Sport
il calcetto non fa bene alla salute
Messaggio del 03-05-2006 alle ore 12:47:16
Resi noti i risultati della commissione creata dall'ex ministro Storace
I tecnici del ministero della Salute rilanciano il rischio cancro
Erba sintetica, allarme confermato
"Quei campi vanno bonificati"
di CORRADO ZUNINO
Un campo in erba sintetica
ROMA - L'ultimo atto del ministero della Salute uscente certifica l'allarme: i campi in erba sintetica costruiti in Italia sono potenzialmente cancerogeni. La commissione istituita da Francesco Storace, poi costretto a lasciare la guida del ministero, ieri mattina ha discusso in maniera accesa un paio d'ore e poi ha deciso - all'unanimità - di lasciare un documento-avvertimento al prossimo ministro della Sanità.
In quel ponderoso lascito si dicono quattro cose decisamente serie. Nell'intaso di gomma che sostiene il manto d'erba artificiale, primo, ci sono quantità pericolose, in alcuni casi picchi elevati e comunque sempre oltre la soglia stabilita per legge, di Ipa (idrocarburi policiclici aromatici dannosi per reni, fegato e polmoni), toluene (composto volatile altamente tossico) e metalli pesanti. Quindi, seconda informazione, si stanno chiudendo gli studi su come questi elementi possano essere inalati dai calciatori in attività sui campi e le prime indicazioni dei ricercatori dell'Istituto superiore di Sanità preoccupano: le polveri che si sollevano giocando a pallone sono rischiose.
Terzo, sulle basi di queste scoperte scientifiche si deve realizzare una legge sui campi in erba artificiale, oggi inesistente. Infine, medici, avvocati del ministero dell'Ambiente e colonnelli dei Nas - tutti componenti della commissione - consigliano al prossimo ministro di emettere un'ordinanza per la bonifica dei campi pericolosi.
Il professor Roberto Verna, ordinario di Patologia clinica della Sapienza di Roma, presidente della commissione, dice: "Ipa e toluene sono pericolose per la salute, questo è acclarato. I Nas hanno prelevato campioni di gomma in tredici campi: tutte le aziende e tutti i tipi di intasi hanno mostrato problemi. Non vogliamo seminare paure, ma è necessario trovare un modo per bonificare i terreni di gioco. Diciamo che tutti i campi italiani devono essere controllati, i 350 ufficiali e le decine di abusivi. Il metodo di controllo dovrà essere unico".
Per definire i campi pericolosi il gruppo di lavoro si è ispirato alla normativa sul verde pubblico e alle tabelle dei parchi. Questo documento sarà inviato alla Fifa, l'organizzazione mondiale del calcio, e all'Unione europea, che già ha vietato la produzione di gomme con idrocarburi aromatici a partire dal 2007. "È il primo lavoro realizzato in Europa da una commissione indipendente. Le gomme, oggi, devono essere trattate come si fa con le mucche: dobbiamo sapere dove si raccoglie la materia prima, come si lavora, come arriva il prodotto finito. Ci vuole un'etichetta del prodotto".
Il presidente della Lega nazionale dilettanti, Carlo Tavecchio, gestore discusso del grande affare campi artificiali, ha già parlato di rottamazione. "Dovremo aprire almeno duecento terreni e aspirare le sostanze nocive. Ripartiremo i costi tra Federcalcio, produttori dei campi e gestori". L'impresa è titanica: ogni campo a undici ha 130 tonnellate di intaso e costa tra i 300 e i 650 mila euro. Le aziende medio-piccole sono in grave difficoltà: "Abbiamo fatto forti investimenti quando i regolamenti erano provvisori e oggi i comuni interrompono i pagamenti e le banche ci chiedono di restituire i prestiti concessi".
Intorno alla scoperta della tossicità dei campi è in corso, infatti, una dura battaglia industriale: produttori di gomma vergine contro riciclatori, grandi contro piccoli. In queste ore si sono fatti avanti, per esempio, i gestori del prato dell'Olimpico "realizzato con un prodotto misto di erbe naturali e artificiali che non ha bisogno di sottofondo" e alcune aziende che hanno messo a brevetto campi con fondi in sughero.
La commissione del ministero della Salute ha scoperto, ancora, che una buon parte dei "parchi gioco" del territorio - le aree con scivoli e giostre presenti nelle piazze italiane - poggia su tappetini in gomma prodotti dalle stesse aziende che forniscono i campi in erba artificiale e realizzati con le stesse gomme riciclate: l'Sbr considerato a rischio. Giovanni Lolli, candidato sottosegretario allo Sport, dice: "Il problema è serio, questa commissione ha lavorato con serietà, il prossimo governo dovrà reinsediarla".
(3 maggio 2006)
Resi noti i risultati della commissione creata dall'ex ministro Storace
I tecnici del ministero della Salute rilanciano il rischio cancro
Erba sintetica, allarme confermato
"Quei campi vanno bonificati"
di CORRADO ZUNINO
Un campo in erba sintetica
ROMA - L'ultimo atto del ministero della Salute uscente certifica l'allarme: i campi in erba sintetica costruiti in Italia sono potenzialmente cancerogeni. La commissione istituita da Francesco Storace, poi costretto a lasciare la guida del ministero, ieri mattina ha discusso in maniera accesa un paio d'ore e poi ha deciso - all'unanimità - di lasciare un documento-avvertimento al prossimo ministro della Sanità.
