Messaggio del 23-05-2006 alle ore 19:35:52
Falso bilancio: sotto esame 71 club
Procura indaga su 41 contratti, c'e' anche quello di Zidane
(ANSA) - TORINO, 23 MAG - La procura di Torino ha messo sotto esame 41 contratti di giocatori e 71 societa' professionistiche e dilettantistiche. Il provvedimento scaturisce dall'inchiesta sul falso in bilancio aperta nei confronti dei manager juventini Giraudo e Moggi, entrambi indagati. Nel mirino della magistratura torinese ci sono fra l'altro i contratti di Zinedine Zidane, Enzo Maresca, Fabrizio Miccoli, Darko Kovacevic, Van Der Sar, Giorgio Chiellini, Fabian Carini e Andrea Gasbarroni.
Messaggio del 22-05-2006 alle ore 16:46:18
marrano sarai tu e prodi che voleva mettere come commissario gianni letta (alla faccia del conflitto d'interesse)
Messaggio del 22-05-2006 alle ore 16:34:51
zeman a brescia mo lo trinciano di botte
e poi... RISCHIO PRESCRIZIONE - E' però improbabile che sul fronte della giustizia ordinaria Roma e Lazio finiscano per pagare. La riforma del falso in bilancio e il decreto spalmadebiti hanno infatti inciso fortemente sull'inchiesta sul doping amministrativo dei pm Palamara e Palaia, che sono stati costretti a sollecitare l'archiviazione per Franco Sensi e Sergio Cragnotti in relazione ai bilanci precedenti e successivi all'esercizio 2001-2002 rispettivamente a causa della prescrizione e in virtù del decreto del 2003 che consente di "spalmare" i debiti. Analogo provvedimento è stato sollecitato per i due consulenti di Roma e Lazio che erano finiti sul registro degli indagati per falsa perizia. La tegola della prescrizione, però, incombe anche sul procedimento chiuso dai magistrati.
Messaggio del 22-05-2006 alle ore 16:30:45
kabuto sei proprio un letame perchè non lo metti per intero l'articolo?
RISCHIO PRESCRIZIONE - E' però improbabile che sul fronte della giustizia ordinaria Roma e Lazio finiscano per pagare. La riforma del falso in bilancio e il decreto spalmadebiti hanno infatti inciso fortemente sull'inchiesta sul doping amministrativo dei pm Palamara e Palaia, che sono stati costretti a sollecitare l'archiviazione per Franco Sensi e Sergio Cragnotti in relazione ai bilanci precedenti e successivi all'esercizio 2001-2002 rispettivamente a causa della prescrizione e in virtù del decreto del 2003 che consente di "spalmare" i debiti. Analogo provvedimento è stato sollecitato per i due consulenti di Roma e Lazio che erano finiti sul registro degli indagati per falsa perizia. La tegola della prescrizione, però, incombe anche sul procedimento chiuso dai magistrati.
e poi: quote:
La Lazio vinse lo scudetto dell'anno 1999-2000, mentre la Roma vinse quello del 2001-2002.
è stato scritto che la Roma vinse lo scudetto nel 2001/2002 quando in realtà lo vinse l'anno prima... chi ha scritto l'articolo sta tentando in tal modo di far credere che abbiamo vinto grazie al doping amministrativo..e quindi per farci rientrare nella calciopoli attuale.
a livello sportivo non rischiamo nulla, ci può essere solo una sanzione amministrativa.
Messaggio del 22-05-2006 alle ore 12:54:51
chi ha sbagliato paghi. comunque nel casino di questi giorni, comincia ad essere necessaria una scala di responsabilità, sennò si rischia di punire troppo chi non lo merita e poco chi invece lo merita.
Messaggio del 22-05-2006 alle ore 12:49:40
ROMA - Anche la Roma entra nello scandalo del calcio truccato. Falsi i bilanci di Roma e Lazio: è la conclusione dei pm della procura della capitale, Luca Palamara e Maria Cristina Palaia, che hanno chiuso l'inchiesta sul cosiddetto doping amministrativo, passo che prelude a una richiesta di rinvio a giudizio.
Il patron della Roma Franco Sensi e l'ex presidente della Lazio Sergio Cragnotti rischiano quindi il processo per falso in bilancio (articolo 2621 codice civile). I fatti che vengono contestati riguardano gli esercizi 2001-2002.
La Lazio vinse lo scudetto dell'anno 1999-2000, mentre la Roma vinse quello del 2001-2002.
Il patron della Roma Franco Sensi, con l'allora giocatore giallorosso Nakata (Ansa)
Il patron della Roma Franco Sensi, con l'allora giocatore giallorosso Nakata (Ansa)
ROMA: IL CASO NAKATA - Ha omesso «di rilevare la plusvalenza originata dal trasferimento dei diritti pluriennali del calciatore Hidetoshi Nakata pari a euro 13.832.000 di competenza dell'esercizio 2001/2002». È il capo d'imputazione che i pm della procura della capitale hanno formulato a carico di Franco Sensi. La plusvalenza «viceversa - hanno scritto nell'avviso di conclusione delle indagini - veniva riportata per pari importo nel bilancio 2000/2001, atteso che il contratto di cessione reca, quale data di stipula e di deposito, rispettivamente, il 4 luglio 2001 e il 6 luglio 2001, date entrambe successive alla chiusura del bilancio 2000/2001».
ROMA: GLI ALTRI PUNTI OSCURI - Le operazioni sospette che hanno contribuito a truccare i bilanci della Roma riguardano cpmplessivamente ventidue calciatori: oltre all'omessa plusvalenza di Nakata per euro 13.832.000, i pm della capitale hanno addebitato a Franco Sensi il fatto di aver rilevato «maggiori plusvalenze per un importo complessivo di euro 55.281.000» e di aver omesso «di rilevare minusvalenze per un importo complessivo di euro 1.032.000 derivanti dai trasferimenti dei diritti alle prestazioni sportive dei giocatori Armando Guastella, Simone Paoletti, Alfredo Vitolo, Giordano Meloni, Simone Casavola, Matteo Napoli, Simone Farina, Daniele Ceniccola, Manuel Parla, Franco Brienza, Gianmarco Frezza, Alberto Maria Fontana, Daniele Martinetti, Daniele De Vezze, Fabio Tinazzi, Cesare Bovo e Marco Quadrini, relative ad operazioni incrociate, intendendo per tali quelle operazioni attraverso le quali due società di calcio si vendono reciprocamente il diritto alla prestazione sportiva di un giocatore ciascuna, attribuendo a tali due cessioni lo stesso prezzo e le medesime modalità e tempistica di regolazione finanziaria, e che presentano elementi tali da rendere dubbia la valutazione dei diritti alla prestazione sportiva dei giocatori, anche alla luce dei risultati delle perizie di stima (articolo 18 bis della legge 91/1981)». Il patron giallorosso, inoltre, «rilevava maggiori ammortamenti relativi ai diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori per un importo complessivo di euro10.016.000 relativi ai giocatori Saliou Lassissi, Raffaele Longo, Diego Fuser, Gianmarco Frezza e Giuseppe Cattivera, in quanto acquistati nell'ambito delle operazioni incrociate effettuate dalla A.S. Roma spa nell'esercizio 2000/2001.