Sport

condannato solo il medico
Messaggio del 25-02-2005 alle ore 11:00:06
che schifo!
Messaggio del 25-02-2005 alle ore 10:53:45
che schifo!
Messaggio del 25-02-2005 alle ore 01:15:07
CALCIO, PROCESSO JUVE; MAZZINI: FIGC PRENDERA' POSIZIONE


In occasione di un convegno organizzato dall'USSI (unione stampa sportiva italiana), il vicepresidente della Figc, Innocenzo Mazzini, responsabile per la federcalcio delle politiche antidoping, ha commentato le motivazioni della sentenza del processo Juve. ''La federcalcio - ha detto Mazzini - prenderà posizione dopo aver letto con attenzione le motivazioni della sentenza.


FIGC PRENDERA' POSIZIONE



..sì..a pecorina!
Messaggio del 25-02-2005 alle ore 01:10:04
Le motivazioni della sentenza. «I giocatori mentirono»
«Alla Juve fu somministrata l'Epo»
Scrive il giudice: «Il medico Agricola ha influito sui risultati della squadra». «Assolto Giraudo per prove insufficienti»

Agricola e Giraudo al processo (Ansa)
TORINO - Riccardo Agricola, medico sociale della Juventus, ha utilizzato «tutti i possibili espedienti per ottenere miglioramenti nelle prestazioni dei giocatori». Tra le sostanze date anche l'Epo: «è stata sicuramente acquistata ed è stata somministrata ai giocatori». Sono alcuni passaggi della motivazione della condanna a un anno e 10 mesi per frode sportiva e somministrazione di medicinali in modo pericoloso comminata il 24 novembre scorso ad Agricola dal giudice Giuseppe Casalbore. «Pesante» anche il passaggio in cui si dice che Agricola ha influito sui risultati della squadra. Sott'accusa anche i giocatori, le cui testimonianze rese in aula vengono bollate per lo più come false.

LA SENTENZA - Le motivazioni di quello conosciuto come il processo doping alla Juventus, un documento di circa 300 pagine, sono state depositate giovedì presso la cancelleria del tribunale di Torino. Nel caso dell'amministratore delegato bianconero, Antonio Giraudo, assolto, Casalbore spiega invece che «la prova a suo carico non risulta completa e sufficiente». Il motivo si capisce più avanti: «In mancanza di elementi diretti che possano almeno portare all'individuazione della forma utilizzata per i relativi pagamenti per l'acquisto dell'eritropoietina - ha spiegato il giudice - non si ritiene che possa essere affermata con certezza la responsabilità penale dell'imputato Giraudo». Però, Casalbore ha scritto anche che Agricola «non può avere fatto tutto da solo». Per gli stessi reati, si scopre dalle motivazioni, era stato indagato anche Luciano Moggi, ma la posizione del direttore generale della Juventus fu archiviata già nel mese di agosto del 2000.

I GIOCATORI MENTIRONO - «Inadeguate e inattendibili» vengono definite le testimonianze dei calciatori comparsi in aula osservando che «è compito del pubblico ministero valutare gli ulteriori effetti di tali testimonianze». Il caso più evidente è ritenuto quello di Moreno Torricelli, la cui versione dei fatti «è stata verosimilmente costruita ad arte». Il suo «comportamento scorretto» - ha detto il giudice - impone «un ulteriore accertamento giudiziario». Alessio Tacchinardi a sua volta ha reso «false dichiarazioni» sulla natura di un suo malore, con «comportamenti che integrano estremi di reato». Casalbore però è critico nei confronti anche di altri atleti. L'atteggiamento di Attilio Lombardo è stato definito «evanescente», mentre la testimonianza di Gianluca Vialli è stata «fumosa» e «poco convincente». «Considerazioni analoghe, infine, vanno fatte per le dichiarazioni rese da Amoruso, Baggio, Ferrara, Inzaghi, Montero, Peruzzi» anche se quest'ultimo è stato citato dalla difesa come un teste attendibile e convincente
Messaggio del 08-12-2004 alle ore 20:48:53
Francesco Totti smentisce e voci di un suo addio alla Roma, diffuse da "As" e minaccia di difendere "nelle sedi opportune" la sua immagine. "Le dichiarazioni a me attribuite - scrive Totti nel suo sito - sono frutto di una vera e propria invenzione giornalistica e in quanto tali destituite di ogni fondamento. Pertanto, mi riservo di agire nelle opportune sedi, a tutela della mia immagine e di quella della Roma, di cui sono anche azionista, a conferma del mio legame con la squadra e la società".

cache
Messaggio del 07-12-2004 alle ore 16:44:34
FRECA finiscila...

