Videogames & Multiplayer

NEWS 4
Messaggio del 04-02-2005 alle ore 16:46:46
addò l'ha mess?!
Messaggio del 15-11-2004 alle ore 19:37:50
Ok bravo, ma guarda dove hai messo questo post...
Messaggio del 14-11-2004 alle ore 21:25:44
riassuntino?
Messaggio del 14-11-2004 alle ore 19:50:04

Stavolta ce ne sono un bel po'
X i d MaxPayne


X-remocon, il telecomando "all in one"
Si può regolare il volume della musica, interrompere un film, sfogliare l'album digitale e addirittura scaricare la posta elettronica dal proprio account Web
Chois Technology Co. Ltd presenta a Smau (pad. 11, stand A26) X-remocon, un innovativo controller remoto per personal computer.
Maneggevole ed ergonomico, questo device permette di gestire a distanza numerosi programmi multimediali, tra cui Real Player, Acrobat Reader, Windows Media Player, Winamp, Power Dvd e persino Internet Explorer.

Con un semplice click da qualsiasi angolo della camera, l'utente può regolare il volume della musica, interrompere un film, sfogliare l'album digitale e addirittura scaricare la posta elettronica dal proprio account Web.
X-remocon è comodo perché simile ai comuni telecomandi per televisori, risultando quindi semplice da utilizzare per qualsiasi genere di consumatore.
La compatibilità con una gamma così ampia di software riduce la necessità dell'utente di possedere ulteriori remote control.
Il kit completo di X-remote contiene un trasmettitore, un ricevitore e un Cd d'istallazione.





Virus: Trend Micro, rischio medio per Bagle.At
Un mass mailer che si diffonde attraverso l'Smtp
(ASCA) - Roma, 29 ott - Trend Micro ha dichiarato un allarme di livello medio per WORM_BAGLE.AT, un worm di tipo mass mailer che si diffonde tramite il protocollo Smtp con soggetto e testo del massaggio veramente semplici, ma è in grado di disabilitare l'Internet Connection Firewall (Icf), Internet Connection Sharing (Ics) e Security Center Service che sono disponibili sulla piattaforma Windows Xp.
Senza la funzione Icf attiva, i sistemi possono essere esposti alla richiesta di informazioni dall'esterno, concedendo potenzialmente il controllo dei sistemi infetti agli autori del virus.

Segnalazioni del worm - che colpisce le piattaforme Windows 95, 98, Me, Nt, 2000, Xp - sono state riportate in Giappone, Cina, Europa e Stati Uniti.

Gli utenti dovrebbero fare attenzione a e-mail con queste caratteristiche:
Da: (spoofed)
Soggetto: (uno qualsiasi tra questi) Re Hello, Re Hi, Re Thank you!, Re Thanks .
Testo del messaggio: )
Allegato (uno qualsiasi tra questi) PRICE.CPL, PRICE.COM, PRICE.EXE, PRICE.SCR, JOKE.CPL, JOKE.COM, JOKE.EXE. WORM_BAGLE.AT si propaga via e-mail utilizzando il protocollo Smtp, quindi raccoglie i nuovi indirizzi e-mail in alcuni file con specifiche estensioni, e si propaga tramite le cartelle condivise in rete.

A causa della natura truffaldina degli indirizzi, il mittente potrebbe pensare di ricevere la mail da qualcuno conosciuto. Una volta all'interno del sistema infetto, WORM_BAGLE.AT interrompe l'antivirus e i relativi programmi di sicurezza, e tenta di collegarsi a un sito web scelto tra alcuni. A differenza delle precedenti varianti del worm Bagle, questa introduce la capacità di disabilitare alcune caratteristiche di sicurezza del firewall, alcune delle quali sono impostazioni predefinite in Windows Xp Service Pack 2.

