Sport
Curve e politica
Messaggio del 08-10-2004 alle ore 01:31:56
Fonte: Kataweb
La "geografia politica" del tifo in Italia
Destra-sinistra, politica in curva. Le dichiarazioni di Cristiano Lucarelli del Livorno hanno scatenato polemiche a non finire, focalizzando l’attenzione dei media sugli schieramenti politici dei gruppi ultras italiani. Vi riportiamo un interessante articolo apparso su Kataweb, che traccia le linee di come sono orientate a livello politico le varie curve italiane:
E pensare che una volta lo stadio era una zona franca nella quale differenze sociali scomparivano, nessuno che ti chiedeva nulla della tua vita, gli bastava solo abbracciarti dopo una rete, niente più. Un ambiente paragonabile per certi aspetti a quello degli ippodromi, dove nobili e operai gioivano e soffrivano, vincevano e perdevano quattrini, tutti uniti dalla passione per il proprio cavallo. Poi la metamorfosi, l’entrata della politica nelle curve. Un fenomeno emerso negli anni ’70, con l’ispirazione a gruppi militari o paramilitari. Un fenomeno che ha preso piede, anche in maniera trasversale: esistono infatti curve con gruppi sia di destra che di sinistra. Insomma, una vera e propria carta geografica, agitata dal centravanti del Livorno Cristiano Lucarelli come motivo di complotto ai danni della sua squadra da parte delle grandi menti della politica. Certo, non è che lo stadio vada necessariamente associato alla politica: molte tifoserie italiane non possono essere etichettate di…. Anche se ovviamente ci sono orientamenti moderati a destra o sinistra, definire tifoserie ‘politiche’ quelle di Bologna, Brescia, Chievo, Messina, Palermo, Parma, Reggina, Sampdoria, Siena, Lecce e Udinese sembra esagerato. Ma in alcune piazze la situazione cambia. Proprio il Livorno ha una tifoseria schieratissima a sinistra, probabilmente l’unica che usa fare coreografie con simboli politici e che estende la propria attività oltre il confine comunale. E’ livornese l’iniziativa per creare una sorta di associazione (Resistenza Ultras) tesa a riunire le tifoserie di sinistra italiane per contrastare il dilagare della destra nelle curve. Altre tifoserie di sinistra sono quella atalantina, molto schierata con le BNA (Brigate nerazzurre) e la stella rossa a far da simbolo e, udite udite, quella del Milan del presidente del consiglio Berlusconi. Va detto che attualmente quella milanista può essere difinita come moderatamente di sinistra, ma negli anni’70 le cose erano diverse: basta pensare al famoso gruppo Brigate Rossonere, nome traente ispirazione neanche troppo celata dalle BR. Un percorso comune alla tifoseria della Fiorentina: il Collettivo Autonomo, politicizzatissimo negli anni ’70 e ’80, è attualmente sulla via della moderazione. E anche la B ha le sue tifoserie storiche di sinistra: basta pensare all’Armata Rossa del Perugia, al Modena, all’Ancona, tre realtà secondo Lucarelli condannate proprio da questo alla retrocessione. Poi ci sono le tifoserie trasversali, politicizzate ma dal doppio colore. Esempio classico quella della Roma. Cucs (sinistra) imperanti negli anni ’70, con Boys (destra) in netta minoranza. Situazione diametralmente opposta al giorno d’oggi, con Boys, Tradizione e Distinzione, Ultras Romani (tutti di destra) ed uno zoccolo duro della sinistra, con uno spazio però importantissimo, rappresentato dai Fedayn. Una situazione comune anche a Torino e Juventus. Da tifoseria di destra (Granata Korps), negli anni passati, a mista con fazioni come Ragazzi e Eagles di sinistra quella del Toro. Percorso inverso della Juve, con i Drughi fortemente schierati a sinistra che hanno fatto posto ai Fighters, moderatamente tendenti dalla parte opposta. Quindi le tifoserie di tradizionalmente definite di destra, con Inter e Lazio a farla da padrone in serie A. Gli interisti sono tradizionalmente schieratissimi a livello politico, forti anche di parecchi gruppi: dai Boys San, agli Irriducibili, al gruppo Brianza Alcolica, ai Forever Ultras, agli Skin. Tradizione propria anche della Lazio, sin dagli anni ’70. Gli Eagles Supporters erano identificabili come esponenti di una destra moderata, mentre erano ben più schierati i Viking (esistenti anche attualmente). Ora nella curva nord imperano gli Irridicibili, che sin dall’origine hanno avuto i loro componenti di destra. Da segnalare anche la Banda Noantri, questa fortemente schierata a destra. Scendendo di categoria (calcistica, si intende) Lazio e Inter hanno alter ego nelle tifoserie di Ascoli (Settembre bianconero), Verona, Padova, e Triestina. Sia a destra che a sinistra una mappa variegatissima nella quale a volte è arduo districarsi. Ma ormai il calcio è anche questo.