..avete truccato i bilanci x anni..e le vostre iscrizioni negli ultimi anni sono sempre state irregolari..ma si è kiuso un okkio..

..pensa piuttosto al calcio giocato ke è quello ke vai a vedere..ed alla squadra tua ke fa ridere..

..ke il calcio dietro le scrivanie e dentro gli spogliatoi sia una merda si sà tanto..

..è inutile ke ti accanisci su qst notizie x combattere la frustrazione x la tua ROMETTA!!

ricorda ke TOTTi e CASSANO vanno via l'anno prox!

..sn finiti i tempi dei ROLEX D'ORO!!
Messaggio del 07-12-2004 alle ore 16:11:11
cucciolo=
Messaggio del 07-12-2004 alle ore 16:00:19

frecavento=franco melli
Messaggio del 07-12-2004 alle ore 12:40:47
Presidente commenta processo dopo condanna medico Agricola
(ANSA) - MILANO, 6 DIC - Il presidente della Figc, Franco Carraro, difende i giocatori della Juve nel processo che li vede implicati per doping. 'Nel corso di questi anni - dice - non sono mai stati trovati positivi ai controlli antidoping.

karraro=kabuto
Messaggio del 07-12-2004 alle ore 12:34:43

Non è mai stato trovato positivo al doping alcun giocatore della Juventus






Nei prossimi giorni sara' preparato il capo di imputazione
(ANSA) - TORINO, 6 DIC - Si e' conclusa l'inchiesta giudiziaria sul caso Davids, che nel 2001, quando era alla Juventus, fu trovato positivo al nandrolone. Nei prossimi giorni verra' preparato il capo di imputazione. Il pm Guariniello ha atteso, prima di procedere, una sentenza della Corte di Cassazione (relativa alla positivita' di Gillet) secondo la quale gli atleti sono punibili anche se finora la speciale commissione istituita con la legge non ha preparato l'elenco delle sostanze vietate.

kabù
Messaggio del 03-12-2004 alle ore 12:48:48

"Non è mai stato trovato positivo al doping alcun giocatore della Juventus"


ah è vero, a Davids glielo davo io il NANDROLONE! ma vaffancul và!


e mò beccate què :

SI APRE l’inchiesta sulla Juventus e può succedere di tutto. ...





