Sport

il volto tranquillo del tifo...
Messaggio del 09-02-2010 alle ore 21:39:37


Messaggio del 09-02-2010 alle ore 22:08:29
ma uà che è incredibile
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 00:02:46
mentre Lotito è normale...
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 06:43:05
Lotito non è normale.... ma se invece di queste gesta da primati i tifosi evitassero di andare in curva per 4/5 partite di fila non sarebbe ugualmente un gesto forte? Non sarebbe un chiaro segnale alla società? Non sarebbero un bel pacco di soldi in meno per il presidente che forse si convincerebbe che è ora di sloggiare?Invece no, aggressioni fuori dallo stadio e seggiolini bruciati, a Roma come a Torino..... uno schifo
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 07:53:39
effettivamente il discorso di sciabbolone regge
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 08:02:19
ma certo che regge, come credo regga il fatto che esiste un reato, facilmente traslabile a livello "sportivo", sull'istigazione alla violenza.
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 08:04:54

atelkin in pratica quegli ultras hanno fatto bene??
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 08:11:52
dove ho scritto ciò?
ho detto semplicemente che atti estremi come questo non sono MAI causa di una sola corrente, ma sono fenomeni che si inscrivono a scenari più ampi, e che qui comprendono anche l'atteggiamento e il comportamento istigatore di Lotito. la violenza non è solo quella fisica di una carica ad un cancello.
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 08:34:36

e io avevo solo fatto una domanda alla quale però non hai risposto
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 09:28:23
e allora preciso che no, non hanno fatto bene, rimandandoti successivamente a quanto ho esposto.
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 13:24:49
n'gulo quando siete perbenisti!!!!

io sono del parere che quado calpestano la tua passione,quando i tuoi diritti di cittadino vengono ignorati quando le tue proteste civili vengono ignorate dai media perche' nn fanno audience!!!!

UNA SANA RAPPRESAGLIA CI VUOLE!!!

E NN VALE SOLO X IL CALCIO.............VALE IN TUTTI I CAMPI DELLA VITA!!!!




Messaggio del 10-02-2010 alle ore 14:33:12

quando i tuoi diritti di cittadino



Stiamo parlando di calcio, sta frase mi sembra fuori luogo, così come mi sembrano esagerate le reazioni che si sono viste.... ripeto, si tratta di calcio, non di licenziamenti o repressione della libertà di pensiero.



comportamento istigatore di Lotito


A te questo comportamento induce la violenza di strada? Sempre ricordando che parliamo di calcio, non di un problema serio!

Messaggio del 10-02-2010 alle ore 14:52:16
sciabbolo' quello che ucede nel calcio e' lo specchio di quello che succede nella vita sociale di tutti i giorni!!!!
(guarda quello che e' successo in argentina prima della crisi economica e in croazia prima della guerra)

sai quanta merda devo mangiare x edermi una partita di calcio!!??? hai mai avuto a che fare cn l'ottusagine dei celerini??

cn un presidente che fa di tutto x criminalizzarti?

sai a quante leggi anticostituzionali devo sottostre!!!!?

ECCO.......PRIMA O POI............ANCHE X UN INERZIA...............SCOPPIA IL PUTIFERIO!!!!


NON E' SOLO CALCIO!!!!
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 15:24:54
bomberì, tu sti fore come una capra :asd. mo ci vuless sgarbi capra capra capra!
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 15:39:28
sampe' e' cosi' fidati!!!
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 15:39:50
Oddio che schfo, mamma mia che pazzi!! che scene terribili, ora non dormirò più la notte sapendo che 1000 persone hanno protestato contro un imbecille....
Arrestateli tutti per pietà!! ho paura ad uscire di casa con questi uldrasss che vanno girando......

ma jamà, ci sono cose peggiori e nessuno ne parla....
abbiamo come presidente del consiglio un mafioso e il problema per gli italiani sono gli ultras!!

e cmq....se picchiarsi per il calcio non è giusto, mi dite quando è giusto??? visto che si dice sempre"ma per una partita di calcio tutto sò bordello??"
e se siete contro la violenza allora perchè dovrebbe esser gisuto in altri ambiti ricorrere alla violenza??
io i perbenisti non li capisco proprio....anche perchè fare il perbenista equivale a prendersi per il culo da soli....
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 15:46:54
bomberpunk ma è un diritto vedere la propria squadra giocare bene o vincere? insomma,

ricorderei ai tifosi della lazio che se non era per lotito e per il governo che gli ha consentito di spalmare i debiti per dieci anni la lazio sarebbe ripartita dalla C2 come la fiorentina!
poi che i tifosi siano delusi per una squadra che rischia di retrocedere è più che comprensibile, ma protestare in quel modo non può che rafforzare le ragioni di lotito.
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 15:52:01




GRANDe PERSONA!! direi da applausi!!!
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 15:55:26
per carità, quel decreto era palesemente contro ogni norma comunitaria e soprattutto contro il mercato, e lotito è tutto fuorché un santo, però, come dicevo prima, usare la violenza sposta l'attenzione dai suoi problemi a quelli degli ultras.
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 17:31:54

ma jamà, ci sono cose peggiori e nessuno ne parla....
abbiamo come presidente del consiglio un mafioso e il problema per gli italiani sono gli ultras!!



