Sport
Premetto che non è il mio punto di vista, è l'intervista ad un avvocato.
Che di certo non esprime la totalità del pensiero ultras.
Però è un modo per conoscere bene quello di cui stiamo parlando.
E protestando.
Stasera ci sarà, a tal riguardo, una riunione nella nostra sede di via Caporali
di Giacomo Russo Spena
«È l'anticamera della carta sui diritti civili, un provvedimento da Ventennio». Lorenzo Contucci, avvocato di molti ultras ed esperto del pacchetto antiviolenza negli stadi, osteggia l'introduzione dal prossimo campionato della tessera del tifoso. Voluta dal ministro Amato (subito dopo la morte a Catania del commissario Raciti) e messa in pratica adesso da Maroni, si presenta come uno strumento di fidelizzazione adottato dalla società di calcio. Per contrastare gli episodi di violenza.
Dov'è il problema avvocato?
Non sono contrario di per sé alla tessera perché è corretto che una proprietà adotti una fidelizzazione coi propri supporter e cerchi di invogliare il proprio cliente con un rapporto di natura premiale. Se sono un sostenitore che va sempre allo stadio in casa, è giusto che in trasferta guadagni dei punti che mi consentono delle agevolazioni rispetto a quelli di solito guardano la partita in televisione.
E allora?
Questa non è la tessera del tifoso ma quella del Viminale, nel senso che da un lato la società si regola con i clienti-tifosi, dall'altro ci vuole il nullaosta della questura come per il porto d'armi. Si configura uno stato di polizia.
Quindi contesta il controllo delle questure?
Il problema sono i criteri con cui viene distribuita la tessera. Vieta l'emissione o la vendita per qualsiasi persona sottoposta a daspo o che è stata condannata, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Quindi se uno, sbagliando, fa una bravata da giovane poi per tutta la sua vita non potrà più entrare negli stadi.
In realtà Lega Calcio e Viminale dicono che non possono usufruirne solo chi ha una diffida in corso o chi ha avuto una condanna negli ultimi 5 anni.
Non è vero. Mentono sapendo di mentire. L'articolo 9 della legge 401 del '89 è chiarissimo: non devi esser stato condannato, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o causa di manifestazioni sportive. E non c'è scritto negli ultimi 5 anni. Stesso discorso per il daspo. In base all'articolo tutti i soggetti che hanno ricevuto una diffida, in qualunque anno, per qualsiasi ragione e qualsiasi sia stato l'esito del procedimento penale, non potranno avere la tessera. Poi forse le questure faranno una circolare per ammorbidire il provvedimento. Ma la legge rimane quella.
Quindi anche se alla fine uno viene prosciolto non può più accedere negli impianti?
Certo, la legge non prevede questo caso. C'è un vulnus giuridico, siamo allo azzeramento dei diritti civili di una persona. E malgrado quanto dica il ministero degli Interni a Milano ci sono già alcuni precedenti.
La tessera del tifoso infatti prende come modello la carta milanista Cuore Rossonero. Un caso?
Forse c'è un piccolo conflitto d'interessi (ride, ndr). Comunque la società ha distribuito all'inizio del campionato migliaia di tessere e successivamente il Viminale ne ha bloccate tantissime facendo un grande screening. Alcune sono state invalidate e inserite in un'apposita black list. Da qui il grido d'allarme delle tifoserie del Paese.
Nel resto d'Europa però esistono le tessere del tifoso e il modello non crea malumori.
Ma non sono gestite dallo Stato. A differenza dell'Italia le società sono padrone degli stadi quindi decidono loro chi volere: il nullaosta non viene dato dalla questura. Ad esempio, in Inghilterra le membership card sono gestite dalla proprietà, sono a pagamento e hanno sostituito il pubblico da popolare a ceto benestante. Non tutti possono permettersi la gold card. E' un meccanismo turbocapitalista, non mi piace ma è così e gli ultras lo accettano.
La scritta «No alla tessera del tifoso» campeggia sui muri di molte città italiane da Roma a Firenze, Napoli e Milano. Sta rinascendo un movimento ultras?
Stanno localizzando la protesta attraverso campagne di sensibilizzazione, ma non escludo che facciano anche una manifestazione nazionale. Non sono contrari, ribadisco, alla tessera in generale ma ai suoi criteri di assegnazione. Chiedono di modificare due articoli della legge, per il resto sono anche favorevoli a vietare la tessera per chi ha un daspo in corso o ha commesso, negli ultimi 5 anni, reati in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Con un pizzico di buon senso Maroni potrebbe risolvere facilmente la questione, c'è di mezzo la democrazia. Altrimenti faccia come vuole e si troverà proteste ovunque e stadi vuoti.
A livello legale sta preparando un'offensiva?
Sono pronto insieme a un pool di avvocati a fare ricorsi di ogni tipo e in qualsiasi sede. Compresa la corte di giustizia europea. La partita è appena iniziata.
One, ok e condivido ovviamente. ma parlando pane al pane, che cazzo avema fa? cioè, io sono residente quiggiù al nord, devo andare qui in questura a registrarmi per le trasferte del prossimo anno? aiutatemi a capire.
Il giorno in cui chiederai il biglietto (o l'abbonamento) per seguire una qualsiasi partita di calcio ti verrà consegnata la tessera del tifoso + biglietto a meno che tu non sia stato inserito dalla tua questura di competenza in una black list. Non bisogna registrarsi da nessuna parte, sono loro che registrano noi !!!
Un'articolo scovato su internet, lo trovo molto interessante...
Molte volte mi rendo conto che in Italia l'unico modo di capire come realmente stanno le cose non è leggere i giornali o guardare i telegiornali. A qualunque schieramento politico questi appartengano, saranno più le volte che faranno disinformazione che viceversa. A volte, però, ci si intenerisce nel rendersi conto che poi nemmeno è tutta colpa loro. Se chi fa le leggi per primo non si preoccupa poi di interpretarle è normale che al cittadino nessuno saprà spiegarle e quindi va da se che non sarà facile nemmeno rispettarle e farle rispettare. Quando sono in confusione, allora, mi rivolgo al popolo. Parlo con persone appartenenti a ceti sociali differenti. E da un sondaggio recente ho finalmente capito cos'è la tessera (o carta) del tifoso. Qualcuno pensa si tratti di una tessera che da diritto ad andare in trasferta anche quando la trasferta è vietata: SBAGLIATO! Qualcuno pensa di essere più tifoso lui di chi non se la fa: SBAGLIATO! E potrei andare avanti con altri 100 esempi. In realtà tutti e 100 potrebbero essere anche realistici, anche perché la maggior parte si è sentita in tv o letta sui giornali. Ma sarebbero sempre tutti e 100 SBAGLIATI!
