Sport

Baldini, Roma addio
Messaggio del 25-03-2005 alle ore 13:05:46

Il d.s. lascia. Il presidente Sensi accetta le dimissioni. Qualcuno lo vede già all'Inter di Moratti, per la successione si vedrà l'anno prossimo

ROMA, 24 marzo 2005 - Nemmeno un'ora di colloquio con Rosella Sensi per rassegnare le dimissioni, una stretta di mano fin troppo formale e via, fuori da Villa Pacelli, ognuno per la sua strada. Franco Baldini non è più il direttore sportivo della Roma. Che fosse stato messo al bando, privato del suo raggio d'azione, emarginato da squadra e società si sapeva ormai da qualche mese. Qualcuno doveva fare l'ultimo passo: non poteva cacciarlo la famiglia Sensi, preoccupata delle reazioni che la decisione avrebbe provocato in città; si poteva dimettere lui, lasciando oneri e onori a qualcun altro.
Così è stato. Dimissioni accettate, senza fare una piega. Chi si aspettava un invito a tornare sui propri passi, come accadde il 3 novembre, alla vigilia di Roma-Bayer Leverkusen, quando Franco Sensi in persona lo pregò di ripensarci, è rimasto deluso: stavolta non è giunta alcuna preghiera, nessun invito a rimanere al suo posto. Anzi, pare che la famiglia Sensi sia andata su tutte le furie, preoccupata che ora Rosella, amministratore delegato e nuova plenipotenziaria del club, rimanga troppo sola.
A confrontarsi con le istituzioni (che ora sono diventate amiche), con i giocatori (che ritenevano Baldini un punto di riferimento), con la piazza, che ha approvato e non poco le ultime esternazioni dell'ex direttore sportivo, quelle rivelate a Serena Dandini sul potere scientifico di Milan e Juve, sul doping, sul conflitto d'interessi di Carraro. Frasi dette per dare un ultimo scrollone, per cercare di invertire la rotta imposta dal nuovo corso. Quando poi, tre giorni dopo, Baldini ha visto Rosella Sensi eletta nel nuovo Consiglio di Lega e il padre proposto a membro d'onore della Figc, ha capito che per lui in questa Roma non c'è più spazio.
Non vuole essere d'intralcio, constatato che è diventato un personaggio troppo scomodo ha deciso di farsi da parte. Cala il sipario su un rapporto cominciato nel 1998, quando Baldini, che aveva portato alla Roma il brasiliano Paulo Sergio, entrò nelle grazie di Sensi. Da allora, prima da consulente esterno, poi da consulente di mercato, infine da direttore sportivo e, nei fatti, anche da direttore generale, Baldini ha lavorato per la Roma. Spesso ci ha messo la faccia, si è esposto per sostenere le battaglie del suo presidente. Poi, il cambio di rotta e lui molto presto si è ritrovato messo ai margini. Domani l'ex d.s. farà una conferenza stampa in un albergo romano.
La società lo saluta con uno scarno comunicato: "L'A.S. Roma S.p.A. comunica di aver ricevuto in data odierna le dimissioni presentate dal Franco Baldini, dalla carica di Consulente di mercato della Società. L'A.S. Roma desidera ringraziare Baldini del lavoro sin d'ora svolto per la società e del contributo dato. Nel prendere atto di tali dimissioni, l'A.S. Roma precisa che le stesse, presentate a tre mesi dalla scadenza del relativo contratto, non incidono nell'implementazione del proprio progetto aziendale, che continuerà nell'ottica della valorizzazione del proprio parco calciatori, e con l'obiettivo di mantenere un elevato livello tecnico della squadra per essere competitivi in Italia ed in Europa. La Società, pertanto, prosegue nel proprio percorso avvalendosi delle professionalità del proprio management al fine di raggiungere gli obiettivi sportivi ed aziendali preposti". Ora, comincia la ricerca al successore di Baldini: in pole position ci sono Fabiani del Messina, amico fraterno di Moggi, Sartori (Chievo), Leopardi (Udinese) e Fabrizio Lucchesi (Fiorentina). E Baldini, che fine farà? Qualcuno lo vede già all'Inter di Moratti.

Gazzetta.it


-Taz-
Messaggio del 25-03-2005 alle ore 13:10:01
...e intanto leggete cosa dichiara Emre dal ritiro della naz. Turca...



Emre: "Avrei dovuto scegliere il Milan, non l'Inter"
25 03 2005


Il centrocampista turco dell'Inter, Emre Belozoglu, ha dichiarato di aver sbagliato anni fa ad accettare la corte dell'Inter anziché quella del Milan.