Fonte: Kataweb
La "geografia politica" del tifo in Italia
Destra-sinistra, politica in curva. Le dichiarazioni di Cristiano Lucarelli del Livorno hanno scatenato polemiche a non finire, focalizzando l’attenzione dei media sugli schieramenti politici dei gruppi ultras italiani. Vi riportiamo un interessante articolo apparso su Kataweb, che traccia le linee di come sono orientate a livello politico le varie curve italiane:
E pensare che una volta lo stadio era una zona franca nella quale differenze sociali scomparivano, nessuno che ti chiedeva nulla della tua vita, gli bastava solo abbracciarti dopo una rete, niente più. Un ambiente paragonabile per certi aspetti a quello degli ippodromi, dove nobili e operai gioivano e soffrivano, vincevano e perdevano quattrini, tutti uniti dalla passione per il proprio cavallo. Poi la metamorfosi, l’entrata della politica nelle curve. Un fenomeno emerso negli anni ’70, con l’ispirazione a gruppi militari o paramilitari. Un fenomeno che ha preso piede, anche in maniera trasversale: esistono infatti curve con gruppi sia di destra che di sinistra. Insomma, una vera e propria carta geografica, agitata dal centravanti del Livorno Cristiano Lucarelli come motivo di complotto ai danni della sua squadra da parte delle grandi menti della politica. Certo, non è che lo stadio vada necessariamente associato alla politica: molte tifoserie italiane non possono essere etichettate di…. Anche se ovviamente ci sono orientamenti moderati a destra o sinistra, definire tifoserie ‘politiche’ quelle di Bologna, Brescia, Chievo, Messina, Palermo, Parma, Reggina, Sampdoria, Siena, Lecce e Udinese sembra esagerato. Ma in alcune piazze la situazione cambia. Proprio il Livorno ha una tifoseria schieratissima a sinistra, probabilmente l’unica che usa fare coreografie con simboli politici e che estende la propria attività oltre il confine comunale. E’ livornese l’iniziativa per creare una sorta di associazione (Resistenza Ultras) tesa a riunire le tifoserie di sinistra italiane per contrastare il dilagare della destra nelle curve. Altre tifoserie di sinistra sono quella atalantina, molto schierata con le BNA (Brigate nerazzurre) e la stella rossa a far da simbolo e, udite udite, quella del Milan del presidente del consiglio Berlusconi. Va detto che attualmente quella milanista può essere difinita come moderatamente di sinistra, ma negli anni’70 le cose erano diverse: basta pensare al famoso gruppo Brigate Rossonere, nome traente ispirazione neanche troppo celata dalle BR. Un percorso comune alla tifoseria della Fiorentina: il Collettivo Autonomo, politicizzatissimo negli anni ’70 e ’80, è attualmente sulla via della moderazione. E anche la B ha le sue tifoserie storiche di sinistra: basta pensare all’Armata Rossa del Perugia, al Modena, all’Ancona, tre realtà secondo Lucarelli condannate proprio da questo alla retrocessione. Poi ci sono le tifoserie trasversali, politicizzate ma dal doppio colore. Esempio classico quella della Roma. Cucs (sinistra) imperanti negli anni ’70, con Boys (destra) in netta minoranza. Situazione diametralmente opposta al giorno d’oggi, con Boys, Tradizione e Distinzione, Ultras Romani (tutti di destra) ed uno zoccolo duro della sinistra, con uno spazio però importantissimo, rappresentato dai Fedayn. Una situazione comune anche a Torino e Juventus. Da tifoseria di destra (Granata Korps), negli anni passati, a mista con fazioni come Ragazzi