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Il Milan che non c'e' piu'...
Messaggio del 08-05-2010 alle ore 18:58:05
e lenin che ha detto?
Messaggio del 08-05-2010 alle ore 18:47:02
ma secondo voi, se deve pensà a non andà in galera, pò penzà a lu milan?
Messaggio del 08-05-2010 alle ore 11:54:18
Berlusconi è stato sicuramente il più vincente presidente di sempre!
Non potendosi più impegnare economicamente per i suoi impegni di governo(sic)dovrebbe fare una sola cosa:indire una conferenza stampa,elencare tutti i titoli vinti e poi annunciare il suo disimpegno e quindi la vendita del club!
Ci promette di non smantellare nel frattempo e di lasciare il MILAN a persone serie!!!
Gliene saremo grati x sempre!!!

Potrebbe permettersi 5 squadre come il MILAN ma non può perchè deve farsi i suoi affari al governo!!!!!!!!!!

LASCIA IL MILAN LASCIA L'ITALIA
Messaggio del 08-05-2010 alle ore 07:04:56


Messaggio del 05-05-2010 alle ore 20:03:24
eh già sarebbe un binomio perfetto
Messaggio del 05-05-2010 alle ore 19:27:14
BERLUSCONI COMPRATI LA JUVE
Messaggio del 05-05-2010 alle ore 19:18:06
5 coppe campioni/champions 3 intercontinentali 5 copp uefa e a berlusconi gli si puo' dire tutto tranne che non capisce di calcio, è sicuramente il miglior presidente che qualunque squadra possa desiderare, se non spende è anche perchè non c'è nessuno (da milan) in vendita in giro. non sbaglia un acquisto anche quando fa le pazzità ronaldinho per me è stato un affarone, vendere kaka pure, thiago silva è ottimo, se non si fosse fatto male pato e con un difensore in piu' avrebbe vinto lo scudetto.
poi l'ambiente anche mi sembra da paura.
e sono della juve
Messaggio del 05-05-2010 alle ore 19:01:22
e i primi che lo votavano erano proprio i milanisti, quindi mo o che se le piessere ngule tutte quend e oltre
Messaggio del 05-05-2010 alle ore 18:09:07
ti sbagli sampè, le puttan l'ha sempre avut, quei soldi se l'ha magnate pè fà lu lavaggie de lu cervell a la gente te li ricordi i giornaletti ridicoli che mandava a la casa de la gent? ecco dove sono andati a finire quei soldi pè i al governo.
Messaggio del 05-05-2010 alle ore 17:37:14
beh decisamente meglio berlusconi
Messaggio del 05-05-2010 alle ore 17:29:18
... per non parlare di quelle che usufruiscono di decreti spalmadebiti ed ingegnose cessioni del marchio a se stessi, iscrivendosi a campionati ai quali altrimenti non potrebbero iscriversi o comprando campioni che non potrebbero permettersi.

Il bello è che il milan è tra queste (cessione del brand alla Milan Entertainment srl, per 187.5 milioni di euro il 30 settembre 2005), ma almeno moratti i soldi che ha preso dalla Inter Brand SRL (158 milioni di euro, il 29 dicembre 2005) li ha usati per le spese del passaporto di recoba e quelle processuali di oriali, berlusconi invece se l'ha magnate a puttane
Messaggio del 05-05-2010 alle ore 17:15:57
personalmente, preferisco di gran lunga una società che butti un occhio al bilancio ad una che spende e spande alla pulita indebitandosi a peste, tipo la lazio di cragnotti, le squadre inglesi attuali
Messaggio del 05-05-2010 alle ore 16:51:06
Vabbò Ziliani ha scoperto l'acqua calda..sono cose che penso appunto da 3 anni...mi lamento di Berlusconi e nel suo modo di gestire questa squadra ma al momento nn vedo all'orizzonte altre alternative...si era parlato l'anno scorso di un probabile interessamento dela società da parte del patron della Ferrero l'unico in grado di sostenere i costi di gestione che qualsiasi altro imprenditore nn potrebbe mantenere.

Con il fatto di contenere i costi e di dare un'occhio al bilancio chissà se fra un anno sia il preludio di una cessione della società a più imprenditori che rileveranno una società cn nessun debito e cn il bilancio in pari,vedremo che accadrà.

