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nessuno ha fatto i complimenti a totò di natale che ha rifiutato il doppio dell'ingaggio attuale e la juventus per gli affetti

Non esistono più giocatori così, bravo totò!!

e soprattutto grazie


eh mo arriva quagliarella

comprato alla stessa cifra di diego

se del neri nn vince è da appendere al muro (la mia preoccupazione è che stiamo costruendo una squadra su indicazioni di un allenatore che è un incognita x una grande)
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Editato da Ingegnarello il 27/08/2010 alle 02:30:18
e soprattutto grazie

cmq aekk è na tragedia.. quel fdp di hodgson ha fatte iucà Kuyt in Europa............... mo chi devono pià

i dirigenti del milan invece sempre più penosi, mo si prendono Ibrahimovic, ormai è un chiodo fisso prendersi tutti gli ex dell'Inter



pure la roma, sono piovuti magicamente i soldi per burdisso
cessione di metà Guberti: 1,8milioni di €; cessione di Cerci: 3milioni di € = Burdisso.
detto questo, bravo Sampei per il post: si è comportato da uomo, Di Natale. Ricordatevelo, tutti, quando andrete ad acquistare bandiere altrui per farli diventare gagliardetti vostri (parafrasando un finto idolo, Di Canio).
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Sul fronte Behrami ci saranno novità nelle prossime ore, non appena verrà siglato l'accordo per la cessione alla Fiorentina di Alessio Cerci, un'operazione che porterebbe nelle casse di Trigoria una cifra intorno ai 3,5 milioni di Euro, una base considerevole su cui iniziare a tarttare seriamente con il West Ham per lo svizzero-albanese.
uhmmmm, mi sa che non è solo una questione di "cuore"... leggete:
ciò che non è assolutamente andato giù al giocatore è infatti il tentativo da parte dei Pozzo di far sembrare come se la cessione fosse stata chiesta dal giocatore. Il quale, sentitosi offeso e contestato dagli ultras e dai friulani, ha deciso di tirarsi indietro, non potendosi permettere cali di popolarità e trattamenti da “traditore”. A Udine infatti Totò è socio di una torrefazione che produce il Totò Caffè, miscela per espresso che porta il suo nome. In Carnia ha inoltre effettuato investimenti imprenditoriali e immobiliari molto importanti: è responsabile di una scuola calcio Ancona (nessun legame col club marchigiano), il cui presidente gestisce due ristoranti-pizzerie di Udine, Ancona e Ancona Due, dove Totò è di casa. Radici profonde, difficili da recidere per se, per i figli e per la moglie Ilenia. A 33 anni si fanno anche questi ragionamenti.
le bandiere non esistono più da un pezzo, qualora mai siano esistite davvero....
le cosiddette scelte di vita nascondono sempre altri interessi, nella maggior parte dei casi.
la partenza di Di Natale, per me che tifo Udinese, sarebbe stata una tragedia, anche perchè, contariamente al solito, Pozzo lo avrebbe ceduto a poco più di 5 milioni di euro. Strano per uno come lui, che se potesse venderebbe a peso d'oro pure la mamma...
E' vero che parliamo di un giocatore non più giovane, ma che a 30 anni fa ha segnato ben 29 gol in serie A, nella stagione scorsa: e se Sculli ne vale sei, e Kuyt addirittura 15 (questa la richiesta del Liverpool), che te pure ess 30 anni e in Italia non ha mai giocato per andrebbe verificata pure la sua adattabilità al nsotro calcio, capite bene che dietro questa trattativa convergeva anche la volontà, di andar via, del giocatore.
A far saltare i piani (Di Natale a 30 anni avrebbe giocato in una squadra di prima fascia raddoppiando il proprio stipendio, con l'udinese costretta ad accettare la volontà del giocatore e ad accontentarsi dei 5 milioni) è stata la tempistica dell'affare, complice l'asinità evidente dell'attuale dirigenza juventina. Ma come, prepari una trattativa del genere e la fai sapere ai giornali il giorno in cui l'Udinese (Di Natale compreso) si presenta in piazza ai suoi tifosi? L'avessero ufficializzata due giorni dopo (tanto il mercato chiude martedì...) non sarebbe successo un cazzo, nel senso che qualcuno avrebbe sbraitato, accusandolo di essere un mercenario, ma davanti alle sue ragioni, sopra spiegate (salto di qualità tecnico, ingaggio raddoppiato ecc.) in pochi gli avrebbero potuto dar torto. Questo gli avrebbe cmq consentito, a fine carriera, di tornare a vivere con la famiglia a Udine, dove si trova benissimo e, come riportato nel pezzo di sopra, ha avviato anche delle attività commerciali. La presentazione in piazza, invece, ha complicato tutto: il giocatore in pubblico ha negato qualsiasi accordo dicendo di voler chiudere a Udine la sua carriera, e a quel punto un eventuale trasferimento avrebbe sì fatto incazzare la gente friulana, facendo saltare tutti i suoi successivi progetti post carriera.
Però, adesso che ci penso, e considerando che letame è il presidente de la squadra me (Pozzo) mi sta venendo un dubbio, per non dire una certezza: vuoi vedè che la stampa (e Sky in particolare, che per prima ha dato la notizia, nel pomeriggio del famoso giorno) è stata artatamente avvisata proprio da lui o da qualcuno della società, che sapendo che in serata si sarebbe svolta la presentazione ufficiale, lo ha voluto mettere in difficoltà costringendolo a far saltare tutto? L'Udinese ha così mantenuto il suo miglior realizzatore evitando pure di svenderlo per due lire... Fantascienza?Io dico di no....

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