La tessera del tifoso, o per meglio dire la carta visto che parliamo di una vera e propria carta di credito (è rilasciata dalla banca e appartiene al circuito VISA), è una carta che il Sig.Rossi chiederà alla SS Cavese. Per farlo dovrà compilare un modulo (lo potete consultare sul sito dell'osservatorio nazionale) in cui dichiarerà di essere figlio di Gesù. La Cavese lo trasmetterà alla questura che darà il nulla osta al rilascio previo controllo della classica black-list che tutte le questure hanno. Se il figlio di Gesù sarà riconosciuto tale avrà la sua bella tesserina da mostrare con orgoglio ai propri figli. Accumulerà dei punti, comprerà i biglietti on-line e quant'altro (questo poi saranno le singole società di calcio a deciderlo). Nel momento in cui il sig. Rossi farà una puzzetta allo stadio, ormai si viene diffidati anche per quello, la bella carta di credito gli verrà smagnetizzata e cosi i nipotini di Gesù la domenica non potranno andare più allo stadio con papà… MAI PIU'!!! E si, perché poi anche il sig Rossi entrerà a far parte della lista nera e… addio tessera, per sempre.
Qualcuno potrà dire che la tessera del tifoso è ormai in vigore in tutta Europa ma, aldilà del fatto che siamo in Italia… (e non è detto che ci dobbiamo uniformare tutti allo stesso modo e solo alle cose che fanno comodo ai politici…), comunque nelle altre nazioni in cui è presente la tessera non è controllata dallo Stato, ma è stabilita da un rapporto società-tifoso.
Dal momento che esiste il biglietto nominale, e abbiamo già sperimentato sulla nostra pelle quanta confusione generi anche in chi deve rilasciarlo, non riusciamo a capire in termini di sicurezza a cosa serva l'istituzione della tessera del tifoso. O meglio capiamo benissimo che, trattandosi di diffida a vita, sarà lo strumento che eliminerà le tifoserie organizzate (molti preferiscono la parola ultras ma noi C361 non vogliamo ghettizzare/strumentalizzare il termine).
Molto presto, se tutti faremo la tessera del tifoso, dovremo dire addio a movimenti, come quello di Cava, dove l'aggregazione è lo strumento migliore per far crescere i ragazzi più piccoli, dove si insegna il rispetto per l'amico, dove chi è più grande ha ancora voce in capitolo, dove ti insegnano che l'amico in difficoltà non va mai abbandonato... ideali che in altri ambiti sono scomparsi da tempo, valori che i fortunati come noi che con essi sono cresciuti hanno e vogliono ancora trasmettere.
C'è chi dice che tutto quello che abbiamo sopra riportato è pura ipocrisia e che il movimento ultras non è altro che violenza e delinquenza; ebbene ci sono realtà che purtroppo si nascondono dietro questa parola e ne hanno carpito l'ideale e, credetemi, non saranno loro a scomparire perchè per chi delinque non ci sarà tessera del tifoso che tenga.
Ormai non basta che a questo sistema ormai marcio siamo solo noi ad opporci. Noi vorremmo che il calcio si fermasse quando vi è una tragedia mentre la macchina mangiasoldi dice che non è possibile e allora è il momento che sia il singolo cittadino a dire di NO! No a questa "carta di credito", che ben presto si trasformerà in ricatto per le società minacciate di penalizzazioni e sanzioni se non la istituiscono, e per i tifosi ai quali viene addolcita la pillola con promesse di gadget e punti benzina ma non viene detto che se aderiscono a questa iniziativa saranno schedati in attesa di condanna.
Inoltre ci chiediamo: i dati dove saranno conservati? Chi potrà accedere ai nominativi? Chi sarà il titolare del trattamento, insomma di chi tutti noi saremo alla mercé?
Diciamolo chiaramente: è inaudito e anticostituzionale, che va contro ogni nostro diritto alla riservatezza, contro la "Convenzione Europea dei diritti dell'uomo", contro la convenzione di Strasburgo 108/1981, contro la carta di Nizza (2000), e contro la 196/2003 legge italiana che in materia di diritti del cittadino è una normativa ad hoc, ma che la tessera viola in più punti, insomma non ci sarebbe nessun tribunale in tutta Europa a dare ragione alla carta AMATO/MARONI (e paradossalmente nemmeno quest'ultimo che tanto la pubblicizza potrà averla visto che è stato condannato per lesioni a pubblico ufficiale avendo aggredito un poliziotto: capite che paese strano è l'Italia?!?!?).
L'incontro di Latina con il pool di avvocati, ci ha inoltre chiarito che da parte loro ci sarà la massima disponibilità a tenere delle conferenze in ogni città per spiegare a tutti i cittadini cosa sia veramente la tessera del tifoso. Queste conferenze pubbliche saranno aperte a tutti, poiché siamo sicuri che lo stesso discorso della retroattività dal 1989 interessa a molti cavesi che ora frequentano altri settori dello stadio e che per sempre non potranno più accompagnare i propri figli a vedere nessuna manifestazione sportiva.
In attesa che tutte le tifoserie si organizzino per quello che si è deciso a Latina, auspichiamo che almeno in questa occasione venga appoggiata la proposta di unità in tutti i sensi, e che almeno in questa battaglia ognuno si liberi del proprio egoismo personale.
IN ITALIA ALTRI PROBLEMI MERITANO ATTENZIONE
NON TOCCATECI LA NOSTRA PASSIONE
CAVESI
da cavesinati
Ah, sono loro che ci registrano????
Bene...non vedrò piu una partita.
Basta che hai pisciato una volta fuori dalla tazza e sei sulla black list...
Qui a Lanciano saranno/saremo in molti a non vedere più una partita !!!
allora non avete capito........per colpa...dei soliti 4scemi(per fortuna Lanciano non entra in merito)...
il calcio italiano avrà una brusca frenata di diversi anni...per poi(speriamo) ripartire con nuovo vigore!!
mi auguro che riparta questo vigore anche nei Palazzi.....se si devono educare i Tifosi cominciassero anche i "Ministri" ai vertici della federazione....che sono sempre gli stessi da una vita e ne fanno di cotte e di crude!!
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Editato da Jeeg Robot il 07/07/2009 alle 22:07:20
Per colpa dei 4 scemi il calcio italiano si fermerà e basta !!! Io non vedo una via d'uscita se continuiamo così... Mettici i 4 scemi + politicanti che non sanno nemmeno cosa sia una partita di calcio ed il mix è fatto. Questa legge (incostituzionale) sarà una mazzata vera e propria per il calcio.
Perchè se qualcuno commette un reato di qualsiasi genere si fa di tutto per riabilitare il colpevole alla vita di tutti i giorni, mentre se uno fa una stronzata in uno stadio dovrà restarne fuori per tutta la vita ?
mentre se uno fa una stronzata in uno stadio dovrà restarne fuori per tutta la vita ?
no......però loro vogliono evitarle "le stronzate".
Però il metro di giudizio è sbagliato!!
Quindi bisognerebbe trovarne di giusti(in italia è impossibile causa la negligenza totale di chi fà le leggi ).
Per me se la legge è nuova, bisogna ripartire da zero...sensa guardare gli anni precedenti e se proprio lo vogliono fare,trovare un metro appunto,di giudizio adatto per l'occasione.
Ho amici che hanno avuto diffide per cavolate....allora?...che fà questi non entrano più allo stadio?.....sarebbe proprio na cazzata!
Non solo chi è stato diffidato dal 1989 ad oggi non ha diritto alla tessera, ma anche chi ha avuto qualche altro "problemino" con la legge...
Esempio:
Un sabato sera qualunque un tizio qualunque tocca il culo alla uagliona mè, io mi rigiro e gli abbott lu muss , cussù mi denuncia...tribunale...danni... ecc ecc... bhè io non potrò più andare allo stadio....

