Sport

ROMA SCONFITTA IN CAMPO E FUORI
Messaggio del 30-11-2004 alle ore 18:39:38
Freca, ma stai facendo uso di creatina ultimamente?

Messaggio del 29-11-2004 alle ore 21:11:37
tirano i bomboni i tifosi della Roma: "Cacciateli via".
tirano i bomboni i tifosi del milan: "Eh, ma questa era in tribuna stampa"
tirano i bomboni i tifosi intertristi: "Che noia".

Caressa super partes
Messaggio del 29-11-2004 alle ore 21:09:07
telecronaca su sky:

Hanno minimizzato sin dal prepartita immagini abbastanza eloquenti di bambini che scappavano nei parcheggi sotterranei x i lacrimogeni, poi la carica dei tifosi interisti al cordone dei poliziotti all'entrata dei rubbentini. Hanno aperto il match sottolineando che dentro lo stadio la situazione era assolutamente tranquilla. Poi nel secondo tempo il lancio di petardi del secondo anello sui tifosi rubbentini, e presumibilmente un lancio degli stessi verso la tribuna centrale di un qualcosa definito da Caressa "come carta...", ma che comunque esplodeva, quindi forse ...bombe?
"pare che un tifoso sia rimasto stordito, ma niente di grave..."
Caressa, Caressa...

sicuramente erano teppisti romanisti che pensavano di stare a carnevale e quindi sono mascherati da tifosi interisti!
che SKYfo
Messaggio del 28-11-2004 alle ore 20:29:30

ma solo a Roma succedono qst cose??

..i romani come al solito nn smentiscono la loro cafonaggine!!

..grazie x la figura ke fate fare all'Italia all'estero!!




Calcio, Inter-Juventus: tensione tra tifosi a San Siro

Milano, 19:34
Un fitto lancio di fumogeni e petardi ha accolto l'arrivo dei tifosi bianconeri allo stadio Meazza dove questa sera si gioca Inter-Juventus. Poco prima delle 19, gran parte dei tifosi juventini erano già arrivati allo stadio scortati, come di consueto, da un imponente cordone di carabinieri e polizia. Anche questa volta non sono mancati momenti di tensione. Alcune centinaia di ultrà interisti hanno infatti bersagliato con un fitto lancio di fumogeni, petardi e qualche bullone l'arrivo della tifoseria rivale, che comunque è riuscita a entrare nello stadio. Le forze dell'ordine - secondo quanto spiegato dalla Questura - si sono frapposte fra gli ultrà delle squadre. I tifosi nerazzurri, nella zona vicino alla biglietteria nord, stanno ancora fronteggiando polizia e carabinieri con lancio di bottiglie e petardi.

Messaggio del 20-09-2004 alle ore 22:19:17
Non prendiamo lezioni da nessuno è vero...però abbiamo fatto una pessima figura
Messaggio del 18-09-2004 alle ore 18:24:58
Non prendiamo lezioni da chi butta giù motorini!Ci siete mai stati in trasferta a Milano o a Torino a prendervi di tutto in testa?Questo solo per dire che tutto il mondo è paese e che non vogliamo prendere lezioni da nessuno tantomeno dal sindaco Albertini!Detto questo, spiacente per lo svedese!
Messaggio del 18-09-2004 alle ore 12:26:38
ci siamo! prenota!
Messaggio del 18-09-2004 alle ore 00:58:08
freca, ci sta poco da ridere...
anche se avesse combinato chissà quali torti, resta il fatto che anche la tribuna occupata dai cosiddetti vip è un covo di ultrà ed il fatto di voler giustificare un simile gesto con gli errori di Frisk dimostra che Roma a livello di ordine pubblico non è più controllabile. quindi poi non vi lamentate se chiudono lo stadio per un anno. spero cm che individuino chi è stato, cuscì jattocca a fatjà per tre generazioni per ripagare i danni causati alla società. e cmq se ti stive a la case era meje...
Su Cassano poi stendo un velo pietoso: qu8el che penso di lui l'ho già detto in passato, e molto prima che si segnalasse con le sue ultimissime prodezze...

PS: invece di pensare alla Roma e prenderti certe incazzature, preparati che quasi sicuramente giovedì si ricomincia a giocare allo sporting. Tu e il tuo amico ci siete??
Messaggio del 17-09-2004 alle ore 21:39:05
Messaggio del 17-09-2004 alle ore 21:13:28


PORCA MISERIA L'HO PRESO!!!!

