Sport

Linea dura del Governo
Messaggio del 06-02-2007 alle ore 00:36:58

Stadi non a norma restano vuoti. Il governo intende vietare la presenza del pubblico in quegli stadi che non rispondono alle norme di sicurezza. Quindi, quando gli stadi riapriranno, il pubblico potrà essere presente solo in quelli che rispettano tutte le regole di sicurezza. "Su questo non transigo", ha detto Amato.

Flagranza di reato entro le 48 ore. Sarà nuovamente estesa la norma della 'quasi flagranza' tra coloro che saranno identificati attraverso le foto e i video. "Trentasei ore non sono sufficienti e si potrà arrivare alle 48 ore", spiega il titolare del Viminale.

"Daspo" preventivo ed esteso ai minorenni. Amato annuncia che il divieto di entrare allo stadio, sarà sganciato dal presupposto di un accadimento di un reato. E che sarà esteso anche ai minorenni. "Sarà inoltre rafforzata - dice Amato - la norma sull'obbligo di andare a firmare, perchè poi si va lo stesso alla partita: "Va trasformato in prescrizione imposta, vale a dire, l'obbligo durante la partita di fare lavori come pulire i bagni o le scritte sui muri".

Basta trasferte organizzate. Amato annuncia che non saranno venduti blocchi di biglietti per i club ospiti. Si intende così evitare il trasferimento in massa di gruppi ultrà organizzati.

Sicurezza interna affidata alle società. Stadi di proprietà delle società di calcio, sicurezza interna affidata agli steward, divieto di intrattenere rapporti tra società e gruppi di tifosi organizzati: sono queste le linee guida del "nuovo modello di governo del calcio", indicate dal ministro dello Sport, Giovanna Melandri.
"Si dovrà arrivare - aggiunge - a una partecipazione nella gestione degli impianti e questo in un medio periodo comporterà una distribuzione di oneri, con le forze dell'ordine impegnati a garantire la sicurezza esterna e gli steward dentro gli stadi.

Stop agli affari club-ultrà. Il governo intende vietare i rapporti economici tra le società e le associazioni dei tifosi.


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Editato da Jena Plissken il 06/02/2007 alle 00:37:39
Messaggio del 06-02-2007 alle ore 00:44:44
entro quale secolo?
Messaggio del 06-02-2007 alle ore 00:45:58
speriamo entro il primo
Messaggio del 06-02-2007 alle ore 00:47:21
Questo è il Football (Disorder) act di Blair, anche se mancano le pene detentive, per chi fa invasione di campo, per i cori razzisti o ingiuriosi
Messaggio del 06-02-2007 alle ore 00:52:28
Si infatti, ci sarebbero altre cosette...

Cmq credo che si debba cominciare dalla sicurezza interna agli stadi, i custodi sono i primi corrotti. E infatti:


CATANIA - "Andate via, pugno di bastardi, infami, guardie da mille euro al mese, hanno fatto bene a buttarvi le bombe, vi devono uccidere tutti". Aveva i suoi buoni motivi Luigi Mannino, 50 anni, custode dello stadio di Catania, per riservare quest'accoglienza agli agenti di polizia che si sono presentati nella sua abitazione per perquisirla. E che, dentro, hanno trovato mazze da hockey segate, sbarre di legno e d'acciaio, biglie di metallo, striscioni con slogan contro le forze dell'ordine e le squadre "nemiche", il Palermo prima di tutti ma anche la Roma e il Livorno. Alla scoperta del materiale da ultrà è seguito l'arresto: di Mannino, della moglie Grazia Falsaperla, 45 anni, e della figlia Angela, 20 anni, tutti di Catania e incensurati, ora accusati di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo la ricostruzione della squadra mobile, ieri sera gli agenti si erano recati allo stadio Massimino per perquisire l'abitazione di Gaetano Graziano Mannino, figlio di Luigi. Il ragazzo, 22 anni, ultrà, era stato sottoposto per tre anni, dal 19 febbraio del 2003 al 19 febbraio del 2006, al divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive, poiché già una volta aveva aggredito le forze dell'ordine con lancio di pietre e di altri oggetti contundenti. E invece nello stadio ci viveva, e con il padre aveva adibito parte dell'abitazione a "centro di rifornimento" per gli altri ultrà, che così potevano armarsi solo dopo aver superato ogni eventuale controllo. Gaetano Mannino, però, non era in casa: da venerdì, il giorno nero di catania, non si sa che fine abbia fatto, ed è ricercato dalla polizia.