addaver?....quindi non è solo per reati negli stadi?

allora allo stadio non ci può entrare più nessuno.....a Lanciano saranno 300 ogni domenica

E' proprio li il punto... se sei considerato "soggetto pericoloso" allo stadio non ci si va !!!
Mo vid tu quanta suggitt ci sta n'gir !!!

allora onesolution non entrerà più allo stadio.....

lui è molto pericoloso

Infatti one ha abbandonato il calcio si sta dedicando al tiro a segno.... nin li vid quanda ne te sparà sti jurn ???

è l'applicazione (della legge, non delle freccette

C'è differenza sostanziale tra ciò che DOVREBBE ESSERE e ciò che GIA' STA AVVENENDO A MILANO.
Il rischio incostituzionalità è assolutamente elevatissimo.
La logica stessa della legge è tremendamente Orwelliana.
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Editato da Onesolution il 08/07/2009 alle 01:12:00
NOTA BENE: dal 1991 ad oggi!!!!
se hai commesso un reato anke nn da stadio,ma riconducibile allo stadio(rissa,molestie,offesa a publico ufficiale etc.)
la questura puo rifiutarsi di invalidarti la tessera del tifoso.
ORA VIENE IL BELLO:
SE SEI PEDOFILO, MAFIOSO,EVASORE FISCALE, TRUFFATORE ETC.
puoi andare tranquillamente allo stadio!!!!

e altrove

riconducibile allo stadio
'mazza che puttanata. e che amarezza.

07-07-09
CALCIO: MARONI, SENZA CARD NIENTE TIFOSI ANCHE IN GARE CASALINGHE
(ASCA) - Roma, 7 lug - I club che non provvederanno entro la prossima stagione calcistica ad adottare la tessera del tifoso potrebbero giocare anche le gare casalinghe senza i propri supporter. E' l'ipotesi ventilata dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che nel corso di una conferenza stampa per fare il punto sull'attuazione dell'iniziativa lanciata lo scorso anno dal Viminale, spiega: ''Se il ministero non ha garanzie di tutela dell'ordine pubblico, io non limiterei solo le trasferte''. La conferenza stampa e' stata infatti preceduta da una riunione con il presidente della Figc, Giancarlo Abete (che e' anche commissario straordinario della Lega Calcio), e presidenti e rappresentanti dei club di serie A. Alcuni di loro, ha spiegato Maroni, ha accolto l'iniziativa con favore, altri no. Tra le ragioni di coloro che hanno espresso parere negativo, il costo dell'operazione, l'organizzazione e ''c'e' anche chi ritiene che questo non sia lo strumento giusto per garantire la sicurezza''. Ma a fronte dei ''confortanti dati della scorsa stagione calcistica, nel quale c'e' stato un calo degli incidenti del 50%, un -7% dei feriti tra i civili, un -40% di persone arrestate e un -23% nel numero delle unita' di forze dell'ordine impegnate per garantire la sicurezza negli stadi (che ha portato un risparmio per lo Stato di oltre 2 milioni di euro), Maroni ritiene che ''la linea del rigore e della fermezza sia quella giusta e io - ha aggiunto - la intendo continuare. Sono cosciente che la tessera del tifoso vada definita in modo piu' preciso, ma credo anche che questa sia la strada giusta''. Maroni infine ha espresso una certa amarezza per il fatto che l'iniziativa, lanciata un anno fa, ''non ha avuto l'accoglienza calorosa che io mi aspettavo''.
Anche il ministro non ci capisce nulla

voglio vedere quando milioni di persone si presenteranno allo stadio alla prima giornata e non potranno entrare