SI APRE l’inchiesta sulla Juventus e può succedere di tutto. Questa mattina dal Foro Italico partirà una lettera indirizzata alla Procura di Torino: il Coni chiederà a Guariniello di passargli la famosa perizia-D’Onofrio, al centro del dibattito processuale chiusosi la settimana scorsa con la condanna del dottor Agricola. La Juve ne ha sempre messo in dubbio la validità, al contrario dei magistrati che l’hanno trasformata in un loro punto di forza. Con la richiesta si apre ufficialmente l’indagine della procura antidoping, che potrebbe avere conseguenze fragorose.
E’ il primo atto della nuova indagine. Sarà obbligatoriamente più concreta delle due chiuse superficialmente negli anni passati: non c’è doping nel calcio, venne sentenziato con allegria. Adesso si parte da una base solida. Ci sono una sentenza di colpevolezza del medico della Juve e una sentenza di innocenza di Giraudo, amministratore delegato della Juventus, per il quale non sono state rintracciate prove di coinvolgimento. La giustizia sportiva opera in modo diverso da quella tradizionale. Nel mondo calcistico non c’è bisogno di provare la colpevolezza di un dirigente per condannare un club. Qui esiste la responsabilità oggettiva. Ossia: un club è tenuto a rispondere degli atti di un proprio tesserato. Se il tesserato, poniamo, impazzisce, la società ne paga le conseguenze.
Capite che l’inchiesta del Coni cambia le carte in tavola. La Procura, una volta entrata in possesso delle perizie e anche prima, se vuole, visto che la sentenza la invita comunque a muoversi, e una volta completata l’indagine (interrogatori di tutti i protagonisti), tirerà le somme. Due le possibilità: 1) archiviazione; 2) deferimento per uso di sostanze vietate. Le riflessioni della Procura verranno a quel punto offerte alla Commissione Disciplinare della Federcalcio. Le carte federali prevedono tutto o poco. Si va dall’ammenda alla cancellazione dei titoli conquistati negli anni al centro del processo. Scontata invece la condanna del tesserato.
C’è il precedente dell’Empoli, il cui medico faceva giochi di prestigio al momento del sorteggio antidoping. Il medico venne squalificato, l’Empoli se la cavò con una multa miliardaria. I casi hanno punti di contatto, ma non molti. La storia bianconera è durata quattro anni e ha avuto risultati tecnici ed economici di grande spessore, a livello italiano e mondiale. In paragone, l’illecito dell’Empoli appare risibile.
Si riteneva che la vicenda fosse caduta in prescrizione e che dunque la Juventus potesse cavarsela con una condanna, diciamo così, morale. Sino a quando l’avvocato Giacomo Aiello, procuratore antidoping nel 2001, non ha rivelato al “Messaggero” che la prescrizione era stata interrotta in occasione di un’indagine condotta proprio da lui e riguardante l’autodenuncia del dottor Agricola, autore dunque di un clamoroso autogol. Per far scattare i cinque anni bisognava partire dal 2001 e non dal 1998. Una differenza che ha obbligato il Coni a suonare la tromba dell’attacco, aprendo scenari imprevisti e imprevedibili.


Auguri!
Messaggio del 02-12-2004 alle ore 20:05:15
lascia perde che di sti tempi è più attendibile topolino del corriere della sera
Messaggio del 02-12-2004 alle ore 19:47:11
addò l'hai letto? su topolino?
Messaggio del 02-12-2004 alle ore 18:54:22

"Non è mai stato trovato positivo al doping alcun giocatore della Juventus, e nei tanti blitz non è mai stata trovata traccia di alcuna sostanza che assomigli all'Epo"

Messaggio del 02-12-2004 alle ore 16:34:28
Messaggio del 02-12-2004 alle ore 16:33:11
freca...sai bene che è una causa persa contro di noi...
finirai sempre allo stesso modo:

Messaggio del 02-12-2004 alle ore 13:34:34
il Codacons ha annunciato l'intenzione di avviare una battaglia legale contro i bianconeri, chiedendo un risarcimento danni dopo la sentenza. Ad annunciarlo il vicepresidente Gianluca Di Ascenzo ai microfoni di Rete Sport: "Avevano dato a Zeman del visionario, ma il tempo gli ha reso giustizia. E' importante difendere l'immagine del calcio e dei consumatori. Chi ha sbagliato deve pagare, agiremo contro la Juve".
Messaggio del 02-12-2004 alle ore 13:34:12
Processo Juve, il procuratore Aiello riapre il caso: "I tre scudetti non sono al sicuro"


La Juve potrebbe scontare una penalizzazione in punti nell'attuale campionato, ma non solo, i cinque anni previsti dal regolamento sportivo per scagionare chiunque dai reati sportivi non sarebbero ancora passati, ma messi in attesa nel 2001, quando la vicenda venne archiviata dalla giustizia sportiva. Ecco perché i tre scudetti vinti dai bianconeri nel periodo tra il 1994 e il 1998 non sono ancora al sicuro.