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Editato il 21:16:53 17/09/2004 da frecavento
Messaggio del 17-09-2004 alle ore 20:56:20
Viaggio nel calcio malato di Roma dopo la moneta contro Frisk Tifosi di curva e ultras borghesi uniti nel grido: "Soli contro tutti" Radio, complotti, gladiatori
la capitale è scesa nell'arena
di CARLO BONINI


ROMA - Dicono che la punizione che laverà il sangue dell'arbitro Frisk arriverà il 21 settembre. E nella data sembra esserci una cabala. Perché il calcio, a Roma, è morto proprio un 21. Ma di sei mesi fa, il 21 marzo, notte del derby Lazio-Roma. Un collettivo autoinganno - consapevolmente ingrassato dagli addetti - impedì di celebrare allora quel funerale e, verosimilmente, impedirà di farlo oggi. Ma se soltanto si prova a ricordare quella notte si scoprirà come il canovaccio di Roma-Dinamo Kiev fosse già scritto.

Il 21 marzo uno stadio intero (non due curve), espressione della città intera (Roma e Lazio) prese in ostaggio una terna arbitrale, 22 giocatori, prefetto e questore (liquidati come due poveri bugiardi), Lega e Federazione, migliaia di agenti, decretando per via breve che il derby non andava giocato, che il "calcio era sospeso per volontà della gente di Roma". Arrivò la punizione sportiva (squalifica dello stadio Olimpico per due giornate, poi prolungata fino al termine della stagione per gli incidenti di San Siro), arrivò l'inchiesta della Procura.

Ma né l'una, né l'altra servirono. Perché né l'una, né l'altra potevano fotografare ciò che, al contrario, i nudi fatti raccontavano e che molti finsero di non vedere. A Roma, il calcio era, è diventato altra storia.

In questa storia, la passione non c'entra. Come non c'entra una vecchia favola che ti senti raccontare in città ogni volta dopo la tempesta: che il problema sono quattro imbecilli che abitano una curva. A Roma, da molto tempo, non è più così. Perché gli imbecilli sono tutt'altro che tali. Perché non abitano affatto (soltanto) le curve, ma posano regolarmente i loro lombi in tribune e distinti.

Gli "imbecilli" non hanno (soltanto) la faccia e la rabbia del sottoproletariato urbano, ma il "blasone" delle professioni liberali. Medici, avvocati, giornalisti, operatori di borsa, imprenditori. E' un club che è andato allargandosi, un selezionato demi monde che allo stadio non sempre paga, che incroci ogni domenica nel foyer di morbida moquette che immette ai settori che contano: tribuna Monte Mario, tribuna d'onore, tribuna stampa.

Ostentano grevezza di accento e incontinenza di vocabolario. Farebbero sorridere se soltanto non si prestasse ascolto a quel che dicono. Se soltanto non li sentissi ripetere e diffondere un verbo che a Roma, oggi, è diventato senso comune che si autoalimenta. "Roma contro tutti...".

Allo stadio Olimpico, alla fine di ogni partita vinta, lo speaker ufficiale della società, Carlo Zampa, grida "Roma ha vinto!". Non "la Roma ha vinto", ma "Roma" ha vinto. E' il grido del generale ispanico Russel Crowe, il gladiatore di Ridley Scott. E' il saluto che ricorda che lo stadio è un'arena, i giocatori i suoi gladiatori, la supremazia un affare non più sportivo e neppure di campanile. Ma di "romanità". E' un grumo di appartenenza che ha nella partita di pallone e nel calcio un pretesto.

Che ha prima cancellato le differenze politiche e di comportamento tra tifoserie diverse e quindi all'interno di una stessa tifoseria (le curve di Roma e Lazio ostentano da anni ormai una omogenea militanza di destra). Di più: che ha annullato ogni distinzione di tifo tra settori pure tradizionalmente diversi (come le curve e le tribune).

La prova è nella ferita sulla fronte di Frisk: aperta da una moneta scagliata dalla tribuna e applaudita dalle curve. Tutti insieme. Tutti "contro". Contro il "Nord ladrone e le sue regole", il Nord della trimurti Carraro-Galliani-Giraudo, il Nord "leghista", in una riproposizione rovesciata di luoghi comuni che si autoalimentano. Dove il "Nord" diventa luogo immaginifico dell'ingiustizia, del complotto e può persino vestire i panni della "Uefa".

Tre anni fa, quando questo grumo si manifestò, nessuno volle contenerlo o ebbe interesse a farlo. Fu la stagione dei torti arbitrali. Roma (non "la Roma") si convinse del complotto. La società e il suo presidente, Franco Sensi, decisero di dichiarare rotto il giocattolo, ma non se tirarono conseguentemente fuori. Da allora, quella battaglia contro i "poteri costituiti" sull'asse Torino-Milano (Sensi "Robin Hood", ricordate?) è diventata il mantra di una città e delle radio libere che ne cantano gli umori.

