Messaggio del 14-06-2006 alle ore 12:59:05
Ecco la figura della zarina, la bionda e massiccia donna degli arbitri, stagliarsi con una sua forza ricattatoria tra le carte dell'inchiesta "Off-Side", le ottanta pagine con cui i sostituti procuratori Narducci e Beatrice hanno chiuso l'inchiesta sullo scandalo. La donna, accusata da Manfredi Martino di aver consumato nel retrobottega di Coverciano il rito dei bigliettini degli arbitri infilati nelle sfere del sorteggio, era diventata un pericolo per la cupola. Da sola, aveva scelto di giocare su due campi: la Juve e i nemici del Milan.
La posizione di Maria Grazia Fazi, meglio definita nonostante i suoi silenzi, offre nuove preoccupazioni ad Adriano Galliani. Il dirigente arbitrale Martino il 26 maggio ha raccontato ai pm: "Il rapporto particolare tra la Fazi e le società di Juve e Milan nasce nell'agosto 2003 in occasione della gara di Supercoppa Milan-Juve che si disputò a New York. La Fazi voleva a tutti i costi fare quel viaggio... la sua insistenza fu tale che i due designatori decisero di anticipare le spese del suo biglietto aereo. A New York non aveva una stanza prenotata e disse che era stata invitata dalla Juventus... Lì avviò stretti rapporti con il gruppo dirigente juventino e con il dirigente del Milan Meani...
In futuro gli avrebbe comunicato in anticipo le griglie arbitrali... La Fazi era legata anche alla Lazio... Questo atteggiamento portò al suo allontanamento dall'ufficio arbitri nel 2004: lo pretesero i dirigenti juventini quando lei telefonò all'arbitro Pieri, ritenuto strettamente legato alla Juventus, affinché non penalizzasse il Milan".
Firmò la sua fine. Ancora: "La donna era amica di De Santis, Trefoloni e Collina..." e quando "acquistò del materiale a un prezzo molto conveniente dall'arbitro Stefano Ayroldi, commerciante di sanitari, quest'ultimo venne inserito in fascia A". Alla fine la zarina entrò in conflitto con lo stesso Luciano Moggi: "La devi finire di essere una sanguisuga", gli urlò, "ti abbiamo dato tutto e tu hai preso da tutti".
Le nuove carte mettono altri carichi sulle spalle del dirigente milanista Meani. Così rassicura al telefono il guardalinee Copelli: "Parlo con Galliani, lui lo sa, gli dico: questo qui è un nostro uomo". Copelli nell'interrogatorio del 13 maggio rivela: "Se un assistente avesse voluto arbitrare un incontro del Milan non si doveva rivolgere ai designatori, ma a Meani. Io e Puglisi eravamo graditi al Milan, era evidente che contro il Chievo le designazioni erano volute dalla società rossonera".
Il poliziotto penitenziario Massimo De Santis nei racconti del guardalinee Rosario Coppola (20 maggio) "è un arbitro in grado di scegliersi gli assistenti di gradimento". E, si scopre, ha avuto un ruolo da protagonista nella storia dei Rolex regalati da Franco Sensi agli arbitri: "Fu lui che organizzò con l'allora ds della Roma, Lucchesi, i regali natalizi alla classe arbitrale, compresi i Rolex d'oro ai due designatori".
Quando De Santis scopre di essere coinvolto nell'inchiesta napoletana (ha talpe in tre procure e al Csm) "smette di arbitrare in maniera platealmente filo-Juve per non offrire conferme". Le ottanta pagine offrono nuovi elementi all'Ufficio Indagini sulla Lazio, aiutata da Carraro e dal banchiere Geronzi secondo Gazzoni Frascara, e sulla Fiorentina, per la quale si dettagliano le proposte di combine e gli interventi sugli arbitri grazie alle parole del giudice Ferri. Nella vicenda dell'iscrizione della Reggina nell'estate 2005, avvenuta "in assenza dei presupposti finanziari", si cita la fideiussione non idonea della San Remo e si indica Giacinto Facchetti come "probabile agente assicurativo intermediario".
Messaggio del 13-06-2006 alle ore 12:11:40
Lega, formata la costituenteCellino, Garrone, la Sensi, Matarrese e Riccardi studieranno il nuovo regolamento: probabile che il presidente non possa venire da una società.
