Sport

Il morbo di Gehrig...
Messaggio del 07-09-2008 alle ore 18:18:45
sampè apri una sezione kindergarten per favore. cmq per rispetto finiamola qua.
Messaggio del 07-09-2008 alle ore 15:04:19
Messaggio del 07-09-2008 alle ore 14:56:50
io nn devio scemarello, ti ho detto semplicemente di nn scrivere più qui su...perchè nn mi sembra il caso..visto che l'argomento trattato è ben più serio..quando apriranno il post sul più idiota di Lanciano allora potrai intervenire quando vuoi..visto che si parlerà di te in rima persona.
Messaggio del 07-09-2008 alle ore 14:49:33
non ti nascondere , ed è inutile che adesso cerchi di deviare cercando di farmi passare per ilcattivo altra tecnica da

cumbà fammi un piacere, schiacciati sti brufoli mbacce, accatttete nu pare di lenti a contatto e cominz a sci di casa

Messaggio del 07-09-2008 alle ore 14:47:11
quanto sei idiota!



e se proprio devi dirmi qlkosa lo puoi fare in privato..lascia sto post visto che nn hai rispetto manco per chi soffre..
Messaggio del 07-09-2008 alle ore 14:28:16
tipo i citili.. "io no però vedo gli altri"


Messaggio del 07-09-2008 alle ore 14:21:02
fa i nomi
Messaggio del 07-09-2008 alle ore 12:34:48
io nn faccio le poste al bar,ma vedo la gente che parla e ride di te

Messaggio del 07-09-2008 alle ore 11:03:12
infatti one, mo avaste
Messaggio del 07-09-2008 alle ore 10:05:29
.
Messaggio del 07-09-2008 alle ore 05:08:59
endlesheep ma tu chi sei ma esci di casa qualche volta o sei qualche pcOMane tutta casa brufoli e occhiali?o,O vatta a jettà scem










Messaggio del 07-09-2008 alle ore 05:01:46

darkk ma perchè nn continui con il tuo sport preferito?

l'alcol!



LOOOOOOOOOOOL quess non l'avevo letto mammocc ma che cazz sti ddì ma che fai le poste ai bar
non so nemmeno cosa devo scrivere , sono appena tornato ndal concerto di madonna a roma sto sfatto marcio e mo mi tocca a leggere le stronzate d' un poppante

sampei iltuo sport preferito è l'alcol nerd pure quello tuo



Messaggio del 06-09-2008 alle ore 19:20:44
Scusate, l'articolo e tratto da Settimopotere.com, testata giornalistica.
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 19:18:01
Per Dark e tutti gli interisti che non sanno o peggio... fanno finta di non sapere...


Qualche anno fa, un ex giocatore dell’inter di nome Ferruccio Mazzola, fratello di Sandro e figlio del campione del grande Torino Valentino, denunciò una pratica immorale e antisportiva che avveniva e probabilmente continua a manifestarsi negli spogliatoi dei campi di calcio, sulle piste di atletica, sui ring della boxe, dovunque lo sport si manifesta accompagnato da interessi, soldi e belle donne.

La cosa finì in tribunale, sotto accusa fu messa parte della storia del calcio italiano nel caso specifico la grande Inter che negli anni 60 vinceva quasi tutto in Italia e nel mondo.

Mazzola Ferruccio, pur non avendo mai avuto le fortune del fratello Sandro, anche se qualche critico dell’epoca diceva che fosse superiore al fratello, aveva un carattere piuttosto ribelle, giocò per un periodo nella grande Inter solo come riserva, ma anche in questo ruolo ebbe modo di vedere cose che poi ha raccolto in un libro e riguardano le famose “pastiglias” che il mago Helenio Herrera faceva dapprima ingoiare ai suoi giocatori e poi quando sospettò che alcuni di loro le mettevano sotto lingua per poi buttarle nei cessi degli spogliatoi, prese a sciogliere nei caffè che faceva bere loro con una certa continuità.