Nessuna capitale del calcio italiano ha le sue "Radio Incontro", "Rete Sport", "Radio Flash", e decine di altre ancora, con la loro corona di spensierati commentatori. In nessuna capitale del calcio esiste un Mario Corsi, detto "Marione", o un Max Leggeri capaci di pesare più di un sindaco, titolari del potere di pubblica scomunica per il giornalista sgradito, il giocatore che non riga dritto. A quei campioni non dispiace la telefonata in diretta per parlare di tutto e su tutto. Naturalmente senza filtro e senza contraddittorio.

In nessuna capitale del calcio, una questura è costretta a bussare alle porte di questi signori se intende acquietare le tifoserie, governarne gli umori. In nessuna capitale del calcio esiste un quotidiano ("Il Romanista") capace di tirare al suo esordio 70 mila copie avendo in testa solo la Roma e alla porta della sua redazione, imprenditori che sarebbero in fila per poter staccare una partecipazione azionaria.

Del resto, chi sbaglia non paga mai. L'irresponsabilità è la regola per chi a Roma racconta la Roma ai suoi tifosi. Per dirne una delle ultime. Proprio la notte del 21 marzo, il "Processo di Biscardi", sorpreso a simulare l'aggressione di un suo giornalista da parte di un reparto celere, se la cavò con una risata. La trasmissione televisiva è più florida che mai. Una bella linea continua a dividere a metà lo schermo in un tourbillon di ospiti illustri che - vanta Biscardi - fanno la fila per uno strapuntino. Da una parte lo studio di Roma, dall'altra quello di Milano. Perché il gioco "Roma contro il Nord" non abbia mai fine.

"Roma contro tutti", dunque. E Roma sempre più sola. La tifoseria, famosa per i suoi gemellaggi negli anni '70 e '80, non riconosce ormai un solo amico fuori dal raccordo anulare. La sua natura monolitica nell'appartenenza e nel luogo di residenza (i quattro quinti dei tifosi romanisti risiedono in città) ne fanno una minaccia per ogni questore d'Italia che ne ospiti una trasferta. Il 27 ottobre toccherà a Torino, a "Capello il traditore" e ai suoi transfughi Emerson e Zebina. Che partità sarà? Soprattutto: sarà una partita? O una battaglia?

Ieri mattina, le radio del tifo in libertà e qualche irresponsabile addetto, farfugliavano una storia istruttiva. Che più o meno suona così: l'arbitro Frisk "ha fatto scena" ("Non ha avuto punti di sutura"..) e sulla partita pesava la maledizione del nervosismo di Cassano, acceso dalle tentazioni di quel Rasputin di Mogg... Roma contro tutti.


FONTE LA REPUBBLICA
Messaggio del 17-09-2004 alle ore 20:55:51

Messaggio del 17-09-2004 alle ore 20:17:13
chi vuol essere MONTEMARIO
Messaggio del 17-09-2004 alle ore 20:13:04


Messaggio del 17-09-2004 alle ore 20:05:55
NOTIZIA FRESCA FRESCA...

CALCIO
17.21 Coppa Italia: 2 turni di stop a Pesaresi (Chievo)
Ammenda di 20.000 euro per la Salernitana

MILANO - Il Giudice sportivo, in merito alle gare di andata del I turno eliminatorio di Coppa Italia, ha squalificato per due giornate Pesaresi (Chievo) per offese all'arbitro. Un turno di stop anche per Mutarelli (Palermo, con ammenda di 1000 euro) e Montero (Ternana). Queste le ammende a societá: 20.000 euro alla Salernitana PER UNA BOTTIGLIA DI PLASTICA PIENA D'ACQUA CHE HA COLPITO SULLA FRONTE UN CALCIATORE DEL PALERMO SUL FINALE DI PARTITA, AL 43'. L'INFORTUNATO, TRASPORTATO FUORI DAL CAMPO, NON HA RIPRESO LA GARA. Multe infine di 5.000 euro per la Ternana, di 1.000 euro per il Lecce e di 500 euro per il Livorno.


è grave uguale? o il frocetto austriaco vale di + del calciatore del Palermo? mò sentite che sventola c'arriva a noi invece..
Messaggio del 17-09-2004 alle ore 16:45:18
Certo, l'arbitro arbitra male e mi sembra giusto tirargli accendini e monetine in testa..la cosa più logica...
E togliamo pure le recinzioni, tanto siccome i tifosi italiani sono i più civili del mondo insieme agli hooligans le partite - anche le più combattute e criticate - finiranno sempre a tarallucci e vino. Roma - Galatasaray, Roma - Lazio, il motorino di S. Siro, etc etc etc sono semplici episodi piccini piccini che possono capitare...chiaro...


