Messaggio del 25-03-2008 alle ore 22:13:29
per gli stolti di darkke e ciky,prima di sciacquarvi la bocca con l'immensa figura dell'Avvocato forte,cialtroni intertristi
jeeeeeeeaaaaa criiiiiiiii mò la colpa ca l'inter ni vinc mai je di lu mare adriatico....................siamo alla fruttaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Mi dispiace per te Darkk, ma qualke porto l'ho visto
Cmq veramente sono contento per voi che a fine campionato se ne andrà Mister Mancini...sarà veramente una cosa buona per voi!!!
Messaggio del 25-03-2008 alle ore 10:31:24
Etna allora io mi scuso con te, ed hai ragione forse questo discorso è abbastanza anzi sicuramente, off topic. Credevo fossi uno di quei bacucchi li sopra
Messaggio del 25-03-2008 alle ore 10:22:52
Darkkstarr quello che hai detto è perfetto...scusa rispondi a ciò che ho detto...nn riggirarti la frittata...parlo ci cip6 42.000.000.000 di euro di nostri soldi pagati dal 1992 ad oggi con cui il tuo presidente ci si è divertito a giocare a pallone.
agnelli?e cosa risaputa ed hai detto tutte cose esatte...nn mi va di dare lezione di politica industriale in merito, apriremo un post su cultura, anzi aggiungerei molte cose negative sugli agnelli fidati!!!
come vedi nn ho paraocchi come te che quando porli degli Agnelli sn porci mentre Moratti poveretto.....
e cmq ripeto in merito hai detto cose esattisime sugli agnelli, anzi troppo c'è da dire ancora......ADESSO PERO' VISTO CHE HAI FATTO IL PROFESSORE DICENDO DI INFORMARMI SU MORATTI PRIMA DI PARLARE CI ILLUSTRI I CIP6 E COME MORATTI LI HA SPESI?
SAI AVENDO FATTO L'IMPRENDITORE NEL SETTORE ENERGETICO FACCIO PARTE DI QUEI 641.295 POSTI DI LAVORO CHE MORATTI HA COLLABORATO A ELIMINARE IN PARTENZA
Messaggio del 25-03-2008 alle ore 09:26:36
e poi sempre cn questa tua ironia spicciola...davvero cambia un po...dì qlkosa di anke più intelligente...ma la colpa nn è tua...il problema è che vi attaccate sempre alla stessa cosa e diventate monotoni...
mentre su di voi......ci si potrebbe fare una bella enciclica di inzummi...
Messaggio del 25-03-2008 alle ore 09:25:59
jeeeeeeeaaaaa criiiiiiiii mò la colpa ca l'inter ni vinc mai je di lu mare adriatico....................siamo alla fruttaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1
Messaggio del 25-03-2008 alle ore 09:12:21
Senti noi siamo circumnavigati e non abbiamo un porto serio, quello di genova è fallito da tempo. Tu quale hai visto? quello di ortona?
Messaggio del 25-03-2008 alle ore 00:46:48
E gli agnelli se t'informi bene non è che facevano pressioni dall'esterno, ma dall'interno, visto che erano in parlamento se non mi sbaglio erano proprio ministro dei trasporti, anzi è sicuro.
Messaggio del 25-03-2008 alle ore 00:45:18
cioè il primo motivo per cui l'italia è in ginocchio rispetto alle altre nazioni è perchè noi siamo l'unica nazione che non ha 1 solo porto marittimo decente. siamo circondati al 90% dal mare e non abbiamo un porto. siamo costretti a far salire e scendere su e giù camion di merda (con tutti i rispettivi morti per incidenti strdali) per tutta la penisola dagli anni 50, mentre i tedeschi che nn hanno il mare addirittura sfruttano i fiumi. LI SI ALMENO PERCHE? perchè nel periodo in cui si dovevano fare questi porti, c'era sempre un fottutissimo agnelli schifoso che premeva per bloccare tutto, perchè dovevano vendere i loro camion schifosi. informati prima di parlare e nominare moratti
Messaggio del 25-03-2008 alle ore 00:16:28
ma......ma andate a cagare bjuventini di m.....................a
avete rotto le palle con tutte se stronzate.............
Messaggio del 24-03-2008 alle ore 22:29:10
forse leggere vi farebbe acquistare l'unica cosa che un tifoso interista (ed in particolare il suo prensidente) nn può comprare con i soldi del CIP6: LA DIGNITA' !
La juve ha pagato giustamente ciò che i suoi direginti hanno fatto...ora spetterebbe all'inter pagare per tutti i nostri soldi dei cip6 che il lungimirante affarista Moratti ci ha rubato per fare una squadra di pallone!!!
