Cultura & Attualità

La religione è un optional. PUNTO
Messaggio del 14-08-2009 alle ore 14:41:55
Sciabbolone,
qui il problema è anche dei crediti formativi che contribuiscono a far aumentare il voto all'esame di maturità. In molte scuole non è possibile, per mancanza di fondi, numero minimo di ragazzi od insegnanti qualificati, far svolgere insegnamenti alternativi alla religione cattolica. Un ragazzo non cattolico usufruirebbe quindi di minori crediti formativi in sede di esame di Stato. Da qui la palese discriminazione ed il ricorso delle varie confessioni ed associazioni non cattoliche.
Messaggio del 14-08-2009 alle ore 13:57:20
La religione è un optional. PUNTO

e quanto c'ho piacere...

scomunicate il cazzo che vi frega.
Messaggio del 14-08-2009 alle ore 13:42:19
Avevo scritto un papiro, ma facendomi due conti, sarebbero state solo tante parole buttate al vento per molti, quindi meglio condividerle in privato con chi possiede ancora un cervello funzionante, magari davanti ad un buon aperitivo, tè, birra o quel che vi pare...

1) Dona il tuo 8/1000 alle BESTIE DI SATANA...

2) Prof di religione = come rubare soldi allo stato, quindi a noi tutti, facilmente... Ma la chiesa insegna, chi meglio della stessa sa come rubare al prossimo...

3) Jeteve a jettà...
Messaggio del 14-08-2009 alle ore 12:17:51
Non proprio ZioMitch..... io gli ultimi 3 anni di liceo ho fatto l'esonero eppure ricordo bene che la professoressa di religione (una donna "simpaticissima" che durante la sua ora usciva a fare la spesa ndr.) metteva bocca nella valutazione sulla base di quello che ricordava di me dai due anni precedenti.
Messaggio del 14-08-2009 alle ore 12:07:20
ma è già così. e per chi la fa la materia non fa neanche media....non capisco neanche il motivo di sto ricorso, figuriamoci quanto è utile tutto sto casino.
Messaggio del 14-08-2009 alle ore 11:49:46
Senza stare a leggere tutto quello che avete scritto...

La religione è fortunatamente una materia facoltativa... per cui:

Se la fai il professore può partecipare allo scrutinio

Se fai l'esonero il professore non partecipa allo scrutinio

Credo sarebbe la soluzione migliore.
Messaggio del 14-08-2009 alle ore 05:54:29
Precisiamo...a me fan cagare TUTTE le religioni....
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 20:32:59
W L'ISLAM

Messaggio del 13-08-2009 alle ore 19:38:03

involontario? era ancora in tempo per editare
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 17:11:21

basta non incularsela dio striscio...



quest'uomo è un genio ! Involontario ma sempre genio...

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Editato da Animamundi il 13/08/2009 alle 17:13:02
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 16:36:47
non intervengo che è meglio
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 16:34:57
panzone mio
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 16:34:04

'' basta non incularsela dio striscio...''

Fantastico! ... Lapsus fantastico! ...
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 16:33:26
di striscio...ovviamente...
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 16:31:53
per risolvere il problema alla radice, basta eliminare la scuola in toto...tanto oggi non serve piu a nulla...ci sta la TV...

cmq anima e co., non so se l`avete capito...per fare in modo che una cosa non esista, basta non incularsela dio striscio...
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 16:29:05

Se per laicità si intende l'esclusione dall'orizzonte culturale e formativo di ogni identità' -spiega monsignor Coletti, presidente della Commissione Episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università - 'si cade nel più bieco e negativo risvolto dell'illuminismo che prevede che la pace sociale sia garantita dalla cancellazione delle diversità e delle identità'.