"Ho fatto un grosso sbaglio a scegliere l'Inter anziché il Milan, che mi aveva cercato quando avevo deciso di trasferirmi in Italia - ha dichiarato Emre al giornale turco "Vatan" - L'Inter è una squadra senza futuro: non potrà mai arrivare al livello del Milan. Adesso infatti ho deciso di lasciarla a fine stagione: ho capito che questa squadra non vincerà mai niente mentre al Milan avrei già vinto Champions e Scudetto".

"Mancini ha le sue idee: mi ha detto che ero un buon giocatore ma che lui aveva già in mente la squadra da utilizzare - ha aggiunto il turco - Capisco che voglia schierare Mihajlovic, Stankovic e Veron ma non pensavo fosse così rigido e poco disposto a cambiare: fa giocare sempre gli stessi".

Sports.it


-Taz-
Messaggio del 25-03-2005 alle ore 14:11:55
A parte il fatto ke ha giocato diverse volte, ce l'ho al fantacalcio e nn è mai andato oltre il 5. Poi la sua ammirazione x il milan nn ci stupisce, visto gli ha fatto vincere volontariamente il derby. Era 1 perfetto sconosciuto, si è fatto i soldi con l'inter e mo sputa pure sul piatto dove mangia... cussù se ne torna in turchia, altro che milan.
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Editato da Skin il 25/03/2005 alle 14:15:51
Messaggio del 25-03-2005 alle ore 17:24:24
Dopo le dichiarazioni rilasciate ieri da Emre al quotidiano turco "Vatan", nelle quali diceva tra le altre cose di aver commesso un errore a scegliere l'Inter, oggi è puntualmente arrivata la smentita dello stesso giocatore.

"Mi dispiace molto di aver involontariamente creato questo problema nella traduzione dal turco all'italiano di una mia breve intervista è stato cambiato il senso delle mie affermazioni che non volevano essere e non erano offensive nei confronti dell'Inter, dei suoi tifosi, del tecnico, e dei compagni di squadra - ha fatto sapere Emre dalla Turchia - Al rientro in Italia porterò con me la documentazione per dimostrare che non ho detto nulla di male".

Intanto, il Club nerazzurro ha fatto sapere che aspetterà la verifica di questo materiale prima di prenedere eventuali provvedimenti: "La società prende atto della precisazione di Emre Belozoglu e valuterà la documentazione fornita dal giocatore al suo rientro in Italia", si legge in un comunicato diramato dall'Inter.
Messaggio del 25-03-2005 alle ore 21:01:18
Baldini, addio senza rancore: "Via per il bene della Roma"

"Attraverso questa conferenza stampa voglio salutare Roma e i tifosi della Roma che in questi anni hanno riempito la mia vita. E' una storia come tante altre, è nata e finita senza colpe particolari di nessuno. Con questo gesto non voglio acuire la distanza tra me e la famiglia Sensi. E visto che la Roma non si discute ma si ama vorrei mettere la parola fine a qualsiasi processo. Non ci sono vincitori o vinti, la fine è nell'ordine naturale delle cose e non toglie la stima e il rispetto. Ora voglio spegnere un po' i riflettori su di me". Il congedo di Franco Baldini dopo sei anni alle dipendenze della Roma si è consumato oggi nella sala conferenze dell'hotel Sheraton.

Il dimissionario direttore sportivo della Roma se ne va senza sollevare polemiche e anzi sottolineando gli aspetti positivi del suo rapporto con il club. Nella nota ufficiale diffusa ieri dalla società, il presidente Franco Sensi ha disapprovato la decisione, Baldini porge l'altra guancia: "Al presidente Sensi sono grato perchè mi ha dato la possibilità di intraprendere questo lavoro. Ha avuto parole dure nei confronti delle mie dimissioni, ma lui merita solo il mio grazie e di me può dire cento volte peggio. Tra noi il rapporto si è cementato proprio perchè, negli anni passati, mi sono sempre trovato d'accordo con le sue idee".

Dissidi strumentali e non ideologici secondo Baldini, quelli nati fra lui e la dirigenza: "Non ho ben compreso il percorso del piano industriale pensato dal club, probabilmente non ero la persona più adatta per comprenderlo. Comunque la Roma è un bene comune al di sopra di ogni altro. Anche se dobbiamo accettare cose che ci piacciono poco. La società è animata dalle migliori intenzioni, come me. A un certo punto le cose sono diventate più grandi di me, la causa da sostenere troppo dura. In questo momento la Roma ha grande bisogno dell'appoggio dei tifosi, per prendere iniziative e alzare la voce bisogna aspettare momenti più consoni di questo".