Amala? Contenti voi....
Messaggio del 24-03-2008 alle ore 22:26:50
stellaannerita, non me ne frega che lo leggi tu, l'importante è che sta scritto
Chi se le vo legge se le leggesse
copio un altro pezzo da antologia.
Non sono del tutto soddisfatto, anzi, da juventino insaziabile quale sono, non sono affatto contento.
Non perché come tutte i tifosi bianconeri, avrei desiderato più di ogni altra cosa vincere al Meazza contro i cosiddetti campioni d’Italia, anche con un gol rocambolesco, fortunoso, irregolare, possibilmente all’ultimo secondo di una gara dominata dai nerazzurri, ma perché, visto l’andamento della gara di ieri sera, con un primo tempo buono e giocato almeno alla pari degli avversari, ed una ripresa devastante almeno fino a 7’ dalla fine, due gol fatti e almeno tre letteralmente divorati, più che la semplice vittoria avrei voluto l’umiliazione totale dei nostri avversari, e sarebbe stata questa la degna risposta a due anni di sofferenze del tifo bianconero, unica vittima della montatura denominata “calciopoli”.
E così, una gara dominata, nella quale lo scarto di reti doveva essere di almeno tre a nostro favore, si è chiusa con una vittoria di misura, con un finale da brivido con il palo colpito da Maniche, e dunque il rischio beffa fino alla fine.
Cosa che ha consentito al solito piangina Mancini di sostenere che in fondo la sua Inter ha perso a causa di un gol irregolare, dopo essere stata presa a pallate per tutta la gara, come tutti hanno avuto modo di vedere.
Certo, il gol di Camoranesi è stato viziato da un fuorigioco, meno evidente di quanto si è voluto dire (guardate bene il fermo immagine, Camoranesi è sulla linea dell’area di rigore con un piede dentro l’area, mentre l’ultimo difensore nerazzurro è sulla linea dell’area di rigore, dunque fuorigioco di pochi centimetri), ma forse è stata questa la giusta nemesi che doveva colpire la squadra nerazzurra: non c’è più Moggi, la Cupola, De Santis, le schede svizzere, oggi gli arbitri sbagliano tutti in buona fede, e l’arbitro che ha sbagliato, stavolta, è di quelli al di sopra di ogni sospetto, quel Farina che alla memoria bianconera ricorda solo precedenti nefasti, a cominciare da un lontano Fiorentina – Juventus 1 – 0 (stagione 98 – 99, gol viola irregolare dopo una espulsione ingiusta di Montero), a proseguire con Juventus – Lazio 0 – 1 (stagione 99 – 2000, espulsione di Davids per simulazione di … Nedved), a finire con i recenti episodi, Genoa – Juve in B (le cinque giornate di Nedved!), Juventus – Udinese 0 – 1, ed anche quando non ha commesso errori a nostro danno, non è certo stato un portafortuna per i nostri colori, sconfitta in Coppa Italia ad Empoli, ed in campionato contro la Fiorentina, pareggio in Coppa Italia contro i nerazzurri); ma soprattutto Farina è stato l’arbitro di Catania – Inter, passata alla storia come la gara senza terzo tempo finale con uno stadio a schernire l’arbitro per quel gol nettamente irregolare di Cambiasso.
Come dire, in casa Inter stavolta non hanno proprio dove potersi appoggiare, e possono solo prendere atto che, i tempi passano, le cupole vere o presunte non esistono più, ma i risultati rimangono gli stessi, avevamo lasciato la serie A vincendo a casa loro, con gol e linguaccia di Del Piero, siamo tornati a vincere, senza gol, ma con la stessa linguaccia di Del Piero, autore di una prestazione strepitosa.
Sul piano del gioco: cosa ha funzionato.
Stavolta diamo onore al merito di Ranieri, la formazione si è rivelata azzeccata, Camoranesi libero da compiti di copertura sulla fascia è stato forse il giocatore decisivo per la manovra bianconera, come pure la scelta di Grygera esterno destro si è rivelata efficace.
Dunque manovra in verticale e palla a terra, frequenti cambi di gioco per approfittare delle debolezze nerazzurre sulle fasce laterali; la posizione di Sissoko di centrale arretrato, utile in copertura della difesa ma soprattutto in fase di ripartenza; infine la ormai collaudata compattezza del reparto difensivo, che di fatto non ha lasciato alcuna occasione da rete agli avversari su azione manovrata.
Cosa non ha funzionato.