1 - Nessuno ha detto che IL problema degli italiani sono gli ultrà
2 - Il fatto che ci siano cose peggiori non mi impedisce di criticare quelle meno gravi



se picchiarsi per il calcio non è giusto, mi dite quando è giusto???



Sta frase si commenta da sola


Messaggio del 10-02-2010 alle ore 17:35:15

Sta frase si commenta da sola


sciabbolò, mi hai preceduto
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 17:57:13
Come al solito non avete capito un cazzo....secondo il vostro ragionamento è inutile picchiarsi per una partita di calcio, ciò presuppone che voi abbiate un motivo SERIO per il quale sia giusto alzare le mani....mi dite quale cazzo può essere ua giusta motivazione per picchiarsi??? e potreste gentilmente non rigirarvi le frasi come vi pare???

le frasi vanno lette e interpretate leggendo tutto e non solo quello che volete voi:

"se picchiarsi per il calcio non è giusto, mi dite quando è giusto???(e queste altre frasi non le avete viste??)visto che si dice sempre"ma per una partita di calcio tutto sò bordello??"
e se siete contro la violenza allora perchè dovrebbe esser gisuto in altri ambiti ricorrere alla violenza??"

Ora che vi ho spiegato per filo e per segno cosa intendevo (cosa che avrebbe capito pure un bimbo) POTRESTE GENTILMENTE DARMI UNA CAZZO DI RISPOSTA??
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 18:02:43

diciamo che potrebbe essere giusto picchiare qualcuno per difendersi da una aggressione, o da una rapina, non perchè porta la sciarpetta di un'altra squadra
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 18:13:14
Allò Ultras... ultimo intervento e la chiudo qui tanto mi sa che sto prendendo a testate un muro di cemento armato, ovvero non ce la farò mai:

Il calcio è un gioco, dovrebbe essere un divertimento, ma a quanto pare non lo è.... e la cosa non mi va per cui quando si esce dai confini del gioco e del divertimento io me ne tiro fuori, e non so come fare a farti capire che per me picchiarsi per una partita di calcio o per una squadra o per un presidente è una cosa fuori da qualsiasi logica il mio cervello sia capace di elaborare.

Sono contro la violenza in generale ma vuoi sapere quando sarei disposto a scendere alle mani?
1 - Quando i padroni della mia ditta dichiarano fallimento con i soldi in tasca e mi licenziano
2 - Quando non ci sarà più la libertà di espressione pena il carcere, la tortura, la morte.
3 - Quando sarò costretto ad emigrare in un paese straniero per non morire di fame e alla prima protesta i miei padroni verranno a gambizzarmi

E questi ne sono tre, posso andare avanti quanto vuoi, ma non voglio io.
Ora, devo spiegartelo io il perchè questi motivi sono più importanti, più seri e più meritevoli di una reazione aggressiva rispetto ad un cazzo di gioco dove 22 persone corrono appresso ad una palla?
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 18:18:34
Ecco io quà vi volevo: ma essere contro la violenza può essere part-time?? cioè na vote va bone e na vote no??

non sò se avete capito, ma io non stavo inneggiando affatto a picchiarsi per una sciarpetta appesa al collo...ma cercavo di capire se in questo mondo ipocrita possa esistere un discorso di violenza "giusta" e violenza "ingiusta e immotivata"....può esistere una cosa del genere???

ps: per me la violenza è unica e o si condanna o si accetta....non c'è una via di mezzo...
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 18:23:29
E' stato già detto di pensare a insaccare piuttosto che usare violenza? (oltretutto per il palloUne ..)
Messaggio del 10-02-2010 alle ore 18:25:02

allora, la violenza è da condannare a prescindere, ma se leggi bene le mie parole, ho detto che potrebbe essere giusto ricorrere ad essa come forma di difesa, e non di offesa
Messaggio del 11-02-2010 alle ore 07:09:12

A te questo comportamento induce la violenza di strada?



no, di fatti ero in ufficio quel giorno e non a Formello.
però questo non mi impedisce di ponderare la situazione per quello che è, a mio avviso.
Messaggio del 11-02-2010 alle ore 08:41:39
l calcio è specchio della società. L'abbiamo sentito ripetere tante volte, in questi giorni, dopo le violenze seguite all'assurda uccisione del povero Gabriele Sandri. L'abbiamo scritto anche noi, nel passato. Il calcio è specchio della società. Ne riflette lo spirito fazioso, frammentario. Mille schegge. Acuminate. Pronte a conficcarsi e a trafiggere. Per rendere visibile la propria esistenza. La propria passione. Perché siamo un popolo di tifosi.

