Sport
Vecchio regime
Messaggio del 18-12-2007 alle ore 09:01:32
Secco non si tocca. Juve, ma non avevi voltato pagina?
Il CdA dei bianconeri conferma la fiducia al direttore sportivo nuovamente intercettato al telefono con Luciano Moggi.
Un CdA sereno. In corso Galileo Ferraris le paventate polemiche della vigilia non ci sono state. Tutto si è svolto come se nulla fosse accaduto, come se le nuove intercettazioni che evidenzierebbero una continuità nei rapporti e nelle strategie di mercato tra l’attuale direttore sportivo, Alessio Secco, e il suo vecchio mentore, Luciano Moggi, non fossero mai state pubblicate dai giornali. Anzi, come se non costituissero un problema.
Nessuna presa di posizione, nessuna spiegazione, ma un comunicato dell’ad della Juventus Jean Claude Blanc: “Il fatto che, secondo indiscrezioni pubblicate da alcuni quotidiani, il direttore sportivo Alessio Secco abbia avuto contatti con l’ex direttore generale della Juventus, non incrina la mia stima professionale nei suoi confronti, perché sono certo della correttezza e dell’autonomia della società nella conduzione dell’attività sportiva, dal momento del mio insediamento. Naturalmente la Juventus seguirà con attenzione gli sviluppi del processo di Napoli, ma resto convinto della correttezza e della qualità professionale dei miei collaboratori. Di conseguenza, come ho dichiarato ai consiglieri di amministrazione, non vi sono ragioni per cui la mia fiducia venga meno”.
fonte: sportnews.it
quando lo chiamavo mOggiordomo...
Le indagini svolte dai carabinieri, soprattutto sulla base di intercettazioni telefoniche hanno evidenziato “analiticamente e nello specifico contesto in cui sono maturati” la continuità dei rapporti tra i coindagati nonchè i rapporti “tra costoro ed altri soggetti vicini a Moggi in parte già emersi nelle precedenti indagini”. Così si apre l’informativa di oltre 400 pagine dei carabinieri del Reparto operativo di Roma trasmessa ai pm Beatrice e Narducci, titolari dell’inchiesta di calciopoli. Sabato hanno depositato i nuovi atti di indagini, ipotizzando una nuova accusa di associazione per delinquere nei confronti dell’ex dg della Juventus Luciano Moggi. “Dalle risultanze acquisite - scrivono gli investigatori - emerge inoltre come Moggi abbia continuato ad esercitare la sua attività e la sua influenza su alcuni settori del mondo del calcio mantenendo attivi i suoi interessi proprio attraverso quei soggetti a lui vicini ed operanti con ruolo dirigenziali all’interno di società sportive o quali operatori del mercato calciatori. A ciò si aggiungono gli elementi emersi sulla continuità delle relazioni tra Moggi ed esponenti delle istituzioni sportive, nonchè sui rapporti con soggetti come Mario Auriemma, personaggio poliedrico e in grado di utilizzare le sue aderenze in vari ambienti anche per favorire Moggi e altri coindagati”. Sono innumerevoli le telefonate intercettate dagli investigatori, soprattutto sulle utenze di Moggi, fino al febbraio scorso, ben oltre l’esplosione dello scandalo. Le intercettazioni dimostrano la permanenza di rapporti con esponenti del mondo sportivo e delle istituzioni. Tra le indiscrezioni trapelate oggi, anche quelle relative a telefonate con il presidente del Torino Urbano Cairo, con l’ex dirigente juventino Roberto Bettega e con il presidente della serie D William Punghellini. Con Cairo, Moggi commenta probabilmente il contenuto di un articolo (”sto solo cercando di portarti sulla buona strada. Piantala e dai retta a me. Non dare retta a centomila persone. Io il calcio lo conosco come è fatto. Fai come vuoi. Quando ti metti intorno gente come Antonelli… spostalo, non gli dare neppure la sensazione di essere amico tuo. Te lo dico da amico”, dice l’ex dg della Juve). Conversa poi con Bettega, e i due sottolineano la necessità di “riposizionare” Sadi Gheddafi che “adesso si allena con la Sampdoria” . A Moggi Punghellini rivela, tra l’altro, di essere stato interrogato dai pm di Napoli. “È incredibile. Ma io, che ci fosse Carraro in mezzo a tutto ciò non avevo dubbi. Lui si è fatto togliere la squalifica” dice Moggi. E Punghellini: “Alla fine hanno condannato solo te e Innocenzo”. Moggi: “Anche Giraudo. Guarda come tutto il discorso fatto dall’Inter finora è solo una cartellina”. Punghellini: “Mi hanno chiamato a Napoli anche a me. Perchè chiaramente in alcune intercettazioni ci sono di mezzo io. Vogliono sapere. A Napoli vogliono sapere se tu hai fatto pressioni su di me. Vogliono sapere, io la verità gliel’ho detta: volevano sapere. Ma su di me le pressioni le ha fatte qualcun’altro”. Moggi: “Ma queste cose nessuno le dice”. Punghellini: “Te l’hanno fatto bene, ad arte”. “Le risultanze emergenti dall’attività di indagine hanno evidenziato ulteriormente lo stretto legame che unisce Camillo De Nicola e Armando Aubry a Luciano Moggi nonchè il ruolo ricoperto da tali personaggi nella cura di interessi che appaiono condivisi”. De Nicola - osservano i carabinieri , “già era emerso nel corso delle passate indagini come uno dei più stretti collaboratori di Moggi, sia nell’ambito sportivo che extracalcistico e a tal proposito appare significativo che De Nicola chiami Moggi con l’appellativo di capo”. In tale contesto “assume particolare interesse la vicenda dell’acquisto di alcuni immobili siti in via del Tintoretto di Roma di proprietà della Cassa di Risparmio di previdenza per il personale del Monte dei Paschi di Siena che De Nicola ha curato per suo contro e per Moggi. Nell’ambito di tale compravendita si inseriscono alcuni contatti intercorsi tra De Nicola e Giancarlo Abete, attuale presidente federale che, come si ricorderà, in passato è stato anche vice presidente vicario della Figc sotto la direzione di Franco Carraro e capo delegazione della nazionale italiana ai campionati mondiali di Germania 2006, in sostituzione di Innocenzo Mazzini, quest’ultimo indagato nella presente vicenda giudiziaria”. In particolare “dalle conversazioni intercettate, emerge un interessamento di Abete in relazione all’acquisto degli immobili”.
fonte: calciomercato.com
uno che scrive libri, commenta sui giornali, dà lezioni di morale,...
mi cascano davvero le braccia per terra.
Secco non si tocca. Juve, ma non avevi voltato pagina?
Il CdA dei bianconeri conferma la fiducia al direttore sportivo nuovamente intercettato al telefono con Luciano Moggi.
Un CdA sereno. In corso Galileo Ferraris le paventate polemiche della vigilia non ci sono state. Tutto si è svolto come se nulla fosse accaduto, come se le nuove intercettazioni che evidenzierebbero una continuità nei rapporti e nelle strategie di mercato tra l’attuale direttore sportivo, Alessio Secco, e il suo vecchio mentore, Luciano Moggi, non fossero mai state pubblicate dai giornali. Anzi, come se non costituissero un problema.
Nessuna presa di posizione, nessuna spiegazione, ma un comunicato dell’ad della Juventus Jean Claude Blanc: “Il fatto che, secondo indiscrezioni pubblicate da alcuni quotidiani, il direttore sportivo Alessio Secco abbia avuto contatti con l’ex direttore generale della Juventus, non incrina la mia stima professionale nei suoi confronti, perché sono certo della correttezza e dell’autonomia della società nella conduzione dell’attività sportiva, dal momento del mio insediamento. Naturalmente la Juventus seguirà con attenzione gli sviluppi del processo di Napoli, ma resto convinto della correttezza e della qualità professionale dei miei collaboratori. Di conseguenza, come ho dichiarato ai consiglieri di amministrazione, non vi sono ragioni per cui la mia fiducia venga meno”.
fonte: sportnews.it
quando lo chiamavo mOggiordomo...