A volere cercare il pelo nell’uovo di una gara praticamente perfetta, diciamo che si è sofferto immotivatamente nei minuti finali.
Conseguenza di un eccessivo spreco di occasioni da gol che potevano dare al risultato una dimensione ancora più consistente ed umiliante per gli avversari.
Anche se, a ben vedere, il gol è nato dall’unica incertezza difensiva, un ritardo di chiusura di Molinaro, e il palo nel finale è stato più casuale che frutto di manovra voluta.
Rendimento dei singoli: promossi.
Stavolta tutti sono stati all’altezza della situazione, direi ampiamente oltre la sufficienza, tutti hanno lottato e sudato dal primo all’ultimo minuto, recitando la propria parte in maniera encomiabile.
Ma è evidente che alcuni si sono elevati di più.
Del Piero.
Se avesse concretizzato almeno una delle due occasioni clamorose avute, sarebbe stato da 10 e lode. Il povero Materazzi ne è uscito ridicolizzato, soprattutto quando il nostro capitano, dopo averlo per l’ennesima volta saltato di netto, con l’area di rigore spalancata e senza nessuno in grado di poterlo fermare, per spirito di cavalleria si è fermato, avendo visto il difensore interista a terra, ed ha gettato palla fuori, come dire che si ha stile anche nella vittoria e nel non infierire sugli avversari. Si vedeva che lui, come gli altri senatori, volevano infliggere una dura lezione ai cosiddetti etici, a coloro che festeggiavano al canto che vincono senza rubare, modo indecoroso di offendere l’impegno e la classe di giocatori che in bianconero avevano sputato sangue per ottenere quelle vittorie poi cancellate.
Camoranesi
Vi ricordate quando, in polemica con i nerazzurri, ricordava loro che ogni volta che dovevano incontrare la Juve se la facevano addosso? Sul campo ha dimostrato il perché, a parte che è andato nuovamente in rete dopo quello dell’andata, a centrocampo ha decisamente giganteggiato, costringendo al fallo sistematico gli interisti per fermarlo. Dimostrando loro che significa avere classe ed essere giocatori vincenti.
Sissoko
Un altro grande protagonista della serata, calatosi immediatamente nel clima epico della sfida. Ha corso per tutto il campo, ha contrastato, sradicato letteralmente palloni dai piedi avversari, ha gestito bene palla, si è proposto al tiro con buona efficacia. Insomma centrocampista completo e di grande avvenire. Ed ha solo 23 anni.
Legrottaglie
Calmo, elegante, mai in affanno, davvero la perla di una stagione splendida, che per lui è anche la stagione del riscatto completo.
Nedved
Un altro che aspettava la sfida con i nerazzurri, e che è stato all’altezza della situazione. Prestazione maiuscola, corre, recupera, aggredisce in avanti, sempre presente nel vivo del gioco, insomma incontenibile.
Grygera
Sta decisamente crescendo in questo finale di stagione, sembra un altro, più autorevole in copertura, ed anche più intraprendente nella fase offensiva.
In conclusione
Ogni medaglia ha il suo rovescio, e se è vero, oltre che piacevole, che la vendetta è un piatto che va servito freddo, è anche vero che ogni vendetta porta con sé un minimo di amarezza e di rammarico.
Nel caso della Juventus penso che ce ne siano tanti, passati e presenti, per cui possiamo gioire di una vittoria che è stata aspettata da due anni, netta ben oltre il punteggio, ma questa gioia ci fa riflettere.
Intanto sulla mediocrità di un campionato, quello attuale, nel quale le due grandi o cosiddette tali, contro la neopromossa che adesso non ha più cupole alle sue spalle, hanno entrambe conseguito un solo punto all’andata, perdendo in modo più netto del punteggio le gare di ritorno;
Inoltre sul fatto che la squadra che ieri sera ha vinto, ha lo stesso reparto offensivo da 7 anni ad oggi (Nedved, Del Piero, Trezeguet) con Camoranesi aggiuntosi l’anno dopo, e dunque in organico da 6 anni, e oggi come ieri o l’altro ieri, questo reparto da lezioni in tutti i campi e contro tutte le squadra che si ritengono imbattibili.
Infine sul fatto che questa squadra aveva vinto due scudetti con questi giocatori, con Buffon in porta, con due campioni del mondo in difesa (Cannavaro e Zambrotta), due vice campioni del mondo in prima squadra (Thuram e Vieira), a cui si aggiungevano giocatori come Chiellini, Emerson, Mutu: insomma è stato l’ennesimo ceffone alla impostura calciopoli, la prova che la Juventus era fortissima del suo, che vinceva perché superiore alle concorrenti, soprattutto in quell’annata 2005 – 06, nella quale rimediò una sola sconfitta e 91 punti finali.