La dimensione di WORM_BAGLE.AT e' variabile. Colpisce le piattaforme Windows 95, 98, Me, Nt, 2000, Xp, e puo' anche essere conosciuto con i seguenti alias: W32/Bagle.bb@mm o W32/Beagle.AU.mm. I clienti Trend Micro sono protetti grazie al pattern file 2.224.00 o successivi, quelli degli Outbreak Prevention Services dovrebbero scaricare la Opp 131 (o successive) per assicurarsi che i loro sistemi siano protetti contro la diffusione di quest'ultima minaccia.
Per gli utenti dei Damage Cleanup Services, il Damage Cleanup template # 444 è disponibile per aiutarli nel ripristino automatico dei sistemi colpiti. I clienti Trend Micro di Network VirusWall dovrebbero scaricare il pattern per i virus di rete #144 per abilitare le caratteristiche aggiuntive in grado di controllare l'infezione. Tutti gli altri utenti dovrebbero utilizzare Housecall, lo scanner gratuito on line di Trend Micro, che può essere scaricato all'indirizzo housecall.trendmicro.com. Per le ultime informazioni: si può consultare il sito di Trend Micro







National Lambda Rail, un'altra Rete all'ennesima potenza
10 GIGABIT AL SECONDO


Per il momento, e come è già accaduto per progetti come Internet 2 o Ngi, si tratta di un affare interno alla comunità scientifica Usa: domani, però, la dorsale a fibre ottiche superveloce potrebbe interessare un pubblico più vasto


Un nuovo progetto denominato National Lambda Rail (Nlr) già si candida a indossare la veste di dorsale a fibre ottiche più performante ed estesa mai realizzata.
La consacrazione della nuova super-Internet è scattata nel corso di una cerimonia ufficiale alla quale hanno preso parte i membri più in vista della comunità scientifica d'oltreoceano.
Come del resto già è avvenuto nei progetti simili che l'hanno preceduta (vedi Internet 2 e Ngi - Next generation Internet) e anche nel caso della stessa Internet per le masse, Nlr sarà -almeno inizialmente - di esclusivo appannaggio del mondo scientifico statunitense.

A partire da oggi quindi, alcune delle principali università a stelle e strisce possono interconnettere i rispettivi laboratori scientifici e sfruttare l'ampia larghezza del backbone per condividere e scambiare ad altissima velocità le enormi moli di dati dei progetti di ricerca più avanzati senza dover essere in alcun modo soggetti ai colli di bottiglia e alle cadute di collegamento che purtroppo caratterizzano ancora la routine del Net tradizionale.
Tecnicamente parlando, la nuova architettura permette di raggiungere un transfer rate medio di 10 gigabit al secondo ed è basata sulla cosiddetta "Wave division multiplexing", una particolare variante del packet switching in cui i pacchetti vengono inviati nella fibra ottica in via simultanea, a diverse lunghezze d'onda. In pratica, i cavi che costituiscono la dorsale vengono suddivisi in una quarantina di porzioni in cui i dati viaggiano in parallelo senza in alcun modo ostacolarsi né rallentarsi a vicenda.






Navigatori satellitari da passeggio

Navman ha annunciato la nuova gamma di GPS per auto, che possono essere portati con sé anche durante le passeggiate a piedi
23/09/2004
Ce ne sono per tutti i gusti, e per tutte le tasche, visto che sembrano essere l’ultima moda in fatto di gadget tecnologici. E il bello è poterli mostrare agli amici, anche fuori dall’abitacolo della propria automobile. Navman, quindi, ha studiato tre nuovi ricevitori satellitari trasportabili, dotati di display a colori touch screen, antenna integrata e con batterie al litio ricaricabili. Si agganciano al parabrezza della vettura mediante una ventosa durante la guida e si staccano una volta giunti a destinazione per proseguire a piedi, sempre aiutati da una vocina – maschile o femminile, a scelta – che indica la direzione giusta.
Il modello base è l’iCN510 (dove per iCN si intende ‘in car navigation’), pronto per essere usato subito dopo averlo estratto dalla confezione. Mostra mappe tridimensionali, riconosce i comandi vocali e viene fornito di una scheda di memoria che contiene le cartine dettagliate dell’Italia, inclusi i punti di interesse segnalati dalla società che fornisce a Navman le mappe digitali, TeleAtlas. Sull’ampio schermo, oltre alle strade, le frecce indicative segnalano la svolta successiva e la distanza che separa dalla curva e dalla destinazione finale. Si possono aggiungere informazioni personali al software, come ristoranti preferiti, telecamere, autovelox ecc, che vengono segnalate visivamente e vocalmente quando si arriva in prossimità. Si ricarica con il cavo accendisigari. Costa 699 euro. Di livello superiore è iCN635, con uno schermo maggiorato (3,8 pollici anziché 3,5), ma con le stesse funzionalità del modello precedente. Costa 999 euro.
Invece, il GPS top di gamma è iCN650, sottile, leggero e dal design elegante, assomiglia a un computer palmare, con tanto di pennino per il touch screen. Ha un hard disk con 2 gigabyte (GB) di memoria, il display TFT antiriflesso maggiorato e una scocca in alluminio. Ha anche un piccolo telecomando, pratico per le vetture con ampio cruscotto, come le monovolume. Include la cartografia dettagliata di tutta Europa. Costa 1.199 euro.
I prezzi dei navigatori sono comunque destinati a scendere drasticamente nei prossimi anni, grazie alla costante diffusione di questi dispositivi che, solo nei primi sei mesi dell’anno, in Italia ha toccato 843mila unità, rispetto alle 776mila dell’intero 2003. Inoltre, la concorrenza incalza. Sempre più aziende del settore informatico stanno entrando nel business dei GPS, andando a rodere il mercato finora riservato alle società specializzate, con dispositivi integrati (palmari, cellulari ecc) o a sé stanti. E siamo solo agli inzi. “Tra un anno”, sostiene Marco Federzoni, country manager della divisione italiana di Navman, “la cartografia sarà video: vedremo le mappe sui display come un film”. Staremo a vedere se questo sarà un vantaggio o se complicherà ancor più la nostra vita.