Certo che nessuno sapeva cosa contenessero quelle pasticche, solo gli effetti restano nel ricordo del giocatore:
"Non so con certezza cosa fossero, credo anfetamin e. Una volta dopo quel caffè, era un Como-Inter del 1967, sono stato tre giorni e tre notti in uno stato di allucinazione totale, come un epilettico. Oggi tutti negano, incredibilmente. Perfino Sandro, che da quando ho deciso di tirare fuori questa storia, non mi parla più. Lui dice che i panni sporchi si lavano in famiglia. Io invece credo che sia giusto dirle queste cose, anche per i miei compagni di allora che si sono ammalati e magari ci hanno lasciato la pelle. Tanti, troppi...".
Ha ricordato Armando Picchi, il glorioso capitano, morto a soli 36 anni di tumore, poi ha ricordato Marcello Giusti, che come lui giocava riserva. A tal proposito Mazzola afferma che erano proprio le riserve ad essere usate dal Mago come cavie e pertanto spesso le più colpite. Nella lunga lista c’è Carlo Tagnin, morto di osteosarcoma, Mauro Bicicli per un tumore al fegato, Ferdinando Miniussi portiere di riserva morto per cirrosi epatica, Enea Masiero ammalato di tumore, Pino Longoni che in seguito a vascolopatia fu costretto su una sedia a rotelle.

Dopo l’Inter, F.M. passa alla Fiorentina e poi alla Lazio dove racconta di esperienze analoghe, solo che le vecchie “pastiglias” erano state sostituite da flebo. Anche li diversi morti. Ricorda Bruno Beatrice, Ugo Ferrante e Nello Saltutti, altri seriamente ammalati, tra questi anche Giancarlo De Sisti, anche se questi ha sempre smentito di aver assunto sostanze dopanti...

Alla Lazio racconta che gli davano “il Villescon, un farmaco che non faceva sentire la fatica. Arrivava direttamente dalla farmacia. Roba che ti faceva andare come un treno”.

Tornando all’Inter, dice che anche grandi campioni come Angelillo e Mariolino Corso, entrambi malati di cuore, avevano preso le “pastiglias” ma oggi rinnegano tutto, anche perché legati ancora alla società.

E oggi che succede?

“La situazione è ancora più drammatica, mancando completamente tutti i controlli, nei settori giovanili si bombano come bestie. Quello che più mi fa male però sono i ragazzini, che iniziano a prendere pillole e beveroni a partire dai 14-15 anni. Io lavoro con la squadra della Borghesiana, a Roma, dove gioca anche mio figlio Michele, e dico sempre ai ragazzi di stare attenti anche al tè caldo, se non sanno cosa c'è dentro. Ho fatto anche una deposizione per il tribunale dei minori di Milano: stanno arrivando decine di denunce di padri e madri i cui figli prendono roba strana, magari corrono come dei matti in campo e poi si addormentano sul banco il giorno dopo, a scuola.

Beh...quando sento dire che "siamo la squadra degli onesti"...
Come interista mi vien da ridere...
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 15:39:09

Il doping, però, c’entra poco e la cartina di tornasole è il ciclismo, sport in cui non c’è traccia di Sla. Probabile che la correlazione tra pallone e morbo di Gehrig sia dovuta a un cocktail di concause: traumi a gambe e testa; abuso di anti-infiammatori; sforzi eccessivi in allenamenti e partite; contatti con pesticidi usati per i campi da gioco; predisposizione genetica.

Messaggio del 06-09-2008 alle ore 14:34:18
infatti l'incasso della partita della Nazionale verra'destinato alla raccolta fondi dello sla,che poi,verra' strumentalizzata(a mo0'di libro cuore) la vicenda,pure per compensa'gli episodi dei tifosi napoletani,mi da' fastidio,ma almeno visto che la chiesa e lo stato imbavagliano la ricerca...
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 14:31:29
caro straniero ma gli replichi pure?



e nen v'allarghete balingh



sto tremando!



E cmq spiegami na cosa: dici che la cosa non ti interessa e non ti preoccupi della loro salute? Bastava leggere il post di Ramblert e chiuderlo, invece di scrivere frasi deliranti



straniè le sue risposte qui sopra sono l'ennesima prova di quanta ignoranza giri in questo mondo!

aimè continuerà imperterrito a sparare stronzate che sia qui o su un'altro post.
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 14:24:18
Per favore... non cominciate a tirar fuori interisti, milanisti, juventini, pro ibrahimovic o pro rimbambitovic... il tifo è la cosa più stupida che esiste al mondo, per cui lasciatelo negli appositi spazi.
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 14:20:34

ma vaffangule va ieteve a jettà vu e si quattre pajacc



guarda bello ca lu prime ca s'allargate, a parte le cazzate ca si scritt, sei stato proprio tu, quindi mò te le pii e ti sti pure zitt...