Dall'intervista a Mons. Coletti andata in onda al TG(Vaticano)1


Mur

glielo dici tu a S.E. Coletti che NON CI HA CAPITO UNA EMERITA MAZZA del significato della parola "LAICITA' " e tantomeno di "ILLUMINISMO" , oppure devo spedirgli io un DIZIONARIO DELLA LINGUA ITALIANA e un buon libro di storia?
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 16:19:31
Mi sembra che S.E. Coletti paragoni, nell'ambito dell'insegnamento a scuola, la cultura religiosa e nello specifico quella cattolica, ad una manifestazione culturale contraddicendo in questo ambito quanto espresso dal TAR. Non è uno scandalo se si vuole la si può volere anche così tuttavia in tal caso e senso mentre permane l'idea di un laureato in teologia l'approvazione vescovile va senz'altro tolta. Niente che non si possa fare. A questo punto gli studenti che non volessero approfondire questa materia potrebbero seguire un corso di sul dialetto locale o magari sulle tradizioni. Un modo come un'altro per integraqre perchè no. Il problema e parlarne e trovare una soluzione il più condivisa possibile.
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 16:10:45
Basta porsi una semplice domanda: '' ma a voi, religione, a scuola ...... che cazzo vi ha insegnato? Io andavo a fuma' ai bagni. Ma daaaaaiiiii
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 13:19:21
"l'insegnamento della religione cattolica è parte integrante della conoscenza della cultura italiana, e in questo senso va inteso nel sistema scolastico italiano, non come percorso confessionale individuale

non ha nulla a che vedere con il credo.

ma vaglielo a spiegà...



Messaggio del 13-08-2009 alle ore 11:25:19
"Non si tratta di un insegnamento che va a sostenere scelte religiose individuali: ma di una componente importante di conoscenza della cultura di questo Paese, con buona pace degli irriducibili laicisti e purtroppo dobbiamo dire con buona pace anche dei nostri fratelli nella fede di altre confessioni cristiane".

Monsignor Diego Coletti - Presidente della Commissione Episcopale per l'Educazione Cattolica

In pratica Monsignor Coletti ha definito la sentenza particolarmente pretestuosa e ha riaffermato che l'insegnamento della religione cattolica è parte integrante della conoscenza della cultura italiana, e in questo senso va inteso nel sistema scolastico italiano, non come percorso confessionale individuale.

Tradotto terra terra: “Non ce ne frega un caxxo di chi non è credente, di chi è cristiano protestante, ebreo, musulmano, buddista. L’Italia è “robba” nostra. Fatevene una ragione e non rompeteci più i c------i.”

Chissà perché, non mi scandalizzo più per queste dichiarazioni clericali.

Sono stanco (anche per altre cose), ma non mi arrendo.

Ironicamente e sarcasticamente, però, dico:

Prendetevi tutto, scuola, parlamento, strade e piazze.

L’Italia è vostra, gli italiani vi meritano.

With Compliments


Messaggio del 13-08-2009 alle ore 10:57:13
X Animamundi

Dunque confermi, riportando anche il devoto-oli, quanto dico ed ho sempre detto io. Da quanto però scrivi è evidente che non conosci l'italiano, ne sai leggere un vocabolario. I significati o meglio le accezioni sono indipendenti l'uno dell'altro. E' tuo tipico prendere e sottolineare pezzi di frasi a destra e a manca per poter avvalorare le tue ipotesi. Dalla lettura delle definizioni da te riportate si evince che un insegnante cattolico dunque anche se con approvazione vescovile è a tutti gli effetti definibile laico, esattamente come io sostengo e sostiene il devoto-oli alle accezioni 1 e 2.

Sei invece tu che per laico intendi solo ed esclusivamente quelli che si dichiarano equidistanti dalla religione perchè come ami dire tu, ti fa comodo.
Io, al contrario di quanto tu affermi, infatti dico esattamente il contrario di quello che tu dici io sostenga.
Un laico non è solo un ateo ma è anche un religioso non ordinato o una persona che si considera equidistante dall religioni :- ). Tanto che una cosa noto con piacere, per fortuna detta da te che non sei un cattolico come me, riconosci che laico=senza dio è un' accezione negativa ed io dico: "direi..." eheh.

Non c'è nessuna contraddizione. L'insegnamento della religione cattolica è anche catechismo che è un valore culturale e attiene direttamente ai valori più intrinsechi dello spirito dell'uomo. Quindi è necessaria la Testimonianza. Continua a sfuggirti infine che l'insegnamento si chiama "di religione cattolica" non di religione. Dunque la testimonianza è essenziale e per gli altri non cattolici ho già risposto. Quella risposta che ostinatamente continui ad ignorare pur essendo su scritta perchè non sai evidentemente che rispondere.

X Thompson

La sentenza a mio avviso è altamente ingiustificata e fortemente eccepipile per diverse ragioni. Innanzitutto come scrive Ziomitch negli scrutini di chi la religione cattolica non segue i prof di religione non partecipano secondo poi perchè la legge prevede insegnamenti sempre opzionali e paritetici ma diversi da quella cattolica. Se la scuola è colpevole o se un alunno preferisce stare a spasso non si capisce perchè si dovrebbe punire o peggio non valutare l'alunno che segue la lezione di religione cattolica.