E' quanto sostiene in un'intervista al Messaggero l'avvocato Giacomo Aiello, numero uno della Procura antidoping del Coni fino al luglio 2002. "Se dipendesse da me riaprireri l'inchiesta. Non dobbiamo fare il calcolo dal 1998 ma sul 2001. Quella data ha interrotto la prescrizione e quindi ci sarebbe ancora un anno per riaprire il caso. E si potrebbe anche chiedere una sanzione in punti da applicare in questo campionato".
Messaggio del 02-12-2004 alle ore 13:32:02
Gianfranco Zola:
Doping Juve? Una vigliaccata incredibile


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Il capitano del Cagliari, Gianfranco Zola dice la sua sul processo doping nei confronti della Juventus, che ha portato alla condanna del medico Agricola: "Ci sono rimasto male perché io ho lavorato duro per anni per essere al top fisicamente. Io e i miei compagni facevamo grossi sacrifici per migliorare e certo competere con giocatori che hanno usato doping dispiace. Questa è stata una vigliaccata incredibile".
Messaggio del 28-11-2004 alle ore 20:16:31
grazie grazie
Messaggio del 28-11-2004 alle ore 19:54:03
(per cappellini)


di M. Travaglio (La Repubblica)


Pare passato un secolo, da quel giorno di fine luglio del '98 quando Zdenek Zeman dichiarò all'Espresso che il calcio era finito in farmacia. Gli diedero del pazzo, del calunniatore, del visionario, assicurando che "nel mondo del pallone il doping non esiste". Poi si capì che non lo cercavano, per questo - ufficialmente - non esisteva. E saltò il laboratorio Coni dell'Acqua Acetosa. Ora, per la prima volta nella storia del calcio italiano (e non solo), una società viene condannata per doping. Ed è la più prestigiosa e blasonata d'Europa: la Juventus. Questa, al di là delle analisi e delle sottigliezze sul dispositivo della sentenza emessa stamane dal giudice Giuseppe Casalbore, è la sostanza dell'ultimo atto del processo di primo grado all'amministratore delegato bianconero Antonio Giraudo (assolto) e al capo dello staff medico Riccardo Agricola (condannato). Pienamente confermato il cuore dell'accusa, sostenuta con pazienza e determinazione in questi anni dal procuratore aggiunto Raffaele Guariniello e dai suoi sostituti Sara Panelli e Gianfranco Colace. L'accusa principale intorno a cui sono ruotati questi sei anni di indagini, udienza preliminare e dibattimento era
la frode sportiva mediante "somministrazione sistematica di eritropoietina" (la famigerata e vietatissima Epo) e mediante l'abuso di farmaci su atleti sani.
Quest'accusa, dislocata alle lettere g), h) e i) del capo d'imputazione, è stata ritenuta fondata dal giudice a carico del dottor Agricola. Sia sul versante della frode sportiva, in base alla legge 401 del 1989 (che punisce chi compie atti fraudolenti per alterare i risultati delle competizioni sportive), sia su quello della somministrazione di farmaci e creatina in maniera pericolosa per la salute degli atleti (articolo 445 del Codice penale). Traduzione: secondo il Tribunale di Torino, la Juventus ha "dopato" i suoi giocatori con l'Epo e altri farmaci, in parte vietati, in parte leciti ma solo per curare patologie (in questo caso inesistenti), nelle stagioni comprese fra il 1994 al 1998. Le prime quattro stagioni dell'era Lippi, sotto la regia della nuova dirigenza Giraudo-Moggi-Bettega, contrassegnate da una messe di successi (una Champions League e tre scudetti). Ora su quei titoli sportivi si pronunceranno i giudici della Federcalcio e dell'Uefa, sempreché la condanna di Agricola "regga" dinanzi alla Corte d'appello, alla quale i difensori hanno già annunciato ricorso. Il giudice Casalbore, smentendo le insinuazioni di alcuni difensori che lo dipingevano come "appiattito" sulle posizioni dei pubblici ministeri, ha emesso un verdetto complesso, che per essere compreso appieno richiederà un'attenta lettura delle motivazioni (arriveranno fra tre mesi). Ma che già emerge con sufficiente chiarezza. Sul doping e sulla conseguente accusa di
mettere a repentaglio la salute dei giocatori, Giraudo viene assolto con la formula del comma 2 dell'articolo 530 del Codice di procedura penale: quella che assorbe la vecchia insufficienza di prove ("quando la prova è contraddittoria o insufficiente"). Nel processo, secondo il Tribunale, non sono emersi elementi bastanti a dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che l'amministratore delegato sapesse quel che faceva Agricola. Fino all'ultimo i pm avevano valutato la possibilità di chiedere l'assoluzione di Giraudo, ma poi avevano optato per una
richiesta di condanna, sia pure più blanda rispetto ad Agricola, sulla base di una "prova logica", indiziaria: visti i costi abnormi dell'Epo, era impensabile che il medico li sostenesse senza avvertire il suo diretto superiore, che stanziava i fondi per i medicinali e firmava i bilanci.
Per il giudice, tutto questo non basta. Mancano le impronte digitali, cioè documenti o testimonianze che assicurino che Giraudo era d'accordo (nell'arringa, i suoi difensori avevano osservato che, semmai, il medico rispondeva al direttore sportivo Luciano Moggi, non all'amministratore delegato).
In ogni caso è di Agricola e delle sue pratiche che si è parlato soprattutto in questi tre anni di dibattimento. Non di Giraudo. Insieme alla frode sportiva e alla somministrazione dannosa di farmaci, i due imputati erano accusati anche di falso materiale, per la strana triangolazione di ricette con cui la Juventus - complice il farmacista Rossano - si procurava medicinali a esclusivo uso ospedaliero. Anche questa accusa è stata confermata, ma solo per Rossano (che ha patteggiato 5 mesi), mentre Giraudo è stato assolto con formula piena e
Agricola con formula "dubitativa" (il solito art. 530 comma 2). Un'altra, la creazione di una farmacia abusiva contro la legge 538/92, è caduta in prescrizione. Per le tre imputazioni minori (presunta violazione della legge 626/94 sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e presunti test irregolari sull'Aids e sul testosterone sui calciatori), invece, è scattata l'assoluzione piena.
Tutto questo, per l'avvocato Luigi Chiappero (difensore di Agricola insieme a Emiliana Olivieri), è un "pareggio in trasferta". Metafora infelice, visto che il capo g) per cui Agricola è stato condannato a 1 anno e 10 mesi di reclusione recita testualmente: "...aver sottoposto i giocatori a metodi doping proibiti e in particolare lasomministrazione di specialità medicinali atte a stimolare l'eritropoiesi quali l'eritropoietina umana ricombinata a pratiche di tipo
trasfusionali, ricorrendone il divieto", il tutto "dal luglio 1994 all'ottobre 1998". Per una sentenza così infamante, forse, è più appropriato il commento di un altro avvocato, Paolo Trofino, che difende Giraudo insieme ad Anna Chiusano: "Abbiamo segnato un bel gol conGiraudo, ma con Agricola abbiamo perso la partita". (26 novembre 2004)
Messaggio del 28-11-2004 alle ore 19:11:26
la dichiarazione di Lippi è agghiacciante.