E per la cronaca, il motivo che ha spinto la famiglia di Borgonovo, previo consenso dello stesso ex giocatore (ben diverso dai tuoi idoli Vieri, Ibrahimovic ecc..) a rendere nota la sua malattia è proprio perchè, trattandosi di un personaggio famoso nell'ambiente calcistico, il suo nome poteva agevolare la raccolta di fondi per la ricerca...
Se si fosse ammalato uno dei tuoi idoli, balengh (ti chiamo come ci hai chiamato tu nel tuo ultimo mirabile intervento...) non me ne sarebbe fregata un'emerita cippa, fermo restando che non mi sarei mai permesso di gioire o colpevolizzarli per una cosa del genere.
E cmq spiegami na cosa: dici che la cosa non ti interessa e non ti preoccupi della loro salute? Bastava leggere il post di Ramblert e chiuderlo, invece di scrivere frasi deliranti delle quali, evidentemente, continui ad essere fiero. Contento tu...
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 14:11:28
dark, sai quanti calciatori magari ignari (specie nella tua inter anni 60-70) si calavano di tutto?

è proprio per INDAGARE e cogliere le relazioni tra SLA e doping o calcio...

per questo occorre porre l'accento sui malati ex calciatori, proprio affinche tramite ricerca si capisca di più questa malattia e si possa curare in futuro, per tutti.

ps, sul "nin v'allarghete" è normale che una tua siffatta risposta provochi queste reazioni. di quello che vuoi, però te ne pigli pure le conseguenze.
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 13:35:01

secondo me, da ignorantissimo in materia, è una malattia causata dall'eccesso di antidolorifici e sostanze dopanti....non è possibile che la media degli ex calciatori colpiti sia così superiore alla media nazionale, mondiale...



e io mi dovrei preoccupare di uno che (va bene non è vecchio scusate) da professionista mooolto probabilmente faceva uso di queste cose? se non vi dispiace penso ad altre persone, e lascio il tempo che trova quest'articolo, a voi. e nen v'allarghete balingh
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 13:31:06
non avevo visto il secondo intervento di dark, essendo stato fatto con un altro nick.

...bah...
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 12:49:09
L'articolo sottolinea sopratutto l'incidenza nei giocatori di calcio di questa malattia:

Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), meglio conosciuta come morbo di Gehrig. Malattia a decorso inesorabile - tutti i muscoli si bloccano via via, la mente però resta lucida -, la Sla ha già ucciso 39 ex calciatori, come accertato da Raffaele Guariniello, magistrato di Torino. In media la Sla colpisce sei persone ogni centomila, nel calcio italiano Guariniello e i suoi periti hanno individuato 43 casi su 30 mila giocatori: evidente sproporzione. Il doping, però, c’entra poco e la cartina di tornasole è il ciclismo, sport in cui non c’è traccia di Sla. Probabile che la correlazione tra pallone e morbo di Gehrig sia dovuta a un cocktail di concause: traumi a gambe e testa; abuso di anti-infiammatori; sforzi eccessivi in allenamenti e partite; contatti con pesticidi usati per i campi da gioco; predisposizione genetica. Oltre a Borgonovo, al momento altri tre ex calciatori soffrono di Sla, sono due centrocampisti di B e C degli anni Ottanta e Piergiorgio Corno, ex del Como.

Aldilà del rispetto umano per chi soffre d'una malattia così tragica del esito mortale, ci pone la domanda del perchè l'incidenza è così alta nei calciatori???...per colpa degli anabolizzanti?, del doping sistematico sopratutto quando i controlli negli ottanta erano meno efficienti di quelli di adesso?, per gli integratori?..., beh...non si riesce a capire...il fatto è che le società in tutto questo hanno le sue responsabilità e come al solito fanno finta di niente, il classico "orecchie da mercante", limitandosi alla finta solidarietà e alle partite-beneficenza delle vecchie glorie, invece di mettere le mani nel portafoglio per i suoi ex dipendenti...
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 12:04:58
Bombè assolutamnte d' accordo per il rispetto.