Lavoro per il padre di Sasser

Il padre del virus Sasser e NetSky ha trovato lavoro in una società che sviluppa antivirus

Ad offrire questo lavoro è stata la Securepoint, un'azienda che si occupa di sistemi di sicurezza per i computer. Al contrario di tutte le altre aziende del settore che chiedono pene severe contro chi rovina il web, la software house Securepoint ha deciso di assumere Sven Jaschan, appunto il creatore dei virus prima menzionati.

Lutz Hausmann, responsabile del gruppo, dichiara che Jaschan ha fatto una brutta cosa, ma ora è intenzionato a fare del bene.
Perplessità sona arrivate da Mikko Hyppönen, direttore di F-Secure, che si è voluto complimentare con la società Securepoint per l'assunzione del ragazzo che viene considerato "più sciocco che cattivo".

Secondo gli esperti il piano del ragazzo era quello di liberare i computer da virus pericolosi, come Bagle e MyDoom, visto che Sasser riusciva a disattivare i loro codici.







Mi si è sciolto il pc

Materiali che in un attimo passano dallo stato fluido a quello solido. E viceversa. Destinati a cambiare computer, monitor e molto altro

Li hanno già ribattezzati i materiali del futuro. E nei prossimi anni sicuramente saranno assoluti protagonisti in tantissimi settori. Sono gli 'smart fluids' (letteralmente: fluidi intelligenti): sostanze che 'a riposo' sono appunto liquide, ma la cui consistenza cambia se vengono sottoposti dall'esterno a particolari campi magnetici o elettrici, che possono trasformarli in solidi. E, con un successivo intervento, riportarli allo stato liquido.

La possibilità di intervenire sui materiali per mutare il loro stato con un semplice campo magnetico apre enormi prospettive in tantissimi campi: dall'elettronica di consumo alla tecnologia aerospaziale, dalla medicina all'industria automobilistica, fino all'ingegneria edile. Su questi materiali si gioca dunque una delle più grosse scommesse del business hi tech dei prossimi anni.

I fluidi magneto-reologici (MR) o elettro-reologici (ER), questo il loro nome scientifico, sono costituiti da una sostanza liquida - che può essere anche semplice olio - in cui vengono inserite in laboratorio minuscole particelle con dimensioni del millesimo di millimetro. A questo punto la loro struttura composita fa sì che un campo magnetico o elettrico, a seconda dei casi, metta in azione le particelle trasformando il liquido in oggetto solido, in poco più di un millesimo di secondo. Ma non per sempre: basta eliminare il campo per far tornare tutto come prima.