tiferò contro l'italia finchè questo letame ne sarà l'allenatore


zeman:"Il mio tempo è poco, mi sta partendo aereo..."

Messaggio del 28-11-2004 alle ore 18:33:32
Roma, 18:23
"Sono interpretazioni: la Juventus può dire che ha vinto. Per me ha perso, perchè c'è una condanna al medico, e io penso che il dottore non si dopava da solo, ma doveva dopare qualcuno". A distanza di qualche giorno dalla sentenza di primo grado nel processo per abuso di farmaci contro la Juventus, il primo accusatore, Zdenek Zeman commenta per la prima volta la decisione dei giudici di Torino, che hanno assolto Giraudo e condannato Agricola. "Io credo che altri dovevano sapere perchè si compravano tanti medicinali - ha spiegato il tecnico boemo, intervistato da Sky - L'unica cosa che non è da interpretare è la condanna al medico: c'è e finchè non sarà cancellata ci sarà". Il tecnico del Lecce ha detto di aver seguito con interesse il processo alla Juve, ma di non credere che tutto sia nato solo dalle sue accuse al sistema calcio, lanciate nel '98. Non so perchè siano partite le indagini - ha aggiunto Zeman - penso però non tanto per le mie interviste, quanto piuttosto per la reazione del mondo del calcio, che rispose in un certo modo. Una reazione che ha generato sospetti nei giudici, in Guariniello".
Ultim'ora
Messaggio del 28-11-2004 alle ore 18:29:13
ROMA - La sentenza del processo Juve scatena un botta e risposta tra il ct della nazionale, Marcello Lippi, e Zdenek Zeman, allenatore del Lecce che nel '98 'esortò' il calcio a uscire dalla farmacie.