-mi auguro solo che non sia una mossa di sfruttamento...su questo pianeta tutto è possibile...Borgonovo fa effetto sui lettori....nù povere criste "no name" invece no
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 11:49:12
il miglior disprezzo è la non curanza......ma non riesco a trattenermi davanti a tale IGNORANZA!!!!in tutti gli sport esiste questo maledetto doping,ciclismo in primis,ma della SLA nessuna traccia.sono più fattori che la procurano,quindi oltre al doping,ci possono essere altre cause..tutto il mio rispetto per una persona che sta soffrendo,che parla grazie ad un computer, e che per anni è stato sempre lontano dai riflettori,senza che mai nessuno ne parlasse.oggi, viste le condizioni,ha deciso di farlo.....MA LA VOSTRA IGNORANZA gli potrebbe rovinare anche questo suo ultimo saluto.....i media???????ma chi cazzo li ha nominati???????si stava semplicemente parlando di una persona che soffre!!!!!
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 11:43:44
Bob , concordo con te su chi si arricchisce alle spalle degli altri , ma qui si chiede solo rispetto per chi soffre.
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 11:23:15
Bob , concordo con te su chi si arricchisce alle spalle degli altri , ma qui si chiede solo rispetto per chi soffre.
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 11:09:32
sarei curioso di sapere quanti di questi mass media che si sono arricchiti alla spalle di questa gente...abbiamo donato i soldi per le ricerche


e quindi il vaffanculo mio va a i mass media

e chi ci mangia sopra
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 11:06:35
con tutto il rispetto

ma si tratta di un giocatore,roba da mass media...quanti ne abbiamo nel mondo,in questo momento e nessuno se ne frega na minghia ?

avaste cà s' arijembje le pagine dè lì giùrnale

Messaggio del 06-09-2008 alle ore 10:58:29
darkk ma perchè nn continui con il tuo sport preferito?

l'alcol!
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 03:08:24
spero fosse solo una richiesta in buona fede.
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 03:05:02
Ma da uno che ha per idolo nu sceme gne Ibrahimovic che vi putevate aspettà....
Quoto in pieno Bombetta: Darkstarr dopo s'ascita pu fà sol na cosa: spararti...
PS: sa faccina non l'avevo mai usata nè intendevo farlo: ma per te ho fatto volentieri un'eccezione...
Messaggio del 06-09-2008 alle ore 02:02:14
secondo me, da ignorantissimo in materia, è una malattia causata dall'eccesso di antidolorifici e sostanze dopanti....non è possibile che la media degli ex calciatori colpiti sia così superiore alla media nazionale, mondiale...
Messaggio del 05-09-2008 alle ore 23:55:57
44 anni dark
Messaggio del 05-09-2008 alle ore 23:55:13
E questa è la cosa più bella : sbava parlando dei giocatori dell'Inter ma non ha rispetto di chi soffre! Sparati!
Messaggio del 05-09-2008 alle ore 23:50:21
Darkk anche se interista quoto Jinx...le capre sono impallidite
Messaggio del 05-09-2008 alle ore 23:22:39
Stefano Borgonovo, Giussano 17/03/1964

Gli esordi al Como

Ha esordito in Serie A pochi giorni prima del suo diciottesimo compleanno, il 14 marzo 1982 con la maglia del Como contro l'Ascoli. Nelle due stagioni seguenti ha giocato sempre con i lariani fra i cadetti, senza riuscire a mettersi mai in luce per passare nel 1984 alla Sambenedettese con cui disputa un ottimo campionato segnando 13 reti. Torna l'anno seguente al Como, in Serie A, disputando un'altra ottima stagione con 10 reti, a cui seguono altre due annate tra gli azzurri.

La Fiorentina e Roberto Baggio

Passato nel 1988 alla Fiorentina, sfonda in piano nazionale formando con Roberto Baggio una coppia eccezionale di attaccanti, con all'attivo 14 reti. Sempre nel 1988 viene chiamato in nazionale, con cui ha esordito il 22 febbraio 1989 nella ripresa contro la Danimarca e nel giro di un mese colleziona 3 presenze, che tuttavia saranno le sole della sua carriera, dopo quelle nell'Under 21 del 1985.
Già da due anni il suo cartellino è tuttavia di proprietà del Milan, che a giugno lo reclama nella speranza di trovare in lui il sostituto ideale di Pietro Paolo Virdis.

