La Piazza

la MFG
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 14:25:18
Mutazione Genitale Femminile.

in questi giorni sui telegiornali locali si fa un gran parlare di questa faccenda, con tanto di montaggi video e musichette strappalacrime.

sembra quasi che abbiano intenzione di colpevolizzare noi circa un'usanza che appartiene da millenni ad una cultura distante anni luce dalla nostra, quasi fossimo noi a dover organizzare una "crociata" per debellarla..

io dico, ma se quelli vogliono perpetrare quel costume, a noi che cazzo dovrebbe fregare?

e soprattutto, non è che si limitano a condannare gli "ambulatori" clandestini presenti nel nostro paese..no, loro vorrebbero estendere l'iniziativa di abolizione sin nei paesi d'origine..

quasi come degli "Adel Smith" al contrario..

ma perchè?
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 15:03:54
Mutazione o mutilazione?
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 15:07:56
Perché la topa cucita e senza clitoride non è una bella cosa. Soprattuto per la possesrice della summenzionata topa.

Per cui, se si potesse evitare...


bye
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 16:55:52
ovviamente mutilazione.

perdonate il grossolano errore.
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 16:57:33
capisco, Tarzanello.

ma perchè fare servizi appositi su Rete 8 all'ora di pranzo?
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 16:58:02
forse perchè è una barbarie,soprattutto considerando che le donne non scelgono liberamente ma vengono costrette a farlo? forse perchè è una pratica pericolosa, dolorosa e traumatizzante?
magari ricordo male io ma negli ultimi anni si è andati addirittura ad "esportae democrazia e civiltà" in questi paesi brutti e cattivi che costringono le donne a portare burqua, chador e veli vari....e ora di un fenomeno ben più grave come quello dell'infibulazione, non dovrebbe importare nulla a nessuno solo perchè tanto non è un problema nostro
tiriamo a campare, chissenefrega della fame nel mondo, delle guerre civili, degli embarghi, del riscaldamento globale, delle mafie, delle malattie....si sta così bene a casa nostra
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 19:47:30
perchè quei servizi non li fanno vedere a loro? questo non capisco.

cosa vogliono? dobbiamo andare li in crociata, e tagliare la testa a tutti coloro che praticano la mutilazione?
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 19:58:45
Gli Europei hanno sempre avuto la pretesa di migliorare lo stile di vita di chi aveva costumi diversi dai nostri. E così ti ritrovi con casi simili a quello del cosiddetto cargo (clicca qui).
Certo, la clitoridectomia o infibulazione è una usanza pericolosa che talvolta provoca la morte della malcapitata (per non parlare del dolore), ma fa parte del bagaglio culturale di certi popoli. Non è facile nè senza conseguenze intromettersi in un mondo diverso dal nostro come niente fosse.
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 22:09:53
Purtroppo siamo ancora indietro e non siamo capaci di capire le culture altre. Dovreste sentire un po' più di musica gipsy, allora sì che comincereste ad aprire la mente e diventereste tolleranti davvero
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 22:26:34
magari fanno vedere certi servizi a noi perchè lì quella realtà la conoscono benissimo: siamo noi che la ignoriamo. Si potrebbe accettare la cosa come facente parte del bagaglio culturale di un popolo diverso dal nostro se questa pratica fosse liberamente scelta dalle donne in questione, ma così non è.
Qui si parla di diritti dell'uomo (inteso come genere umano) e questa è una tortura che non può essere accettata nè tantomeno liquidata dicendo "vabbè, fatti loro...è la loro cultura". Non servirebbero crociate nè tantomeno so quale possa essere la soluzione al problema ma venire a conoscenza di determinati fatti non la vedo come una cosa negativa e indignarsi di conseguenza lo trovo piuttosto naturale.
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 23:02:26
La comunità internazionale ha il dovere di intervenire rispetto ad una pratica che è evidentemente ben più grave della schiavitù. Qualsiasi persona che si fregi di essere vagamente civile dovrebbe porre in essere tutto quanto in suo potere per evitare che la vita di bambine , la loro crescita psico fisica e il loro sacrosanto diritto a vivere consapevolmente la propria sessualità sia garantito sia in Italia che nei Paesi d'origine. Il rispetto delle altre culture ha un senso e un limite. Ha un senso nella misura in cui permette la libera espressione di esperienze e di posizioni attraverso le quali l'individuo estrinseca la sua essenza. Ha un limite nel momento in cui, attraverso queste pratiche, si negano diritti che ormai riteniamo intangibili, che rappresentano il minimo che deve pretendersi da una cultura a meno di sfociare nella barbarie. Permettere che una pratica del genere continui, facendo leva sul necessario rispetto delle tradizioni altrui, equivale a connivenza. Quelle immagini devono invadere la nostra tranquillità, quanto meno devono farci sentire il disagio del silenzio o dell'indifferenza.
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 23:09:40
clicca qui