Le indagini svolte dai carabinieri, soprattutto sulla base di intercettazioni telefoniche hanno evidenziato “analiticamente e nello specifico contesto in cui sono maturati” la continuità dei rapporti tra i coindagati nonchè i rapporti “tra costoro ed altri soggetti vicini a Moggi in parte già emersi nelle precedenti indagini”. Così si apre l’informativa di oltre 400 pagine dei carabinieri del Reparto operativo di Roma trasmessa ai pm Beatrice e Narducci, titolari dell’inchiesta di calciopoli. Sabato hanno depositato i nuovi atti di indagini, ipotizzando una nuova accusa di associazione per delinquere nei confronti dell’ex dg della Juventus Luciano Moggi. “Dalle risultanze acquisite - scrivono gli investigatori - emerge inoltre come Moggi abbia continuato ad esercitare la sua attività e la sua influenza su alcuni settori del mondo del calcio mantenendo attivi i suoi interessi proprio attraverso quei soggetti a lui vicini ed operanti con ruolo dirigenziali all’interno di società sportive o quali operatori del mercato calciatori. A ciò si aggiungono gli elementi emersi sulla continuità delle relazioni tra Moggi ed esponenti delle istituzioni sportive, nonchè sui rapporti con soggetti come Mario Auriemma, personaggio poliedrico e in grado di utilizzare le sue aderenze in vari ambienti anche per favorire Moggi e altri coindagati”. Sono innumerevoli le telefonate intercettate dagli investigatori, soprattutto sulle utenze di Moggi, fino al febbraio scorso, ben oltre l’esplosione dello scandalo. Le intercettazioni dimostrano la permanenza di rapporti con esponenti del mondo sportivo e delle istituzioni. Tra le indiscrezioni trapelate oggi, anche quelle relative a telefonate con il presidente del Torino Urbano Cairo, con l’ex dirigente juventino Roberto Bettega e con il presidente della serie D William Punghellini. Con Cairo, Moggi commenta probabilmente il contenuto di un articolo (”sto solo cercando di portarti sulla buona strada. Piantala e dai retta a me. Non dare retta a centomila persone. Io il calcio lo conosco come è fatto. Fai come vuoi. Quando ti metti intorno gente come Antonelli… spostalo, non gli dare neppure la sensazione di essere amico tuo. Te lo dico da amico”, dice l’ex dg della Juve). Conversa poi con Bettega, e i due sottolineano la necessità di “riposizionare” Sadi Gheddafi che “adesso si allena con la Sampdoria” . A Moggi Punghellini rivela, tra l’altro, di essere stato interrogato dai pm di Napoli. “È incredibile. Ma io, che ci fosse Carraro in mezzo a tutto ciò non avevo dubbi. Lui si è fatto togliere la squalifica” dice Moggi. E Punghellini: “Alla fine hanno condannato solo te e Innocenzo”. Moggi: “Anche Giraudo. Guarda come tutto il discorso fatto dall’Inter finora è solo una cartellina”. Punghellini: “Mi hanno chiamato a Napoli anche a me. Perchè chiaramente in alcune intercettazioni ci sono di mezzo io. Vogliono sapere. A Napoli vogliono sapere se tu hai fatto pressioni su di me. Vogliono sapere, io la verità gliel’ho detta: volevano sapere. Ma su di me le pressioni le ha fatte qualcun’altro”. Moggi: “Ma queste cose nessuno le dice”. Punghellini: “Te l’hanno fatto bene, ad arte”. “Le risultanze emergenti dall’attività di indagine hanno evidenziato ulteriormente lo stretto legame che unisce Camillo De Nicola e Armando Aubry a Luciano Moggi nonchè il ruolo ricoperto da tali personaggi nella cura di interessi che appaiono condivisi”. De Nicola - osservano i carabinieri , “già era emerso nel corso delle passate indagini come uno dei più stretti collaboratori di Moggi, sia nell’ambito sportivo che extracalcistico e a tal proposito appare significativo che De Nicola chiami Moggi con l’appellativo di capo”. In tale contesto “assume particolare interesse la vicenda dell’acquisto di alcuni immobili siti in via del Tintoretto di Roma di proprietà della Cassa di Risparmio di previdenza per il personale del Monte dei Paschi di Siena che De Nicola ha curato per suo contro e per Moggi. Nell’ambito di tale compravendita si inseriscono alcuni contatti intercorsi tra De Nicola e Giancarlo Abete, attuale presidente federale che, come si ricorderà, in passato è stato anche vice presidente vicario della Figc sotto la direzione di Franco Carraro e capo delegazione della nazionale italiana ai campionati mondiali di Germania 2006, in sostituzione di Innocenzo Mazzini, quest’ultimo indagato nella presente vicenda giudiziaria”. In particolare “dalle conversazioni intercettate, emerge un interessamento di Abete in relazione all’acquisto degli immobili”.
