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LA SABBIA DEL TEMPO......
Una sera la sua anima fu presa dal desiderio di creare un’immagine del Piacere che perdura un istante. Ed egli uscì per il mondo a cercare bronzo. Poichè solo in bronzo poteva egli pensare.
Ma tutto il bronzo del mondo intero era scomparso, nè in alcun luogo del mondo intero era possibile trovarlo, fuorchè nell’immagine del Dolore che perdura eterno.
Quest’immagine l’aveva creata lui stesso con le sue stesse mani, e l’aveva posta sulla tomba dell’unica donna che nella vita avesse amato, affinchè fosse segno dell’amore dell’uomo, che non perisce, e simbolo del dolore dell’uomo, che perdura in eterno.
E in tutto il mondo non c’era altro bronzo, se non il bronzo di questa statua.
Ed egli prese l’immagine che aveva creato, e la pose in una grande fornace, e la diede al fuoco.
Così dal bronzo dell’immagine del Dolore che perdura eterno trasse quella del Piacere che perdura un istante.
L'ARTISTA OSCAR WILDE
LA SABBIA DEL TEMPO......
Come scorrea la calda sabbia lieve
Per entro il cavo della mano in ozio,
Il cor sentì che il giorno era più breve.
E un’ansia repentina il cor m’assalse
Per l’appressar dell’umido equinozio
Che offusca l’oro delle piagge salse.
Alla sabbia del Tempo urna la mano
Era, clessidra il cor mio palpitante,
L’ombra crescente d’ogni stelo vano
Quasi ombra d’ago in tacito quadrante
(....ed io divento clessidra ed urna del tempo che scorre)
Se per un istante Dio si dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi facesse dono di un pezzo di vita, probabilmente non direi tutto ciò che penso, ma penserei a tutto ciò che dico.
Valuterei le cose, non per il loro valore, ma per ciò che significano.
Dormirei poco, sognerei di più, essendo cosciente che per ogni minuto che teniamo gli occhi chiusi, perdiamo sessanta secondi di luce.
Andrei avanti quando gli altri si ritirano, mi sveglierei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano e con quanto piacere gusterei un buon gelato al cioccolato.
Se Dio mi desse un pezzo di vita, mi vestirei in modo semplice, e prima di tutto butterei me stesso in fronte al sole, mettendo a nudo non solo il mio corpo, ma anche la mia anima.
Dio mio se avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio e aspetterei l’arrivo del sole.
Sulle stelle dipingerei una poesia di Benedetti con un sogno di Van Gogh e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna.
Annaffierei le rose con le mie lacrime per sentire il dolore delle loro spine e il rosso bacio dei loro petali.
Dio se avessi un pezzo di vita, non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che le amo.
Direi ad ogni uomo e ad ogni donna che sono i miei prediletti e vivrei innamorato dell’amore.
Mostrerei agli uomini quanto sbagliano quando pensano di smettere di innamorarsi man mano che invecchiano, non sapendo che invecchiano quando smettono d’innamorarsi!
A un bambino darei le ali, ma lascerei che imparasse da solo a volare.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia, ma con la dimenticanza.
Ho imparato così tanto da voi, Uomini…
Ho imparato che ognuno vuole vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Ho imparato che quando un neonato stringe per la prima volta il dito del padre nel suo piccolo pugno, l’ha catturato per sempre.
Ho imparato che un uomo ha in diritto di guardare dall’alto verso il basso un altro uomo solo per aiutarlo a rimettersi in piedi.
Da voi ho imparato così tante cose, ma in verità non saranno granché utili, perché quando mi metteranno in questa valigia, starò purtroppo per morire.
Dì sempre ciò che pensi e fa ciò che pensi.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti guardo mentre ti addormenti, ti abbraccerei fortemente e pregherei il Signore per poter essere il guardiano della tua anima.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che ti vedo uscire da quella porta, ti abbraccerei, ti darei un bacio e ti chiamerei di nuovo per dartene altri.
Se sapessi che oggi è l’ultima volta che sento la tua voce, registrerei ogni tua parola per poterla ascoltare una e più volte ancora.
Se sapessi che questi sono gli ultimi minuti che ti vedo, direi “Ti amo” e non darei scioccamente per scontato che già lo sai.