Che schifo solo a pensare a delle minime giustificazioni a delle azioni del genere...
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 16:28:31
se succedono i casini la colpa nn è dei tifosi, ma:
1) delle amministrazioni locali
2) del governo

quindi la colpa è sempre di gasparri
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 15:48:51
Criminalizzate gli ultrà,alzate recinzioni in curva,vietate l'uso dei fumogeni e poi i teppisti sono in tribuna vip!!! IPOCRITI !!!! LIBERTA' X GLI ULTRA'!!!!
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 14:56:12
freca il fatto che a Milano ci sia il tunnel non giustifica l'accaduto-Taz-
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 14:53:11
l'anno scorso qnd il portiere del bari gilet fu stordito da un petardo i tifosi isolarono il cretino di turno e lo consegnarono alla polizia... il problema e che probabilmente quel tizio oggi si sta godendo una qualche partita in un qualche stadio... fosse successo in inghilterra (com'è successo, ndr) quel tizio non sarebbe + entrato in uno stadio A VITA oltre a dover scontare qlche mesetto in carcere...qste cose non succedono solo a Roma, purtroppo i cretini sono dovunque.-Taz-
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 14:50:14
dodici falli su Totti senza un cartellino giallo e alla prima entrata dura che fa lui lo ammonisci vuol dire che :

1) non sei imparziale
2) ti c'hanno mandato apposta visto il macello combinato già in Roma - Galatasaray del 2002
3)la gente s'è rotta le palle e ti è andata bene che stavi sotto la tribuna vip..se rientravi negli spogliatoi sotto la tevere te lo tiravo io il cellulare in faccia che mi sono fatto 500km per essere preso in giro da un frocetto svedese


Detto questo,finitela di fare i santi voi che scrivete qui sopra che pure i lancianesi tirano di tutto contro le terne arbitrali quando fischiano contro il Lanciano .
Vi ricordo che a san siro esiste un tunnel che porta i giocatori al centro del campo e non l'hanno messo per abbellimento. ciao belli
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 14:32:44
è solo un gioco...

Forse non abbiamo la cultura della sconfitta, o forse quella della vittoria, oppure quella dello sport, o forse, e mi sorge una domanda, non è che forse non abbiamo più cultura, e basta



da corederoma.it
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 14:25:26
l'unico rimpianto è che non l'hanno cecato quel frocio svedese
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 11:43:10
se mettono le corna a totti, roma diventa la città dei cornuti
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 11:31:37
infatti, solo a roma succedono ste cose... ma jete a cagà tutte quende!!!
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 11:15:19
..scandaloso!!!

..ma solo a Roma succedono qst cose??

..i romani come al solito nn smentiscono la loro cafonaggine!!

..grazie x la figura ke fate fare all'Italia all'estero!!
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 11:01:06

Messaggio del 16-09-2004 alle ore 10:57:52
ma come si fa
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 08:41:58
S.P.Q.R.

E mo frecavè, scrivilo tu che significa!! schifosi come sempre e poi dite ai napoletani.
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 02:43:42
scandaloso!!!
Messaggio del 16-09-2004 alle ore 02:24:04
ROMA SCONFITTA IN CAMPO E FUORI - La Roma esce sconfitta due volte dall'esordio in Champions League. Sul campo, all'Olimpico la Dinamo Kiev chiude in vantaggio 1-0 il primo tempo. Fuori dal campo, dove ora deve aspettarsi una squalifica pesante e lunga: l'arbitro Frisk alla fine del primo tempo è uscito sanguinante dal campo dopo essere stato colpito alla testa da un oggetto lanciato dalla tribuna. L'espulsione di Mexes, un minuto prima, è stato il pretesto per il gesto. Tra l'altro l'oggetto è stato molto probabilmente lanciato da un settore vicino alla tribuna d'onore. Una serata di follia che ricorda quella di tre anni fa, con la mega rissa nella partita con il Galatasaray e che tra l'altro era diretta sempre da Frisk. «Una serata traumatizzante», ha detto Franco Sensi lasciando lo stadio. «Spero solo che la persona che ha lanciato questo oggetto adesso venga presa - ha detto invece il ds Franco Baldini - perchè voglio guadarla in faccia». La moneta che ha colpito Frisk è stata lanciata da un settore della tribuna centrale

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