Ma non diciamo cazzate dai, succede il finimondo

purtroppo è così....lottiamo TUTTI fino alla fine e se andrà male, usciremo di scena come si deve......

NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO!!
Alla fine sarà il solito pastrocchio all'Italiana, dove a Caserta per dire Caserta interpreteranno in un modo ed a Prato per dire Prato in un altro.
se cogliete il messaggio, ho linkato una genialata.
Art. 9 della legge 13 dicembre 1989 n. 401
(introdotto da quel galantuomo del Ministro Amato,
non bisogna dare tutte le colpe a Maroni):
Nuove prescrizioni per le societa' organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio
1. E' fatto divieto alle societa' organizzatrici di competizioni riguardanti il gioco del calcio, responsabili della emissione, distribuzione, vendita e cessione dei titoli di accesso, di cui al decreto ministeriale 6 giugno 2005 del Ministro dell'interno, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 30 giugno 2005, di emettere, vendere o distribuire titoli di accesso a soggetti che siano stati destinatari di provvedimenti di cui all'articolo 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401 (il d.a.spo., n.d.L.), ovvero a soggetti che siano stati, comunque, condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive (non si parla degli ultimi 5 anni, cosa che sarebbe peraltro comunque illogica).
modulo per fare tessera tifoso:

Del resto, anche al di là della legge, è lo stesso modulo che ognuno di noi dovrà (meglio: dovrebbe) firmare per fare la tessera - presente su questa pagina sul sito dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazione Sportive - che conferma quel che dico.
Prima di tutto bisogna ricordare che se si dichiara qualcosa di non esatto nell'autocertificazione che vedete qui a destra, si viene denunciati e si dovrà subire un processo penale.
Dopo di ciò, a parte che l'intestazione della certificazione non coincide con il contenuto da dichiarare, la tribale modulistica in questione contiene:
a) una violazione di legge;
b) un eccesso di potere;
c) una disposizione corretta (secondo la legge) ma assurda.
Lo dimostrerò con una certa facilità.
Iniziamo dall'intestazione?
Ma sì, iniziamo.
"Certificazione di assenza di condanne penali e carichi pendenti"
significa che si deve dichiarare:
a) di non aver mai riportato una qualsiasi condanna penale, per qualsiasi reato;
b) di non avere in corso alcun procedimento penale nel quale già si è già stati rinviati a giudizio: in altre parole, chi ha un vero e proprio processo in corso.
Come vedrete, invece, nella autocertificazione si dovrò dichiarare tutt'altro, visto che si chiede:
a) di non essere sottoposti a provvedimenti d.a.spo. (che non sono procedimenti penalei ma provvedimenti amministrativi);
b) di non essere sottoposti a misure di prevenzione (ad esempio, sorveglianza speciale);
c) di non essere stati condannati per reati "da stadio".
Quindi l'intestazione non coincide con nulla di ciò che è richiesto e chi l'ha predisposta è un analfabeta giuridico.
Poi abbiamo detto che c'è una
a) VIOLAZIONE DI LEGGE
nella prima casella da barrare, il povero tifoso deve dichiarare di non essere destinatario di un daspo: l'art. 9 della legge antiviolenza n. 401/89, invece, dice che bisognerebbe dichiarare di non essere STATI destinatari di daspo, anche in passato, quindi.
La (totalmente falsa) interpretazione della norma è comunque condivisibile, visto che è logico che il "daspato" non possa avere la tessera.
In futuro, tuttavia - per capriccio o per gli inevitabili incidenti che ci saranno comunque - potranno comunque inibire lo stadio non solo a chi ha un daspo in corso ma anche a chi lo ha avuto in passato.
Lo dice la legge, e il Ministero dell'Interno dovrebbe seguire la legge.
Invece non lo fa, anzi, andando avanti con la lettura della modulistica, crea di propria iniziativa categorie di persone interdette dallo stadio, con un evidente
b) ECCESSO DI POTERE
Più che di eccesso di potere si dovrebbe parlare di "creazione di potere".
Il Ministero dell'Interno diviene Legislatore.
Non credo sia mai accaduto, né in Cina né in Cile.
La seconda casella, infatti, riguarda (escludendoli dagli stadi) coloro che sono sottoposti alla sorveglianza speciale di P.S., in base alla legge 1423/56.
Già, peccato che l'art. 9 della legge n. 401/89 che discplina chi può entrare allo stadio e chi no, non lo preveda, visto che si riferisce solo a chi ha avuto un daspo e a chi è stato condannato per reati da stadio.
Del resto è normale che, in uno stato di polizia, la polizia crei delle norme che non esistono, altrimenti che stato di polizia sarebbe?
Finiamo con l'unica
c) DISPOSIZIONE CORRETTA MA ASSURDA
perlomeno per quel che dice l'art. 9 della legge 401/89: la terza casella esclude dagli stadi chiunque sia stato condannato, anche solo in primo grado, per reati commessi in occasioen o a causa di manifestazioni sportive. Senza limiti temporali.
E' quel che dice la legge, infatti.
Se, quindi, il povero Mario Rossi, tifoso, è stato condannato nel 1989, ma anche nel 1957,come anche nel 1898 a 1000 lire di multa per un reato da stadio, non potrà avere la tessera del tifoso.
E se dice che non ha avuto condanne sottoscrivendo il modulo qui a fianco, commette un reato.
E' vero o non è vero?
Traiamo le conclusioni:
a) qualunque soggetto in grado di smentirmi, anche istituzionale, me lo faccia sapere, me ne spieghi le ragioni giuridiche e chiederò scusa pubblicamente acquistando una pagina pubblicitaria del Messaggero a mie spese, oltre ad offire una cena alla Pergola con il sottoscritto come cameriere;
b) Maroni! Lo sapevi?
Se sì, sei complice (beh, è pure ovvio).
Se no, informati.
www.asromaultras.it
da brividi.
anche consentenza non definitiva!!!!!!!!