Sempre c’è un domani e la vita ci dà un’altra possibilità per fare le cose bene, ma se mi sbagliassi e oggi fosse tutto ciò che ci rimane, mi piacerebbe dirti quanto ti amo, che mai ti dimenticherò.
Il domani non è assicurato per nessuno, giovane o vecchio.
Oggi può essere l’ultima volta che vedi chi ami.
Perciò non aspettare oltre, fallo oggi, perché se il domani non arrivasse, sicuramente compiangeresti il giorno che non hai avuto tempo per un sorriso, un abbraccio, un bacio e che eri troppo occupato per regalare un ultimo desiderio.
Tieni che ami vicino a te, digli quanto bisogno hai di loro, amali e trattali bene, trova il tempo per dirgli “Mi dispiace”, “Per favore”, “Grazie” e tutte le parole d’amore che conosci.
Nessuno ti ricorderà per i tuoi pensieri segreti.
Chiedi al Signore la forza e la saggezza per esprimerti e dimostra ai tuoi amici e ai tuoi cari quanto sono importanti.
(GABRIEL GARCIA MARQUEZ)
Sale la nebbia sui prati bianchi
come un cipresso nei camposanti
un campanile che non sembra vero
segna il confine fra la terra e il cielo.
Ma tu che vai, ma tu rimani
vedrai la neve se ne andrà domani
rifioriranno le gioie passate
col vento caldo di un’altra estate.
Anche la luce sembra morire
nell’ombra incerta di un divenire
dove anche l’alba diventa sera
e i volti sembrano teschi di cera.
Ma tu che vai, ma tu rimani
anche la neve morirà domani
l’amore ancora ci passerà vicino
nella stagione del biancospino.
La terra stanca sotto la neve
dorme il silenzio di un sonno greve
l’inverno raccoglie la sua fatica
di mille secoli, da un’alba antica.
Ma tu che stai, perché rimani?
Un altro inverno tornerà domani
cadrà altra neve a consolare i campi
cadrà altra neve sui camposanti.
(FABRIZIO DE ANDRE')
Conosci gl'invisibili filatori dei sogni?
Son due:la verde speranza e la torva paura.
Han fatto scommessa chi fila di più e più leggero:
una,il suo fiocco dorato;
l'altra il suo fiocco nero.
Con il filo che ci danno
noi tessiamo, quando tessiamo.
(MACHADO)
La persona che nasconde e quella a cui viene nascosto, in una parte profonda di loro stesse, sanno tutte e due di sapere. Anche se la differenza sta solo tra il dire e il non dire, a causa del fatto di aver tracciato una linea, man mano che aumenta il peso del tempo, può anche crearsi una grande lacerazione. Ma può anche accadere che, per il fatto di non aver detto, si possano evitare delle irreparabili ferite. A seconda del carattere dei personaggi coinvolti, quale sia la soluzione migliore può variare, ma ad ogni modo, l’unica cosa che mi sembra sicura è che il corpo e la mente delle persone ricevono e trasmettono molte più informazioni di quanto le persone stesse non pensino. Questa colorazione misteriosa a volte mi spaventa, perché mi dà la sensazione di essere completamente esposta, a volte mi conforta e mi stringe il cuore.
(BANANA YOSHIMOTO)
Una sera la sua anima fu presa dal desiderio di creare un’immagine del Piacere che perdura un istante. Ed egli uscì per il mondo a cercare bronzo. Poichè solo in bronzo poteva egli pensare.
Ma tutto il bronzo del mondo intero era scomparso, nè in alcun luogo del mondo intero era possibile trovarlo, fuorchè nell’immagine del Dolore che perdura eterno.
Quest’immagine l’aveva creata lui stesso con le sue stesse mani, e l’aveva posta sulla tomba dell’unica donna che nella vita avesse amato, affinchè fosse segno dell’amore dell’uomo, che non perisce, e simbolo del dolore dell’uomo, che perdura in eterno.
E in tutto il mondo non c’era altro bronzo, se non il bronzo di questa statua.
Ed egli prese l’immagine che aveva creato, e la pose in una grande fornace, e la diede al fuoco.
Così dal bronzo dell’immagine del Dolore che perdura eterno trasse quella del Piacere che perdura un istante.
L'ARTISTA OSCAR WILDE