fonte: calciomercato.com
uno che scrive libri, commenta sui giornali, dà lezioni di morale,...
mi cascano davvero le braccia per terra.
Messaggio del 18-12-2007 alle ore 09:03:20
ate' hai dato un'altra occasione per appicciare la focagna 
cmq e' davvero il paese dei balocchi, c'e' poco da fare
ate' hai dato un'altra occasione per appicciare la focagna 
cmq e' davvero il paese dei balocchi, c'e' poco da fare
Messaggio del 18-12-2007 alle ore 21:39:17
intercettazione: moggi: dovete tenere dechamps
risposta di secco: si
risultato:: arriva ranieri
è potente moggi!
intercettazione: moggi: dovete tenere dechamps
risposta di secco: si
risultato:: arriva ranieri
è potente moggi!
Messaggio del 19-12-2007 alle ore 08:45:02
io non guardo al risultato, guardo al fatto che si permetta ad un delinquente di delinquere ancora, qui come in ogni contesto italiano.
io non guardo al risultato, guardo al fatto che si permetta ad un delinquente di delinquere ancora, qui come in ogni contesto italiano.
Messaggio del 19-12-2007 alle ore 09:42:20
se questo è delinquere....forza luciano!
se questo è delinquere....forza luciano!
Messaggio del 19-12-2007 alle ore 09:48:43
kabù, il fatto è che doveva stare chiuso in cella direttamente, e quindi avere di conseguenza la non possibilità di parlare.
cazzo, sei un uomo di sport, dovresti incazzarti come me per una cosa del genere.
kabù, il fatto è che doveva stare chiuso in cella direttamente, e quindi avere di conseguenza la non possibilità di parlare.
cazzo, sei un uomo di sport, dovresti incazzarti come me per una cosa del genere.
Messaggio del 19-12-2007 alle ore 17:28:38
ma quale uomo di sport, da un anno che sto qui ho visto uscir fuori dalla tastiera di kabuto solo cazzate
moggi deve stare in CARCERE, si è arricchito illegalmente e deve stare in CARCERE. In ogni altra nazione sarebbe stata la sua fine, qui gli si permette di fare ancora lo scemo, o meglio figure di merda, visto che lo sgamano ogni volta ormai.
ma quale uomo di sport, da un anno che sto qui ho visto uscir fuori dalla tastiera di kabuto solo cazzate
moggi deve stare in CARCERE, si è arricchito illegalmente e deve stare in CARCERE. In ogni altra nazione sarebbe stata la sua fine, qui gli si permette di fare ancora lo scemo, o meglio figure di merda, visto che lo sgamano ogni volta ormai.
Messaggio del 19-12-2007 alle ore 17:31:45
ma come si fa a chiedere il carcere per moggi se il tronchetto è a piede libero?
ma come si fa a chiedere il carcere per moggi se il tronchetto è a piede libero?
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