b) Maroni! Lo sapevi?
Se sì, sei complice (beh, è pure ovvio).
Se no, informati.

Up up up !!!
up up, hurrà?
onesolution, il mio numero di telefono ce l'hai, l'anno prossimo chiamami e ti aggiorno dalle trasferte

Ma vaffanculo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
E' VERGOGNOSO!!!!
CHE AMAREZZA...
azz, manco a chiamarmi tu??


ci facciamo you and me di wind

mi sorge una domanda....
ma questa è la polizia di stato o uno stato di polizia??
ma l'hanno fatta passare???
se è si quanti parlamentari non potrebbero fare neanche i presidenti di circoli ricreativi, e poi se questa è una legge, dovrebbe valere anche per le altre manifestazioni sportive e non solo calcistiche.....anche per i concerti.....stronzate italiane....
sempre comunque grazie a degl'imbecilli, chie legifera e chi le leggi non le rispetta
Leggo di un grande entusiasmo per la nostra virtus, ma occhio a non perdere d'occhio la tessera !!! Riguarda tutti noi !!!

ritengo opportuna una maggiore divulgazione in ambito nazionale e locale del problema.
Spero se ne parlerà bene nelle opportune sedi.
CALCIO, JUVENTUS: PROTESTE A TORINO CONTRO CARTA DEL TIFOSO
Volantini e striscione di protesta la scorsa notte davanti alla sede della Juventus contro la 'Carta del tifoso': 'No alla tessera per il tifoso' c'era scritto. Li hanno messi tre persone con il volto coperto da cappucci. Sulla vicenda indaga la Digos di Torino. La società bianconera ha varato la tessera del tifoso, che permetterà ai possessori di accedere allo stadio anche in caso di restrizioni imposte dall'Osservatorio.
clicca qui
ritengo opportuna una maggiore divulgazione in ambito nazionale e locale del problema.
Spero se ne parlerà bene nelle opportune sedi.
In ambito nazionale se ne parla, e si stanno muovendo... è in ambito locale che la gente se ne strafotte...
tanto pè cambià...
mmh seb, parlo di stampa etc.
vediamo di organizzare noi qualcosa, un incontro, insomma, si lavori su una idea, se non ci muoviamo noi, magari all'unisono con altre realtà egualmente contrarie, non accadrà nulla.
dobbiamo muoverci!!!!
Se aspettiamo che ne parlino nei tg o sui giornali stiamo freschi !!!

Dobbiamo organizzarlo noi qualcosa.... casomai vediamo di incontrarci di nuovo nà sera di queste...
Bomber ma te l'hann mannat quel materiale ???


o sep menomale che ti ho detto di farmi sapere quando si faceva sò striscione!!




Tieniti pronto che ti faccio sapè

grande sep!!!!!!!!il materiale nn me l'hanno mandato.....x ora ricevo mails dadiversi gruppi che fondamentalmente dicono che e' ora di muoverci!!!
grande sep!!!!!!!!il materiale nn me l'hanno mandato.....x ora ricevo mails dadiversi gruppi che fondamentalmente dicono che e' ora di muoverci!!!
Trovato il materiale...

Intanto i politici di accertata immoralità continuano ad ottenere incarichi publici!
...pubblici!
cmq mi sono deciso e l'ho fatta oggi ma mi ha già cacato il caxxo



Intanto i politici di accertata immoralità continuano ad ottenere incarichi publici!
Perfino il nostro attuale ministro dell'interno non ha diritto alla tessera del tifoso, poichè condannato per resistenza a pubblico ufficiale nel 1996, ed è stato lui a firmare il decreto per la tessera...ora voglio vedere se seguirà il suo milan dalla tribuna di san siro.