Queste realtà esistono. Accettarle significa dire che nascere equivale ad una roulette russa.....dipende da quanto sei fortunato, perchè l'inferno può iniziare sulla terra e certamente non è a pannaggio dei carnefici ma delle vittime.
Messaggio del 06-02-2009 alle ore 23:49:07
il problema è che, se è reale intenzione di qualcuno bandire quell'usanza, ammorbare i cittadini con quei programmi non porterà mai ad alcun risultato.

le nazioni unite sono impegnate da anni per stabilire chissà che democrazia nei paesi islamici..si occupassero anche di quest'altra faccenda.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 00:25:55
Le Nazioni Unite....come in Darfur...o in Bosnia....
Io mi auguro che non sia necessario mandare nè soldati nè carri armati...sai, credo che garantire in quei paesi il diritto allo ,quanto meno a livello elemtare, potrebbe essere un modo efficace per rimuovere gran parte di quelle "tradizioni" che affondano le radici nella superstizione, nell'ignoranza e nella mancanza di un'educazione sessuale quanto mai opportuna in paesi in cui mettere al mondo un figlio non è una scelta ma un accidente della vita, per non parlare della diffusione dell'HIV. Sarà banale dirlo, anzi certamente lo è, ma la cultura rende liberi nel pensiero e nella capacità di autodeterminarsi.
Ed è opportuno che se ne parli in Italia perchè troppi continuano a sostenere che tolleranza imporrebbe anche la possibilità di rivolgersi a consultori pubblici. Ora è come dire "io personalmente sono contraria alla pena di morte, ma se dalle tue parti mangi carne umana, beh allora ti presto la cucina"
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 00:43:23
Sinceramente sono d'accordo con Bartam, ammorbare la gente comune e "sensibilizzare" di continuo ottiene l'effetto contrario, ci si abitua e si da sempre meno importanza a queste cose.

P.S. Se proprio vogliamo stilare una graduatoria delle "priorità", credo che non sia proprio in cima:







E mi sono limitato a immagini "tranquille", visto che se vuoi vedere c'è di peggio (ed è anche stato postato spesso e volentieri)
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 00:54:19

nella mancanza di un'educazione sessuale quanto mai opportuna



per chi attua quella pratica, l'inopportunità è la nostra.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 00:54:48
..a meno di non voler cadere nel tranello della "civiltà superiore".
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 10:00:05
Capiamoci: subire la mutilazione dei genitali è meno traumatico che subire la mutilazione di un braccio? Ma veramente vogliamo fare un hit parade del dolore? Senza parole.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 10:52:10
P.S. non penso che esistano civiltà superiori ad altre: credo che in alcune realtà sociali ci sia un più basso livello di coscienza dei diritti fondamentali e, di conseguenza dela loro tutela. Il problema è come favorire la coscienza e la sensibilità in riferimento a certe tematiche: per me certe pratiche sono conseguenza diretta dell'ignoranza e dell'arretratezza culturale. Non per questo ritengo che esista una cultura superiore. il cammino dell'essere umano può essere visto in vario modo: personalmente ritengo che l'ampliamento del novero dei diritti civili e sociali riconosciuti, il loro livello di effettività e la loro estensione ad un numero sempre più alto di persone sia la meta. La cultura è solo uno strumento per il perseguimento di questi obiettivi.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 11:16:40
io posso anche essere d'accordo che non so cazzi nostri e che non fa parte della nostra cultura e quindi non possiamo capire...