Lippi, all'epoca delle affermazioni di Zeman, era allenatore della Juventus. "Non devo essere soddisfatto o insoddisfatto per la sentenza", dice in collegamento con Stadio 2 Sprint. "La decisione del giudice -prosegue il ct azzurro- non cambia lo spessore umano o professionale delle persone con cui ho lavorato: giocatori, dirigenti, medici. La Juventus ha continuato a vincere anche negli anni successivi. Alcuni giocatori, andati via da Torino e passati ad altre squadre, sono stati indicati come esempio per professionalità e dedizione. Juve vinceva per stratosferica forza tecnica e morale".

"Io che devo dire?....", replica Zeman. "Nel '98 -dice replicando ad un'affermazione di Lippi- quando allenavo la Lazio abbiamo usato la creatina per un mese, prendendone tre grammi al giorno, e non 20. In conclusione, credo che ognuno dovrebbe dichiarare ciò che ha fatto. In sei anni, non è successo. Stringere la mano a Lippi? Non ho problemi". Il ct, però, non sembra dello stesso avviso.

"Se uno critica il sistema non deve farne parte". L'ultima parola, però, spetta al tecnico boemo. "Uno, magari, vuole cambiare il sistema e renderlo pulito...". (28 nov 2004)

Messaggio del 28-11-2004 alle ore 16:49:32
lo appoggi a frecavento alias mr minsk????

cmq MILAN
Messaggio del 28-11-2004 alle ore 16:16:14

appoggio frecavento, ma sempre forza Milan!
Messaggio del 28-11-2004 alle ore 14:53:28
STAMPA ESTERA

La sentenza del processo per doping che ha visto sul banco degli imputati Giraudo e Agricola, rispettivamente amministratore delegato e medico sociale della Juve, é stata ampiamente ripresa anche all'estero.


Tra i più critici "L'Equipe": "La Juve ne esce più nera che bianca" ironizza il quotidiano francese.

Commenti sulla stessa lunghezza d'onda in Olanda dove radio e televisioni nazionali hanno ricordato che durante gli anni incriminati l'Ajax perse una finale di Champions League proprio contro la squadra bianconera.

In Inghilterra duro il "Times": "Il calcio italiano si é trovato di fronte a uno dei più grandi scandali della sua storia controversa".

Infine lo spagnolo "El Pais": "E' stata una conclusione all'italiana: é stato riconosciuto l'uso di Epo durante un periodo in cui la Juve ha vinto tre scudetti e una Coppa dei Campioni, però sono state assolte tutte le persone implicate tranne il medico...".
Messaggio del 28-11-2004 alle ore 13:17:24
e parliamone di doping amministrativo..che problema c'è!


