La Piazza

ancora le scosse
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 16:17:00
nicla li so cupiate da wikipedia, dillo a loro che c'è una repitizione
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 15:58:17

Il terremoto del Friuli fu un sisma che colpì il Friuli



Ma dai faber, addavere?
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 13:22:07
basta vedere il sisma del 1703 a L'Aquila ragazzi, il primo fu a Febbraio se non erro, poi scosse uguali si verificarono a Novembre e Dicembre, se non erro; ora provo a vedere una conferma, ce l'avevo salvati da quache parte questi dati.
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 12:45:54
bisogna dire che purtroppo questa sequenza sismica è "normale" è tipica degli appennini, poi ogni Terremoto (inteso come intera sequeza sismica)
ha una storia a parte. nel caso di ieri sera alle 11 si è attivata una faglia diversa dalle altre finora interessate quindi è un Terremoto "a parte" sino a ora ci sono state circa 10 repliche, è normale che dopo un terremoto di 4.5 seguono repliche di 3, 3.5 così come è normale che dopo un terremoto di mw 6.3 seguono repliche di mw 5 e 4. comunque era tutto previsto,mi riferisco alle repliche di questa notte e stamattina. Fachiro può confermare avendo parlato con lui sul cistitù. riporto un testo del sito dell' ingv che può essere utile per chi vuol capire qualcosa in più....


Ecco quanto appare nelle FAQ del sito nazionale dell'INGV (http://www.ingv.it/faq/terremoti/) alla domanda:

"I terremoti che avvengono in regioni diverse della nostra penisola sono in qualche modo correlati?"
Questa risposta faceva seguito ad un quesito posto nei giorni successivi alla sequenza umbro-marchigiana, ma e' applicabile anche alla attuale attivita' sismica.
"Può capitare che nella stessa giornata si verifichino due scosse in regioni differenti della nostra penisola. Ad esempio, nel corso del terremoto umbro marchigiano si sono avute scosse anche nel Friuli, nelle Dolomiti, in Alto Adige, nel Bellunese e nella Sicilia orientale. Queste scosse però rientrano nella normale attività sismica del nostro paese e probabilmente se non ci fosse stato l'evento umbro a catalizzare l'interesse esse sarebbero passate inosservate. E' palese che su molte decine di eventi di M>4.0 all'anno, alcuni di essi possono casualmente avvenire lo stesso giorno."

Per ulteriore approfondimento, se non la avesse gia' letta, Le allego anche il testo di una intervista rilasciata ieri (8.4.2009) dal nostro collega Antonio Piersanti al giornalista Franco Foresta Martin che a mio parere illustra in maniera molto efficace e comprensibile il concetto di sequenza sismica.

"Che cosa riserverà il terremoto dell’Aquila prossimamente? Scosse sempre meno intense, oppure il rischio di qualche scuotimento altrettanto violento o addirittura più forte di quello principale? E quanto durerà la sequenza sismica, settimane o mesi? «Non c’è una legge matematica che descriva l’evoluzione di una sequenza sismica e qualunque affermazione sulle caratteristiche delle scosse future potrebbe essere contraddetta dai fatti -risponde il sismologo Antonio Piersanti, responsabile del gruppo di Geodinamica all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv)-. La statistica, basata sull’andamento delle sequenze sismiche osservate in tutto il mondo, indica che l’energia dei terremoti appartenenti a una sequenza dovrebbe essere calante. Ma in Italia, questa tendenza spesso non viene rispettata, come dimostrano i casi di precedenti crisi sismiche».

I PRECEDENTI - E, allora, ripercorriamo brevemente la storia di altre celebri sequenze sismiche, per renderci conto dell’imprevedibile comportamento delle scosse. Innanzitutto c’è da precisare che per «sequenza sismica» si intende un insieme di terremoti concentrato nello spazio e nel tempo. Nello spazio perché di solito gli epicentri si limitano a un’area di pochi km; nel tempo perché le varie scosse, piccolissime, piccole e grandi, si succedono a intervalli di minuti e possono andare avanti per mesi.

-S. Giuliano di Puglia. Andando a ritroso nel tempo, la sequenza sismica più importante, prima di questa aquilana, fu quella di San Giuliano di Puglia, nel 2003, tristemente famosa per la morte di 27 bambini e della loro maestra. «Si trattò di una sequenza standard, nella quale, dopo la scossa principale da 5,4 Richter ci fu un calo progressivo dell’intensità», ricorda Piersanti.

- Colfiorito (Umbria). Fu anche una sequenza relativamente breve, che si concluse nel giro di sei mesi. Del tutto diversa, e caratterizzata da guizzi inattesi, la sequenza di Colfiorito (Umbia-Marche) del 1997. Il fenomeno si protrasse per ben un anno. La scossa principale fu molto sostenuta: 5,8 Richter. Ad appena un giorno di distanza, dopo che alcuni avevano azzardato una previsione calante, arrivò una mazzata da 6 Richter, che corrisponde a un terremoto di intensità doppia rispetto al precedente. La sequenza di Colfiorito dimostrò anche una poderosa tenuta nel tempo: scosse importanti, da 5 e più Richter, si ripeterono a più riprese, per sei mesi dopo l’inizio e, nel frattempo, si registrò anche un complesso fenomeno di migrazione degli epicentri lungo faglie contigue che si attivano, come è stato poi ricostruito, per la sollecitazione di fluidi sotterranei in movimento.