Messaggio del 07-06-2006 alle ore 12:40:24
io sono milanista! fiero di esserlo anche per i traguardi raggiunti in questi anni che non mi sembrano poi così tanto sporchi come quelli bianconeri.
ora se risulterà che io ho esultato per i loro guadagni e non per la gloria sportiva sarò io il primo ad incazzarmi e a dire male a galliani e soci... ma fino ad allora:
Messaggio del 07-06-2006 alle ore 10:27:24
EH NO CARO PUGNOLO!!!
qui o pagano tutti o non paga nessuno... se il sistema moggi era collegato ad altre società che ne beneficiavano diversamente allora paghino TUTTI!!! in ogni caso attendiamo la sentenza... e lasciate perdere silvio,x una volta che (forse) nn c'entra
Messaggio del 06-06-2006 alle ore 23:37:13
ah Meani non si sa chi è? ma fateci il piacere solo voi milanisit ancora volete capire chi è meani...
se vuoi te lo dico io è colui che ci metteva la faccia a faceva il letame che sarebbe altrimenti toccato a galliani...
prima amici amici, mo non lo conosce nessuno patetici...
cominciate a farvene una ragione non sarete puniti,la juve andrà in b come giusto che sia e voi sarete i nuovi ladri....
Messaggio del 06-06-2006 alle ore 19:28:02
Berlusconi??? ecco qua classico juventino che per salvarsi la faccia va infamando gli altri.......io Berlusconi non lo sentito nemmeno nominare una volta, qui si parla di moggi,bettega,giraudo e di meani che non si sa chi e'...
juventini avete ancora il coraggio di parlare?? MI DISPIACE MA IL CICLO DEI FURTI E' FINITO DA OGGI IN POI SUL CAMPO SI SUDA PER VINCERE NIENTE REGALI
Messaggio del 06-06-2006 alle ore 12:24:11
Più fatti di questi!!!mo che si vuole mettere tutto a tacere è un altro discorso tanto si sa dove sta berlusconi non si tosce
Messaggio del 06-06-2006 alle ore 09:46:21
Attieniti ai fatti: niente illazioni o pensieri personali!
Quando ci saranno le accuse concrete , basate su fatti inoppugnabili , come le intercettazioni dirette , allora sì che si potrà parlare "dei fatti!"
Messaggio del 05-06-2006 alle ore 20:09:22
Tutto questo scandalo ci illumina su questa alternanza di scudetti Milan-Juve-Juve-Milan degli ultimi anni?
Mi sa di si...
Messaggio del 05-06-2006 alle ore 19:56:43
..prima di affermare con la faccia di bronzo che contro il Milan ci sono accuse infondate ed è in atto una campagna stampa infamante contro la sua società adducendo che era il solo "sistema Moggi" a comandare il calcio dovrebbe ricordarsi un pò di cosette..
1) Galliani era (è) il presidente di Lega.
Aveva il dovere istituzionale di denunciare il "sistema Moggi".
Se ha combattuto una battaglia privata per avere arbitraggi migliori ha dunque sbagliato gravemente.
2)Si può parlare di legittima difesa quando i presunti nemici erano i migliori alleati?
Ik legame Milan-Juve (se vogliamo Galliani-Giraudo-Moggi) era fortissimo e condizionava l'intero mondo del calcio
3)Non è elegante - e dal punto di vista della giustizia sportiva piuttosto grave - che Paparesta si sia rivolto a Galliani per avere un favore extra-sportivo, e che Galliani abbia sottoposto il caso al sottosegretario Gianni Letta.
4) Non è elegante che -tramite Meani - Collina abbia organizzato un incontro segreto con Galliani: qualunque fosse lo scopo, e persino a prescindere dal suo effettivo svolgimento.
Perchè i soggetti erano un grande arbitro internazionale in piena attività e un dirigente di una grande società calcistica.
E' alla luce di questi fatti, e non in seguito ad una campagna stampa, che la situazione del Milan - dapprima marginale- s'è fatta più pesante.
Niente di paragonabile al "sistema Moggi" sia chiaro, ma Leonardo Meani non era un semplice consulente esterno come ora vogliono propinarci quelli della società rossonera, ma parlava ed agiva per conto di Galliani, al quale segnalava le proprie mosse e per conto del quale si rivolgeva ad arbitri, guardalinee e designatori.
Il Milan sicuramente non rischia quanto la Juventus ma certamente più di Fiorentina e Lazio. E' un dato di fatto, non una congiura mediatica.
Mai come ora il silenzio è d'oro..lasciamo parlare gli avvocati e stiamo zitti..please