Il Milan

Nonostante un avvio promettente (un gol già nel 3-0 di Cesena alla prima di campionato) al Milan Borgonovo non mantiene le promesse e viene relegato a riserva, avendo davanti grandi campioni come Marco van Basten e un Daniele Massaro in ottima forma. Tuttavia riesce a dare un buon contributo nella vittoria finale in Coppa dei Campioni, segnando gli unici due gol in trasferta della squadra (ad Helsinki e in semifinale contro il Bayern Monaco) e facendosi trovare pronto al momento della chiamata in causa. Fondamentale fu il suo apporto proprio nelle due partite contro il contro il Bayern: all'andata il Milan passò in casa per 1-0 con un rigore di Marco van Basten fischiato per un fallo sull'ex giocatore di Como e Fiorentina, mentre al ritorno siglò il gol in trasferta che, nonostante la sconfitta per 2-1, spinse il Milan verso la finale. Nei supplementari di quella partita, all'ultimo minuto, Borgonovo mandò incredibilmente alto il tiro del possibile 2-2, sfiorando una storica doppietta in Europa.

Dopo il Milan

Al termine della stagione, nonostante gli elogi di Arrigo Sacchi, che lo avrebbe volentieri tenuto al Milan, Borgonovo volle provare una carriera da protagonista e non da comprimario in una squadra che avesse già altri campioni. Tornato per due stagioni in viola, non ebbe più la possibilità di dimostrare le sue doti, segnando a singhiozzo fino a passare nel 1992 al Pescara. Nonostante un discreto campionato (in cui aveva segnato 9 reti), il Pescara retrocesse. Borgonovo dopo l'inizio della nuova stagione tornò in Serie A all'Udinese con cui segnò 5 reti in 12 partite. Proprio a Udine chiuse nel 1996 la carriera, dopo la parentesi di un anno al Brescia: nelle ultime due annate non riuscì mai ad andare in gol.

Dopo il ritiro

Passano un po' di anni prima che Stefano muova i primi passi da allenatore, tutti compiuti all'interno della società che l'ha visto crescere, il Como, con le diverse formazioni giovanili. Lascerà nel 2005 per problemi di salute. Purtroppo ha recentemente annunciato di essere stato colpito (come tanti altri giocatori del passato) dalla SLA (sclerosi laterale amiotrofica) e di non riuscire a parlare se non per mezzo di un sintetizzatore.[1][2] [3] La notizia del dramma di Borgonovo raggiunge anche il ritiro della nazionale dove Gianluigi Buffon e Fabio Cannavaro si dicono preoccupati perchè negli ultimi anni molti calciatori ritirati sono stati colpiti dalla SLA (tra cui il giovane Lauro Minghelli, Adriano Lombardi, Albano Canazza, Piergiorgio Corno, Bruno Beatrice e Gianluca Signorini storica bandiera del Genoa). Mercoledì 8 ottobre 2008 allo stadio Franchi di Firenze Fiorentina e Milan scenderanno in campo per una amichevole in nome di Borgonovo e il ricavato andrà alla ricerca della SLA.

Non dobbiamo dimenticare, che anche un giocatore di calcio è a fine conti un lavoratore stipendiato...
Messaggio del 05-09-2008 alle ore 23:08:45
Dark, mi dispiace da te... leggere una roba del genere...Stefano Borgonovo 17/03/1964, ti sembra un vecchio decrepito???...
Messaggio del 05-09-2008 alle ore 22:57:06
Dark, con ste uscite fai impallidire le capre per la tua ignoranza
Messaggio del 05-09-2008 alle ore 22:48:54
allora, ci sono molte malattie irrisolte oggi. malattie che colpiscono giovani e bambini, degenerative dalla nascita. e io mi dovrei preoccupare di 3 ex deficienti calciatori che da vecchi soffrono di vecchiaia? ma vaffangule va ieteve a jettà vu e si quattre pajacc, al posto di piagne dovrebbero raccontare di tutte le flebo inzaccate in culo che si facevano.
Messaggio del 05-09-2008 alle ore 21:36:11
Ma che cazzo di domande fai?
Messaggio del 05-09-2008 alle ore 21:35:22
sci ma cussùquand'ann te?
Messaggio del 05-09-2008 alle ore 21:21:31
Incubo morbo di Gehrig

Borgonovo: "Sto male"