Quattro italiani su dieci "tifano" per una squadra. Di questi, oltre la metà non si limita ad "amare", ma, al tempo stesso, "odia" un'altra formazione. Fino a ieri, principalmente la Juventus. Oggi, anche l'Inter. I vecchi e nuovi "potenti". Questo Paese di "tifosi", sminuzzato da innumerevoli esibizioni di odio e amore. In un mosaico di bandiere e di colori. Che si ricompongono, immancabilmente, di fronte a un comune nemico. Lo Stato. Le sue istituzioni. (Che, a loro volta, disorientano. Perché alternano deficit di autorità a episodi di arbitraria violenza).

L'Italia: un Paese in curva, abbiamo scritto tempo fa. Dove non c'è spazio per i moderati, per il fair play. Per il rispetto reciproco, per il dialogo. Facile tracciare paralleli, coincidenze, connessioni, legami. Fra calcio e società. Ribadire che il calcio è lo specchio della società. Però, è anche deviante. Comunque, parziale.

Oggi, in particolare, a noi pare più vero il contrario. E' il calcio che offre alla società uno specchio deformante. Perché è divenuto uno spettacolo dominante. Sovrano dei palinsesti mediatici. Garantisce ascolti stratosferici. Non solo nelle grandi occasioni. Quasi sempre. Fanno ascolti altissimi: la nazionale, le grandi squadre e quelle piccole. I campionati mondiali, quelli europei, quelli nazionali, la Champions League, i tornei estivi. Persino i trofei amatoriali e le partite giocate per beneficenza: attori contro cantanti, piloti contro giornalisti, preti contro atei.

Lo stadio è divenuto un'arena mediatica, dove sono in gioco non la vittoria di un torneo, uno scudetto. Ma identità, appartenenze. Che si scontrano, con regolare ferocia. Ormai, anche le poche settimane di luglio in cui il calcio si riposa, diventano difficili. Generano diffuse crisi da astinenza. Non solo per ragioni di business. Visto che il calcio in tivù è un affare iperbolico. E non solo per i "tifosi". Ma, perché, senza il calcio, questo Paese perde la bussola e il sentimento.

Senza il calcio: questo Paese sembra quasi perdere l'anima. Il soffio. Non resta che andare in vacanza. Ascoltare distrattamente le cronache dal mondo, che echeggiano sanguinosi scontri di civiltà. Lontani. In attesa di quelli, più coinvolgenti e vicini. Alla ripresa del campionato e di quel che lo precede. Per questo, il calcio, in tivù, non è più solo "spettacolo", definito da ciò che avviene in campo. Ma, come ha sottolineato Alessandro Dal Lago, mima, evoca le cadenze, le forme di una "battaglia". Condotta nello spazio "simbolico" (ma non solo) definito dallo stadio. Le squadre che si oppongono e combattono, in campo. Affiancate dalle tifoserie. Soprattutto in curva. Dove operano le "avanguardie": gli ultrà. Quelli che si menano tra loro, urlano cori razzisti e odiosi. Sparano razzi, lanciano oggetti. Quelli verso cui si lanciano, dopo ogni gol, i giocatori. Non per insultarli. Al contrario: per "celebrare" insieme il rito comune della vendetta, della guerra. Della vittoria e della rivincita. Contro tutti quanti.

Gli ultrà, di questa rappresentazione, non costituiscono una frazione deviante, marginale e deprecata. Interpretano, al contrario, una parte da protagonisti. Personaggi di primo piano. Il fatto che siano infiltrati, talora guidati da gruppi politici estremisti, soprattutto di destra (ma, in alcuni stadi, anche di sinistra), non è un incidente. Al contrario: è un requisito, una condizione. Perché gli "estremisti" sono professionisti della protesta, dell'aggressione, dell'antagonismo. Dell'identità esibita, rivendicata e gridata. Contro tutti. Contro altre identità.

Norbert Elias, non a caso, ha definito lo sport "una battaglia controllata all'interno di uno scenario immaginario. In altri termini: un luogo nel quale la società (moderna) scarica le sue pulsioni più violente. "Delimita" l'aggressività che la attraversa. Il problema è che, oggi, quell'aggressività e quella violenza, invece di essere circoscritte dagli stadi, esaurite dalle partite, tracimano. Si disseminano intorno. Negli spazi circostanti. Ma anche altrove. Nelle autostrade, nei quartieri delle metropoli e delle città. Accendono focolai un po' dappertutto.

Il calcio, per questo, oggi non è più specchio della società. Semmai, è vero il contrario. La società si specchia nel calcio. Ne assorbe gli umori, le tensioni, le violenze. Per poi ritrarsi. Prendere le distanze. Denunciarne la degenerazione. Urlare contro le frange violente.
Messaggio del 11-02-2010 alle ore 10:17:59
se devo difendere me, la mia casa, la mia famiglia, la mia fidanzata la violenza non è solo giusta. è sacrosanta.

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