ma la barbarie non ha confini culturali...la barbarie è la barbarie sempre, dovunque e comunque...
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 11:18:43
bravo
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 12:25:25

deleuze
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 12:30:05
io penso che queste pubblicità vengano mandate in onda da noi perchè,nonostante i vari provvedimenti contro l'immigrazione, qualcuno s'è reso conto che la società ormai è multietnica.
Ergo se in quei paesi le credenze e tradizioni sono radicate,qui si può ancora sperare di evitare che ciò succeda.In italia tantissime ragazzine vengono mutilate in casa dalle zie e dalle madri,perchè questo vuole la tradizione.
Le campagne pubblicitarie servono magari al dottore che quando si vede arrivare la ragazzina con un'infezione colossale e la topa sfrantumata magari fà qualcosa...perchè non è scontato che lo faccia...quà ci vogliono el campagne pubblicitarie per smuovere la gente...
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 12:36:32
Bartam,
qui non c'è in discussione la superiorità di una cultura sulle altre ma il diritto individuale alla salute ed il diritto all'integrità fisica della persona. Un diritto individuale. Per raggiungere questo obiettivo serve anche un investimento sull'informazione e la cultura. Molte ragazze oggi riescono a rifiutare questi trattamenti e molti genitori hanno smesso di praticarle. Ci vorrà tempo ma riusciremo a far comprendere, con l'informazione ed il carcere, che in questo Paese non può essere praticata una pratica del genere sulle giovani donne perchè è in contrasto con le norme sulla salute e la libertà delle donne.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 12:36:37
ci vogliono le armi.

una domanda...
qual'è il problema nell'ammettere che la nostra(anzi la mia ) è la "cultura superiore"?
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 12:48:50

con l'informazione ed il carcere

Il rispetto per le culture altre non esiste, siamo al livello del nazismo
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 12:55:03

adonai, spero che tu possa incrociare presto alcuni esponenti di tribù antropofaghe, in nuova guinea pare che ce ne siano ancora in modo da apprezzare la loro cultura
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 12:57:23
sci comunque state confondendo cultura e tradizione...ed in seconda istanza tradizione e credenza popolare...
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 13:00:15
Non vado a rompere le balle alle altre culture. L'infibulazione è una pratica antichissima e i religiosi che in Africa cercarono di abolirla ottennero il rifiuto delle donne stesse.
La verità è che chi si oppone all'infibulazione raccontano un sacco di balle. È la repressione nei confronti dell'infibulazione che provoca incidenti ed errori nella pratica. Dategli un ambulatorio e persone capaci e vedrete che il problema si risolve; non certo con la propaganda e la violenza.
Se obbligaste gli uomini a circoncidersi col seghetto, a casa, di nascosto, vedreste quanti si presenterebbero al pronto soccorso pisciando sangue.


non può essere praticata una pratica del genere sulle giovani donne perchè è in contrasto con le norme sulla salute e la libertà delle donne.


Questo è un modo di ragionare nazista, propaganda e violenza

Io rispetto le culture altre, anche quando non le capisco
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 13:03:30
Ascoltate questa musica e aprite la mente alle culture altre

Messaggio del 07-02-2009 alle ore 13:04:32
E' di questo che sis ta parlando?

Messaggio del 07-02-2009 alle ore 13:21:27
scusa adonai ma è normale che quando qualcosa è radicato nella testa della gente è difficile da tirare fuori...anche in sicilia una donna rimasta vedova porta il lutto epr tot anni e si rifiuta di sposarsi per onore della famiglia di lui...ma non è detto che sia normale!

Il sesso di una donna è un'offesa alla donna stessa in Africa,le donne vengono infibulate perchè il loro sesso viene considerato ciò che le rende impure e per purificarle và tagliato.
Hai idea di cosa voglia dire avere rapporti sessuali con una fessura grande come un chicco di mais al posto della vagina?....e peggio mi sento partorire?...l'ambulatorio va bene sono d'accordissimo,così almeno non rischiano la vita...però ci vuole che certe cose le capiscano e smettano di farle per il LORO bene non per il mio o il tuo...
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 13:27:07
Questo il frutto dell'ignoranza occidentale, perché ci sono vari tipi di infibulazione.

Apritevi alle culture altre, invece di fare violenza, aprite la mente, invece di fare i nazisti, di fare di tutt'erba un fascio.

