Messaggio del 04-01-2010 alle ore 11:07:07
Luke Flamming: promosso titolare per affidabilità e contesto, uno dei più giovani esponenti del clan resto forumniano ha la capacità adattiva di un enzima silente: attivabile per necessità come nei tiri a cadenza verso la sua porta, silenzioso vigile e direttore nelle ripartenze dalla difesa. Dirige i movimenti della linea a 4 davanti a sé con la giovialità di un posteggiatore abusivo romano. Macroregionale, voto 7+.
Pellaro: il virgulto esterno difensivo 167ino copre con la solita efficacia nordeuropea l’area di competenza, mostrando però questa volta una timidezza verginale nella fase difensiva. Il rossore del suo viso durante il match denota la consueta stoica abnegazione che ne ha fatto un martire riconosciuto dalla chiesa ortodossa, idolatrato nella Tracia inferiore come fenomeno semidivino portatore del vento. Zefiro, dio del vento di Ponente, voto 7-.
Straigh to Hell: rispetto al collega Pellaro, entra con la giusta iubris semitica in campo, la cui barba diventa una rapida e facile contestualizzazione dorica. Marmoreo come un capitello il giorno dell’inaugurazione del tempio e lattescente come la luce che vi si rifrange sopra, vola rapido sulla fascia di competenza propiziando il primo gol restoforumniano. A tratti però appare distratto come un’allieva di Saffo il primo giorno di primavera. Fanciullo dell’altare, voto 7,5.
Bullok: sorridente come un finanziere in una banca svizzera, il miglior terzino che la storia del calcio lancianese ricordi dal Rinascimento ad oggi, mette in campo a mo’ di verdura del mercato rionale il solito ensemble fiero ed elegante di esperienza, maturità, sostanza e coerenza, con la solidità del sedano di settembre e il colore polposo di un melograno a giugno. Denominazione di origine protetta, voto 7+.
Druso: mitologico ed allegorico come un ritrattista francese di metà Ottocento, porta con sé in campo la meravigliosa sintesi estetica di un quadro di Jean-Francoise Millet, “La morte e il taglialegna”. Senza esagerare nel baroccheggiante mondo del centrocampo, resta legato alla costanza realista e naturista del suo fare calcio, dando di lama e non di fioretto verso il resistente tronco della metà campo avversaria. D’Orsay, voto 7+.
GB91: l’avevamo lasciato con il labbro superiore ancora segnato dal latte e Nesquik, quando la merenda del pomeriggio è una istituzione più forte del bar mitzvah ebraico. Lo ritroviamo maturo come un nostromo della marina inglese, con un filo di barba che gli cinge il viso e ne riflette, beato, gli scuri raggi del sole nel fine dicembre frentano. Svetta a centro area per il suo primo gol ufficiale come un airone in pieno amore: “nessun uccello vola troppo in alto, se vola con le proprie ali”. William Blake, voto 8.
Pekorino: la fascia di capitano, donatagli da mister Atelkin nel pregara, lo sorprende come le avances di una zia irrequieta, ma ne nobilitano l’animo e l’autostima come l’acquisto in farmacia della prima confezione di preservativi. Protegge la difesa con maestria e cellulosa copertura, bloccando sul nascere le eiaculazioni offensive giallo crociate, sempre pronte ad inseminare la porta restoforumniana. Si autopropone anche in fase di impostazione, dimostrando una spavalderia da fascino postnobiliare. Anticoncezionale, voto 8-.
Vermillion: la velocità è definita come la derivata della posizione nel tempo, ovvero il tasso di cambiamento dello spazio in funzione del tempo. Il possente e bellissimo giocatore bolognese, futuro medico di serie tv, riesce a cambiare non solo lo spazio in funzione del tempo, ma anche il tempo in funzione dello spazio: adatta magistralmente i secondi a disposizioni con le sue finalità offensive, tagliando la difesa avversaria come un bisturi nell’asetticità della sala operatoria. Effetto Doppler, voto 8-.
Mutu82: la versatilità di questo giocatore farebbe imbarazzare di staticità anche la più malleabile delle paste sale, costruttrici in buone mani di vere e proprie opere d’arte. Nella mani callose di mr Atelkin e Faber, il furetto dai capelli color notte si barcamena con la capacità dell’acqua e della farina su tutto il campo, cercando la fonte di calore per l’essiccazione nel leale incontro con gli avversari. August Moreau, voto 7+.
Furma Jet: uno dei più sorridenti giocatori dell’entroterra adriatico, frentano di nascita e cinese di adozione, scherza col pallone e con il campo come un bambino dotato farebbe nell’atrio della scuola. Senza l’arroganza del primo della classe ma con l’intelligenza del Maestro Perboni, allieta i compagni di squadra come un Garrone per generosità ed un Derossi per bellezza ed intelligenza: li rende felici come l’ultimo giorno di scuola in terza elementare, ma attenti come prima della recita di Natale. Libro Cuore, voto 8.