Baldini è tornato anche sulle dimissioni, respinte da Sensi, rassegnate lo scorso novembre: "Il progetto tecnico e economico di quest'anno era stato ampiamente sottoscritto da me. Purtroppo le cose sono andate male e io mi sono assunto le mie responsabilità. Inutile nasconedere il mio grande tormento: il 2 novembre scorso avrei dovuto confermare le dimissioni per coerenza, perchè la svolta societaria era ormai chiara".

Resta il fatto che ormai Baldini nel calcio italiano sembra un pesce fuor d'acqua. La rielezione di Galliani ne è conferma: "Io sono ottimista di natura, ma nella nomina di Zamparini, con molta fantasia, posso solo vedere una lieve intaccatura al sistema. Non so come sarà il mio futuro. Mi piacerebbe un ruolo esclusivamente tecnico, come osservatore o consulente di mercato, perchè essere dirigente in questo calcio non mi piace. E le cose non cambieranno per i prossimi quattro anni. Perchè non ho lanciato le mie accuse quando ero primo in classifica? Perchè non c'erano finalità politiche da perseguire. Ogni volta che mi sono ribellato è stato in concomitanza con scadenze elettorali nei poteri del calcio. In un certo periodo ho pensato che sarebbe stato meglio farmi gli affari miei, ma non sono capace".

Non si sente il paladino del bene in un mondo di ingiusti: "Sarebbe stato troppo sciocco da parte mia ricondurre tutto a un problema ideologico, le mie critiche sulla linea della Roma sono strumentali al bene del club. Non sono Don Chisciotte, credo solo che la condotta del club doveva essere diversa. Col presidente non ho parlato, mi è stato detto che non stava bene e non era il caso di disturbarlo, non sono riuscito nemmeno a sentirlo. Il mio futuro? Non ho avuto contatti nè accordi con nessun club".

Chiusura sulle accuse del capitano giallorosso a Juve e Milan: "Totti ha molte cose da dire, le sue parole mi hanno fatto piacere. Ma Totti deve parlare sul campo. Mi auguro che termini a Roma la sua carriera".


Franco sei un grande
Messaggio del 25-03-2005 alle ore 21:01:18
come al solito solo all'INTER e la ROMA succedono qst cose

Cmq sia a rigor di fatti..EMRE ha perfettamente ragione..ora sarebbecampione d'Italia e sarebbe stato anche d'Europa quindi tutti i torti non ha!
Messaggio del 25-03-2005 alle ore 21:14:06
e si, perkè emre è più forte di rui costa e kakà messi assieme
Messaggio del 25-03-2005 alle ore 21:34:00
Infatti, avrebbe vinto lo scudetto e la champions come Brocchi!!
Messaggio del 25-03-2005 alle ore 21:48:05
almeno brocchi è un giocatore utile
Messaggio del 26-03-2005 alle ore 14:17:41
emre e un buonissimo giocatore....l'unica pecca e che gioca all'inter dove se vali 100....esprimi 20.....
Messaggio del 27-03-2005 alle ore 03:47:11
si, come veron e cambiasso
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Editato da Skin il 27/03/2005 alle 04:11:43
Messaggio del 27-03-2005 alle ore 03:48:20

questi sono i motivi x i quali mi passa la voglia di parlare di calcio qua sopra... prima di scrivere connettete il cervello e soprattutto informatevi, please


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Editato da Skin il 27/03/2005 alle 04:13:14
Messaggio del 28-03-2005 alle ore 23:03:17
una cosa xo' me la sento di dire: nn conosco l'opinione di skinnolo a proposito di emre...cmq ho sentito molti interisti parlare male di lui oggi dopo averlo (a dir poko...) osannato dopo i 2 gol fatti alla lazio qualke anno fa...-Taz-
Messaggio del 29-03-2005 alle ore 11:01:54

Ke tecnicamente è 1 buon giocatore è indubbio, ma che quest’anno ha fatto letteralmente cagare(assieme toldo) è un dato di fatto.
E' normale che 1 giocatore si lamenti del fatto che nn giochi, però sta polemica fa acqua da tutte le parti, a parte che è stata prontamente smentita(un giocatore non può essere fesso fino a sto punto), primo perkè emre è stato scoperto dall’inter, ke lo ha prelevato assieme ad okan; secondo perkè quest’anno ha avuto diverse occasioni x giocare, soprattutto quando veron stava infortunato. Landeme perde, i giornali sportivi nn sanno cosa scrivere, devono riempire 20 pagine con solo calcio.


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Editato da Skin il 29/03/2005 alle 12:03:02

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