Messaggio del 11-05-2006 alle ore 16:48:06
Negli atti dell' inchiesta della Procura di Napoli sulla Gea, sembra essere emersa una sorta di "sistema Moggi", una lobby di potere in grado di poter gestire e pilotare partite di campionato. Le indagini svolte dai carabinieri della capitale, che sembra vadano avanti da diversi mesi su delega della procura napoletana, starebbero valutando anche la possibilità che possano esserci state, nel corso del campionato 2004-2005 partite pilotate. Alla determinazione che avrebbe influenzato il risultato finale delle partite di calcio si sarebbe arrivati, secondo indiscrezioni, facendo ricorso ad ogni tipo di espediente. E in tutto ciò alcuni arbitri avrebbero avuto un ruolo molto importante. Il "sistema Moggi" descritto nelle informative, avrebbe, tra l' altro, potuto decidere delle sorti di molti giocatori di serie A. Nelle due informative dei carabinieri del reparto operativo, consegnate ai magistrati di Napoli e che conterrebbero prove documentali come intercettazioni e risultati di pedinamenti e accertamenti, ci sarebbe quindi ricostruito, settore per settore, il lavoro di pressing svolto da Moggi e dalla Gea.
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 17:45:30
Negroni, nn sono queste le minacce!C'è un indagine in corso da parte della magistratura ....
Dajè tempo e tutto uscirà fuori
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 16:38:57
sì, nel mare di guano è un aspetto sì minore ma che comunque rivela un altro aspetto molto ma molto negativo. e ripeto, se combattiamo la strapotere di determinate persone o società altrove, non vedo perchè non lo si debba fare anche nel calcio, business oltre che passione popolare.
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 15:53:54
chi crede ancora che il calcio possa essere diverso, non come una volta ma quantomeno meglio di oggi. se combattiamo la strapotere di determinate persone o società altrove, non vedo perchè non lo si debba fare anche nel calcio, business oltre che passione popolare.
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 11:46:55
LE ACCUSE DEI GAUCCI: Sono stati i figli del patron del Perugia, arrestati agli inizi di quest’anno, a rivelare gli intrecci tra la loro società e la Gea. Ma anche «pressioni» e minacce sui giocatori. Il 10 febbraio scorso viene interrogato Alessandro Gaucci. Cosi la Guardia di Finanza sintetizza il suo verbale: «Circa i rapporti con la Gea, l’indagato ricorda il caso di Blasi che per il Perugia fu un vero flop , in quanto Gaucci aveva già chiuso le trattative con la società inglese del Fulham, quando si intromise la Juventus che convinse il giocatore a rinunciare ad andare all’estero, costringendo il Perugia ad accettare un contratto con la stessa Juventus, poco remunerativo anche per il calciatore, con accollo per quattro anni del calciatore Amoruso. Sul caso di Giovanni Tedesco l’indagato ricorda che inizialmente aveva il procuratore Stefano Antonelli quando il padre Luciano Gaucci convinse il giocatore a passare alla Gea, sollecitato in tal senso proprio dai rappresentanti della Gea. Sul caso di Fabio Gatti l’indagato dichiara che quando militava nel Perugia era assistito da Dario Canovi, poi, quando la Gea manifestò interesse per lui, il giocatore cambiò procuratore e, convinto anche da Luciano Gaucci, conferì mandato a Riccardo Calleri».
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 11:43:21
Kabuto,cmq mi pare che nel mio post non ho proprio menzionato la parola "scandalo", voglio solo far notare gli abusi,i metodi illeciti adottati,e lo schifo che purtoppo c'è nel mondo del calcio
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 11:32:57
e dov'è lo scandalo? si tratta solo di una posizione dominante della GEA nel mercato dei calciatori. mi sembra più un'anomalia che uno scandalo.
certo è da punire l'abuso di posizione dominante, ma chi non si comporterebbe così?
Messaggio del 10-05-2006 alle ore 11:29:34
Corriere della sera: La minaccia non era neanche troppo velata: «Se vuoi giocare in una grande squadra devi affidarti in esclusiva alla Gea». Così Alessandro Moggi avrebbe convinto i giocatori ad abbandonare i propri procuratori e passare sotto il controllo della sua società, come hanno raccontato durante gli interrogatori alcuni di loro. E con lo stesso metodo la Gea sarebbe riuscita a farsi versare «compensi» anche dalle squadre che volevano accaparrarsi i talenti migliori. Sono queste le «minacce» adesso contestate negli avvisi di garanzia inviati allo stesso Moggi, a suo padre Luciano, a Chiara Geronzi e all’amministratore delegato Franco Zavaglia. Nel 2001 Sergio Cragnotti pagò un miliardo di lire pur di avere nella «rosa» della Lazio Fabio Liverani. Percentuali sui contratti sono arrivati anche dal Perugia di Luciano Gaucci, dal Napoli, dal Parma e dalla Juventus. Il rapporto consegnato ai magistrati romani dalla Guardia di Finanza svela i meccanismi, illeciti secondo l’accusa, che hanno segnato le cessioni di numerosi giocatori. E denuncia i casi di «confitto di interessi» da contestare ai responsabili della Gea nelle trattative con i vertici della Juve.