X Ramblert

Se i ragazzi sono stati discriminati perchè non hanno seguito l'insegnamento opzionale non è un discrimine perchè sono loro che hanno deciso di spassarsela. Se invece la loro scuola non forniva un insegnamento opzionale avrebbero dovuto fare causa alla scuola e non ai loro compagni che hanno lavorato in classe ; -).
Se luterani, valdesi e islamici, atei, ect ect non hanno stipulato nell' Intesa con lo Stato delle condizioni che permettessero loro di avere un insegnante, non è certo colpa ne della Chiesa Cattolica, ne degli studenti di religione cattolica. Ognuno è in buona fede si presume. non si capisce perchè se lo vengano considerati tali chi dice al contrario un'altra cosa non lo sia.

X Bruce Wayne

Io aggiungerei anche le seguenti domande:

16) Chi erano i Farisei e il Samaritano;
17) Chi era glil imperatori romani che governavano ai tempi di Gesù;
18) Quando è nato il Figlio di Dio;
19) Cosa si festeggia a Ferragosto;
20) Chi era Maria Maddalena.
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 09:54:27
Ci penso spesso a questa cosa della Religione Cattolica a scuola...

e così ogni tanto provo a fare delle valutazioni sulla validità del suo insegnamento:

Così... chi ci capita capita.. sottopongo il (mal)capitato al seguente test:

1) Padrenostro;
2) Ave Maria;
3) Angelo di Dio;
4) Credo Niceno Costantinopolitano;
5) I nomi dei 4 Evangelisti;
6) I nomi dei 12 Apostoli;
7) In che anno è nato Gesù;
8) Dove è nato Gesù; (eh no! non è vero che se era Gesù di Nazareth dev'essere nato per forza a Nazareth)
9) In che lingua sono scritti i Vangeli;
10) Quanti sono i Vangeli;
11) Chi ha scritto i Vangeli;
12) Quanto è grande la Palestina;
13) Chi erano i genitori della Madonna;
14) Dove è sepolta la Madonna:
15) Che significa Immacolata Concezione;

Provate anche voi... altro che Zelig!

Messaggio del 13-08-2009 alle ore 09:54:15
tutte cazzate

il voto in religione non fa media e nei consigli di classe, quando si parla di alunni che non la fanno, i prof di religione escono fuori.
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 09:38:39
La sentenza del TAR del Lazio e', a mio avviso, ineccepibile.
Essa infatti ritiene ingiusto distribuire crediti a frequenta l'ora di religione cattolica rispetto a chi opta per il no. Questa e' una discriminazione nei confronti dei non credenti o di chi professa religioni diverse.
La sentenza del TAR si ferma a questo.

Il ricorso che la Gelmini si appresta a presentare alla Consulta ha, secondo me, poche o nulle chances di essere accolto in termini di legge.
Potrebbe essere accolto solo se la Gelmini quale ministro dell'Istruzione istituisse anche corsi alternativi alla religione (obbligatori) o corsi di storia delle religioni (tutte, o almeno quelle principali) con professori abilitati a farlo.

Proprio perche' seguire l'ora di religione e' facoltativo essa non deve e non puo' fornire un vantaggio in termini di carriera scolastica a chi intende avvalersene rispetto a chi non lo fa.
Altrimenti, per assurdo, si potrebbero fornire crediti anche a chi volontariamante dona il sangue, si impegna in attivita' di volontariato, o si prende cura degli animali abbandonati.

Messaggio del 13-08-2009 alle ore 09:17:56
Ramblert


avventisti, battisti, ebrei, luterani, pentecostali e valdesi



Ma che scherzi? Questi sono "IN ERRORE" mi sembra chiaro.

Come i due studenti che sono stati discriminati perchè hanno scelto di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica. BRUTTI PECCATORI, sicuramente drogati impasticcati miscredenti che preferiscono andare in discoteca invece di fare il catechismo. Loro non hanno "nessun incontro con Cristo" da testimoniare dunque che ca22o vogliono s'stì quà? Pretendono pure di parlare?

eehhh "non c'è più religione" no no no !

Messaggio del 13-08-2009 alle ore 09:12:27
"Viva soddisfazione" è stata espressa anche dal presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia, il pastore Domenico Maselli, tra i firmatari del ricorso avanzato, tra gli altri, anche dalla Consulta romana per la laicità delle istituzioni e dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (Fcei), insieme a decine di associazioni laiche e a diverse confessioni religiose non cattoliche - tra cui avventisti, battisti, ebrei, luterani, pentecostali e valdesi - nonché da due studenti oggi ventenni, che in sede di scrutinio degli esami statali si erano visti discriminati nell'attribuzione del voto finale, perché non avevano frequentato l'ora di religione."