e Eagles di sinistra quella del Toro. Percorso inverso della Juve, con i Drughi fortemente schierati a sinistra che hanno fatto posto ai Fighters, moderatamente tendenti dalla parte opposta. Quindi le tifoserie di tradizionalmente definite di destra, con Inter e Lazio a farla da padrone in serie A. Gli interisti sono tradizionalmente schieratissimi a livello politico, forti anche di parecchi gruppi: dai Boys San, agli Irriducibili, al gruppo Brianza Alcolica, ai Forever Ultras, agli Skin. Tradizione propria anche della Lazio, sin dagli anni ’70. Gli Eagles Supporters erano identificabili come esponenti di una destra moderata, mentre erano ben più schierati i Viking (esistenti anche attualmente). Ora nella curva nord imperano gli Irridicibili, che sin dall’origine hanno avuto i loro componenti di destra. Da segnalare anche la Banda Noantri, questa fortemente schierata a destra. Scendendo di categoria (calcistica, si intende) Lazio e Inter hanno alter ego nelle tifoserie di Ascoli (Settembre bianconero), Verona, Padova, e Triestina. Sia a destra che a sinistra una mappa variegatissima nella quale a volte è arduo districarsi. Ma ormai il calcio è anche questo.
Messaggio del 11-10-2004 alle ore 00:48:09
Da ultrà romanisti segnali inquietanti
A Livorno per cercare la battaglia 'politica': l'alleanza con i laziali, il ritorno di Opposta Fazione, l'infiltrazione di Base Autonoma.
Sono segnali inquietanti quelli che giungono da Roma. A dispetto del tentativo di minimizzare la questione, operato dal questore di Livorno, Antonio Puglisi, è stato accertato che le frange estreme e più politicizzate della curva Sud romanista, stanno preparando 'militarmente' la trasferta di Livorno.
L'odio tra le due tifoserie, reciproco, è radicato sui due opposti poli ideologici. Da una parte quella livornese, rossa che più rossa non si può, dall'altra quella romanista, infiltrata da gruppi neofascisti. Livornesi e romani non si sono mai incontrati prima, ad eccezione di un'amichevole estiva giocata a Livorno due anni fa. In quell'occasione non ci furono contatti ravvicinati tra le due tifoserie, anche perché i romanisti decisero sostanzialmente di disertare la trasferta. Altro elemento destabilizzante è stato il dono dello striscione romanista 'Orgoglio Capitolino' fatto dagli ultrà dell'Aek Atene ai livornesi, con i greci che se ne erano impossessati a margine degli incidenti di un Aek-Roma di Champions League.
La trasferta di Livorno è stata preparata dai romanisti nei minimi particolari. Certa è l'adesione di un buon numero di ultrà neofascisti della Lazio, sulla falsariga di quanto accadde nella tristemente nota trasferta di Brescia di qualche anno fa. Altrettanto certa è la partecipazione di ultrà giallorossi che da anni, ormai, avevano abbandonato la curva Sud. Si tratta principalmente di appartenenti ai gruppi 'Opposta Fazione' e 'Monteverde', due gruppi estremamente politicizzati ed infiltrati da noti esponenti dell'estrema destra capitolina. In più, contro i 'rossi' livornesi, ci dovrebbero essere gruppi neofascisti che col calcio niente hanno a che vedere. Soprattutto 'Base Autonoma', raggruppamento che collega diverse organizzazioni a livello nazionale e interno alle quali si trovano i tradizionali 'anti' della destra radicale (antisemitismo, anticomunismo, antiamericanismo, antioccidentalismo, antimodernismo, ecc.), trainata dalla forza ideologica derivante dall'odio per gli immigrati.