Ascoltate musica gitana, aprite le menti.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 13:39:54
Sono culture frutto della superstizione... popoli che hanno saltato l'illuminismo, perchè prima erano più evuluti di noi(in italia c'erano 4 straccioni che si scannavano tra loro per una mezza gallina). Ovviamente tutti i mali del mondo nascono dalla religione.
Per il resto quoto Piccioso.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 13:47:55
L'infibulazione non è una pratica religiosa e qui si tratta di principi fondamentali, la libertà di scelta che voi volete togliere alle culture altre solo perché non vi piacciono.
Questo è puro nazismo
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 13:49:27
Naturalmente non c'è fine alle menzogne occidentali sulla questione
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 13:53:40
Naturalmente non c'è fine alla tua stupidità, ed in questo caso parlo seriamente...
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 14:09:55
Sei talmente sciocco che per far il "bastian contrario" arrivi a sostenere l'insostenibile!
La "pratica" dell'infibulazione è appunto una pratica di violenza e non una cultura. Datti ad una ripassatina di Kant.
Ti pare che la "pratica" sistematica dello stupro da parte dei Lanzichenecchi fosse cultura?





Messaggio del 07-02-2009 alle ore 14:37:28
Il mio più totale rispetto per il diverso e le culture altre è alla base dei principi fondamentali che sostengono sempre e comunque.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 15:23:15
il rispetto per una cultura, tradizione o pratica che sia deve esserci se e solo se quella cultura, quella tradizione o quella pratica sono il frutto della libera scelta di un individuo. Nel caso specifico, non avrei niente in contrario se una donna davanti alla possibilità di farsi infibulare o meno, decidesse di cuci.rsi le grandi labbra/amputarsi il clitoride ecc. Direi "contenta lei, fa di lei quel che vuole"...il punto è che lì le donne sono costrette, e costringere una donna a una tortura simile è un delitto nonchè una violazione dei più banali diritti umani.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 15:31:32
Ciusi,
aggiungi che questa violenza personale non viene commessa su delle donne ma su delle bambine o ragazze.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 15:35:37
...precisiamo anche che state parlando di "donne" ed in realtà l'infibulazione s'infligge alle ragazzine ancora in età adolescenziale...quindi cade anche la teoria secondo cui si prestano volontariamente dato che esse sono soggette psicologicamente al volere della famiglia ed un rifiuto aperto presupporrebbe il ripudio dei parenti e della comunità tutta,niente matrimonio niente vita in casa niente onore niente rispetto...la paura prende il sopravvento.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 16:54:20
Naturale che un post del genere (genere vergognoso) l'abbia aperto un maschio.........naturale che un maschio possa essere tanto ignorante da commentare la cosa in questo modo osceno...e ringrazio di avere a che fare con uomini ben diversi (Piccioso,Bruce, jena, Divo,Ki, nomino loro solo per intenderci....) ma che una femmina si permetta di dire "...fa parte del bagaglio culturale di altri e non possiamo intrometterci........"...una violenza così mostruosa non fa parte di un bagaglio culturale, è solo violenza e , in quanto donne uguali in ogni sperduto angolo di mondo, tutte abbiamo il dovere di fare in modo che le nostre simili non debbano più essere deturpate nell'intimo con mezzi tanto bestiali, togliendo loro il piacere sessuale, togliendo loro una vita normale.
Allora che fai? se sai che una donna viene massacrata di botte dal proprio marito non intervieni perchè " evidentemente in casa di quell'uomo si usa così"???? Oppure non interveniamo se uomini violentano le donne, loro usano fare così per eccitarsi, chi siamo noi per toglierli il divertimento! Vergogna!!!!!!
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 17:01:36
allora mettiamola così:

mi spiace veramente tanto per le donne che vengono sottoposte a questa barbarie..guardate, non ho più lacrime per piangere. di mattina, appena alzato, vengo assalito dal pensiero che da qualche parte una donna possa star subendo quell'orrenda mutilazione.

è sicuramente anche colpa mia, che accecato dall'ignoranza non ho ancora avuto il coraggio di recarmi presso un ambulatorio dove vengono praticate le infibulazioni e convincere chi le sta facendo a smettere.

anzi, la colpa è tutta mia..poichè non capisco che la loro è una cultura basata sulla superstizione e sulla barbarie, fondata sull'ignoranza assoluta.

va meglio ora?

come potete notare, i servizi che mandano a rotta di collo sui telegiornali a ora di pranzo hanno avuto su di me l'effetto sperato.

tuttavia i musulmani continuano a praticare l'infibulazione.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 18:11:54
L'unico modo che la propaganda occidentale ha di raccattare babbei è far vedere calzini rammendati e dire: questa è l'infibulazione, è barbarie, non retaggio culturale. Che ci vuoi fare, sono poveri ignoranti, dobbiamo correggerli.

Un rumeno stupra, tutti i rumeni stuprano.

