Messaggio del 10-03-2010 alle ore 23:47:41
Straccetto,punto primo,die a Tarass che martedì lui fa la fine del Milano punto secondo,ci vo la faccia di cazzo di Sampei a scrivere nella sezione sport,picche lu Real vincerà la liga,è poco,ma sempre meie di niente,la juve nin vince niente,e l'anno prossimo manco ripartecipa
Messaggio del 10-03-2010 alle ore 23:49:33
Negroni,il fatto ca quisse si l'accatte su cazze,e prima o poi rivincono,tu nghi la juve vi in pensione,ma na champions non la rivincerai mai,anzi,ema vedè quando ci ripartecipi
Messaggio del 10-03-2010 alle ore 23:51:11
Il Milan crolla a Manchester: 4-0
Rossoneri eliminati già agli ottavi
Huntelaar, Evra
Nessun impresa del Milan di Leonardo al "Teatro dei Sogni" di Manchester. Le pochissime speranze di ribaltare una situazione complicata si sono infrante, come i sogni di gloria del resto, contro la corazzata di Rooney e compagni diretta da Sir Alex Ferguson. Finisce male però l'avventura in Champions con un secco 4-0 per lo United firmato da Rooney (12' e 46'), Park (58') e Fletcher (87'). Standing ovation all'ingresso in campo di Beckham.
Finisce come peggio non poteva finire l'avventura europea del Milan. Termina con i sogni di un'impresa da ricordare che ben presto si sono trasformati in una serata da incubo da dimenticare al più presto. I numeri, del resto, parlano chiaro: 3-2 a San Siro, 4-0 a Manchester per un 7-2 totale che non lascia troppo spazio ai "se" o ai "ma" del caso. La battaglia tra diavoli è stata vinta, anzi stravinta, dagli inglesi che hanno fatto calare il sipario sulla partita in poco più di un tempo.
Il destino beffardo ha voluto che la partita si giocasse all'Old Trafford, comunemente chiamato "Teatro dei Sogni". Il gioco di battute viene facile, rinominandolo "Teatro dei sogni... infranti", dopo il fragoroso poker servito da Rooney e compagni al gioco spregiudicato del Milan. Eppure alla vigilia tutti credevano nell'impresa ma a parole, si sa, è più facile. Ma anche nel teatro dei sogni, il concetto di spazio ha due significati: quello dell'immaginazione e quello fisico. Lo spazio dell'immaginazione è quello della vigilia, di un mondo irreale, in questo momento lontano anni luce dall'ambiente Milan e dai fasti del recente passato. Nelle ore antecedenti la gara si sognava, per l'appunto, la grande impresa. Si fantasticava una partita perfetta con una rimonta da raccontare a figli e nipoti negli anni, nel "Teatro dei Sogni" dove nessuno è mai riuscito nella storia della Champions ad imporsi con più di un gol di scarto. Tutto bello, emozionante ma purtroppo immaginario. Poi c'è lo spazio fisico ovvero il luogo della rappresentazione con il suo spazio scenico, per l'occasione il prato verde di Manchester. Qui i sogni non esistono. Esistono e resistono solo la corsa, il sudore, la voglia di vincere e la cattiveria agonistica necessaria per andare avanti, per vincere e convincere. Qui le imprese immaginate non sopravvivono, vanno avanti solo i fatti nudi e crudi, i dati di fatto, i gol, linfa vitale per tutto l'ambiente. Sullo spazio scenico si vive non si sogna. Si gioca non si parla. Si segna... quattro volte. Vive solo il Manchester, ride solo il Manchester, stravince solo il Manchester. Fine dei sogni rossoneri.
La partita dei rossoneri è stata timorosa dall'inizio. Tanti errori di impostazione e un'occasione regalata allo spauracchio Rooney già dopo soli 3' con il sinistro dell'inglese a spaventare Abbiati. Scampato il pericolo il Milan si dà una svegliata, trascinata da un volenteroso Ronaldinho che prima manda di testa il pallone a tre centimetri tre dal palo della porta di Van der Sar e poi libera Huntelaar a pochi passi dalla meta. L'olandese però spreca tutto. Purtroppo però anche nel "Teatro dei Sogni" vige la legge calcistica, non scritta si intende, volta a premiare il cinismo a discapito della generosità sottoporta. Così Rooney alla prima vera conclusione verso Abbiati lo infila con una bella zuccata dal dischetto del rigore. Primo asso calato in tavola e Milan che di fatto si spegne. Il secondo asso viene calato dopo appena 50'' della ripresa. Leonardo cerca il tutto per tutto schierando una formazione iperoffensiva, togliendo un centrale difensivo, Bonera, inserendo Seedorf arretrando Ambrosini. Rooney però approfitta della confusione generale per colpire e affondare il Titanic rossonero chiudendo definitivamente i sogni di rimonta, come una sveglia mattutina. Game over. Prima del sipario finale e dei saluti degli attori in maglia rossa però, c'è ancora tempo per un paio di acuti da applausi: sono quelli di Park e Fletcher, gli ultimi due assi nella manica di Ferguson. Abile stratega e giocatore capace di bluffare in una partita così importante mascherando in un 4-3-3 un attentissimo 4-5-1 che ha spento le fonti di gioco rossonere sfruttando le potenzialità offensive del proprio mazzo.