Dal articolo che ho postato più sopra...mah..."questi" non contano un cazzo????, per Mur e il "democratico" Gasparri : NO!
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 09:03:20
Definizione di LAICO:

Dal dizionario della lingua italiana De Mauro:

lài|co
agg., s.m.
AU
1 agg., s.m., che, chi non appartiene al clero; che, chi non ha alcun grado nella gerarchia della Chiesa cattolica
2 agg., che non dipende dal clero; che è formato da persone appartenenti allo stato laicale: associazione, confraternita laica
3 s.m., religioso non ordinato sacerdote, che all’interno di una comunità monastica svolge spec. attività manuali e profane; anche agg.: frate, fratello l.
4 agg., improntato, ispirato ai principi e agli ideali del laicismo: pensiero l., istituzioni laiche, istruzione laica | agg., s.m., che, chi condivide gli ideali del laicismo; che, chi auspica l’autonomia da qualsiasi forma di ingerenza ecclesiastica: intellettuali laici, dibattito tra laici e clericali
5 agg., estens., di gruppo, movimento e sim., che dichiara programmaticamente la propria autonomia rispetto a qualsiasi dogmatismo ideologico: partiti laici, nello schieramento politico italiano, ciascuno dei partiti che si definiscono programmaticamente autonomi sia dal dogmatismo cattolico sia da quello marxista; polo l., quello formato da tali partiti | agg., s.m., che, chi rifiuta di uniformarsi rigidamente e in modo acritico a un’ideologia: pensatore l., un membro l. del partito

come vedi caro Mur, l'unico a non conoscere la varietà dei significati del termine laico qui sei solo tu.

Sono prorpio i cattolici come te che non perdono occasione per dare connotazione negativa (laico = senza dio ) ad ogni piè sospinto, quando VI FA COMODO.

Per quanto riguarda il resto delle tue affermazioni, nel tuo zelo da fantico religioso ti sei contraddetto da solo senza neanche accorgertene:


Se quando si fa la domanda la vita del soggetto in questione (per quel che è noto) non corrisponde alla testimonianza di fede, come può insegnare religione cattolica? Come faccio ad insegnare ad ragazzo il valore della famiglia nel cattolicesimo se io stesso ho divorziato 2 volte? Come faccio a testimoniare l'incontro con Cristo se sono un bestemmiatore usuale o mi drogo abitualmente?



SEMPLICE: NON PUOI !

NON SEI A SCUOLA PER FARE CATECHISMO ! NE PER TESTIMONIARE NESSUNO ACCIDENTE DI "incontro con Cristo"

SEI A SCUOLA, o perlomeno DOVRESTI ESSERCI, per cercare di insegnare a chi ne fa scelta, cosa è la religiosità.

Il CATTOLICESIMO è solo una corrente della religiosità. NON E' CERTO l'UNICA nè la più attendibile diciamo così, ma questo come al solito, fingete di ignorarlo vero?

Vuoi testimoniare il tuo "incontro con cristo"? Bene vai in una qualunque PARROCCHIA (ce ne sono mcentinaia di migliaia in Italia quindi non dirmi che non puoi o che vieni "discriminato" , fatti autorizzare dal vescovo,, cardinale, monsignore etc etc... e ORGANIZZATI CORSI DI CATECHISMO.

Non capisco poi perchè lo Stato italiano debba PAGARE insegnanti di catechismo nelle scuole pubbliche.

Messaggio del 13-08-2009 alle ore 08:50:51
La "professoressa della penna rossa" fa ricorso..., Fioroni "PDc"..., "grembiulino" Chicchitto...,Il "democratico" Gasparri e indignato!!!!, questi comunisti del cazzo del Tar del Lazio prima o poi dovranno finire al rogo!!!! per salvaguardare "la democrazia"...in nome di Cristo Re!!!!...

clicca qui
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 08:45:48
X Animamundi trescimmiettedistratteetutteetresordemuteecieche

Per quanto riguarda l'ano prossimo come scrivi tu meglio si siano allineati ma la copertura impicia solo eheheh.

Battute a parte ricordo la definizione di laico tratta da Wikipedia:
"Il termine laico nell'accezione moderna del termine ha significato di "aconfessionale", ossia di slegamento da qualsiasi autorità ecclesiastica di confessione religiosa.

