Tiago, Poulsen, Molinaro, Paolucci e adesso Zaccheroni.

Se soltanto quattro anni fa mi avessero detto che alla Juve veniva Zaccheroni, avrei riso di gusto. Non che abbia niente contro l’uomo, che mi è simpatico, e nemmeno contro il tecnico, perché, oh, almeno adesso abbiamo un tecnico, il problema che avevamo prima noi tifosi juventini era che, con Ferrara, ancora prima di chiederci “ma sarà un bravo allenatore?” (no) ci si chiedeva “ma sarà un allenatore?” (no), quindi avere un tecnico va bene, è un primo passo, come quando vai a comprare una macchina e apri il cofano e vedi che dentro c’è il motore, non è che abbracci il concessionario gridando “un motore!”, no, te ne stai zitto con una la faccia serena come a dire “è normale”, però dentro lo sai che è una cosa buona che ci sia un motore.

Il problema, al massimo, è che eravamo abituati a tutt’altra cosa: Lippi, Capello, tecnici che tutto il mondo ci invidiava.

Zaccheroni, per carità, simpatico, però non ce lo invidia nessuno. Ora, lui può fare il 3-4-3, il 4-3-3, può fare il rombo, il trapezio, il cilindro, il rododendro, quello che vuole, non ce ne frega veramente niente, siamo troppo impegnati a bruciare i sedili dello stadio, e poi Ferrara ha provato tutti i moduli possibili e l’unica costante era il risultato; no, il problema è un altro, non il modulo ma gli uomini, ci serve gente che sappia lavorare come si deve e che sappia chi è da Juve (Gerrard) e chi no (Paolucci), e poi, una volta che ha preso chi è da Juve (Drogba) e non ha preso chi non lo è (Paolucci), sappia farlo funzionare.

Zaccheroni l’ha capito subito: il problema è psicologico, e infatti è subito andato a parlare con la squadra e io già pregustavo una sfuriata alla Capello, “gliene avrà dette quattro” ho pensato, “chissà che furia!”.

Poi però va in conferenza stampa e spiega che ha chiesto la “disponibilità” ai giocatori. “Nessuno ha detto di no” ha precisato con orgoglio. E mica scherzava: “Ieri ho chiesto la disponibilità… nessuno ha obiettato… era l’occasione per dire ho problemi miei, non mi piaci oppure ce l’ho con tizio e con caio, io non la do”.

Capito? E noi lì a pensare che fare l’allenatore fosse complicato. Io, una vita a immaginarmi chissà che robe da matti gli spiegano ai supercorsi di Coverciano, e adesso finalmente lo so: “Del Piero, mi sei disponibile a tornare per coprire il centrocampo?”. “No”. “Ah, scusa. E tu, Melo, potresti correre un po’ di più?”. “Mi spiace, mister, ho un mio problema con il mutuo del panfilo e…” “Come non detto, scusa se ti ho disturbato…” Capito? Un vero duro.

Secondo lui era plausibile che, mentre diceva “tu devi passarla a…” qualcuno lo interrompesse per dire “no, io a lui non gliela passo, mi sta antipatico”. Allora, in effetti, lì m’è venuto un brivido. Prima di alzarsi, conclude dicendo che “la Juve non deve fare 40 punti per salvarsi”. Salvarsi, Gesù bambino, ha pronunciato “la parola”.

In trent’anni di onorato tifo non l’avevo sentita dire neanche per assurdo. Mi sento male, sudo, ho un sospetto. Mi precipito a cercare negli archivi stampa. “Sarà il motore giusto?” mi chiedo, “Sarà il motore giusto? Sarà il motore giusto? Sarà il…”

Alla fine trovo questo trafiletto, anno 1992: “Il Venezia ricorre agli scongiuri dei maghi. L’ allenatore Alberto Zaccheroni ha pensato che un cattivo sortilegio stia evidentemente guastando il campionato al Venezia. La scorsa settimana la squadra era stata accompagnata in processione alla chiesa della Madonna della Salute. Ieri è stata chiamata allo stadio una maga, con il compito di scacciare la fattura.”

Ma… sarà un motore, soprattutto?

la mia mente nn lo vede proprio l'1X..impossibile..

Dai però alla fine quest'anno era più logico

Capra! Capra! Capra! Capra! Capra!