LE PAGELLE
Rooney 7.5 In questo momento è un "Re Mida" che trasforma in oro ogni pallone che passa dalle sue parti. L'esempio lampante è il primo gol, riassunto perfetto di senso della posizione, del gol, di potenza e precisione. Il giocatore perfetto che ogni allenatore vorrebbe in squadra. Ferguson questo lo sa e forse anche per questo ha lasciato partire Ronaldo... tanto ha Wayne.
Park 7 Il piccolo coreano di gomma si piega ma non si spezza. Prende botte a centrocampo senza fare una piega, segue Pirlo per tutto il terreno di gioco disinteressandosi della manovra e si toglie anche la soddisfazione di segnare una rete come premio per l'efficace lavoro di rottura eseguito. Meritata.
Huntelaar 4.5 In patria lo chiamavano "The Hunter", il cacciatore. Al 9' però il suo fucile è caricato a salve quando a pochi passi dalla preda decide di farsi venire la tremarella cercando un improbabile stop piuttosto che il colpo deciso. Decisioni appunto, sbagliate e ripetute nella ripresa a giochi ormai fatti quando di testa ripete lo sciagurato intervento di Roma mandando alto da pochi passi.
Jankulovski 4.5 Torna da titolare dopo un lungo periodo e dopo aver detto di no a un trasferimento all'Inter che, stranamente, non gli ha permesso comunque di diventare l'idolo della tifoseria rossonera. Se le prestazione stagionali del ceco erano un indizio, la prova incolore dell'Old Trafford è una prova che Marek, soprannominato "Forza Nove" dai tifosi quest'anno è molto poco mosso, quasi piatto.
Ronaldinho 6 Al 50' il Gaucho alza le braccia al cielo, le fa ricadere ciondolanti e sbuffa. Questa è la fotografia della sua partita, un predicare nel deserto con assist, corsa e dribbling poche volte raccolti dai compagni. Lui ci prova di piede, di testa, su punizione ma non ce n'è. Abbozza un timido sorriso quando entra Seedorf ma è troppo tardi.
Massimiliano Cristina
Mah...questo qua è un moderno D'annunzio...
Che coglione!!!!
Messaggio del 11-03-2010 alle ore 16:54:12
troppo ingeneroso dire che ronaldinho è stato mediocre quest'anno. una serata no poteva capitare. all'andata ha fatto veramente paura, è huntelaar che ha toppato in entrambi i match e leonardo ha illuso un po' tutti con una rimonta improbabile.
che senso ha fare giocare due prime punte come huntelaar e borriello se poi beckham non gioca? non è che se fai giocare uno al posto di pato (huntellar) questo gioca automaticamente come pato.
comunque, quattro gare senza vincere in casa, più quella sconfitta sempre in casa con l'arsenal due anni fa, per carità, la juve ha preso 4 gol dal bayern, ma al milan c'è da ripensare qualcosa
Messaggio del 11-03-2010 alle ore 19:34:27
the eraser,sono l'unico che nn è soddisfatto della stagione del dentone,è vero i gol,gli assist però da lui voglio una certa continuità nei 90 minuti forse pretendo troppo anke perkè fisicamente nn è più quello del 2005/2006.
E poi l'abbiamo acquistato perkè ci faccia fare la differenza anke nelle partite che contano e nn solo contro il Siena o qualsiasi altra squadra...cn l'inter,il real e il manchester ha cagato fuori dalla tazza(ottavo di finale di andata a parte dove ha offerto cmq una buona prestazione).
Prima si caricava la squadra sulle spalle ai tempi d'oro..oggi se la sua squadra ha una flessione va giu anke lui..a fine stagione cn il suo ingaggio lordo per i prox anni li investerei per qualke giocatore giovane che possa fare davvero la differenza.
cmq abbiamo disputato una deludente champion's nelle partite casalinghe, si è visto subito che nn siamo attrezzati per competere al livello europeo,spero che quest'estate si porrà rimedio alle nostre lacune ma tanto hanno chiuso i rubinetti e ji mureme di sete.