Negli ultimi anni il termine laico viene invece utilizzato in maniera talvolta impropria per indicare un generico agnostico o ateo. Tale uso è semanticamente scorretto, in quanto laico ha significato di svincolo dall'autorità ecclesiastica, ma non inficia la professione di una particolare confessione religiosa: per cui si possono distinguere laici credenti da laici non credenti.

L'abuso del termine in sede politica, in funzione di sinonimo perfettamente sovrapponibile ad anticlericale o ateo, ha generato l'utilizzo del termine spregiativo laicista con un significato simile e opposto all'uso del termine spregiativo clericale per indicare persone che si autodefiniscono "laiche" e si comportano come anticlericali".


Sei tu dunque semmai a non conoscere il significato del termine.
Detto questo se avessi letto davvero il mio intervento integralmente avresti scoperto che alle domande che mi poni sono da me già anticipate le risposte. Mai sostenuto che un insegnante di religione cattolica debba essere equidistante dalla professione di fede anzi ho detto proprio il contrario, ma esso rimane Laico come lo sono io o Vanilla Sky. Così come peraltro non lo deve essere un insegnante di islamismo, così come di qualsiasi altra confessione nella scuola particolare dovesse essere richiesto se congruo ovviamente ad una richiesta motivata e giustificata. Semplice e Laico.
Inoltre il vescovo che tu pregiudizievolmente associ ne più ne meno che a mafioso non è lì per fare favoritismi. Se quando si fa la domanda la vita del soggetto in questione (per quel che è noto) non corrisponde alla testimonianza di fede, come può insegnare religione cattolica? Come faccio ad insegnare ad ragazzo il valore della famiglia nel cattolicesimo se io stesso ho divorziato 2 volte? Come faccio a testimoniare l'incontro con Cristo se sono un bestemmiatore usuale o mi drogo abitualmente? La valutazione vescovile serve unicamente a questo giuridicamente ed anche fattivamente. Puoi criticare, certi taluni abusi, come si dovrebbe fare sempre tutti, se e solo se, sono frutto di prove concrete e non di sospetti generici e circostanziali. Tuttavia l'impianto generale è logico e razionale.

PS Se non si riconosce un simbolo tale simbolo non può ne offendere ne offrire penitenza (ahimè).
Messaggio del 13-08-2009 alle ore 08:21:56
P.S. aggiungo un'ultima domanda da rivolgere al nostro MUR-trescimmiette :

E degli studenti che hanno deciso di non avvalersi dell'ora di religione? Che ne facciamo?

A bhe quelli sono miscredenti buzzurri atei e mangiapreti, quindi DA CONDANNARE. Così imparano ! E l'ano prossimo tutti "allineati e coperti" e PENITENTI sotto al crocifisso.


Messaggio del 13-08-2009 alle ore 08:14:43
@ MUR il cercacavillifacentecomeletrescimmiette:


Quali competenze hanno gli insegnanti su questo tema ? Se è sempre il solo vescovo a decidere? Ha senso che ciò accada in uno Stato laico? Questo è il vero problema, non il voto negli scrutini!



Le tue definizioni sono pelose e ipocrite.

Un vero LAICO non ha bisogno dell'autorizzazione del vescovo. E mi sembra altrettanto chiaro che il vescovo stesso nominerà e/o riterrà "veramente laico" solo cattolici, non certo insegnanti appartenenti ad altre confessioni religiose, meno che mai atei.

Dunque i tuoi cavillosi giudizi, basati su una presunta "indipendenza" del personale chiamato ad insegnare religione sono la solita fuffa bizantinista e inconcludente.

Per quanto riguarda poi il sentimento religioso, non hai risposto alla mia domanda, ma semplicemente hai aggirato il discorso (come da tradizione).

Come si può valutare un sentimento? Come si può giudicare un'esperienza religiosa che è e deve restare strettamente personale?

Non si può. PUNTO. Non esistone le prove di religione, a meno di tornare ai martirii e alle sofferenze a voi tanto care.

Vuoi un otto a religione (magari per ristabilire la media e passare a giugno senza problemi? PENTITI E CONFASSA I TUOI PECCATI !

brrrrr....certe cose le avevamo lasciate a mille anni fa, mi sembra.
Ma evidentemente per te, finto sbadato, il tempo non passa mai: BRUCIATELI TUTTI, TANTO DIO RICONOSCERA COMUNQUE I SUOI !