sep, ma lui è ministro

ma per la virtus
Per dimostrare di amare la virtus non serve proprio a nulla fare a tessera del tifoso...
Quote:
Tessera del tifoso, il Catania
guida il fronte dei contrari
Solo l'Inter ha seguito alla lettera il decreto. Il Milan ha distribuito le card ma senza foto
La tessera del tifoso
ROMA — L'Inter di Massimo Moratti è, finora, l'unico esempio virtuoso tra le società di calcio di serie A e B: 15 mila «tessere del tifoso» già rilasciate a chi ne ha fatto richiesta sottoscrivendo un'autocertificazione, con tanto di fotografia sulla card e doppia chiave di lettura (codice a barre e frequenze Rfid) che consentono l'identificazione certa ai tornelli degli stadi. Il Milan di Silvio Berlusconi, invece, si è dimenticato di inserire la foto (e il codice barre) sulle 158.320 carte «cuore rossonero» inviate a casa e sottoscritte dai supporter rossoneri.
La Juventus del presidente Giovanni Cobolli Gigli «si sta mettendo in regola con il progetto». Infine, le 90 società della Lega Pro, ex serie C, hanno firmato un accordo con Telecom Italia per la fornitura del tesserino e dei lettori mobili (Rfid, quelli degli ski pass) per i varchi degli impianti.
Tutto qui. Il progetto «tessera del tifoso» lanciato dal ministro dell’Interno Roberto Maroni — contestato dagli ultrà, che il 5 settembre scenderanno in piazza a Roma, e mal digerito dalla maggioranza delle società — ha subito uno stop. Tant'è che lo stesso Maroni ha dovuto diramare una circolare in cui si comunica implicitamente ai prefetti che il battesimo della card del tifoso è rinviato: dall'inizio del campionato, 22 agosto, si va al 1˚ gennaio del 2010, data oltre la quale, stando al testo firmato da Maroni il 14 agosto, tutti gli stadi con capienza superiore a 7.500 posti dovranno prevedere «corsie dedicate per i possessori della 'tessera del tifoso'». Così, a partire dal prossimo anno, le società ospitanti potranno vendere i biglietti ai soli tifosi in trasferta che posseggono la carta.
Dunque, scrive Maroni ai prefetti, «solo poche società hanno varato il progetto o si accingono farlo a causa, da un lato, dei rilevanti oneri organizzativi necessari per sostenerlo e, dall'altro, della nota avversione del mondo ultrà». Il fronte del no è guidato dal Catania — mentre altre grandi società come Napoli, Roma, Lazio e Udinese rimangono nell'ombra e non si adeguano — che ha lanciato una vera sfida all’articolo 9 del provvedimento: quello che nega la tessera del tifoso a chiunque sia stato diffidato negli ultimi 5 anni. Secondo Pietro Lo Monaco, amministratore delegato della società etnea, la norma è incostituzionale perché nega l’ingresso allo stadio anche a chi, colpito nel quinquennio dal Daspo, ha già pagato il suo debito con la giustizia sportiva e penale. E la data limite del 1˚ gennaio per le trasferte? «È un provvedimento da regime totalitario», replica l'ad del Catania: «E poi chi la paga questa carta? Il Catania ha già speso 2 milioni per adeguarsi alle nuove direttive sulla sicurezza».
Cosa succederà, dunque, all' inizio del campionato? Niente, se si esclude il virtuosismo dell’Inter. E Paolo Cento, esponente di Sinistra e libertà interprete di molte proteste degli ultrà, auspica che il termine del 1˚ gennaio sia prorogato: «Con la tessera del tifoso si vuole definitivamente normalizzare la passione per le squadre». Contro la registrazione elettronica dei supporter è già partita la mobilitazione degli ultrà che — nel corso di una riunione organizzata a Latina dalle tifoserie di Roma, Lazio, Juventus, Udinese, Milan, Fiorentina, Siena e Reggina — hanno lanciato la mobilitazione per settembre, minacciando anche lo sciopero delle curve: «La tessera del tifoso è un reale incombente pericolo, ci batteremo per i nostri diritti, per la nostra libertà, per la nostra passione». La Digos sta monitorando il tam-tam che viaggia sui siti e attraverso le radio. Appuntamento sabato 5 settembre a Roma, dalle parti dello stadio Olimpico.
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Editato da Sep il 17/08/2009 alle 16:49:14
NON SERVE??così allo stadio non ci sta nessuno e perdiamo tutte le partite..
Aggiornamenti

'sto comunicato mi sa di uno che vuoi darti una supposta mascherandola da pillola.
no alla tessera.
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Editato da Atelkin33 il 02/09/2009 alle 14:20:41
ovvio ate, infatti anche la ns società se n'è accorta (leggi il passo finale)
NO ALLA TESSERA - il 5 saremo a Roma
dal Corrieredellosport:
Tessera del tifoso, rinvio di un anno
MILANO, 20 novembre - Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ha accolto la richiesta delle società di serie A e B di rinviare alla prossima stagione l'entrata in vigore della “Tessera del tifoso” e ha condiviso l'idea di istituire un tavolo di lavoro per perfezionare l'iniziativa della tessera del tifoso. Lo ha comunicato il presidente della Lega calcio Maurizio Beretta al termine dell'odierna assemblea straordinaria di serie A. Sono stati quindi designati i presidenti e i dirigenti che faranno parte del gruppo di lavoro sull'argomento. Si tratta di De Laurentis (Napoli), Sagramola (Palermo), Lotito (Lazio) e Marotta (Sampdoria).
«È la vittoria della logica costruttiva e della ragionevolezza - ha commentato Beretta -. È importante introdurre strumenti al servizio delle società e dei tifosi e questi mesi serviranno a concordare gli obiettivi e il percorso da fare per arrivare ad uno strumento più completo e interessante». L'assemblea ha poi accolto come un punto a favore delle proprie posizioni la pubblicazione sul sito dell'Antitrust degli impegni proposti dalla Lega riguardo l'offerta dei diritti tv sulla piattaforma satellitare. «Un passo di grande importanza - ha affermato Beretta - perché questo significa che è una risposta utile alle osservazioni che erano state fatte. Comincia quindi da oggi una procedura di “market test” al termine della quale auspichiamo sia chiuso il procedimento che era stato aperto».
Serviva l'invasione di roma dal 14 novembre per far smuovere qualcosa !!!
SE I RAGAZZI SONO UNITI NON SARANNO MAI SCONFITTI
NO ALLA TESSERA DEL TIFOSO
chi veramente ha ideali e onore è ora che si torni tutti in strada..nn solo per la questione stadio e pallone..ma per tutto..lissu si mangiano tutto..fanno quel cazzo che vogliono da anni..l'interesse comune nn esiste piu..tnt chiacchere su trans cocaina e puttane..qnd la notizia dell'acqua privatizzata passa in secondo piano per dirne una..io me ne fotto perchè penso che me la caverò..ma dispiace per quelle persone che veramente credono nel sociale..nell'aggregazione..nel bene comune..dispiace..è uno schifo..
..per quanto riguarda lo stadio..bè che dire..in curva nn c sono da un pò..in trasferta neppure..ma sono frequentemente per le strade del mio quartiere..e parecchi altri anche..NOI SIAMO..e per nn farci essere quello ke siamo..nn basta levarci lo stadio o la curva..