Le applicazioni sono innumerevoli a cominciare dall'elettronica di consumo. In questo settore una delle aziende in prima linea è la Samsung che, in collaborazione con la francese Varioptic, ha messo a punto una macchina fotografica digitale da integrare nei telefonini (risoluzione: 1,3 milioni di pixel) funzionante grazie a una lente liquida. In pratica come un occhio, la lente si regola automaticamente cambiando il suo spessore a seconda della distanza a cui si trova l'oggetto da fotografare. I tempi di reazione sono impressionanti: la messa a fuoco automatica avviene in soli due centesimi di secondo, in pratica ben al di sotto della soglia di percezione umana. E non è tutto. La fotocamera franco-coreana, infatti, è in grado di mettere a fuoco oggetti fino alla distanza di cinque centimetri e per questo si sta pensando di utilizzarla anche per i dispositivi di riconoscimento basati su dati biometrici (impronte digitali, iride) o su stringhe di numeri e caratteri come i codici a barre. Ora bisognerà lavorare sull'affidabilità del dispositivo, che comunque al momento è di tutto rispetto: circa un milione di fotografie di buona qualità prima che inizi degradarsi la lente. Un'altra caratteristica positiva del fotocamera è la sua capacità di operare con una spesa energetica molto ridotta, pari a circa il 40 per cento in meno di quanto richiesto dalle usuali lenti ottiche. Un aspetto che potrebbe interessare non poco i produttori di telefonini sempre alle prese con il problema delle batterie di durata limitata.

A un progetto simile (presentato quest'anno al Cebit, la fiera tecnologia di Hannover) sta lavorando anche Philips, che si disputa con la Varioptic l'originalità del brevetto sulla lente liquida.

Ma non è l'unica idea in cassetto sugli 'smart fluids' studiata dai ricercatori del colosso olandese. Che stanno infatti sviluppando anche monitor flessibili e sistemi di lettura dei dischi Blue Ray - i supporti in grado di contenere una mole di dati fino a sei volte superiore quella degli attuali dvd - proprio a partire dai fluidi intelligenti. Schermi in grado di modificare la propria superficie a seconda dell'utilizzo sono in fase di progettazione anche per i non vedenti. Ne è un esempio l'ultimo prototipo della Smart Technology (Canada) utile sia per leggere sia per scrivere in Braille. Questo dispositivo - che rappresenta un passo in avanti rispetto agli attuali che permettono di fare solo una delle due cose - quando è spento somiglia a un normale schermo: accendendolo in modalità 'scrittura' il monitor diventa un 'touch screen' con cui, cioè, si può interagire solo sfiorandolo. Azionando la modalità 'lettura', invece, i caratteri Braille escono in superficie ed è quindi possibile leggerli. Sempre nel campo dell'hi tech un'applicazione che potremmo apprezzare tra qualche anno è nel campo della robotica: si potranno usare i fluidi MR ed ER come una sorta di 'sangue' che circoli negli automi garantendo loro sensibilità agli arti.

Un altro settore in cui gli 'smart fluids' troveranno (e in parte hanno già trovato) sicuro successo sarà quello automobilistico. Non a caso uno dei leader mondiali nello sviluppo di fluidi MR (più largamente usati rispetto agli ER) è un'azienda che si occupa di oscillazioni e sistemi di controllo: la Lord Corporation di Cary (Nord Carolina, Usa). Che ha segnato il primo successo commerciale di questa tecnologia ricorrendo agli 'smart fluids' per smorzare le oscillazioni subite dai conducenti dei mezzi pesanti. Una tecnologia che, con il nome di MagneRide, oggi è utilizzata anche dalla Delphi Corporation di Troy (Michigan) - società legata alla General Motors - per le sospensioni delle automobili. Il sistema si avvale di sensori che tengono sotto controllo il profilo stradale e informano costantemente gli ammortizzatori che, riempiti di 'smart fluids', si regolano al fine di eliminare le sollecitazioni dell'asfalto. Un sistema all'avanguardia ma per ora molto costoso. Tanto che finora la General Motors se ne è servita per costruire sospensioni destinate solo ai modelli di lusso. Costoso (e al momento ancora lontano nel tempo) è anche il progetto che sta portando avanti il ricercatore della Ford John M. Ginder. Il suo sogno è quello di realizzare la carrozzeria delle automobili con 'smart fluids' in grado di 'ricordare' determinate caratteristiche e forme. In questo modo, se per esempio la vettura dovesse subire un incidente, sarebbe possibile rimettere a posto la carrozzeria semplicemente esponendola a un campo magnetico.