Messaggio del 12-08-2009 alle ore 23:20:07
X Animamundi

Proprio perchè la Religione, non è una semplice questione culturale, non è una mera espressione artistica o culturale o ludica; proprio perchè, oltre ad essere arte, storia, cultura la Religione è anche sentimento, testimonianza, morale ed etica nonchè verità non può essere insegnato da qualcuno che quei sentimenti e quello spirito non condivide ne testimonia.
Giusto che semmai che chi ha un'altra cultura ed abbia un'intesa con lo Stato abbia un insegnante specifico o quantomeno (come per gli Atei o tutte le culture religiose eccessivamente minoritarie) si potrebbe studiare l'ateismo assieme alle culture religiose altre (poichè l'ateismo è una forma religiosa).

La domanda della valutazione sarebbe anche interessante se non fosse che nell'insegnare un' esperienza religiosa ci siano anche nozioni da apprendere che possono essere valutate come per qualsiasi materia.

Tutte le espressione che tu usi riguardo le tue personali concezioni del Cattolicesimo sono tue ma non sono certo rilevanti ai fini della discussione in oggetto quindi sono sostanzialmente inutili (seppure lo ammetto almeno simpatiche) da commentare.

X Animamundi e soltanto per lui

Ricordo infine che un insegnante di religione che non sia ordinato nella Chiesa Cattolica E' un laico. E ricordo che strano a dirsi la Teologia è considerata materia umanistica di primaria importanza in tutto il mondo tranne che in Italia dove le armate illuministe, positiviste, anti-clerico comuniste ma anche fasciste sono riuscite a declassarla con quell'atto di arroganza tipica di chi crede di avere la verità depositata ahah.

X Tutti

La sentenza è una delle tante (e contrastanti) sentenze della Magistratura Italiana che diciamocela tutta ha le sue luci e le sue ombre. Questa non mi sembra molto illuminata e men che meno illuminante (ma forse illuminista eheh) francamente tuttavia spero sollevi un problema che per ora è rimasto fin troppo sottovalutato e latitante nelle discussioni anche politiche e nazionali.
Personalmente ritengo che non sarebbe male (ma questo i programmi ministeriali per la parte cattolica già lo prevedono) che all'interno dell'ora di Religione Cattolica (o Islamica o Buddista o Atea) che io ritengo dovrebbe essere portato a 2 ore settimanali, si insegnino anche sommariamente le altre confessioni ma solo per questione di completezza e non di assoluta necessità e cmq non in forma paritaria. Per un religioso la propria religione non è uguale alle altre ma ciò non implica che un individuo possa cambiare nel futuro il proprio modo di rapportarsi o non rapportarsi a Dio.
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 20:14:17
al nord lo decide la Curia
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 19:52:53
Ah, ecco mi sfuggiva che invece era Animamundi il depositario della Verità...
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 16:24:35
Vorrei ricordare a lor signori cattolici che:


Qualsiasi religione – continua la sentenza - per sua natura non è né un’attività culturale, né artistica, né ludica, né un’attività sportiva né un’attività lavorativa, ma attiene all’essere più profondo della spiritualità dell’uomo ed a tale stregua va considerata a tutti gli effetti



attenendo all aparte più profonda dell'essere umano, alla sua sfera più intima e personale, non vedo prorpio come tale sentimento possa essere fatto oggetto di mera valutazione da parte di chicchessia, sia esso la clientela nominata ad hoc dal vescovo o chi per esso nè tantomeno lo Stato.

Semplicemente il sentimento religioso è pr l'appunto un SENTIMENTO, come l'amore etc etc....

Ora l'amore si può quantificare in modo oggettivo al fine di una valutazione?
Per la serie "mi ami? Ma quanto mi ami?

Non CREDO PROPRIO.

Così è anche il sentimento religioso. Ci credi? Ma quanto ci credi?

Se passa il criterio che il sentimento religioso è quantificabile e verificabile, formeremo generazioni di fanatici, dove il più fervente credente e disposto perfino ad immolare la sua vita per tale sentimento.
Sono cose purtroppo che in passato hano segnato le stragi più folli ed il conseguente desiderio di vendetta e di odio e tutt'ora esistono al mondo individui che, PER DIMOSTRARE IL LORO ZELO nell'adorazione religiosa, si fanno saltare in aria nelle piazze, nei mercati, nelle scuole.

Dunque se prorpio vogliamo essere ONESTAMENTE LAICI, senza IPOCRISIE DI SORTA, l'insegnamento della religione cattolica dovrebbe essere TOTALMENTE ABOLITO per far posto a quello di Etnografia, sociologia, Storia delle tradizioni religiose umane, DI TUTTE LE TRADIZIONI RELIGIOSE e non di una sola in particolare.