- Irpinia. Il terremoto dell’Irpinia 1980 rappresenta un altro esempio di sequenza lunga, oltre sei mesi, con un inizio disastroso, da 6,8 Richter e con frequenti repliche forti, ma tutte in calo rispetto alla principale.

-Friuli. Il primato della sequenza più anomala spetta, forse, al terremoto del Friuli del 1976, che iniziò con una scossa da 6,5 Richter e andò avanti con grappoli di terremoti di intensità calante. Ben sei mesi dopo, quando tutti si aspettavano che il fenomeno fosse ormai esaurito, arrivò, è il caso di dire a tradimento, una scossa comparabile a quella iniziale.

L'INSEGNAMENTO - «Questi precedenti insegnano che in Italia le sequenze sismiche spesso contraddicono la tendenza a una successione di terremoti progressivamente meno intensi, e che azzardare previsioni sulla durata e sull’intensità dei fenomeni attesi nelle prossime settimane all’Aquila e dintorni non avrebbe molto senso», conclude Piersanti.
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 09:49:12

io non sono un esperto e per questo domando a chi ne capisce: è normale uno sciame sismico che dura 6 mesi? le scosse di assestamento ok, ma qua so 6 mesi che si assesta....che accade?



Il terremoto del Friuli fu un sisma che colpì il Friuli, e i territori circostanti, alle ore 21:06 del 6 maggio 1976.
L'11 settembre 1976 la terra tremò di nuovo: due scosse alle 18:31 e alle 18:40 superano 7,5 e 8 gradi della scala Mercalli, del 6.1 della scala Richter.

Il 15 settembre 1976 prima alle ore 5.00 circa e poi alle ore 11.30 si verificarono ulteriori scosse di oltre 10 gradi della scala Mercalli. Tutto quello che era rimasto ancora in piedi dopo il 6 maggio, crollò definitivamente.

fonte wikipedia
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 08:47:55
ma queste sono frivolezze il rettore ha detto che da settembre l'università tornerà lì facendo andare via anche i pochi iscritti rimasti.....ma come cavolo si fa
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 02:51:36
l'ho sentita,qui era leggerissima
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 02:47:27
altra scossa sentita abbastanza qui a SCAFA..
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 01:57:24
l'unica cosa che da un lato mi rasserena è che ora è finita la pantomima del "tranquilli,è tutto normale...state tranquilli NELLE CASE SIETE AL SICURO"...



Messaggio del 23-06-2009 alle ore 01:44:20
ecco appunto...
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 01:40:02
Paprica ti correggo: da fine dicembre 2008
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 01:39:47
anzi,io la prima scossa l'ho avvertita il 16gennaio ma c'è anche chi mi ha detto che c'erno scosse non avvertibili dalla popolazione gia da dicembre...pensa tu...
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Editato da Paprica83 il 23/06/2009 alle 01:41:04
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 01:38:57
si Italo,il post assestamento ci sta tutto...ma il problema è che L'Aquila sta tremando dal 16 gennaio,non solo dalla nota scossa del 6 aprile...
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 01:22:13
eccchecazzz adesso che avevano raperto pure parte del centro storico
spero che nessuno s'è fatto male
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 01:20:32
@ ziomitch: dopo la scossa del 6 aprile è stato "previsto" che lo sciame sismico si sarebbe "esaurito" da lì a 5 mesi...Ma è solo supposizione degli geofisici dato che come dice Il Conte "vallo a sapere che succede sotto terra".

Magnitudo(Ml) 4.5 - ABRUZZO - L'AQUILA
22/06/2009 22:58:40


Magnitudo(Ml) 3.1 - ABRUZZO - L'AQUILA
23/06/2009 00:49:20
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 00:12:46
ho parlato con chi sta nelle tendopoli:tanta paura ma stanno tutti bene...

per il resto c'è chi parla di crolli e chi dice che invece non ce ne sono stati...aspettiamo un pò per sapere....
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 00:11:45
nella zona rossa del centro e in altri posti
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 00:09:53
crolli nella zona dell aquila
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 00:04:41
Messaggio del 23-06-2009 alle ore 00:02:12
vallo a sapere che succede sottoterra...

Messaggio del 22-06-2009 alle ore 23:27:52
l'ho avertita, il televideo dice 4.6!!! epicentro campotosto
Messaggio del 22-06-2009 alle ore 23:12:44
giusto mo ne ha fatta una intorno a magnitudo 4.

io non sono un esperto e per questo domando a chi ne capisce: è normale uno sciame sismico che dura 6 mesi? le scosse di assestamento ok, ma qua so 6 mesi che si assesta....che accade?

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