Sistemi di smorzamento 'smart fluids' simili a quelli delle auto vengono usati poi negli elicotteri per attenuare le oscillazioni delle pale e addirittura nelle lavatrici per ridurne il rumore. E anche la medicina si prepara a dare spazio ai liquidi intelligenti. Come nel caso delle protesi ossee: l'industria tedesca Biedermann Motech (proprio in collaborazione con la Lord) ha lanciato sul mercato lo 'Smart Magnetic prosthetic knee', una protesi universale per il ginocchio. Questo apparecchio, infatti, si può regolare sulle caratteristiche di chi lo indosserà e così accompagnare senza problemi anche i suoi movimenti. Con un progetto che vede coinvolta anche la Nasa si stanno invece mettendo a punto sistemi di protesi per la riabilitazione: queste vengono collegate a un computer e quindi il medico può dare ordini ai fluidi per sviluppare un programma specifico per il paziente. In futuro, poi, gli 'smart fluids' potrebbero anche entrare nel corpo umano. Almeno questa è l'idea di Jing-Liu Helmersson, ricercatrice della California State University, che sta progettando un liquido intelligente e biocompatibile da iniettare direttamente nel sistema circolatorio di un paziente per regolare l'afflusso di sangue alle masse tumorali.

Insomma, quella degli 'smart fluids' è un'ondata che si prepara a rivoluzionare gran parte del mondo industriale e scientifico. Ma non solo. A trarne beneficio potrebbe anche essere il settore militare. È quello che sperano i ricercatori dell'Institute for Soldier Nanotechnologies del Mit di Boston. Qui, grazie anche alla collaborazione dell'esercito statunitense, si sta lavorando a una tuta da combattimento riempita con un liquido intelligente. L'indumento, in condizioni normali, lascerà liberi di muoversi, ma all'occorrenza si irrigidisce fino a diventare antiproiettile.








SCIENZA & TECNOLOGIA


Il codice sfrutta una falla di Windows Xp scoperta recentemente
Basta visualizzare un'immagine perché il computer sia colpito
Allarme per il virus dei Jpeg
A rischio milioni di navigatori
di ALESSIO BALBI



ROMA - E' bastata una decina di giorni ai creatori di virus per riuscire a sfruttare l'ultima, pericolosissima vulnerabilità di Windows XP. Su Internet ha cominciato a girare un file d'immagine Jpeg che, una volta aperto, mette il computer della vittima nelle mani di un ignoto aggressore. E' sufficiente visualizzare l'immagine per essere colpiti.

Si tratta del più pericoloso exploit rilasciato da quando, due settimane fa, Microsoft ha reso nota una falla in un componente chiave del suo sistema operativo. La vulnerabilità venne subito definita critica poiché, inviando un file d'immagine appositamente conformato, un aggressore avrebbe potuto ottenere il pieno controllo del pc della sua vittima.

In pochissimi giorni si è passati dalla teoria alla pratica. Aprendo il file d'immagine infetto, il virus inizia l'esecuzione di un codice che si connette ad internet, scarica circa 2 MB di dati e installa un programma che permette di comandare il pc da remoto come se ci si trovasse seduti alla tastiera. Per essere colpiti basta visualizzare un file Jpeg maligno in uno degli innumerevoli programmi vulnerabili, tra i quali figurano Internet Explorer, Word ed Excel. A rischio ci sono milioni di navigatori.

Per massimizzare l'impatto del virus, i suoi creatori hanno cominciato a inviarlo ai newsgroup nei quali si fa scambio di immagini pornografiche. La possibilità che in un luogo del genere qualcuno apra un file d'immagine senza badare all'affidabilità di chi lo ha inviato, cresce a dismisura. Secondo gli analisti, comunque, il virus ci metterà poco a diffondersi anche attraverso altri canali.


L'unico modo che i clienti Microsoft hanno per difendersi dalla possibilità dell'infezione è scaricare al più presto gli aggiornamenti del sistema operativo e dell'antivirus. Gli esperti di sicurezza fanno notare che benché le vecchie versioni di Windows (la 98 e la 2000) non siano interessate dal problema, alcuni dei software installati nel pc potrebbero esserlo.