In quel ponderoso lascito si dicono quattro cose decisamente serie. Nell'intaso di gomma che sostiene il manto d'erba artificiale, primo, ci sono quantità pericolose, in alcuni casi picchi elevati e comunque sempre oltre la soglia stabilita per legge, di Ipa (idrocarburi policiclici aromatici dannosi per reni, fegato e polmoni), toluene (composto volatile altamente tossico) e metalli pesanti. Quindi, seconda informazione, si stanno chiudendo gli studi su come questi elementi possano essere inalati dai calciatori in attività sui campi e le prime indicazioni dei ricercatori dell'Istituto superiore di Sanità preoccupano: le polveri che si sollevano giocando a pallone sono rischiose.
Terzo, sulle basi di queste scoperte scientifiche si deve realizzare una legge sui campi in erba artificiale, oggi inesistente. Infine, medici, avvocati del ministero dell'Ambiente e colonnelli dei Nas - tutti componenti della commissione - consigliano al prossimo ministro di emettere un'ordinanza per la bonifica dei campi pericolosi.
Il professor Roberto Verna, ordinario di Patologia clinica della Sapienza di Roma, presidente della commissione, dice: "Ipa e toluene sono pericolose per la salute, questo è acclarato. I Nas hanno prelevato campioni di gomma in tredici campi: tutte le aziende e tutti i tipi di intasi hanno mostrato problemi. Non vogliamo seminare paure, ma è necessario trovare un modo per bonificare i terreni di gioco. Diciamo che tutti i campi italiani devono essere controllati, i 350 ufficiali e le decine di abusivi. Il metodo di controllo dovrà essere unico".
Per definire i campi pericolosi il gruppo di lavoro si è ispirato alla normativa sul verde pubblico e alle tabelle dei parchi. Questo documento sarà inviato alla Fifa, l'organizzazione mondiale del calcio, e all'Unione europea, che già ha vietato la produzione di gomme con idrocarburi aromatici a partire dal 2007. "È il primo lavoro realizzato in Europa da una commissione indipendente. Le gomme, oggi, devono essere trattate come si fa con le mucche: dobbiamo sapere dove si raccoglie la materia prima, come si lavora, come arriva il prodotto finito. Ci vuole un'etichetta del prodotto".
Il presidente della Lega nazionale dilettanti, Carlo Tavecchio, gestore discusso del grande affare campi artificiali, ha già parlato di rottamazione. "Dovremo aprire almeno duecento terreni e aspirare le sostanze nocive. Ripartiremo i costi tra Federcalcio, produttori dei campi e gestori". L'impresa è titanica: ogni campo a undici ha 130 tonnellate di intaso e costa tra i 300 e i 650 mila euro. Le aziende medio-piccole sono in grave difficoltà: "Abbiamo fatto forti investimenti quando i regolamenti erano provvisori e oggi i comuni interrompono i pagamenti e le banche ci chiedono di restituire i prestiti concessi".
Intorno alla scoperta della tossicità dei campi è in corso, infatti, una dura battaglia industriale: produttori di gomma vergine contro riciclatori, grandi contro piccoli. In queste ore si sono fatti avanti, per esempio, i gestori del prato dell'Olimpico "realizzato con un prodotto misto di erbe naturali e artificiali che non ha bisogno di sottofondo" e alcune aziende che hanno messo a brevetto campi con fondi in sughero.
La commissione del ministero della Salute ha scoperto, ancora, che una buon parte dei "parchi gioco" del territorio - le aree con scivoli e giostre presenti nelle piazze italiane - poggia su tappetini in gomma prodotti dalle stesse aziende che forniscono i campi in erba artificiale e realizzati con le stesse gomme riciclate: l'Sbr considerato a rischio. Giovanni Lolli, candidato sottosegretario allo Sport, dice: "Il problema è serio, questa commissione ha lavorato con serietà, il prossimo governo dovrà reinsediarla".
(3 maggio 2006)
Messaggio del 03-05-2006 alle ore 12:48:26
Qualcuno prima o poi farà un elenco delle cose,poche,che non fanno male.
Qualcuno prima o poi farà un elenco delle cose,poche,che non fanno male.
Messaggio del 03-05-2006 alle ore 12:50:13
il titolo è sbagliato, non è il calcetto che fa male
il titolo è sbagliato, non è il calcetto che fa male
Messaggio del 03-05-2006 alle ore 12:58:52
volevo mettere il titolo "ma il calcetto non faceva bene alla salute?"
ma era troppo lungo
volevo mettere il titolo "ma il calcetto non faceva bene alla salute?"
ma era troppo lungo
Messaggio del 03-05-2006 alle ore 13:24:59
anche chi fuma fa male
anche chi fuma fa male
Messaggio del 03-05-2006 alle ore 13:28:52
anche chi scrocca
anche chi scrocca
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il calcetto non fa bene alla salute
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