Becero nazismo.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 20:21:58
Bartam,
non è esatto dire che i mussulmani praticano l'infibulazione. Non in tutti i Paesi mussulmani e non tutti i mussulmani la praticano. Ci sono, inoltre, zone dell'Africa dove non c'è l'Islam e l'infibulazione viene praticata lo stesso.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 20:39:06
capite a cosa servono i missionari ora?
capite perchè dobbiamo portare la nostra cultura anche dove non c'è?
ance con l'uso della forza se serve...

io so cosa è bene e cosa è male
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 22:00:07

non è esatto dire che i mussulmani praticano l'infibulazione



mi correggo:

chiunque pratichi l'infibulazione, continua a praticare l'infibulazione.
Messaggio del 07-02-2009 alle ore 22:05:54
in ogni modo anche loro la praticano, e non ho mai affermato che siano i soli;

quindi non mi è molto chiaro cosa ci sia di non corretto.
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 00:02:02
Gli ebrei tagliano il prepuzio, a dei ragazzini, ma nessuno parla di forzatura o altro... a questo punto vorrei veramente capire, per come la vedo io si tratta comunque di una mutilazione agli organi genitali.

Non cercavo di fare una hit parade del dolore, ma cercavo solo di farvi ragionare, e di darvi quella che ritengo essere la giusta prospettiva, la pratica è sicuramente abominevole, e io se mai dovessi diventare dittatore la metterei al bando ( ), ma: punto primo non c'è bisogno di scaldarsi tanto sull'argomento, chi la pratica non smetterà certo perchè in occidente è ritenuta riprovevole. Punto secondo per empatia, voi donne, siete emozionalmente portate ad aborrire questa pratica più del cannibalismo, anche se non credo che sia "culturalmente più accettabile" . Punto terzo, questa l'escissione veniva praticata fino a 150 anni fa anche nella "civilissima" europa "a scopi terapeutici", quindi non ci scandalizziamo troppo.

Anira, credo che tu abbia centrato il nocciolo, quelli che devono essere sensibilizzati sono ginecologi, medici condotti ed assistenti sociali. E' intollerabile che queste cose accadano in europa, al pari di stupri e omicidi.

P.S. Sono veramente convinto che anche la circoncisione sia una barbarie se fatta ad un minorenne per scopi non prettamente clinici, e mo scatenatevi pure che non me ne frega niente.
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 09:59:02
Tutte le mutilazioni fisiche gratuite su esseri umani di qualunue sesso sono , a mio parere, pura e semplice violenza, a meno che non siamo praticate a scopo terapeutico. Le giustificazioni di tipo religioso sono spaventose (come sempre!). Quindi anche la circoncisione praticata dagli ebraici e dagli arabi è pura "barbarie".


"La circoncisione è una pratica che consiste nell’asportare parte o la totalità del prepuzio del pene ed in genere anche parte o tutto il frenulo, la differenza è che per la cultura europea è un intervento chirurgico che si effettua nell’ambito di un ricovero ospedaliero in casi clinici particolari, mentre per altre culture e religioni (come quella islamica e ebrea) assume un preciso valore rituale che si ritiene, erroneamente, favorisca l’igiene e la purificazione .

Si deve dire che alle donne va sicuramente peggio, per loro ci sono rituali che prevedono vere e proprie mutilazioni genitali che sono conosciute con il termine “infibulazione”.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha distinto le mutilazioni in 4 tipi differenti a seconda della gravità per il soggetto:
Circoncisione o infibulazione as sunnah: si limita alla scrittura della punta del clitoride con fuoriuscita di sette gocce di sangue simboliche e non comporta quasi nessuna conseguenza (diffusa soprattutto in Ghana).
Escissione al uasat: asportazione del clitoride e taglio totale o parziale delle piccole labbra.
Infibulazione o circoncisione faraonica o sudanese: asportazione del clitoride, delle piccole labbra, di parte delle grandi labbra con cauterizzazione, cui segue la cucitura della vulva, lasciando aperto solo un foro per permettere la fuoriuscita dell’urina e del sangue mestruale (molto diffusa in Egitto – 96% delle donne ha subito l’infibulazione-). La pratica dell’infibulazione faraonica ha lo scopo di conservare e di indicare la verginità al futuro sposo e di rendere la donna una specie di oggetto sessuale incapace di provare piacere nel sesso con il coniuge.
Il quarto tipo comprende una serie di interventi di varia natura sui genitali femminili.
Questa pratica in Italia è fortunatamente vietata, infatti, la legge 9 gennaio 2006, n. 7 tutela la donna dalle pratiche di mutilazione genitale femminile, in attuazione degli articoli 2, 3 e 32 della Costituzione e di quanto sancito dalla Dichiarazione e dal Programma di azione adottati a Pechino il 15 settembre 1995 nella quarta Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulle donne. Al codice penale è stato aggiunto l’articolo 583 bis che punisce con la reclusione da quattro a dodici anni chi, senza esigenze terapeutiche, cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili. Le disposizioni di questo articolo si applicano altresì quando il fatto è commesso all’estero da cittadino italiano o da straniero residente in Italia, ovvero in danno di cittadino italiano o di straniero residente in Italia.
L’infibulazione invece è praticata in 28 Paesi dell’Africa sub-sahariana, per motivi non terapeutici,che ledono fortemente la salute psichica e fisica delle bambine e donne che ne sono sottoposte (130 milioni di donne in tutto il mondo e ogni anno due milioni di donne subiscono questa pratica).

