Sport
ormai sto a ruota...
Messaggio del 09-03-2004 alle ore 19:59:43
ANTONIO CASSANO
IL MESSAGGERO Martedì 9 Marzo 2004
Strepitoso anche contro l’Inter, ha stregato critici e avversari. Unico per come abbina tecnica pura e forza fisica
di MIMMO FERRETTI
ROMA - L’Italia vota Antonio. Un autentico plebiscito per el pibe de Bari , capolista del partito dei Nuovi Fenomeni. Le magìe proposte a raffica contro l’Inter hanno convinto anche quanti non hanno una Lupa tatuata sul cuore. L’Italia pallonara, un tempo scettica e parecchio prevenuta nei confronti di quel ragazzino capriccioso, è stata costretta a ricredersi. Ora si è innamorata del genio, dei numeri, delle giocate e anche delle smorfie di Antonio Cassano, uno capace di vincere le partite da solo, o al massimo in compagnia del fratello maggiore Francesco. Ecco perché gli amanti del bel calcio, non del calcio tattico o muscolare, storcerebbero il naso se non lo vedessero indossare la maglia azzurra della Nazionale in Portogallo. «Se continua così, verrà agli Europei», ha sentenziato Trapattoni. E ci mancherebbe altro...
Complicato, e ingiusto, dividere Cassano da Totti e viceversa: i due sono legati da un feeling che va oltre l’aspetto tecnico. Antonio e il capitano sono nati per giocare l’uno al fianco dell’altro, sconvolgendo le vecchie tesi secondo le quali l’attacco ideale è composto da uno grande e grosso e da un altro piccolo e rapido. Totti e Cassano dimostrano che là dov’è l’arte nulla è impossibile. Ciò che rende la coppia romanista unica è la straordinaria qualità tecnica che i due riescono a proporre a getto continuo. Antonio ha colpi che Totti non ha, così come il capitano ha qualità che l’altro ancora si sogna: tutto questo, li porta ad essere assolutamente complementari. Insieme sfiorano la perfezione. E, non a caso, insieme hanno già segnato ventisei reti. E, sempre non a caso, entrambi hanno già migliorato i rispettivi record personali.
I limiti di Cassano, che deve ancora compiere ventidue anni, sono per il momento sconosciuti. Pur non essendo una prima punta, segna quanto una prima punta (finora undici gol in campionato, tre in coppa Uefa, più uno con la Nazionale); e se gioca da seconda punta, segna come nessun’altra seconda punta. Fa gol di destro, di sinistro, di testa, in acrobazia o accarezzando il pallone, e raramente firma gol facili, o addirittura brutti. Sradicargli il pallone dai piedi è impresa quasi disperata, perché lui sa difenderlo con innata maestria, contando su due gambe forti come querce. Ma il suo vero marchio di fabbrica è la facilità di corsa, anche a frequenze elevate assai, con il pallone tra i piedi. E l’abbinamento tecnica-rapidità gli consente di disegnare sul campo autentici capolavori tecnici. Esemplare, sotto questo aspetto, l’azione che domenica sera ha portato al calcio di rigore: Antonio, palla al piede, s’è messo davanti al velocissimo Cordoba e, nascondendogli il pallone, l’ha costretto al fallo. «Meno male che ha un caratteraccio», ha sentenziato il senatore Andreotti. «Se non l’avesse, Cassano non avrebbe la spinta per fare quelle cose eccezionali». Ma ultimamente le “cassanate” sono accompagnate solo dalla standing ovation del pubblico in delirio.
Oltre a saper segnare, Cassano sa anche far segnare. Ne sa qualcosa Totti («Per arrivare allo scudetto non ci resta che continuare a vincere tutte le partite»), ne sa parecchio anche il brasiliano Mancini e, inutile nasconderlo, vorrebbe saperne un po’ di più anche Bobo Vieri. Immaginate un po’ Totti, Cassano e Vieri nella stessa squadra: un suggerimento per Capello, quasi un ordine per il Trap. «Vorrà dire che da Torino io mi porterò Di Vaio e Miccoli...», ha detto scherzando Del Piero, il potenziale escluso dal trio degli amiconi.
ANTONIO CASSANO
IL MESSAGGERO Martedì 9 Marzo 2004
Strepitoso anche contro l’Inter, ha stregato critici e avversari. Unico per come abbina tecnica pura e forza fisica
di MIMMO FERRETTI
ROMA - L’Italia vota Antonio. Un autentico plebiscito per el pibe de Bari , capolista del partito dei Nuovi Fenomeni. Le magìe proposte a raffica contro l’Inter hanno convinto anche quanti non hanno una Lupa tatuata sul cuore. L’Italia pallonara, un tempo scettica e parecchio prevenuta nei confronti di quel ragazzino capriccioso, è stata costretta a ricredersi. Ora si è innamorata del genio, dei numeri, delle giocate e anche delle smorfie di Antonio Cassano, uno capace di vincere le partite da solo, o al massimo in compagnia del fratello maggiore Francesco. Ecco perché gli amanti del bel calcio, non del calcio tattico o muscolare, storcerebbero il naso se non lo vedessero indossare la maglia azzurra della Nazionale in Portogallo. «Se continua così, verrà agli Europei», ha sentenziato Trapattoni. E ci mancherebbe altro...