Io spero in un mercato chirurgico visto che di soldi nn ce ne sono,spero che il Milan nn ceda nessuno anzi,Ronaldinho lo manderei alla pesa di corsa,che farlocco che ci hanno rifilato nel 2008 un giocatore ormai finito da 3 anni,ed è patetico vedere la gente che si alza in piedi per una standing ovation per un rigore segnato e due assist fatti in 90 minuti...io guardo in faccia alla realtà eravamo a -1 dalla prima abbiamo iniziato a perdere i pezzi e visto che ricambi nn c'erano siamo finiti a questo punto.

Cmq per come era partita la stagione nn posso lamentarmi i giocatori e lo staff tecnico hanno fatto l'impossibile hanno dato tutto per la maglia...mentre c'è qualkun'altro che nonostante ci siamo ridimensionati e tornati una squadra normale continua a delirare da qualke mese a questa parte..l'arteriosclerosi gioca brutti scherzi.

La cosa che fa più incazzare e quando sento parlare di puntare a certi obiettivi alla quale noi nn possiamo più aspirare.
Messaggio del 05-05-2010 alle ore 16:46:28
dico solo una cosa, ziliani deve morire.
Messaggio del 05-05-2010 alle ore 16:32:33
Questo si che e' un articolo. Ziliani ha colto in pieno il problema Milan. Da Juventino, ma sportivo, non posso che applaudire e concordare in toto con quanto appena letto.


C'è qualcosa d'insopportabile nel modo in cui la dirigenza del Milan, Berlusconi in testa, sta protraendo l'agonia del club con un accanimento terapeutico degno di miglior causa. E mentre tutto questo accade, una domanda aleggia senza risposta: a chi giova questo strazio? E a chi conviene rovinare le straordinarie imprese compiute dal Milan, in Europa e nel mondo, negli ultimi 20 anni? La situazione è paradossale. Da tre anni il Milan si presenta al via della stagione con l'obiettivo massimo – e ormai dichiarato - di arrivare 3° in campionato. Lo fa con una squadra vecchia, logora e superata, ogni anno spendendo meno, cedendo il suo miglior giocatore (dopo Kakà al Real Madrid, ora vedremo che ne sarà di Pato), mentre la distanza dall'Inter – e dai grandi club d'Europa - si fa ogni anno sempre più marcata, sempre più drammatica, sempre più incolmabile. Per capirci: il Milan di oggi, al confronto dell'Inter di oggi, è una bagnarola paragonabile all'Inter di Tardelli o di Hodgson o di Lippi nei confronti del Milan berlusconiano (di allora). E non tragga in inganno il fatto che Leonardo sia riuscito, Dio solo sa come, a tenere la squadra in corsa-scudetto fino a un mese, un mese e mezzo fa: per quanto svillaneggiato dalla proprietà, Leonardo ha fatto meglio di Houdini, anche se alla lunga il bluff è venuto alla luce. Il Milan, oggi, è una vecchia e nobile decaduta piena di rughe che si ostina a credere che il tempo non sia passato: e ogni volta si prepara al gran ballo delle debuttanti anche se ormai, sulla pista, non se la fila più nessuno. Una volta era la (squadra) più bella del reame: oggi fa pena. E ogni volta che esce di casa è un colpo al cuore.

Nella vita c'è un tempo per tutto, si dice sempre; ebbene, prendiamone atto. Per vent'anni Berlusconi e Galliani, con mezzi ingenti, intuizioni felici e motivazioni fortissime hanno fatto del Milan – prima con Sacchi, poi con Capello, infine con Ancelotti - la squadra più bella e più vincente del mondo. Per i tifosi, che avevano conosciuto l'amarezza di gestioni disgraziate culminate con una doppia retrocessione in serie B (la prima per squalifica, la seconda per demeriti sportivi), l'avvento di Berlusconi ha avuto il significato della manna caduta dal cielo. Impossibile chiedere di più a un presidente, impossibile chiedere di più a una squadra divenuta – e rimasta a lungo – autentica leggenda.

