quagliarella


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Fabio Quagliarella (Castellammare di Stabia (Na), 31 gennaio 1983) è un calciatore italiano che milita attualmente nella Sampdoria: dal punto di vista contrattuale, è in comproprietà con l'Udinese. Carriera Firenze, Chieti e Torino Cresciuto nelle giovanili del Torino, ha esordito in Serie A il 14 maggio 2000, con la maglia del Toro, nella partita vinta dai granata per 2-1 contro il Piacenza. Nel 2002, viste le scarse possibilità di giocare, viene dato in prestito alla Florentia Viola, allora militante in Serie C2; a Firenze segna una sola rete in 12 partite, e sulla riva dell'Arno dimostra di avere grandi qualità, ma anche un grande limite: quello di non possedere grandi doti realizzative. Questo difetto, piuttosto importante per un attaccante, lo segue negli anni successivi, tranne nella stagione 2003/2004, quando, con la maglia del Chieti, in Serie C1, segna 17 reti in 32 presenze. Alla fine, la parentesi biennale con la maglia neroverde termina con 19 marcature in 43 partite, e le sue buone prestazioni convincono il Torino a riprenderlo con sè, in vista della stagione di Serie B. Seppure all'esordio tra i cadetti, Quagliarella sfrutta le proprie occasioni di partire titolare, e, con le sue 8 marcature in 36 presenze, contribuisce alla tanto agognata promozione in massima serie. Ma la crisi economica della società costa ai tifosi granata un altro anno di sofferenza; Quagliarella, intenzionato a rimanere ma pressato da numerose offerte, soprattutto di squadre di Serie A, decide alla fine di accettare le proposte dell'Ascoli, società che gli garantisce un posto da titolare. La stagione 2005/2006 è buona per il napoletano, ma un rammarico c'è: quello di avere siglato solo 3 gol in 33 partite. L'approdo alla Sampdoria Al termine del campionato, L'Udinese, proprietaria del cartellino dal 2005, lo porta in Friuli, allo scopo di trovargli un posto in squadra insieme ai più titolati Iaquinta e Di Natale. Ma in agosto arriva, dalla Sampdoria, un'offerta allettante; infatti, Marotta, il D.G. blucerchiato, offre al presidente Pozzo la metà del cartellino del promettente centravanti Foti, richiesto anche dal Chelsea: in cambio, richiede la metà dei cartellini di Pieri e Quagliarella. Pozzo accetta, e spedisce entrambi i calciatori alla corte di Novellino. L'avventura blucerchiata di Quagliarella non inizia sotto i migliori auspici, visto lo scarso spazio che s'intravede per lui; ma la squalifica per scommesse di Flachi, ma anche le non buone condizioni fisiche di Bazzani, permettono al napoletano di trovare un posto da titolare: nell'ottobre 2006 inizia, come è stato detto da giornalisti e tifosi, il Quagliarella Show. Infatti, il giocatore, smentendo le voci dei mugugnoni genovesi, secondo le quali non era in grado di segnare, comincia a deliziare il pubblico sampdoriano e non solo con una lunga serie di prodezze balistiche e capolavori degni di un grande campione: dal cucchiaio e dal missile da trenta metri contro l'Atalanta, al potente tiro contro il Chievo; dalla rovesciata contro la Reggina, al preciso tiro al volo ed al potente colpo di testa contro il Livorno e infine nella 30° giornata l'incredibile pallonetto da centrocampo (con Bazzani che corre ad abbracciarlo dicendo:"Questo è pazzo", e con il portiere del Chievo che si abbandona a un espressione di stupore misto a rammarico davanti alle telecamere) a scapito nuovamente del Chievo. Alla fine del 2006, sono 9 le reti in 16 presenze con la maglia blucerchiata: in questo modo, Quagliarella, alla fine del girone d'andata, ha già battuto il suo record di segnature nella massima serie in un'intera stagione. La prima volta in nazionale A marzo 2007, arriva anche la prima convocazione da parte del c.t. Roberto Donadoni e l'esordio con la maglia della nazionale, per la partita Italia-Scozia, valida per le qualificazioni al Campionato Europeo di calcio 2008. Esordisce in azzurro al minuto 88' della medesima partita.

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