Difficile, per le forze dell'ordine, sarà controllare l'arrivo dei supporters romanisti. Arriveranno a Livorno con ogni mezzo possibile: treno, pullman ed auto. E la maggior preoccupazione arriva proprio da chi arriverà in macchina perché difficilmente identificabile.
Da ultrà romanisti segnali inquietanti
A Livorno per cercare la battaglia 'politica': l'alleanza con i laziali, il ritorno di Opposta Fazione, l'infiltrazione di Base Autonoma.
Sono segnali inquietanti quelli che giungono da Roma. A dispetto del tentativo di minimizzare la questione, operato dal questore di Livorno, Antonio Puglisi, è stato accertato che le frange estreme e più politicizzate della curva Sud romanista, stanno preparando 'militarmente' la trasferta di Livorno.
L'odio tra le due tifoserie, reciproco, è radicato sui due opposti poli ideologici. Da una parte quella livornese, rossa che più rossa non si può, dall'altra quella romanista, infiltrata da gruppi neofascisti. Livornesi e romani non si sono mai incontrati prima, ad eccezione di un'amichevole estiva giocata a Livorno due anni fa. In quell'occasione non ci furono contatti ravvicinati tra le due tifoserie, anche perché i romanisti decisero sostanzialmente di disertare la trasferta. Altro elemento destabilizzante è stato il dono dello striscione romanista 'Orgoglio Capitolino' fatto dagli ultrà dell'Aek Atene ai livornesi, con i greci che se ne erano impossessati a margine degli incidenti di un Aek-Roma di Champions League.
La trasferta di Livorno è stata preparata dai romanisti nei minimi particolari. Certa è l'adesione di un buon numero di ultrà neofascisti della Lazio, sulla falsariga di quanto accadde nella tristemente nota trasferta di Brescia di qualche anno fa. Altrettanto certa è la partecipazione di ultrà giallorossi che da anni, ormai, avevano abbandonato la curva Sud. Si tratta principalmente di appartenenti ai gruppi 'Opposta Fazione' e 'Monteverde', due gruppi estremamente politicizzati ed infiltrati da noti esponenti dell'estrema destra capitolina. In più, contro i 'rossi' livornesi, ci dovrebbero essere gruppi neofascisti che col calcio niente hanno a che vedere. Soprattutto 'Base Autonoma', raggruppamento che collega diverse organizzazioni a livello nazionale e interno alle quali si trovano i tradizionali 'anti' della destra radicale (antisemitismo, anticomunismo, antiamericanismo, antioccidentalismo, antimodernismo, ecc.), trainata dalla forza ideologica derivante dall'odio per gli immigrati.
Difficile, per le forze dell'ordine, sarà controllare l'arrivo dei supporters romanisti. Arriveranno a Livorno con ogni mezzo possibile: treno, pullman ed auto. E la maggior preoccupazione arriva proprio da chi arriverà in macchina perché difficilmente identificabile.
Messaggio del 11-10-2004 alle ore 19:13:06
Dimas,per curiosità, mi metti la fonte del secondo articolo?
cmq la domenica di roma-inter i vecchi dei boys ci avevano già anticipato il tutto..
Dimas,per curiosità, mi metti la fonte del secondo articolo?
cmq la domenica di roma-inter i vecchi dei boys ci avevano già anticipato il tutto..
Messaggio del 11-10-2004 alle ore 19:45:02
Fonte:CALCIOTOSCANO.IT
Fonte:CALCIOTOSCANO.IT
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