I Mannino, definiti "scarsamente collaborativi", hanno impiegato trenta minuti per aprire il cancello con l'obiettivo, secondo la polizia, di nascondere qualcosa. Questa mattina, il secondo tentativo: gli uomini della squadra mobile con quelli della Digos sono tornati allo stadio per perquisire un'area alla quale non avevano potuto accedere per la presenza di due grossi cani aggressivi.

Dopo aver suonato ripetutamente al citofono, e atteso parecchi minuti, Luigi Mannino (sul braccio destro un vistoso tatuaggio, "marchio" degli ultrà della curva Nord) si è prima rifiutato di aprire, poi, insieme la moglie e alla figlia, si è scagliato contro i poliziotti: "Andate via pugno di bastardi e infami, hanno fatto bene che vi hanno buttato le bombe, vi devono uccidere tutti". Alle parole si è aggiunta subito l'aggressione fisica, una colluttazione che ad alcuni agenti ha procurato lesioni, giudicate guaribili in quattro giorni.

Grazie alla perquisizione, nel cortile accanto all'abitazione sono state rinvenute due mazze da hockey avvolte in una bandiera del Catania Calcio, oltre ad altri oggetti contundenti e, all'interno della casa, una felpa con la sigla "A.C.A.B.", acronimo inglese per "All cops are bastard", "Tutti i poliziotti sono bastardi".



Altrimenti nn si spiegherebbe come uno scooter riuscì a salire sul secondo anello di San Siro.
Messaggio del 06-02-2007 alle ore 00:55:08

gli uomini della squadra mobile con quelli della Digos sono tornati allo stadio per perquisire un'area alla quale non avevano potuto accedere per la presenza di due grossi cani aggressivi.




Messaggio del 06-02-2007 alle ore 02:21:48
li difendi tu i cani aggressivi?
Messaggio del 06-02-2007 alle ore 02:30:17

sarà che il governo segue la linea dura...

ma a me chissi' mi fà indurire un'altra cosa!!!


parla solo per luoghi comuni e dice una marea di cazzate sensa senso
(vabbè , esattamente come il suo capo ruttelli!)

...ma come le dice bene lei...





Messaggio del 07-02-2007 alle ore 00:11:48
(AGI) - Roma, 6 feb. - "Condivido l'impostazione generale data dal ministro Amato e attendo di vedere i provvedimenti del governo". Lo ha detto l'ex ministro dell'Interno Beppe Pisanu intervenendo nel dibattito nell'aula del Senato dopo le comunicazioni del ministro Giuliano Amato. "Condivido pienamente il proposito di garantire la piena applicazione delle norme esistenti. Ricordo che nella loro prima applicazione - ha sottolineato il senatore azzurro - ci fu una riduzione della meta' degli episodi di violenza negli stadi.
Poi le norme non sono state applicate perche' non c'e' alcun interesse delle societa' sportive a spendere per garantire la sicurezza agli spettatori, alle forze dell'ordine e agli stessi calciatori spendono cifre inaudite per ingaggiare un campione, ma non vogliono spendere cifre modeste - ammonisce Pisanu - per garantire la sicurezza. Ma che cosa ci vuole capire che la testa di un poliziotto o di un carabiniere vale quanto la testa di un capocannoniere?". L'ex responsabile del Viminale ha proposto poi lo stop a tutti i biglietti omaggio perche' "e' proprio il mercato di questi biglietti, gestiti dalle tifoserie estreme, ad alimentare gli intrecci perversi tra tifosi e societa'". Pisanu e' perfettamente d'accordo con l'estensione a 48 ore dell'arresto in quasi flagranza. "Capisco le obiezioni dei giuristi - ha concluso - ma quella norma ha avuto uno straordinario effetto e oggi abbandonarla significherebbe abbassare la guardia". Infine, Beppe Pisanu ha lanciato anche la proposta di prevedere il reato di associazione a delinquere per quei gruppi di tifosi che si organizzano in partenza per compiere atti violenti. (AGI)

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