Sport
L'ultrà: «La mia era una protesta contro la Federcalcio serba»
GENOVA
«Chiedo scusa all’Italia e agli italiani. La mia era una protesta contro la Federcalcio serba». Dopo aver messo a ferro e fuoco lo stadio di Genova, l'ultrà serbo Ivan Bogdanov ha presentato le sue scuse tramite il suo avvocato. «Mai - ha detto al legale Bogdanov - abbiamo pensato di danneggiare l’Italia che è un paese che mi piace molto. Non c’ero mai stato, ma è bellissimo».
Il leader del gruppo di ultrà serbi ha poi preso le distanze dai moventi politici che gli sono stati attribuiti nel corso del colloquio che ha sostenuto stamani nel carcere di Genova Pontedecimo con il suo avvocato di fiducia, Gianfranco Pagano. «Sono un nazionalista, come tutti - ha proseguito il trentenne serbo - sono un grande tifoso della Stella Rossa di Belgrado ed ero arrabbiato anche con il portiere della nostra nazionale, che è cresciuto nella Stella Rossa dalle giovanili ed è passato al Partizan».
dico io, che cazze sei venuto a fare, cussù rispecchia la mentalità ed il modo di fare di molti giovani anche italiani, classici bamboccioni, chiede scusa, ha anche dichiarato, il suo avvocato che, Ivan mai pensava di scatenare tutto questo putiferio.......cazzo, a volto coperto trascina migliaia di persone a mettere a ferro e fuoco una città e pensa che in fondo è solo un gioco?
ma vattene a fangule......
Ecco chi è


Banale dichiarazione! Ci sarà ben altro dietro.
pure io lo penso.. ma non capisco allora perchè non ha detto quello che voleva dire approfittando dei media
quello della foto mi par di averlo visto

vabbò che basta leggere gli striscioni che hanno esposto pe capì che cosa volevano dire però.. c'hai le telecamere intorno a te oramai che cazz parl,approfittane almeno, si fatte tutte stu casine, che è la federcalcio serba?? lu portiere??? mi sa che alla fine tè ragione il titolo del post
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Editato da El Treble il 14/10/2010 alle 16:44:11
Intanto il quotidiano serbo "Blic" ha aperto uno squarcio sul passato di Bogdanov, rivelando che nel febbraio 2008 guidò l'assalto all'ambasciata degli Stati Uniti a Belgrado per protestare contro l'indipendenza del Kossov

Cmq, ho appena sentito, su sky, le dichiarazioni fatte dal legale d'ufficio a nome di sto stronzo. Sono il festival della banalità!
Vi invito a leggere la lettera inviata al secolo XIX da un padre presente l'altra sera al Ferraris. E' l'emblema del nostro stato italiano, forte con i deboli e debole con i forti.
Nuova reply all'argomento:
UN VERO COGLIONE!!!
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