Queste pratiche sono eseguite in età differenti a seconda della tradizione: per esempio nel sud della Nigeria si praticano sulle neonate, in Uganda sulle adolescenti, in Somalia sulle bambine.
Pur non essendo menzionata nel Corano l’infibulazione e l’escissione del clitoride alcuni religiosi islamici sostengono che sia prescritta in alcuni hadith ("detti") del profeta Maometto e pertanto ne sostengono la pratica.
Ma cosa comporta l’infibulazione? Non si possono avere rapporti sessuali fino alla defibulazione (cioè alla scucitura della vulva), che in queste culture, viene effettuata direttamente dallo sposo o dalle parenti femminili dello sposo prima della consumazione del matrimonio.
L’allargamento fatto per la consumazione del matrimonio non è sufficiente per permettere il parto. Perciò, in quel momento, l’infibulazione deve essere ancora allargata. Dopo ogni parto viene effettuata una nuova infibulazione per ripristinare la situazione prematrimoniale.
Le conseguenze per la donna sono tragiche, in quanto perde gran parte del piacere sessuale a causa della rimozione del clitoride e i rapporti diventano dolorosi e abbastanza difficoltosi, spesso insorgono cistiti, ritenzione urinaria e infezioni vaginali.
L’Italia è purtroppo il primo paese in Europa per il numero di donne infibulate (circa 40 mila donne immigrate hanno subito una mutilazione genitale). Evidentemente la sola legge non è sufficiente ad eliminare le infibulazioni clandestine che sono effettuate in condizioni di assoluta mancanza di igiene. E’ necessaria una campagna culturale che consenta ai cittadini extracomunitari di acquisire la consapevolezza dei danni che queste pratiche comportano a livello fisico e psicologico."




Messaggio del 08-02-2009 alle ore 13:19:47
e quelle tribù aborigene dove vengono effettuate scarnificazioni della schiena o del petto come decorazione?

quelle in cui i membri maschi si infilano cilindri in osso nel labbro inferiore, allargandoselo a dismisura?

come vedete il lavoro da fare è molto; basterà tutta la presunzione del mondo occidentale, per debellare questo infinito universo di pratiche barbare?
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 13:24:11
..oppure sarà il caso di arrendersi all'evidenza che la civiltà non è per forza soltanto la nostra?
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 13:28:50
Bartam,
non mi provocare. Io sono un conservatore e sono contrario anche al percing sugli organi genitali, una pratica in grande espansione in occidente...
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 14:08:07
appunto! altro che barbarie..

la nostra "civiltà" tende ad assumere determinati aspetti di civiltà sociologicamente e culturalmente lontane, e nello stesso tempo si fa paladina di innovazione nei confronti di esse..

una contraddizione senza precedenti..alla ricettività più umiliante, uniamo la presunzione d'essere superiori.
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 14:21:04
bartam io penso che tu stia sbagliando il modo d'interpretare le cose.
Senta nessuna presunzione te lo dico.
Non ci sono cose che il mondo può debellare,l'HIV esiste e distribuire preservativi non farà si che finisca.In quel caso è malattia,l'infibulazione è tradizione (cultura o come vuoi chiamarla) e non la si potrà mai fermare, su questo siamo d'accordo,se non è il popolo che l'ha inventata a decidere di smettere.
Però non è detto che nel nostro paese o dovunque questa pratica non sia abitudine debba essere permessa la sua attuazione.