Ma questo ovviamente a lor signori cattolici che invocano la "parità di trattamento" solo quando fa comodo a loro (IPOCRITI), ovviamente questa cosa non andrà mai giù, considerandosi il centro dell'universo, i depositari della verità, gli unici detentori della morale...

O tutte le religioni o NESSUNA religione. Personalmente io sarei per NESSUNA RELIGIONE (un insieme di frottole antiche totalmente inutili), ma POSSO CAPIRE (a differenza dei lor signori cattolici) che a qualcuno possa ancora interessare l'argomento e che non sarebe giusto privarli per decreto di studiare ciò.

Bene. ALLORA che gli insegnanti di "religione" non siano innanzitutto prtei o legati in qualche modo ad una specifica confessione religiosa. Fuori dalle balle i PRETI e gli IPOCRITI CLIENTI DELLE GERARCHIE VATICANE dalle scuole e FAR POSTO, attraverso REGOLARI CONCORSI (non la farsa a cui abbiamo assistito) E SELEZIONE A PERSONALE LAICO, INDFIPENDENTE MA ADEGUATAMENTE PREPARATO (appunto sociologi, etnografi, storici insomma laureati in tutte le materie umanistiche).

Questa sarebbe VERA LAICITA' .
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 15:20:26
E' la tua opionione, ok.
Da parte mia, avendo assistito concretamente ciò che è accaduto in quel periodo, affermo che è andata molto diversamente (almeno qua in Abruzzo), che non è stata una sanatoria, una "formalità", e che quindi sono diventati a tempo indeterminato solo coloro che hanno avuto il punteggio finale più alto.
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 15:11:32
ma per insegnare non basta aver superato questo concorso, deve sempre avere il gradimento del vescovo, il quale può anche sovvertire la graduatoria. Quindi non è un vero concorso, ma un trucco per realizzare una sanatoria e mettersi al riparo da altre sentenze.
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 15:10:21
ottimo! un piccolo passo verso la civiltà!
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 15:05:22
E' normale che, se si trattava di persone insegnanti di religione da almeno 4 anni, si tratta di persone ritenute adeguate dalla Chiesa; proprio per questo motivo, solo chi ha poi ottenuto i punteggi finali più altri al concorso è poi entrato di ruolo (cioè contratto a tempo indeterminato).
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 14:52:04
ma solo quelli graditi al vescovo potevano partecipare e stare in una graduatoria di cui il vescovo deve tener conto solo della presenza e non dell'ordine...
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 14:48:44
Come risposto in pvt, il rapporto Stato-Chiesa permane, ma ciò non significa che non sia stato fatto un vero e proprio concorso (che non si è rivelato una sanatoria, una formalità); solo coloro che l'hanno passato ora sono di ruolo, gli altri sono a nomina annuale.
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 14:42:25
oppure ha fatto partecipare a questo pseudo-concorso chi già insegnava religione da 4 anni per disposizione del vescovo per l'inserimento in una graduatoria di idonei, secondo i criteri stabiliti dall'Intesa Stato-Chiesa (e quindi sostanzialmente dalla Chiesa) da sottoporre allo stesso vescovo che poi sceglierà a proprio piacimento i nominativi da comunicare al Dirigente regionale scolastico?
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 14:19:24
Vanillasky,
dunque dal 2004 lo Stato italiano ha bandito diversi concorsi per l'inserimento in ruolo degli insegnanti di religione. Buono a sapersi, domani vi farò partecipare qualche mia amica o mio amico...
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 14:14:06
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 13:53:35
io l'ultima valutazione che ho avuto in religione era un "molto", all'itis

non ho mai capito cosa significasse
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 13:50:26
Tutti gli insegnanti di religione, nel 2004. Poche risate, Guastaseche
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 13:48:26
Quale insegnante di religione ha fatto il concorso per entrare nella scuola pubblica?
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 13:48:13
Personalmente condivido la seguente posizione, che riporto qui sotto:

"Rischia di ledere la laicità in un altro modo", perché impedisce agli studenti di essere valutati nella materia da loro scelta, la decisione del Tar del Lazio che vieta ai professori di religione cattolica di partecipare agli scrutini e agli studenti di accumulare crediti formativi frequentando l'ora di religione. Lo afferma il prof. Giuseppe Dalla Torre, presidente onorario nazionale dell'Unione Giuristi Cattolici Italiani e rettore della Lumsa, che spiega: "L'insegnamento della religione cattolica è facoltativo ma curriculare. Questo significa che i programmi sono definiti a livello ministeriale, le lezioni tenute da docenti di ruolo e in orario scolastico". "Per quanto facoltativo - precisa quindi Dalla Torre - si tratta di un insegnamento a pieno titolo che comporta un dovere e un diritto per lo studente che lo sceglie di essere valutato nella materia". Ecco perché secondo il giurista cattolico con questa sentenza "il Tar del Lazio appare illiberale in senso contrario". "Con la sentenza di oggi - conclude - la laicità si vede lesa in un altro modo perché gli studenti che scelgono la materia hanno diritto di essere poi giudicati in questa".

Messaggio del 12-08-2009 alle ore 13:39:16
Magari. Un po' di sinistri fuori dalle palle
Messaggio del 12-08-2009 alle ore 13:19:16
bene...........sono d'accordo..........ma..............i tanti inutili professori stipendiati che ne facciamo?

ed attenzione di questi il 70% sono insegnanti che nel mondo della scuola sono entarti con grossi calci nel sedere!!!!

non sono proprio indicati e preparati per insegnare:

Speriamo che questa sentenza sia il primo passo per una sostituzione dell'ora di religione così come la conosciamo, magari con un'ora di "Storia e Filosofia delle Religioni". Molto più laica, molto più optional.



Messaggio del 12-08-2009 alle ore 13:06:47
bene!





Messaggio del 12-08-2009 alle ore 12:56:46

“Lo Stato, dopo aver sancito il postulato costituzionale dell’assoluta, inviolabile libertà di coscienza nelle questioni religiose, di professione e di pratica di qualsiasi culto ‘noto’, non può conferire ad una determinata confessione una posizione ‘dominante’ - e quindi una indiscriminata tutela ed un’evidentissima netta priorità – violando il pluralismo ideologico e religioso che caratterizza ogni ordinamento democratico moderno”.
“Qualsiasi religione – continua la sentenza - per sua natura non è né un’attività culturale, né artistica, né ludica, né un’attività sportiva né un’attività lavorativa, ma attiene all’essere più profondo della spiritualità dell’uomo ed a tale stregua va considerata a tutti gli effetti”.



Messaggio del 12-08-2009 alle ore 12:43:50
siamo ancora uno Stato democratico e non una teocrazia (ma per quanto ancora, riusciremo a reggere e arginare i rigurgiti catto-fondamentalisti e i conati clerico-leghisti?

Nel frattempo...

alla sentenza del TAR

Messaggio del 12-08-2009 alle ore 12:10:56
Una delle ultime sentenze del famoso TAR del Lazio ribadisce che i docenti di religione cattolica non potranno più partecipare "a pieno titolo" né alla determinazione dei voti per l'assegnazione dei crediti scolastici, né allo scrutinio finale.

Si legge nella sentenza n. 7076 :
"l'attribuzione di un credito formativo ad una scelta di carattere religioso degli studenti e dei loro genitori, quale quella di avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, dà luogo ad una precisa forma di discriminazione, dato che lo Stato italiano non assicura la possibilità per tutti i cittadini di conseguire un credito formativo nelle proprie confessioni o per chi dichiara di non professare alcuna religione, in Etica morale pubblica" [...] "sul piano giuridico, un insegnamento di carattere etico e religioso, strettamente attinente alla fede individuale, non può assolutamente essere oggetto di una valutazione sul piano del profitto scolastico"

Una sentenza MERAVIGLIOSA a salvaguardia della laicità dello Stato, ritenuto garanzia della libertà e della pluralità religiosa.

Ovviamente non si fa desiderare la risposta dell'On.le Binetti :
"Così si creano insegnati di serie A e serie B; la religione non è un optional" with copliments

No cara Binetti, la religione è un optional!!!

Tutte le religioni sono optional rispetto alla coscienza dei singoli: dalla cattolica alla musulmana, dal buddismo all'induismo.

Tutte le religioni, all'interno di uno stato laico e delle sue istituzioni, devono rimanere optional.

Sta al singolo decidere, nell'ambito della sua sfera privata e personale, quale di questi optional adottare tra le decine a sua disposizione.

Speriamo che questa sentenza sia il primo passo per una sostituzione dell'ora di religione così come la conosciamo, magari con un'ora di "Storia e Filosofia delle Religioni". Molto più laica, molto più optional.

At Salut.

Nuova reply all'argomento:

La religione è un optional. PUNTO

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