Insomma, ci hanno rubato due anni di storia, ci hanno tolto scudetti, ci hanno umiliati con la serie B, ma oggi ancor più di ieri, siamo tornati ad essere la Juventus, la prima squadra del calcio italiano.
Anche con un allenatore che spesso ci ha fatto storcere il naso, con una campagna acquisti alquanto discutibile con gente non inseritasi al meglio, con errori arbitrali pesanti nei momenti topici della stagione: provate a pensare un po’ dove ci troveremmo senza quegli errori arbitrali, solo i più eclatanti (Napoli, Parma, Reggio Calabria), e quelli di cui qualche altra squadra ha beneficiato.
Come dire, questa Juve non è ancora squadra da scudetto, al cospetto di quelle di Lippi e Capello, ma se le rivali si chiamano Inter e Roma, quelle vistesi in questa stagione, si poteva davvero servire a tutti il piatto freddo della vendetta nel modo ancor più godurioso per i colori bianconeri e mortificante per gli antijuventini, la conquista dello scudetto immediatamente dopo il ciclone calcio poli.
Pensavano di eliminarci o ridimensionarci pesantemente, non ci sono riusciti.
Il resto spetta adesso alla proprietà ed alla dirigenza, saper cogliere questi messaggi e soprattutto onorare la passione di milioni di tifosi bianconeri.
Messaggio del 24-03-2008 alle ore 22:02:08
copiato ed incollato, ma roba che un interista non può leggere, perchè dopo due righe se la raje l'arimagn
"Vinciamo solo senza la Juve"
di Stefano Discreti
Dove eravamo rimasti?
L’ultima volta che si era giocato il derby d’Italia a San Siro, la Vecchia Signora, ai tempi una corazzata straordinaria, si impose per due reti ad una, ipotecando il 29° splendido scudetto che solo una sentenza farsa poi avrebbe cancellato dagli albi, ma non certo da cuori e memorie delle persone intellettualmente oneste con se stesse.
A distanza di due anni, una Juventus nel frattempo stuprata e privata di Zambrotta, Cannavaro, Ibrahimovic, Mutu, Vieira, Thuram, Emerson ma risorta dall’inferno di Calciopoli,
si è ripresentata per la prima volta alla Scala del calcio, ma il risultato non è cambiato e le facce degli interisti sono rimaste sempre le stesse:
tristezza, rabbia, delusione.
Praticamente la stessa maschera fissa che hanno stampato sui volti dall’inizio della presidenza Moratti ogni qualvolta incontrano la Juventus.
“Se la fanno sotto ogni volta che ci vedono”disse non molto tempo fa Camoranesi.
E come dargli torto? Inutile aggiungere altre parole in merito.
E allora possiamo dirlo, senza possibilità di smentita alcuna :
senza Farsopoli, all’Inter di Moratti non sarebbe bastato un altro centenario per poter vincere uno scudetto.
E in cuor loro gli interisti, anche se pubblicamente non l’ammetteranno mai, lo sanno.
Senza lo smembramento dei campioni Juventus di due anni fa, l’Inter sarebbe la solita Inter dell’era Moratti.
Quella dei 1000 miliardi spesi in 10 anni senza vincere nulla.
Quella per capirci che ogni anno gioca in Europa con gli stessi risultati:
facce sempre tristi e deluse.
Ed è pazzesco sapere che senza gli errori arbitrali dell’era Gussoni-Collina, persino questa neopromossa Juventus avrebbe potuto contendergli lo scudetto.
Il goal in fuorigioco di Camoranesi convalidato, compensa solo minimamente i tanti favori pro Inter e contro Juve di questa stagione.
L’altra sera prima dell’ìnizio della gara i tifosi interisti cantavano”vinciamo senza rubare”, coro inventato per giustificare le sconfitte di una vita, comportamento tipico di chi non accetta di esser inferiore.
Il mio consiglio futuro è di modificare il coro in “vinciamo solo senza la Juve”, perché è l’unico modo in cui riescono davvero a vincere qualcosa.
Mi piacerebbe in merito sapere il parere dei vari Severgnini, Magnoni, Bertolino, Berti, Scarpini, Corno, e di tutti coloro che in questi due anni hanno giustificato le amarezze e umiliazioni dell’era Moratti, nascondendosi dietro l’accusa di un’associazione a delinquere alla quale ormai non crede più nemmeno l’unico interista decisivo degli ultimi 20 anni:
tale Guido Rossi.