Cultura & Attualità
La battaglia in seno alla sinistra tra Weltroni e Massimo D'Alema si sta propagando anche all'interno della magistratura, braccio armato della sinistra.
In un articolo sulla Forleo del Corriere appare oggi questo
La magistratura faccia «i conti con se stessa» affrontando «la questione morale», perché «oggi il singolo magistrato è più debole» e c’è il rischio che qualcuno possa «scivolare in comodi compromessi», come le è già capitato di vedere con amarezza. Le sue posizioni a difesa di de Magistris, per la separazione delle carriere, contro le correnti e la richiesta al Parlamento di usare nell’inchiesta Unipol le telefonate degli allora ds Latorre e D’Alema («consapevoli complici di un disegno criminoso», scrisse) hanno dato il via ai «vergognosi attacchi» contro di lei, anche dalla magistratura: «Si sono toccati i fili che fanno morire. Perché fino a quando s’era attaccato il nemico della magistratura, il nemico di destra, era andato tutto bene. Avevo avuto la solidarietà. La magistratura era stata compatta nel proteggere il giudice Forleo. Poi, quando spunteranno caimani d’altro colore, tutti si dilegueranno».
D'Alema a cuccia?

Povero D'Alema, comincia a sentire il fiato sul collo

A suo tempo l'allora segretario regionale del PCI-PDS della Puglia beneficiò dell'amnistia per l'entrata in vigore del nuovo codice procedura penale in relazione alle tangenti pagate per la costruzione della centrale Enel di Brindisi.
Il "grande timoniere" e il suo nostromo sono il volto "pulito...pulito...pulito!"!!!... della "nostra" sinistra...
D'Alema è solo la vittima di questi avvertimenti


Adonai,
adesso fai come Berlusconi che vuole scegliersi sempre gli avversari politici ?

Non scelgo nulla, sto facendo ipotesi e supposizioni sull'apocalisse che sta devastando la sinistra

Anzi, vedi che anche l'Espresso di Debenedetti ha assunto una posizione critica? Ovviamente Debenedetti, che aveva detto che sarebbe stato il primo iscritto al PD, sta dando delle indicazione pure lui a D'Alema, al fine di difendere il suo protetto?

Gianni e Pinotto!


Cioè, D'Alema e Weltroni sono Gianni e Pinotto?
Il sindaco di Firenze Leonardo Domenici ha concluso la sua protesta: si era infatti incatenato questa mattina davanti alla sede del gruppo editoriale Espresso-La Repubblica, in via Cristoforo Colombo a Roma. Il sindaco ha querelato infatti L’Espresso e il quotidiano La Repubblica per la pubblicazione di articoli riguardanti l’inchiesta della Procura di Firenze sull’area di Castello, in cui sono indagati per corruzione due assessori comunali del Pd. Domenici, che non è indagato, compare in numerose intercettazioni acquisite dalla magistratura, ed è stato ascoltato mercoledì scorso in Procura come persona informata sui fatti. Il sindaco di Firenze si è legato con tre giri di catena e un lucchetto a un palo del parcheggio. Domenici ha esposto due cartelli: Sul primo la scritta «Sì alla difesa dell’onorabilità e della dignita», sull’altro «No all’informazione distorta».
Tutto ciò è semplicemente meraviglioso! Tuttavia è anche consolante che a sinistra si siano accorti che Repubblica e l'Espresso fanno informazione distorta

Mi fa ridere un comunista che si schiera a difesa di due valori che nulla hanno a che vedere con il comunismo
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La resa dei conti
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