Piccolo scanner legge le impronte
Così si proteggeranno i pc del futuro
Password addio, in futuro per proteggere documenti e accessi basterà un dito. E' questa l'idea alla base dell'APC Biometric Password Manager, innovativo dispositivo capace di memorizzare e riconoscere le impronte digitali. Munito di interfaccia Usb e semplice da installere, il sistema potrebbe cambiare radicalmente le abitudini dei consumatori sommersi ormai da decine di password per accedere ai più svariati servizi.
Tecnicamente parlando, si tratta di un piccolo scanner che apre l'accesso alle zone protette. Una volta connesso al computer, il dispositivo va istruito memorizzando le impronte dei proprietari.
“Oggi, la maggior parte degli utenti di computer PC e notebook sono sommersi dalle password: una per la posta elettronica, una per le transazioni online, una per fare acquisti e una per i conti bancari - ha dichiarato Joe Liberti, General Manager Consumer Network Solutions Group di APC - Per ricordarsi tutte queste password molte persone si trovano costretti a scriverle su un foglio di carta con il rischio che venga perso o visto da qualcuno non autorizzato".
Il Biometric Password Manager consente la scansione di una massimo di venti impronte diverse. Ciascun utente utilizza la propria impronta digitale come codice unico di identificazione. Compatibile con i sistemi Windows (XP, ME 2000 e 98), il piccolo scanner si avvale della precisa tecnologia TruPrint® di AuthenTec (insensibile a particolari condizioni dell'epidermide come pelle secca, callosa, sporca o cosparsa di crema). Disponibile a partire da ottobre, APC Biometric Password Manager sarà in commercio a un prezzo suggerito di 69,99 euro.







Mods, il fratello maggiore del Dvd
Ha l'aspetto di un digital versatile disc e ne condivide funzionalità e costi di produzione. Il suo tratto distintivo sta però nella capacità di archiviare una mole di dati di gran lunga superiore. Un terabyte, per l'esattezza
Assomigliano in tutto e per tutto ai Dvd in commercio e anche i loro costi di produzione sono del tutto comparabili. Eppure, sono in grado di archiviare una quantità di dati notevolmente superiore, equivalente a quella contenuta in un centinaio di dischi tradizionali.
Sono i Mods (Multiplexed optical data storage), dischi ottici di nuova generazione che, pur conservando la piena compatibilità con gli attuali lettori di Dvd e di Cd, hanno alla loro base una tecnologia tanto innovativa quanto semplice: in pratica, nella variante Mods i "pit" e i "land" con cui vengono codificati i bit nei dischi ottici possono riflettere il laser con 330 angolazioni differenti, a ognuna delle quali può far capo una porzione di informazione propria.
In questo modo, in ognuna delle unità di codifica la quantità di informazione può essere più elevata (fino a un terabyte) di quella che può essere contenuta nei dischi attuali.

Secondo gli ideatori della tecnologia, cioè un team di ricercatori dell'Imperial College di Londra, a breve verranno realizzati i primi prototipi in grado di contenere fino a quasi 500 ore di contenuti video con qualità Dvd.
Per una loro eventuale produzione su larga scala occorrerà attendere ancora qualche anno: a seconda dei fondi che verranno erogati per finanziare il progetto qualcosa di concreto potrà vedersi nel 2010 o, nel peggiore dei casi, intorno al 2015.








Il Pc si infila nel "salotto buono"
Ecco Sam@ra il cubo di Elettrodata

Elettrodata, azienda italiana leader nel mercato dei PC, presenta - in contemporanea con l’annuncio del sistema operativo da parte di Microsoft - il "cubetto multimediale" Sam@ra Serie MD con Windows XP Media Center Edition (MCE), un personal computer progettato per gestire, con un solo telecomando, tutti i dispositivi di intrattenimento digitale della casa. Finalmente, il PC conquista il "salotto buono" e mette d’accordo tutta la famiglia, da chi ascolta musica a chi guarda la TV, da chi scatta fotografie a chi gira film, da chi registra programmi a chi crea compilation per se o per gli amici, da chi naviga su Internet a chi utilizza la posta elettronica.

"Siamo convinti che i PC con Windows XP Media Center Edition rappresentino una svolta significativa, che porta la tecnologia all’interno del nucleo familiare e la mette alla portata di tutti i suoi membri perché elimina - grazie alla presenza del telecomando - il mistero del rapporto uomo/macchina attraverso la tastiera e il mouse. Questi due oggetti, infatti, rappresentano un ostacolo per i più giovani e i più anziani, mentre a tutti gli altri evocano situazioni business che poco hanno a che fare con il divertimento", afferma Lorenzo Zubani, Presidente di Elettrodata.

"Le famiglie italiane hanno già dimostrato, con la telefonia cellulare, di essere più che pronte al connubio tra tecnologia e intrattenimento. Fra pochi anni, nessuno si meraviglierà per la presenza del PC nel salotto, così come oggi nessuno si stupisce per un nonno che scatta foto dei nipotini con il telefono cellulare".

