sicuro per gare future, se le procedure di emergenza sono state applicate correttamente, se ci sono state omissioni e/o ritardi e infine, dall'esito delle indagini, stabilire se ci sono migliorie da fare al circuito (es. asfalto, vie di fuga, addetti al circuito, numero di ambulanze, etc...).
P.S. il codice della strada qui non c'entra nulla.
I piloti coinvolti hanno continuato perche' era una gara dove non e' stata data la bandiera rossa (o nera). In questi casi spetta al personale a bordo pista soccorrere i malcapitati.
La magistratura italiana ha l'obbligo di aprire un fascicolo in caso di morte violenta e/o sospetta sul territorio italiano (caso di Tomizawa), oppure di un cittadino italiano che muore in circostanze violente o sospette all'estero (per esempio un italiano che muore in un carcere francese). Questo lo prescrive la legge.
Quando all'omicidio colposo e' chiaro che se qualcuno muore di morte violenta, qualcun altro deve averla (la morte) provocata. I due piloti sono pertanto indagati poiche' sono coloro che, seppur nell'esercizio della loro attivita' sportiva e del tutto involontariamente, hanno inferto i colpi mortali al pilota giapponese.
E' un atto dovuto che si concludera' con l'archiviazione per Redding e De Angelis.
La Polizia e' l'organo preposto dalla magistratura a svolgere indagini e rilievi. Il fatto che sia accaduto in un circuito privato non significa assolutamente nulla.
Per esempio se io vengo investito da un'auto per strada (luogo pubblico) oppure nel viottolo di casa mia (luogo privato) saranno sempre la Polizia o i Carabinieri a svolgere le indagini, indipendentemente dal luogo dell'incidente.
Fare svolgere le indagini alla Dorna e' un controsenso poiche' sono loro che hanno abilitato il circuito di Misano a svolgere gare di velocita'.
L'indagine ed i rilievi della polizia mirano proprio a verificare se quel circuito e' (ancora) sicuro per gare future, se le procedure di emergenza sono state applicate correttamente, se ci sono state omissioni e/o ritardi e infine, dall'esito delle indagini, stabilire se ci sono migliorie da fare al circuito (es. asfalto, vie di fuga, addetti al circuito, numero di ambulanze, etc...).
P.S. il codice della strada qui non c'entra nulla.
I piloti coinvolti hanno continuato perche' era una gara dove non e' stata data la bandiera rossa (o nera). In questi casi spetta al personale a bordo pista soccorrere i malcapitati.
Messaggio del 08-09-2010 alle ore 14:47:21
ascolta thompson, io non metto in dubbio la legge, anche se se ne potrebbe parlare. metto in discussione il fatto che non si può indagare un pilota per omicidio colposo, l'archiviazione è un atto dovuto, non l'indagine nei loro confronti.
la polizia svolge le indagini e siamo d'accordo, ma qui è la stradale ad occuparsene e da quanto si legge fa esattamente quello che succede per strada, ma in circuito non vige il codice della strada e già per questo la stradale non c'entra niente.
i circuiti non li abilita la dorna, ma la FIM, la federazione internazionale. la dorna è la società che organizza e gestisce il motomondiale e in quanto gestore deve occuparsi della sicurezza dei suoi piloti: cosa che ha fatto egregiamente (ed è l'unica che ha fatto bene) degli ultimi anni, con l'istituzione della safety commission, in cui ci sono franco uncini, loris capirossi e valentino rossi. in ogni caso pare che la scivolata sia stata provocata dall'erba sintetica appena fuori dal cordolo: questo non andrà a impedire l'omologazione del circuito per il futuro, anche perchè basta togliere il tappeto d'erba ed è fatta. comunque l'omologazione di sicurezza deve rispondere a regole dettate dalla FIM e dalla FMI (federazione internazionale e italiana) e non alle leggi italiane: per questo le indagini della stradale non possono comportare niente in questo senso. e anche a livello di ritardi: i medici erano sul pilota 20 secondi dopo la caduta, e la bandiera rossa non avrebbe velocizzato la procedura. avrebbe solo diminuito i rischi dell'operare. ma da quanto si legge, pare che il giudice voglia sapere se la caduta del portantino e quindi della barella, possa aver causato la morte del pilota.
infine, la bandiera nera significa "pilota squalificato", va esposta insieme al numero di gara del pilota interessato e comporta per quest'ultimo l'obbligo di entrare ai box al termine del giro. la bandiera rossa significa "gara fermata", ed è questa che andava esposta.
ascolta thompson, io non metto in dubbio la legge, anche se se ne potrebbe parlare. metto in discussione il fatto che non si può indagare un pilota per omicidio colposo, l'archiviazione è un atto dovuto, non l'indagine nei loro confronti.
la polizia svolge le indagini e siamo d'accordo, ma qui è la stradale ad occuparsene e da quanto si legge fa esattamente quello che succede per strada, ma in circuito non vige il codice della strada e già per questo la stradale non c'entra niente.
i circuiti non li abilita la dorna, ma la FIM, la federazione internazionale. la dorna è la società che organizza e gestisce il motomondiale e in quanto gestore deve occuparsi della sicurezza dei suoi piloti: cosa che ha fatto egregiamente (ed è l'unica che ha fatto bene) degli ultimi anni, con l'istituzione della safety commission, in cui ci sono franco uncini, loris capirossi e valentino rossi. in ogni caso pare che la scivolata sia stata provocata dall'erba sintetica appena fuori dal cordolo: questo non andrà a impedire l'omologazione del circuito per il futuro, anche perchè basta togliere il tappeto d'erba ed è fatta. comunque l'omologazione di sicurezza deve rispondere a regole dettate dalla FIM e dalla FMI (federazione internazionale e italiana) e non alle leggi italiane: per questo le indagini della stradale non possono comportare niente in questo senso. e anche a livello di ritardi: i medici erano sul pilota 20 secondi dopo la caduta, e la bandiera rossa non avrebbe velocizzato la procedura. avrebbe solo diminuito i rischi dell'operare. ma da quanto si legge, pare che il giudice voglia sapere se la caduta del portantino e quindi della barella, possa aver causato la morte del pilota.
infine, la bandiera nera significa "pilota squalificato", va esposta insieme al numero di gara del pilota interessato e comporta per quest'ultimo l'obbligo di entrare ai box al termine del giro. la bandiera rossa significa "gara fermata", ed è questa che andava esposta.
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