Cacaturill: uno dei vanti dell’export frentano a Bologna per tentacolarità e vita notturna, risente un po’ della tensione pre-esordio con la maglia resto forumniana. Col passare dei minuti emerge però rapida la sua vigorosa maestria nel sottomettere, anche fisicamente, l’avversario di campo come di curva o di letto. Ultras nella mente e nell’applicazione quotidiana del suo vivere, è il tatuaggio vivente dell’insegnamento dickinsoniano: “non scoprire la debolezza è l'artificio della forza”. Akh, simbolo di forza interiore, voto 7,5.
Aktarus: incarnazione umana e frentana della divinità finnica Otso - figlio di un dio e re della foresta, scende in campo con la fierezza dell’orso e la volontà del fulmine che colpisce il terreno, ferendolo ma dando lui una carica elettrica di vita. Cacciato dai difensori avversari come un cervo la domenica d’apertura della caccia, si nasconde con l’abilità delle albe e dei tramonti lunghi dal fuoco nemico, cadendo alla fine soltanto una volta, sfinito dalla sua personale battaglia per la salvezza dell’uomo. “Batoron”, guerriero, voto 7.
28maggio2003: imballato ad inizio prestazione come un container sequestrato all’interporto campano di Nola, riesce con i minuti non solo a togliere il cellophan della navigazione interplanetaria, ma anche a rispondere con fierezza libanese all’errore di impostazione che poteva costare caro alla squadra resto forumniana. Si plaude comunque l’intrapresa e l’iniziativa di quel gesto, che ne han fatto denotare una gaglioffa voglia di rimettersi in gioco: è dei grandi uomini il rischio e l’errore. Fedor, voto 7-.
Cochise: il giovane ma veterano esterno di difesa e centrocampo fa ricordare, con la sua movenza ed eleganza ottocentesca, un personaggio dei racconti di Cechov. Come la Nina del racconto “Il Gabbiano”, “nel nostro lavoro poco importa se recitiamo o scriviamo, l'essenziale non è la gloria, non è il lustro, non è ciò che sognavo, ma la capacità di soffrire”: e il buon Cochise ci insegna come il sacrificio personale, tra rombi di motociclette ed ululati sofferti da bordo campo, sia la strada poco lastricata verso la piena maturazione personale. Zio Vanja, voto 7.
Duble: ha con sé la malinconia degli attaccanti di inizio anni Novanta, quando un ritorno al trequartista ne minava affidabilità e nome. Alto e fiero però, come un pioppeto del basso mantovano, si scaglia e staglia contro il cielo e il plumbeo spirito dell’area avversaria, giocando con le sue poche ma vigorose foglie a coprire il sole e a far vivere di ombre i difensori giallo crociati. Precipizio carsico, voto 7.
Mr Diabolik: uno dei più esperti esponenti di mr Atelkin, si muove questa volta con la sicurezza di un traghettatore croato e la corposità di una vera birra trappista belga. Sorridente anche lui, trasmette al campo la fiducia di un padrone di casa che ha da poco affittato la casa ad un professionista bancario: ri.ba. a fine mese garantita e nessun subaffitto in agguato. Quadro dirigenziale, voto 7+.
Diabo80: uno degli esponenti di spicco dell’ampio ma poco variegato panorama calcistico del quartiere “Il Pentagono”, schierato centrale di centrocampo a supporto dei linebacker rossoneri, dimostra l’esperienza maturata in anni ed anni di campo prima di cemento e poi polverosi, così numerosi nell’entroterra frentano. Timbra il cartellino dell’operatività con la precisione di un operaio bergamasco, senza farsi mancare la riconosciuta resistenza fisica che gli han fatto conseguire lo status di cittadino onorario del Karnataka, India. Città-giardino, voto 7+.
Miccoli: il BONDING, termine inglese per indicare LEGAME, attaccamento, è un fenomeno di base presente in natura. In termini fisici, si stabilisce quando due particelle si avvicinano e si attraggono. Negli esseri umani, il processo di attaccamento è stato studiato da Kennel e Klaus. Essi definiscono Il "bonding" come la relazione unica tra due individui, specifica e perseverante nel tempo. L'abbraccio, il bacio e lo sguardo, quali indici di attaccamento in via di evoluzione. Subito dopo la nascita, è necessario che madre, padre e bambino possano stare un po' di tempo insieme perché questo attaccamento si sviluppi. Tutto questo, nasce nel mentre del parto e nelle numerosi parti che lo compongono:
- Fase Promodica (prima fase del travaglio): elaborazione del nuovo modulo, con Miccoli davanti la difesa. Tensione emotiva, sudorazione, respiro affannoso, ritmo elevato del battito cardiaco. Emotività alle stelle;
- Fase Dilatante (seconda fase del travaglio): promulgazione mezzo stampa del nuovo schema. Sudorazione ed emotività in aumento. Emotività alle stelle. Comprensione del rischio e della nuova potenzialità in atto. Nuova consapevolezza della creazione vitale in atto;
- Fase Espulsiva: prepartita, spiegazione mezzo lavagnetta dello schema. Messa in campo della formazione titolare e posizionamento di Miccoli davanti la difesa;
- Fase Secondamento: partita in atto, esaltazione emotiva e soddisfazione per il risultato ottenuto. Inizio meccanismo di bonding: piena attività sensoriale.