Sam@ra Serie MD è un PC di piccole dimensioni dall’aspetto elegante, basato su processore Intel Pentium 4 e dotato di tutte le connessioni necessarie per collegare videocamere, videoregistratori, fotocamere digitali e TV analogichee digitali. Inoltre, ha un lettore di CD e DVD che può anche masterizzare dischi video e musicali, e ha un impianto di amplificazione stereo di elevata qualità. Tutte le funzionalità possono essere gestite con un solo telecomando.








Il nuovo standard di Adobe per la fotografia digitale sarà Dng?

Photokina non potrà subito rispondere al quesito posto da Adobe. Ma Dng viene proposto per ovviare alla perdita di qualità di Jpeg e alla dispersione dei troppi formati Raw


Il futuro dei formati della fotografia digitale ha già un nome: Dng. A proporlo è Adobe, stanca della eccessiva disseminazione di formati Raw, incompatibili l'uno con l'altro.
Digital NeGative (Dng) è la proposta di Adobe che ha l'obiettivo di facilitare la vita ai fotografi professionisti che impiegano le fotocamere digitali.
All'evento di Photokina in corso in Germania è stato accolto positivamente. Basato sul formato Tiff, Dng potrebbe mettere d'accordo i produttori di fotocamere. Intanto Photokina continua a sfornare novità, mettendo in vetrina l'accordo tra Nokia e Fowa per distribuire nei negozi di digital imaging i telefonini Nokia dotati di fotocamera. Per una carrellata delle novità di Photokina ecco l'url della kermesse tedesca: www.koelnmesse.de/wEnglisch/photokina.











Niente più Hotmail gratis per gli utenti Outlook

Si pagherà per avere il comodo automatismo fra il client di posta e il servizio webmail. Verso un'Internet sempre meno "free"?

A partire dalla prossima settimana Microsoft revocherà agli utenti di Outlook e Outlook Express la possibilità di accedere e scaricare gratuitamente la posta dagli indirizzi Hotmail.
Il servizio di webmail di Microsoft fa uso di una versione modificata del protocollo WebDav e il suo accesso da Outlook diventerà a pagamento, con tariffe che vanno da poco meno di 20 dollari di Hotmail Plus fino ai 100 dollari del servizio Msn Premium. La funzione esclusiva di Outlook è stato sinora uno dei punti a favore di questo programma, anche se esistono esperimenti in tal senso del progetto Connector di Ximian/Novell.

» Contro la posta spazzatura

Le ragioni dell'improvviso cambio di politica sarebbero legate allo spam. Secondo Microsoft il problema consiste nelle possibilità di automazione del proprio programma di posta, abusato dagli spammer per l'invio in massa di messaggi indesiderati. Alcuni osservatori notano che si tratta di un'indiretta ammissione di inefficienza dell'azienda di Redmond in merito alla sua strategia antispam, che da un lato vede vigorosi proclami e provvedimenti per la lotta alle junk mail e dall'altro dubbie proposte commerciali come quella del maggio di quest'anno rivolta ai bulk mailers.
Gli utenti di Hotmail sono attualmente a quota 187 milioni, di cui una quota tra il 5 e il 10 per cento faceva uso della funzione di accesso tramite Outlook. Questi ultimi, già registrati, potranno continuare gratuitamente sino ai primi mesi del 2005 mentre tutti i nuovi clienti dovranno limitarsi ad accedere via browser o a pagare per avere il servizio. Microsoft si adegua così ai concorrenti Yahoo e America Online che sugli account e-mail hanno politiche simili, basate sull'accoppiata abbonamenti e uso gratuito ma limitato.











Il nuovo Java si chiama Mustang
Atteso per il 2006, non aderirà allo schema di disponibilità dettato dall'opensource.



Sun ha rivelato alcuni dettagli relativi alla prossima versione di Java, che in codice si chiama Mustang.
Attesa al rilascio per la primavera del 2006, più che per motivi tecnici, per "esigenze di copione", nel senso che è per quel periodo che la comunità di sviluppo si attende un aggiornamento, Mustang sarà foriera di quattro grandi tipologie di innovazione.
Il nuovo Java, infatti, includerà miglioramenti al capitolo Xml, sul piano della creazione di servizi Web, sul fronte Java desktop e anche in merito al tema della performance dei grandi sistemi.
Sarà un Java maturo, quindi, migliorato per l'industria.
In merito a ciò, è emerso dalle dichiarazioni del management che Sun intende proseguire con l'attuale schema di compatibilità piuttosto che sottoporre il meccanismo di aggiornamento a una revisione "stile opensource".









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