Tessera del tifoso, rinvio di un anno
Il ministro dell’Interno Maroni accoglie la richiesta dei club di A e di B. Sarà istituito un tavolo di lavoro per perfezionare l’iniziativa. Il presidente della Lega Calcio Beretta: «È la vittoria della logica e della ragionevolezza»
un caloroso saluto a chi, nel frattempo, si è fatto un nuovo bancomat

un caloroso saluto a chi, nel frattempo, si è fatto un nuovo bancomat
Siete pronti a fare la ricarica???

io, alla fine il nuovo bancomat mi li sò fatte l'anno scorse, non ho prelevato nulla


io pure ho il bancomat da un anno, fino a mo non ho ricaricato mai ed ho prelevato 3000 euri, mi ce l'ha misse pokerstars, pare ca funzione

Accordo Trenitalia – Lega Pro: con la “Tessera del tifoso” sconti in treno
Siglata oggi, a Roma, l’intesa si rivolge agli sportivi appassionati dell’ex serie C e prevede una riduzione del 15% sul biglietto ferroviario per chi possiede la "Tessera". Firmatari, l'ad della società di trasporto del Gruppo FS, Vincenzo Soprano, e il presidente di Lega Pro, Mario Macalli. Alla cerimonia erano presente anche il Prefetto Oscar Fioriolli e il presidente della Federazione Italiana Calcio, Giancarlo Abete
Roma, 19 ottobre 2010
Chi ha la “Tessera del tifoso” potrà viaggiare sui treni con lo sconto. Grazie all’accordo firmato oggi da Vincenzo Soprano, ad di Trenitalia, e Mario Macalli, presidente di Lega Pro, infatti, sportivi e appassionati dell’ex serie C potranno godere di una riduzione del 15% sul biglietto ferroviario per raggiungere la città della partita. Unica condizione, avere la “Tessera”.
Alla cerimonia della sigla erano presenti anche Giancarlo Abete, presidente della Federazione Italiana Calcio, Pietro Ieva, presidente dell’Osservatorio Nazionale Manifestazioni Sportive, Claudio Caroselli, direttore del servizio di Polizia ferroviaria del Ministero degli Interni, e il Prefetto Oscar Fioriolli.
L’accordo rende concreto, per i tifosi della Lega Pro, quanto previsto dal Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso 30 luglio dal ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e dall’ad del Gruppo Ferrovie dello Stato Mauro Moretti in vista della stagione calcistica 2010/2011 e consentirà, da parte di FS con la collaborazione delle Forze dell’Ordine, una migliore gestione dei flussi di supporter che si spostano ogni weekend per seguire la propria squadra del cuore.
La riduzione potrà essere applicata esclusivamente per l’acquisto contestuale di un viaggio di andata e uno di ritorno, sia in prima sia in seconda classe, per tutte le tipologie di treno ad eccezione di quelli regionali della Lombardia e dei trasporti metropolitani gestiti da Trenitalia. Per approfittare dello sconto, basterà presentare la propria “Tessera del tifoso" e il biglietto della partita in biglietteria o nelle agenzie di viaggio abilitate, entro la mezzanotte di due giorni prima della gara. Il viaggio potrà essere effettuato, oltre che nel giorno dell’evento, nei due giorni antecedenti, per l’andata, e nei due giorni successivi, per il ritorno. L’accordo vale anche per i tifosi con l’abbonamento alle partite in casa della propria squadra, ma residenti altrove. Ai titolari della “Tessera” sarà riconosciuta gratuitamente la Cartafreccia di Trenitalia, grazie alla quale sarà possibile accumulare punti secondo il regolamento riportato sul sito di Ferrovie dello Stato, nella sezione Trenitalia.
“Il trasporto dei tifosi – ha affermato Vincenzo Soprano, amministratore delegato di Trenitalia – è una di quelle attività su cui, in questi ultimi anni, si è esercitato l’impegno del Gruppo FS a razionalizzare, aumentare la sicurezza, esigere il rispetto delle regole. Grazie ad esempio alla campagna “No ticket, no parti”, arrivata quest’anno alla quarta edizione, siamo passati dal milione e 827mila euro di costi registrati durante i campionati 2006/2007 per l’allestimento di treni speciali e per i danni subiti, all’attivo di 700mila euro del 2009/2010. La tessera del tifoso conferma tale politica, consentendoci di monitorare costantemente i flussi di mobilità dei supporter e mettendoci quindi in condizione di poter offrire a loro e agli altri passeggeri viaggi confortevoli, sicuri e addirittura, come in questa circostanza, interessanti e riteniamo gradite agevolazioni”.
“La Lega Italiana Calcio Professionistico – ha detto il Presidente Mario Macalli – è lieta di rendere operativa la convenzione con Trenitalia per agevolare i tifosi che viaggiano per seguire gli eventi sportivi ed intendono farlo in uno spirito di assoluto rispetto delle regole di civile e pacifica convivenza. In questa logica e con spirito di servizio verso le società sportive la Lega Pro si è attivata da subito per realizzare e lanciare la Tessera del Tifoso. Colgo l'occasione per ringraziare Trenitalia ed il gruppo Ferrovie per il servizio che garantiscono ogni settimana ai tifosi-viaggiatori e soprattutto per la preziosa collaborazione ed il sostegno che forniscono al progetto Tessera del Tifoso con la firma della Convenzione”.