Poi però le cose sono cambiate: e Berlusconi, in tutt'altre faccende affaccendato, ha smesso di considerare il Milan prioritario nel ventaglio dei propri interessi. Niente di male, naturalmente: tutto legittimo. Ma sarebbe stato importante dirlo. Invece no. Di colpo Berlusconi ha smesso di spendere soldi per grandi campioni da consacrare (Van Basten, Gullit, Shevchenko, Nesta, Kakà) e ha cominciato a spenderli per grandi campioni in declino (Rivaldo, Ronaldo, Vieri, Beckham, Ronaldinho); poi, per chi ancora avesse avuto dubbi sul disimpegno in atto, il Milan ha venduto “per soldi”, al Real Madrid, il suo miglior giocatore, ancora giovane, l'unico davvero capace di fare la differenza (Kakà). Niente di male: sarebbe bastato dire “non possiamo più tenere il passo con i grandi club del calcio”, la gente ci sarebbe rimasta male ma avrebbe capito. Macchè.

Da tre anni il Milan è diventato una specie di cimitero degli elefanti, è passato da Ronaldo a Bobo Vieri, da Emerson a Favalli, da Oddo a Mancini (sic) eppure Berlusconi e Galliani continuano a dire che il Milan, ieri con Ancelotti, oggi con Leonardo e domani magari con Filippo Galli, ha i giocatori più forti e ha tutto per vincere scudetto e coppe. Ma mentre l'Inter dei nuovi acquisti Snejider e Lucio, Eto'o e Motta, Milito e Pandev, si appresta a sfidare il Bayern in finale di Champions League e a vincere il suo 5° scudetto consecutivo, il sito rossonero annuncia l'ingaggio di Mario Yepes, 34enne difensore del Chievo, che arriva a parametro zero, primo rinforzo del Milan 2010-2011. Qualcosa che non quadra c'è.

Ci sarebbero stati due modi (e a dire il vero ci sono ancora) per uscire più dignitosamente dal grottesco impasse. Nel caso A, Berlusconi avrebbe potuto dire ai tifosi: “Vi chiedo scusa, non ho più tempo e soldi da dedicare al Milan, è stato bello, da oggi il club è in vendita”. L'avrebbero riempito di applausi e ricoperto di ringraziamenti: peccato, un presidente così non lo troveremo più. Nel caso B, Berlusconi (ma anche Galliani) avrebbe potuto dire ai tifosi: “Per questioni di bilancio dobbiamo ridimensionarci. Vi chiediamo di avere pazienza, ma anche fiducia, perché il Milan da oggi diventa una specie di Ajax, una specie di Arsenal, e proverà a fare bella figura, magari vincendo un po' meno – e un po' meno frequentemente – con una squadra composta da giovani campioncini, italiani e stranieri”. Dopo l'abbuffata di Champions, Supercoppe e Intercontinentali, e l'orgia di supercampioni e Palloni d'Oro dell'era-Sacchi, dell'era-Capello e dell'era-Ancelotti, quella della squadra giovane, totalmente rifondata, avrebbe potuto essere una scommessa affascinante. Paradossalmente, un modo per stringere i tifosi ancor più alla bandiera.

Il Milan invece non ha fatto né l'una né l'altra cosa. Ha smesso di spendere facendo finta di nulla, ha smesso di avere ambizioni continuando a sbandierare le solite (folli e ormai infondate) ambizioni e invece di avviare un progetto-giovani difficile ma stuzzicante, impegnativo ma affascinante, è rimasto impaludato nelle sabbie mobili di oggi, prigioniero di un sogno scaduto e travolto dalla più totale mancanza di progetto. Peggior modo di rovinare vent'anni di successi dovuti a una gestione generosa e illuminata non c'era: il Milan invece è sulla buona strada per farlo.

E mentre la stagione 2009-2010 passa agli archivi in un'atmosfera di palpabile sbigottimento – e di desolazione rispetto all'affaire-Leonardo -, il tifoso non sa più cosa pensare e cosa aspettarsi. La squadra è bollita, fa acqua da tutte le parti e le occasioni per accorgersene si sono sprecate: il Manchester in due partite ha rifilato al Milan 7 gol (a 2), l'Inter 6 (a zero), persino il Palermo 5 (a 1). Il Palermo che zitto zitto, con due lire nel borsello, è andato a cercarsi in giro per il mondo Pastore e Hernandez, Cavani e Kyaer, Sirigu e lo stesso, non più giovanissimo, Miccoli. Mica Mancini.

Chiedete ai tifosi del Milan se non farebbero cambio col Palermo. Cambio di progetto.

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