Messaggio del 29-08-2010 alle ore 01:59:23
beh, l'anno scorso avevano puntato su haga e secondo me l'errore vero che hanno fatto è stato non fare molto gioco di squadra, perchè in diverse occasioni fabrizio gli ha tolto punti, che poi sono risultati decisivi. e in molte altre occasioni hanno approfittato poco e male degli zero di spies. insomma, l'anno scorso il titolo l'hanno perso proprio male. quest'anno poi haga è praticamente scomparso, ma non si diventa uno dei più amati della SBK senza aver fatto niente. haga in tutti questi anni ha dato tanto alla categoria e purtroppo ha raccolto molto molto poco.
l'aprilia ha una moto talmente superiore che un qualunque pilota di primo livello (da SBK, dove comunque il livello non è eccelso rispetto alla motogp) ci vincerebbe. non voglio togliere niente a biaggi che comunque la sta guidando alla perfezione, ma la superiorità di quella moto è imbarazzante.
io dico che ci sarà una marea di ducatisti che aborreranno questa decisione!!
da sempre il legame tra ducati e sbk è fortissimo, la rossa in sbk ha realizzato imprese storiche, anche se mai con un pilota italiano... magari la ducati riuscirà nell'impresa di vincere il mondiale motogp con un pilota italiano, appunto Rossi, e magari avrebbero potuto vincere il mondiale sbk con Biaggi, ma hanno preferito lasciare questa possibilità all'Aprilia...
Messaggio del 28-08-2010 alle ore 19:57:46
no, ha senso comunque. alla ducati adesso interessa contenere le spese in vista del grosso impegno economico che l'aspetta con rossi e con la motogp, quindi ovviamente taglia la SBK. poi grazie alla presenza di rossi non ha più bisogno della SBK per farsi l'immagine di moto sportiva e vincente: lo stesso florenzano (di honda europa) ha detto che quando rossi andò via dalla honda, la honda stessa sentì in maniera sensibile il calo di vendite, e proprio in quell'anno la yamaha iniziò a vendere molto di più. lo stesso florenzano ha detto anche che adesso che rossi va via dalla yamaha alla honda saranno più tranquilli, perchè numeri alla mano la yamaha è il primo e unico vero competitor della honda sul mercato mondiale. la ducati, per quanto possa aumentare le sue vendite, difficilmente potrà impensierire i due colossi giapponesi che vendono anche 1000 volte il numero di mezzi che vende la ducati in un anno.
Messaggio del 28-08-2010 alle ore 19:16:47
qs operazione avrebbe senso avendo la certezza di vincere l'anno prox in motogp, cosa secondo me, molto molto difficile..
Messaggio del 27-08-2010 alle ore 22:59:49
no, resta in sbk. va comunque via dalla ducati (i team clienti restano, quindi tipo checa correrà ancora con ducati, se rifanno il contratto), non si sa ancora dove. ogni tanto si parla di un team, quelli che ho letto di più sono bmw (che pare voglia pure melandri) e la yamaha, con crutchlow che va in motogp e forse toseland che va via.
mi pareva strano che ancora non annunciassero il pilota che avrebbe sostituito Haga il prossimo anno...
mò voglio vedè addò va a finì Michel Fabrizio l'anno prossimo... moto 2??
Messaggio del 27-08-2010 alle ore 16:06:13
ma la cosa più importante è che fino ad ora la ducati aveva bisogno della SBK per farsi l'immagine della moto vincente. ora che ha preso rossi è sufficiente il suo nome per vendere.
Messaggio del 27-08-2010 alle ore 16:04:35
tolgono il team ufficiale e lasciano solo i clienti, continuando a costruirgli le moto e a dargli assistenza. in questo modo risparmiano un sacco di soldi che possono investire in motogp per dare a rossi la moto perfetta. da un lato è un'azione furba, dall'altro per i più romantici è una specie di abominio. è però da considerare che dal 2012 in motogp si potrà correre con motori derivati dalla serie. infine c'è da sapere che le prossime ducati di serie cambieranno un bel po': non più cilindri disposti a L, ma a V, sempre di 90°, in moto da poter avanzare il motore (che oggi, col cilindro orizzontale è lunghissimo) e poter avere forcelloni più lunghi a parità di interasse, con l'indubbio vantaggio di una migliore trazione e diminuzione della tendenza della moto all'impennata.
Messaggio del 27-08-2010 alle ore 15:50:41
La Ducati non parteciperà in forma ufficiale al Mondiale 2011 di Superbike. A dare la notizia è la stessa casa di Borgo Panigale tramite un comunicato ufficiale: "Una scelta che deriva da una precisa strategia che vede concentrare le proprie risorse tecniche sullo sviluppo delle nuove generazioni di moto supersportive in uscita sul mercato, più simili alla MotoGp". Ducati dal 1988 a oggi ha partecipato a tutte le edizioni del campionato.
"Questa decisione deriva da una precisa scelta strategica della casa di Borgo Panigale, che vuole incrementare ulteriormente il contenuto tecnologico dei propri modelli di serie previsti in uscita sul mercato nei prossimi anni. Per raggiungere questo obiettivo le risorse tecniche dell'azienda, fino ad oggi impegnate nella gestione del team ufficiale SBK, verranno dedicate allo sviluppo della nuova generazione di moto supersportive, sia in versione omologata che nella derivata dedicata alle competizioni SBK"- ha dichiarato Gabriele Del Torchio, Presidente ed Amministratore Delegato Ducati.
Con questa importante scelta Ducati vuole rendere ancora più rapido ed efficace il trasferimento al prodotto di serie delle soluzioni tecnologiche avanzate, sperimentate attualmente nel campionato prototipi. L'attività di verifica nelle gare Superbike delle soluzioni tecniche innovative verrà quindi affidata, per i prossimi anni, ai team esterni che avranno la possibilità di essere assistiti tecnicamente da personale Ducati. Scelta questa che permetterà a questi Team di poter disporre di mezzi e materiali ancora più competitivi.
Malgrado la decisione di interrompere la partecipazione ufficiale al Campionato Mondiale Superbike, Ducati proseguirà, in collaborazione con le altre case, l'organizzatore del campionato e la FIM, il lavoro di definizione di un regolamento tecnico, volto al contenimento dei costi. Forte di quello spirito sportivo che, da sempre, ha permesso a questa casa di competere, confrontarsi e vincere, Ducati ritiene fondamentale individuare, insieme alle altre parti coinvolte, soluzioni che possano garantire, nel medio periodo, il futuro del campionato. Il campionato WSBK, pur nel rispetto del regolamento, è stato interpretato in tempi recenti più come competizione tra prototipi che tra moto derivate dalla serie.
Tutto questo ha portato ad un aumento dei costi, sia per le case motociclistiche, sia per i team partecipanti al campionato. Questa situazione è difficilmente conciliabile con la difficile congiuntura economica mondiale cha ha oltretutto reso più difficile il reperimento di sponsorizzazioni. La casa confida che il lavoro congiunto di tutte le parti possa portare ad un miglioramento anche di questi aspetti.