Ah comunque vi anticipo che ci saranno maxi sconti anche per chi si ferma in autogrill...
Ma questa è una notizia da prendere con le pinze




















(Ilfattoquotidiano.it) - Finalmente qualcosa si muove. Su segnalazione di alcuni cittadini e un’associazione di consumatori, il Garante per la Privacy ha aperto un’istruttoria sulla tessera del tifoso. Entro un mese è atteso l’esito. Tre i punti particolarmente controversi: il trattamento dei dati personali, l’utilizzo della tecnologia inserita nel microchip, nonché la liceità dell’obbligo di acquisto di una carta prepagata per ottenere la tessera del tifoso.
A insospettire i tifosi era stata la modulistica di richiesta. Su cui non era chiaro a chi andassero in mano i dati personali. Ma non solo. Perché, nonostante il clamore suscitato dalla sua introduzione, in pochi ancora oggi hanno capito cosa sia la tessera del tifoso. La quale è a tutti gli effetti una carta prepagata. Che può essere utilizzata per comprare biglietti e l’abbonamento allo stadio, ma anche per acquistare qualunque altra cosa, proprio come ogni altra carta. E c’è di più: essa contiene anche un microchip di tecnologia RFID, attraverso il quale particolari macchinari sono in grado di rilevarne i dati a distanza, seppur breve. E inoltre, al contrario delle normali prepagate, contiene la foto del possessore. Tutto ciò già contrastava un primo parere espresso dal Garante per la Privacy nel giugno 2010, in cui si precisavano alcuni aspetti del trattamento dei dati personali nelle linee guida del ministero.
Ufficialmente, però, la tessera del tifoso venne introdotta per curare la piaga della violenza negli stadi. Eravamo, si badi bene alle date, a metà 2009. Già allora, come riporta l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, i reati da stadio erano in considerevole diminuzione: contando solo il numero di feriti, si è passati dai 1.219 della stagione 2003-2004 ai 361 di quella 2007-2008, con un’ulteriore diminuzione del 66% nel girone d’andata dello scorso anno. Ebbene, la tessera veniva spacciata come ulteriore elemento di sicurezza e prevenzione. Da una parte la squadra forniva una tessera di fedeltà al tifoso, dall’altra la Questura controllava che sul titolare non pendessero provvedimenti ostativi (un provvedimento di Daspo o una condanna passata in primo grado per reati da stadio, sentenza che di fatto sancisce una diffida a vita a frequentare qualunque stadio). Tale misura però, sebbene meno aspra, era già in vigore dal 2005, allorché le squadre furono costrette a trasmettere i dati dei propri abbonati alla Questura.
E allora che bisogno c’era della tessera del tifoso? A far diminuire la violenza? Be’, se si prendono in esame le prime giornate di questo campionato sembra proprio di no. E c’è un perché. La circolare ministeriale 555/2009 che introdusse la tessera del tifoso, infatti, si guardò bene dal renderla obbligatoria. Non solo non lo fece per le singole società, le quali avrebbero potuto benissimo non aderire all’intero progetto. Ma nemmeno per il singolo tifoso, il quale può a tutt’oggi andare al botteghino o in banca e ottenere così il suo diritto d’accesso allo stadio. Con due uniche preclusioni: l’abbonamento per l’intera stagione e i biglietti per le trasferte nel cosiddetto “settore ospiti”, ossia quella gabbia dove i tifosi in trasferta vengono assiepati come fossero mandrie.
Cosa è successo? Semplice, che chi non ha sottoscritto la tessera del tifoso (vuoi perché, è il caso di molti ultrà, la vede come una schedatura, vuoi perché, condannato per reati da stadio, non poteva farlo) è andato ugualmente in trasferta, ha comprato un biglietto per una tribuna che non fosse quella “ospiti”, e si è seduto in un settore normalmente frequentato dai tifosi di casa. Risultato: incidenti. A Brescia, due settimane fa, il più grave, con un tifoso della provincia di Ragusa finito in ospedale (in quella partita c’erano solo 26 tifosi del Palermo nella gabbia, tutti gli altri erano nelle varie tribune). Invece il 19 settembre, a Marassi, durante Sampdoria-Napoli, l’accensione di una torcia da parte dei tifosi partenopei ed il conseguente parapiglia in tribuna (la curva ospiti era semideserta) ha costretto steward e forze dell’ordine a fare cordone nel settore distinti. Mentre a Brindisi, già alla prima di campionato di Lega Pro, sette tifosi dell’Avellino che non si trovavano nel settore ospiti si sono azzuffati con quelli di casa. Per loro potrebbe scattare il Daspo. Nel caso, anche se volessero, niente prepagata.
D’altronde non ci voleva molto a capire che lo scopo della tessera del tifoso fosse eminentemente commerciale. Non a caso, dopo il lancio pubblicitario disastroso, con i gruppi ultrà che non ne volevano sapere di sottoscriverla e quelli dell’Atalanta, era il 26 agosto, che assaltavano la festa di Alzano Lombardo dove parlava il ministro dell’Interno Bobo Maroni, molte squadre sul loro sito l’hanno camuffata con nomi accattivanti, puntando tutto sulla fidelizzazione. Come è accaduto spesso in passato, il meccanismo ha fatto leva sull’amore per il calcio degli italiani, il quale, a fronte di una diminuzione delle presenze allo stadio (quest’anno in serie A mancano all’appello già 70.000 paganti), è in grande crescita, almeno stando a una recente indagine di Demos & Pi (fonte Repubblica). Detto fatto, finora sono 655mila le tessere del tifoso sottoscritte. Come dire, un ulteriore balzello per tanti appassionati (si consideri che la prepagata finisce in mano pure ai minori di 14 anni), ma anche fa un gran favore alle banche, guarda caso il soggetto che spesso emette le fideiussioni grazie alle quali le squadre ottengono l’iscrizione ai campionati.
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