L'ex attaccante di Milan e Fiorentina attaverso un sintetizzatore vocale racconta il suo dramma: "Voglio migliorare la qualità della vita dei malati di Sla e supportare i ricercatori". L'8 ottobre amichevole benefica fra rossoneri e viola per la sua Fondazione
Stefano Borgonovo durante lo speciale trasmesso da Sky Sport 24
Stefano Borgonovo durante lo speciale trasmesso da Sky Sport 24
MILANO, 5 settembre 2008 - Stefano Borgonovo, ex centravanti di Fiorentina e Milan, è ammalato di Sla (Sclerosi laterale amiotrofica), meglio conosciuta come morbo di Gehrig. Malattia a decorso inesorabile - tutti i muscoli si bloccano via via, la mente però resta lucida -, la Sla ha già ucciso 39 ex calciatori, come accertato da Raffaele Guariniello, magistrato di Torino. In media la Sla colpisce sei persone ogni centomila, nel calcio italiano Guariniello e i suoi periti hanno individuato 43 casi su 30 mila giocatori: evidente sproporzione. Il doping, però, c’entra poco e la cartina di tornasole è il ciclismo, sport in cui non c’è traccia di Sla. Probabile che la correlazione tra pallone e morbo di Gehrig sia dovuta a un cocktail di concause: traumi a gambe e testa; abuso di anti-infiammatori; sforzi eccessivi in allenamenti e partite; contatti con pesticidi usati per i campi da gioco; predisposizione genetica. Oltre a Borgonovo, al momento altri tre ex calciatori soffrono di Sla, sono due centrocampisti di B e C degli anni Ottanta e Piergiorgio Corno, ex del Como.
PRIVACY - Da circa un anno e mezzo si sapeva della malattia di Borgonovo, ma Stefano non voleva che la sua storia venisse raccontata. Finché Massimo Mauro, della Fondazione Mauro e Vialli che raccoglie fondi per la lotta alla malattia, e il dottor Mario Melazzini, presidente dell’Aisla, l’associazione che in Italia aiuta le famiglie colpite dal tornado Sla, hanno convinto Borgonovo ad aprirsi. Stefano ha accettato di incontrare una troupe di Sky.
SINTETIZZATORE - Borgonovo non riesce più a parlare da tempo. E’ tracheotomizzato e si esprime con un sintetizzatore vocale, al computer. Parla con gli occhi: i suoi sguardi comandano un mouse e tramite un software le lettere indicate vengono trasformate in voce. A Sky ha detto: “Ringrazio Milan e Fiorentina, Galliani e Della Valle, perché mi sono vicini. Voglio creare una Fondazione Borgonovo per aiutare la ricerca e gli ammalati come me”. Verrà organizzata un’amichevole con incasso devoluto alla nuova struttura di Stefano. Donadoni, Ancelotti, Baggio, Dunga e Maldini hanno fatto arrivare messaggi di solidarietà.
SERENITA' - Borgonovo vive a Giussano, a Nord di Milano, ed è sostenuto dalla famiglia: la moglie Chantal e i 4 figli, un maschio e tre femmine. Il primogenito ha vent’anni, l’ultima bimba è nata quando Borgonovo soffriva dei primi sintomi della malattia. Stefano è in cura al “Nemo” dell’ospedale Niguarda di Milano, laddove Nemo ha un duplice significato: Nemo come acronimo di “Neuro-muscolar omnicenter”, centro specializzato in mali come Sla, distrofia muscolare e atrofia spinale, e Nemo come il pesciolino del cartone animato della Pixar Disney (“Alla ricerca di Nemo”, 2004), tormentato da una pinna atrofica. Borgonovo è sereno, non prova rancore o rabbia per il calcio, ritiene la malattia una fatalità. Ha passato momenti neri, voleva isolarsi, poi ha capito che il suo nome può essere speso per reperire fondi da destinare alla ricerca. Oggi dice di avere degli obiettivi: “Migliorare la qualità della vita di ogni malato di Sla e fare in modo che tutti abbiano un sintetizzatore vocale; supportare i ricercatori”. E così è diventato consigliere dell’Aisla, assieme a Massimo Mauro, che sa bene quanto dolore possa provocare una grave malattia.
Sebastiano Vernazza

La Gazzetta dello Sport.it

E' vero che ci vorrebbe molto di più che messaggi di solidarietà e una partita amichevole per un dramma del genere...
Che ne dite???...

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