Sport
io ho capito quasi niente, cioè che questo qui è stato diffidato dall'entrare allo stadio tranne che per giocare, ma leggo ora da ultras25 che il soggetto in questione ha aggredito due persone. mi sbaglio?
se non mi sbaglio il discorso secondo me è un po' complicato. voglio dire, non so fino a che punto si possa impedire a una persona di andare a lavorare. però dopo un'aggressione io datore di lavoro licenzio il mio dipendente violento. se poi non lo vogliono licenziare merita come minimo una grossa punizione dalla società, dalla federazione, dalla giustizia ordinaria. penso che se si vogliono contrastare fenomeni di violenza non sia sufficiente mandare i giocatori in campo con le magliette "non vi menate", ma essere d'esempio.
Noi abbiamo gente che ha la doppia firma e diffida per 3 anni per una puttanata e so cesso che ha compiuto una doppia aggressione con prognosi di uno dei due aggrediti di 5 giorni può entrare lo stesso nello stadio??????????????

Giglio però è un daspato «sui generis». Non un tifoso violento ma un calciatore professionista. E bisogna anche tenere presenti le esigenze dell’Olbia calcio, che su di lui ha investito e lo stipendia. «Tenendo conto dell’attività di Giglio come giocatore professionista - spiega la portavoce della questura di Sassari, Bibiana Pala -, e visti gli impegni presi con l’Olbia calcio, Giglio potrà accedere agli impianti sportivi quando sarà stato convocato per incontri di campionato, Coppa Italia e tornei anche amichevoli, onorando così gli impegni assunti con l’Olbia calcio con la stipula del contratto di lavoro».
che CAGATA IMMANE.
eh no!!!!
EH NO!!!
calciatori ok... ma per esempio, magazzinieri?? li, del lavoro da 600-700-800 euro al mese PERSO non se ne SBATTE NESSUNO!!!
VERGOGNA!
tristezza

Calcio, Giglio punito col Daspo ma potrà scendere in campo
Il provvedimento del questore di Sassari, nei confronti del giocatore dell’Olbia Giglio, dopo l’aggressione al portiere Simone Aresti, avvenuta nell’intervallo del derby tra Alghero e Olbia
di Mario Carta
SASSARI. Sotto Daspo (il divieto di assistere a manifestazioni sportive) per un anno ma allo stadio potrà andarci, perché di mestiere fa il calciatore. E’ la sintesi del provvedimento del questore di Sassari, Cesare Palermi, nei confronti del giocatore dell’Olbia Giuseppe Giglio.
«Un provvedimento che devo accettare, per forza, ma che non trovo giusto» è la prima reazione dell’attaccante. «Un provvedimento che non condividiamo - aggiunge l’avvocato di Giglio, Michele Ponzano -, ma che se non altro vede rispettato il suo diritto a lavorare».
Tutto è nato il 10 gennaio, davanti agli spogliatoi nell’intervallo del derby Alghero-Olbia. Giuseppe Giglio non era convocato, ma era con la squadra. In un primo momento è venuto a contatto con il difensore dell’Alghero Martino Borghese, successivamente con il portiere avversario Simone Aresti, al quale poi sono stati assegnati 5 giorni di cure. L’accaduto è stato oggetto del referto arbitrale, del provvedimento del giudice sportivo (sei turni di squalifica a Giglio), dello scambio di diplomatiche frasi fatte tra le società, di memorie difensive e colloqui con il questore Cesare Palermi, che ha anche voluto acquisire la documentazione della Federcalcio.
Ieri la notifica del provvedimento, emesso perché Giglio è stato riconosciuto «autore dell’aggressione in danno del portiere dell’A lghero». Un provvedimento che farà discutere perché è rarissima la sua applicazione nei confronti dei protagonisti attivi del calcio.
Daspo, acronimo solitamente accostato al mondo della teppa da spalti, vuol dire divieto di accesso ai luoghi nei quali si svolgono manifestazioni sportive. «Così adesso sembro io il cattivo della situazione - si sfoga Giglio -. Vengo paragonato ai tifosi violenti, ma la mia carriera parla diversamente. Parolacce e altro negli spogliatoi e in campo accadono da sempre, ma se è accaduto qualcosa io non ero solo, dall’altra parte c’era qualcuno».
Giglio però è un daspato «sui generis». Non un tifoso violento ma un calciatore professionista. E bisogna anche tenere presenti le esigenze dell’Olbia calcio, che su di lui ha investito e lo stipendia. «Tenendo conto dell’attività di Giglio come giocatore professionista - spiega la portavoce della questura di Sassari, Bibiana Pala -, e visti gli impegni presi con l’Olbia calcio, Giglio potrà accedere agli impianti sportivi quando sarà stato convocato per incontri di campionato, Coppa Italia e tornei anche amichevoli, onorando così gli impegni assunti con l’Olbia calcio con la stipula del contratto di lavoro».
Per qualcuno il calcio è un mestiere, per altri un divertimento. Giuseppe Giglio dovrà riuscire a far convivere nuovamente il primo aspetto con il secondo: «Provo tanta rabbia, non vedo l’ora di tornare a giocare», conclude il bomber, che ora attende il rientro a Olbia del suo avvocato prima di decidere se presentare ricorso.
(05 febbraio 2010)
ma ci rendiamo conto!!! è sempre più difficile capire se è più scemo carnevale o chi li porte a spasse... scrivo queste cose, perchè questo è un forum libero, sembrerebbe poco frequentato, invece è letto da molti, in particolar modo da persone illuminate che spesso incontro la mattina e mi fanne " mo vaje a legge quelle che si scritte", molti di questi ricoprono "ruoli", tanto per dire che il post caro prefetto è arrivato anche a chieti


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