Complicato, e ingiusto, dividere Cassano da Totti e viceversa: i due sono legati da un feeling che va oltre l’aspetto tecnico. Antonio e il capitano sono nati per giocare l’uno al fianco dell’altro, sconvolgendo le vecchie tesi secondo le quali l’attacco ideale è composto da uno grande e grosso e da un altro piccolo e rapido. Totti e Cassano dimostrano che là dov’è l’arte nulla è impossibile. Ciò che rende la coppia romanista unica è la straordinaria qualità tecnica che i due riescono a proporre a getto continuo. Antonio ha colpi che Totti non ha, così come il capitano ha qualità che l’altro ancora si sogna: tutto questo, li porta ad essere assolutamente complementari. Insieme sfiorano la perfezione. E, non a caso, insieme hanno già segnato ventisei reti. E, sempre non a caso, entrambi hanno già migliorato i rispettivi record personali.
I limiti di Cassano, che deve ancora compiere ventidue anni, sono per il momento sconosciuti. Pur non essendo una prima punta, segna quanto una prima punta (finora undici gol in campionato, tre in coppa Uefa, più uno con la Nazionale); e se gioca da seconda punta, segna come nessun’altra seconda punta. Fa gol di destro, di sinistro, di testa, in acrobazia o accarezzando il pallone, e raramente firma gol facili, o addirittura brutti. Sradicargli il pallone dai piedi è impresa quasi disperata, perché lui sa difenderlo con innata maestria, contando su due gambe forti come querce. Ma il suo vero marchio di fabbrica è la facilità di corsa, anche a frequenze elevate assai, con il pallone tra i piedi. E l’abbinamento tecnica-rapidità gli consente di disegnare sul campo autentici capolavori tecnici. Esemplare, sotto questo aspetto, l’azione che domenica sera ha portato al calcio di rigore: Antonio, palla al piede, s’è messo davanti al velocissimo Cordoba e, nascondendogli il pallone, l’ha costretto al fallo. «Meno male che ha un caratteraccio», ha sentenziato il senatore Andreotti. «Se non l’avesse, Cassano non avrebbe la spinta per fare quelle cose eccezionali». Ma ultimamente le “cassanate” sono accompagnate solo dalla standing ovation del pubblico in delirio.
Oltre a saper segnare, Cassano sa anche far segnare. Ne sa qualcosa Totti («Per arrivare allo scudetto non ci resta che continuare a vincere tutte le partite»), ne sa parecchio anche il brasiliano Mancini e, inutile nasconderlo, vorrebbe saperne un po’ di più anche Bobo Vieri. Immaginate un po’ Totti, Cassano e Vieri nella stessa squadra: un suggerimento per Capello, quasi un ordine per il Trap. «Vorrà dire che da Torino io mi porterò Di Vaio e Miccoli...», ha detto scherzando Del Piero, il potenziale escluso dal trio degli amiconi.
Messaggio del 09-03-2004 alle ore 19:46:27
zamu..tu puoi andare tranquillamente nel settore ospiti..
zamu..tu puoi andare tranquillamente nel settore ospiti..
Messaggio del 09-03-2004 alle ore 16:17:55
senti tu, voglio vedè quand'è ke ti decid a portà anke me a ste partite
una volta sola ce vojo annà....ma caxxo...nn ti ricordare a telefonarmi solo quando già stai lì
ps teng a pazzià
senti tu, voglio vedè quand'è ke ti decid a portà anke me a ste partite
una volta sola ce vojo annà....ma caxxo...nn ti ricordare a telefonarmi solo quando già stai lì
ps teng a pazzià
Messaggio del 09-03-2004 alle ore 15:13:55
avv....qui si puo parlare di tifo....no di fregnarie
avv....qui si puo parlare di tifo....no di fregnarie
Messaggio del 09-03-2004 alle ore 15:12:51
la colpa è di questo qua..
el pibe de bari!
la colpa è di questo qua..
el pibe de bari!
Messaggio del 09-03-2004 alle ore 15:11:19
che sballo....
che sballo....
Messaggio del 09-03-2004 alle ore 15:07:04
Tu stai grave
Tu stai grave
Messaggio del 09-03-2004 alle ore 15:03:58
illusi..
illusi..
Messaggio del 09-03-2004 alle ore 14:59:09
...di ROMA e di Stadio Olimpico! la domenica devo andare..è più forte di me, questa è la mia droga!!
ROMA -INTER 7 MARZO 2004 ore 20,20
la curva sud prima che le squadre scendano in campo...
ore 20,25 inno della roma, tutti in piedi con le sciarpe tese..si canta ROMA,ROMA,ROMA core de sta città..
ore 20,30 scende in campo la squadra della capitale..torciata
ore 20,30 la curva nord accoglie i graditi ospiti
ore 20,33 gli ospiti non riescono a contraccambiare la calorosa accoglienza...
ore 22,40 partita finita..4 a 1...la sud è ormai sfollata ma c'è tempo per l'inzummo finale agli ospiti che usciranno verso mezzanotte...
...di ROMA e di Stadio Olimpico! la domenica devo andare..è più forte di me, questa è la mia droga!!
ROMA -INTER 7 MARZO 2004 ore 20,20
la curva sud prima che le squadre scendano in campo...
ore 20,25 inno della roma, tutti in piedi con le sciarpe tese..si canta ROMA,ROMA,ROMA core de sta città..
ore 20,30 scende in campo la squadra della capitale..torciata
ore 20,30 la curva nord accoglie i graditi ospiti
ore 20,33 gli ospiti non riescono a contraccambiare la calorosa accoglienza...
ore 22,40 partita finita..4 a 1...la sud è ormai sfollata ma c'è tempo per l'inzummo finale agli ospiti che usciranno verso mezzanotte...
Nuova reply all'argomento:
ormai sto a ruota...
Registrati
Mi so scurdate la password
Hai problemi ad effettuare il login?
segui le istruzioni qui