Gioia e dolore del parto e della creazione, bonding calcistico: voto, n.g.
Col passare dei minuti emerge però rapida la sua vigorosa maestria nel sottomettere, anche fisicamente, l’avversario di campo come di curva o di letto.
Messaggio del 04-01-2010 alle ore 18:02:10
molte citazioni, linguaggio ricercato, metafore e similitudini avanguardiste sono i tratti caratterizzanti del nuovo Dante Alighieri del terzo millennio: MR ATELKIN!!!!!
Messaggio del 04-01-2010 alle ore 18:06:39
mida, appunto perché si dà troppo ad elucubrazioni dialettiche, ormai a tattica ningi fa chiù è il caso che lo rilevi alla guida del resto del forumca tu mi sa ca ni capisc di chiù
Messaggio del 04-01-2010 alle ore 23:00:40
mister ma io stavolta che c'entro??coi jeans e la giacca è un po' difficile giocare e ricevere questo giudizio in pagella..solo se ti riferivi a tiziano..
Messaggio del 05-01-2010 alle ore 09:20:56
ecco sono queste cose che mi danno da pensare sui cloni vecchi di taluni forumiani prestati a giovani rampolli del calcio frentano
Messaggio del 05-01-2010 alle ore 11:33:22
kaiser
non ci farà più a tattica, però l' RDF ha vinto pure a sto giro...
vabbè, ma con MICCOLI in squadra....è facile vincere!!!!!!!!!!!!!
Messaggio del 05-01-2010 alle ore 11:38:51
aspè al primo tempo nonostante c'erano i rincalzi in campo, la partita era alla pari, grazie solo ad un grossolano errore sono andati in vantaggio e Miccoli in quella posizione di centrocampista arretrato alla Pirlo è stato bloccato da noi e dai compagni che non ci hanno capito un'emerita mazza con lui in quella posizione
Messaggio del 05-01-2010 alle ore 11:46:54
kaiser, fai un grossolano errore considerando membri della tua squadra come rincalzi, si è tutti parte di un gruppo unico in una squadra dove non esistono titolari e riserve. la forza della RdF è questa, un gruppo in cui ognuno è titolare di se stesso, di tutti i ruoli e di ogni minuto della partita.
tu sei un professionista, strapagato tra l'altro, e non devi commettere ingenuità valutative del genere.
Messaggio del 05-01-2010 alle ore 11:47:52
per forza va inventando ruoli che taluni non hanno mai ricoperto, poi al secondo tempo è tornato al vecchio schema e ha vinto anche se soffrendosolo il palo ci ha negato il pareggio all'ultimo minuto
praticamente ha rinnegato i suoi tatticismi ritornando al passato e cioè con Miccoli in avanti
Messaggio del 05-01-2010 alle ore 11:49:16
il modulo è rimasto il medesimo per tutto il match, sul 2-0 ho spostato (anzi, abbiamo, io e mr Faber) in avanti per chiudere il match tu eri già sotto la doccia bomber
Messaggio del 05-01-2010 alle ore 11:50:39
vabbè, kaiser, sso giovani facciamoli sperimentare!!!mi pare che cmq impara in fretta: nel secondo tempo miccoli davanti e via!
Messaggio del 05-01-2010 alle ore 11:59:44
al primo tempo, che è quello che ho giocato io, non puoi negare che ne ho limitato il gioco visto che vi avevo studiato nel Vs. video di presentazione della gara scolaretti siete anche così arcisicuri di vincere che scoprite prima le Vs. carte purtroppo ho compagni che non ne capiscono una mazza di tattichese no col cavolo che perdevamo stavolta
Messaggio del 05-01-2010 alle ore 12:13:28
Beh, devo ammettere che se nei primi 20 minuti avevo libero spazio e in pratica potevo anche portarmi la palla avanti per metri, poi ho trovato l'ostacolo Kaiser di continuoooooooooooooooooo!!!
E secondo me aveva portato con se anche qualche compagno, perche' me ne ritrovavo ormai 3/4 ogni volta addosso!!!
Io non credo di aver fatto una grossa partita questa volta, il merito della vittoria e' soprattutto degli altri miei compagni, sono sincero.
Messaggio del 05-01-2010 alle ore 15:55:14
Druso pure a te nin ti so fatt tuccà tante palle ehpressimg a go goma da solo dopo è un po' dura farlocomunque non puoi negare questo ed è tanto per rispondere a taluni che addirittura mi hanno considerato NG.e stavo sotto antidolorifici
Messaggio del 10-01-2010 alle ore 09:58:08
combà era troppo buono il rintrocilo, me n'avesse magnate n'atre 'ttante!!!
per non parlare del agnello....... e mo m'arittokke.....
grandi le pagelle mister, l'unico voto che non condivido è il 7+ a druso.
alcuni commenti su druso raccolti a bordocampo durante la partita:
-cullù nz pò spuja,
-lu pallone nfa p jes,
-ma cullu nn facè l'arbitre???
- jame ciarell