
“Quando penso a questa città, questa Manhattan di cui canta Whitman, una rabbia cieca, bianca, mi sfiora le budella. New York. Le prigioni bianche, i marciapiedi brulicanti di vermi, le file del pane, gli spacci d'oppio che si costruiscono come palazzi, gli ebrei, i sicari e soprattutto l'ennui, la monotonia dei volti, strade, gambe, case, grattacieli, pasti, manifesti, mestieri, delitti, amori...