Dunque, le forme di doping amministrativo sono molteplici: per esempio,la Juventus e il Milan sono le uniche società ad incassare in anticipo il corrispettivo di due anni di diritti televisivi criptati , oltre ad altri contratti commerciali. E non lo fanno per la bravura della dirigenza, ma soltanto per la loro appartenenza a due gruppi di consolidato potere politico, economico e finanziario: Fiat e Fininvest. Sono le solite maldicenze da bar sport? Niente affatto: è la confessione della Juventus. A pagina 10 del prospetto informativo per la quotazione in Borsa, depositato presso la Consob il 5 dicembre 2001, si legge: «Qualora si verificasse una modifica sostanziale negli assetti societari della Juventus a seguito della quale il controllo, anche di fatto, della società non facesse più capo, direttamente o indirettamente, ad uno o più dei componenti delle famiglie dei discendenti del senatore Giovanni Agnelli che attualmente detengono il controllo della Giovanni Agnelli & C. S.a.p.az., l'efficacia degli accordi della società di cessione dei diritti televisivi e telefonici rispettivamente con Europa Tv spa e Sport+ snc e con H3G spa potrebbe venir meno con possibili effetti negativi sulla situazione economico-finanziaria della società». Tradotto in cifre, l'introito anticipato dei diritti televisivi criptati e di alcuni contratti commerciali vale, nell'ultimo esercizio, 165,34 milioni di euro per la Juventus e 150,93 milioni per il Milan: soldi freschi e già utilizzati per la gestione. Se in vecchie lire fa più effetto, si tratta rispettivamente di circa 320 e 292 miliardi. A incassare ciò che la Juventus si fa semplicemente anticipare, l'Empoli impiega ben 8 anni e mezzo: infatti, il fatturato complessivo annuo della società toscana è stato pari, nella stagione 2002-2003, a 19,5 milioni. E' facile pagare le tasse regolarmente con agevolazioni finanziarie di tale portata e fare la voce grossa con chi non disponga di analoghi vantaggi. Facciamo due paragoni con le società che la Juve ha messo sul banco degli imputati, pur senza mai nominarle direttamente: al 30 giugno 2003, la Roma aveva un debito complessivo verso l'erario di 79,055 milioni, 17,041 dei quali per interessi e sanzioni, e la Lazio doveva pagare ancora 118,84 milioni. Se avessero potuto disporre in anticipo delle somme di Juve e Milan, le due romane non avrebbero accumulato tutto quel debito nei confronti del fisco. Ed è anche discutibile l'affermazione che i bianconeri paghino regolarmente tutte le tasse: non si spiegherebbe perché mai essi abbiano aderito ad alcune forme di condono previste. La Juventus ha pagato 755mila euro per definire la sua posizione in materia di Iva e di imposte dirette, per gli anni tra il 1997 e il 2001, optando per l'«integrativa semplice» e per la «definizione automatica per gli anni pregressi».

Quanto alla torta dei diritti televisivi criptati, che ha questa forma proprio per le insistenze di Giraudo e Galliani, è significativo il confronto con l'Inghilterra. Da noi i bianconeri hanno incassato da Telepiù 54 milioni nella stagione 2002-2003, mentre Como, Empoli, Modena e Piacenza se la sono dovuta cavare con 5,6 milioni a testa. E' il frutto della contrattazione individuale. Invece, Oltremanica la vendita dei diritti televisivi è ancora collettiva: la metà dei proventi totali è suddivisa in parti uguali tra le società della «Premier League», mentre l'altra metà è assegnata in base al piazzamento in classifica e al numero di passaggi televisivi in diretta. Traducendo questa regola in soldoni, e comparando gli incassi del primo con quelli dell'ultimo, si può osservare come nel campionato 2001-2002, il Manchester United e il Leicester City abbiano ricevuto rispettivamente 25,82 e 10,83 milioni di sterline, ossia approssimativamente 37,23 e 15,62 milioni di euro. Come si nota, è una distribuzione più equilibrata: da noi, la Juventus incassa circa dieci volte in più delle ultime, mentre in Inghilterra il Manchester ha conseguito soltanto poco più del doppio del Leicester.

Doping» finale, il regalo del Delle Alpi: il 15 luglio scorso, il Comune di Torino ha concesso alla Juventus il diritto di superficie della durata di 99 anni sull'area dello stadio e zone adiacenti. In cambio di 25 milioni di euro, i bianconeri hanno ricevuto la possibilità di costruire un centro commerciale, una multisala cinematografica e la propria nuova sede con annesso museo. Si tratta di 54mila metri quadrati di superficie utile esistente all'interno di un'area complessiva di circa 350mila metri quadrati. Calcolando solo la superficie utile, il costo per la Juventus è stato pari a 4,68 euro annui al metro quadro: una minusvalenza in piena regola per i cittadini. Per installare un banco per il commercio di libri usati oppure di fiori, a Torino si pagano mediamente 76,65 euro annui al metro quadro.


(Di MARCO LIGUORI e SALVATORE NAPOLITANO )
Fonte: Il Manifesto
Messaggio del 28-11-2004 alle ore 12:30:44
nn stavo spammando......l'hanno detto la tg.......vedi ke io lo seguo il calcio
e nn solo il calcio
uomini di poca fede
Messaggio del 27-11-2004 alle ore 21:15:09
quando samu scrive su sport è per spammare








(anche io quando scrivo su videogames)
Messaggio del 27-11-2004 alle ore 20:18:27
e mo si parla anche di falsa testimonianza di alcuni giocatori
Messaggio del 27-11-2004 alle ore 18:14:11
..esiste x PAR CONDICIO anke il doping "amministrativo"..e molte squadre ne sanno qlcs..ke il calcio sia ormai un mondo inquinato qst è risaputo!!
Messaggio del 27-11-2004 alle ore 14:49:10
Calcio, Juve; Giraudo: dimostrata la nostra innocenza

Torino, 16:12
"E' una sentenza molto importante. Sono stato assolto io, nella mia veste di amministratore delegato, e quindi è stata assolta la Juventus. Questo vuol dire innocenza. Nessuno nella società è mai venuto meno ai principi di lealtà sportiva". E' quanto ha affermato l'amministratore delegato della Juventus, Antonio Giraudo, commentando la sentenza che lo ha assolto


questo si lava la faccia nel bidet
Messaggio del 27-11-2004 alle ore 14:41:08
questà è na pajiacciat......
c'è andato di mezzo solo il "povero" agricola mentre i veri mafiosi ,i mandanti del delitto sono usciti con le mani pulite....è moggi???mo si sta zitt??che dice???
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Editato il 05:48:23 28/11/2004 da morgan73
Messaggio del 26-11-2004 alle ore 22:43:10


naturalmente!!!
Messaggio del 26-11-2004 alle ore 16:13:00

Inviate la foto di Consiglio a [email protected]

Messaggio del 26-11-2004 alle ore 15:32:54
"E adesso chi pulisce camera mia?"- è l'interrogativo che si pone Consiglio..
Messaggio del 26-11-2004 alle ore 14:45:55
TORINO, 26 novembre 2004 - Assoluzione per l'amministratore delegato della Juventus Antonio Giraudo, un anno e dieci mesi di reclusione con 2000 euro di multa per il medico Agricola, riconosciuto colpevole di frode sportiva (compreso l'uso di Epo) e di somministrazione di farmaci in modo pericoloso per la salute. Questa la sentenza emessa oggi dal giudice Giuseppe Casalbore dopo circa 4 ore di Camera di Consiglio in merito al processo per doping alla Juventus. L'accusa aveva chiesto 3 anni e due mesi di reclusione per il dottor Agricola e due anni ed un mese per Giraudo.
"Sono soddisfatto della sentenza, è quello che mi aspettavo", è stato il breve commento del procuratore aggiunto Raffaele Guariniello. Mentre Giraudo e Agricola hanno fatto perdere le proprie tracce subito dopo la sentenza, con i cronisti si è intrattenuto l'avvocarto Luigi Chiappero, uno dei legali della difesa bianconera. "Sono soddisfatto a metà - ha dichiarato -, sull'imputazione del medico dobbiamo aspettare la partita di ritorno, sono convinto dei nostri argomenti e continueremo a lottare. Mi aspettavo che il giudice ci desse ragione sulla perizia di D'Onofrio", il perito dell'accusa che i legali della Juve hanno fortemente criticato in questi mesi.
Messaggio del 26-11-2004 alle ore 14:45:29
Messaggio del 26-11-2004 alle ore 14:41:59
Assolto Giraudo condannato solo il medico....... chissà se lo faceva per esperimenti personali
La procura ha detto che facendo uso di farmaci comuni la Juventus ha raggiunto degli effetti doping

Nuova reply all'argomento:

condannato solo il medico

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