Per dirne una stupida: ci sono paesi dove l'uomo ha il diritto di ripudiare la moglie se questa non è vergine la prima notte delle nozze.
Succede che le famiglie più ricche ed acculturate sanno che le figlie possono perdere l'imene facendo sport.
I medici e le famiglie onde evitare che le proprie figlie vengano ripudiate e non si possano mai più sposare (il che è un disonore) ti prendono un pezzo di pellastra e te lo riappiccicano dove manca...fatto!

Un paese che si rende conto che una tradizione è una minchiata la cambia...
La pratica dell'infibulazione è in molti paesi la prassi,per noi non lo è quindi se domani nasce una ragazzina egiziana in italia e la mamma e il papà le vogliono asportare parte dell'organo sessuale è giusto e doveroso che gli venga impedito.Un medico deve operare per il bene del paziente e non per le credenze familiari,permettendo che il suddetto paziente soffra a causa di scelte non sue.
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 14:33:26

non è detto che nel nostro paese o dovunque questa pratica non sia abitudine debba essere permessa la sua attuazione.



hai assolutamente ragione, ed è appunto per questo che nella mia premessa ho riportato quanto segue:


non è che si limitano a condannare gli "ambulatori" clandestini presenti nel nostro paese..no, loro vorrebbero estendere l'iniziativa di abolizione sin nei paesi d'origine..



sarei fortemente d'accordo nel vietare l'infibulazione nel nostro territorio, ma il punto nevralgico è proprio questo..

è proprio qui che è in agguato la contraddizione: si fa tanto parlare di rispetto e integrazione..vietare l'infibulazione nel nostro stato non sarebbe una limitazione della libertà di culto nei confronti dei musulmani e di chiunque altro la pratichi?







Messaggio del 08-02-2009 alle ore 14:40:08
No. Dal momento che il culto non c'entra assolutamente nulla.

E' solo un'abitudine, una cattiva abitudine.

Messaggio del 08-02-2009 alle ore 14:42:10
io non penso che la libertà di religione possa ledere all'individuo tanto quanto l'essere mutilato...
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 14:59:56
nessuno ha parlato di culto religioso.

che sia una cattiva abitudine o meno non sei tu ne nessun altro a doverlo stabilire.
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 15:34:08
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 15:36:02
1) Hai parlato tu di limitazione di culto.

2) Io e nessun'altro? Sai c'è una cosa chiamata Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo. Buona lettura.

Il tuo ragionamento parte da un prosupposto errato, che le culture siano qualcosa di statico quando invece sono qualcosa di dinamico e ti faccio un esempio:

Solo sessant'anni fa nella nostra cultura che il figlio di un agricoltore studiasse fino alla laurea era considerata un'eccentricità, qualcosa di quasi impossibile e forse di non del tutto naturale e lecito.
Poi la cultura si è evoluta, certe idee da patrimonio di una ristrezza minoranza si sono diffuse in tutti gli strati della popolazione, superando confini fisici e politici e oggi, anzi già trent'anni fa la cosa non era più un fatto così straordinario.

Alla stessa maniera, fino ad appena 60 anni or sono, la nostra società, la vita politica e quella di tuti i giorni erano strettamente modellate sulle differenzazioni sociali per nascita, esistevano famiglie nobili, che ce l'avevano scritta sui documenti la loro condizioni di privilegiati e altre che non lo erano, e dovevano comportarsi di conseguenza...

Fino al 1903 volare per gli uomini era considerata una cosa impossibile... poi venenro i fratelli Wright e d'Annunzio. Eppure nessuno nella tradizione aveva mai volato prima.

Questi cambiamenti non sono fenomeni limitati agli ultimi sessantanni, fino al 1806 la nostra società era organizzata su base feudale, da quell'anno non lo è più.

Milioni di anni fa i nostri antenati vivevano sugli alberi... ma poi ci fu qualcuno che decise di scendere e di esplorare il mondo anche se c'era chi continuava a sostenere che sugli alberi si stava benissimo.
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 15:37:11
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 15:37:36
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 15:40:13

anche se c'era chi continuava a sostenere che sugli alberi si stava benissimo.

È impossibile perché nell'essere umano la posizione eretta è un presupposto anatomico imprescindibile per la produzione vocale articolata, quindi la parola è una conquista molto posteriore all'abbandono dell'albero
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 15:46:25
in effetti hai ragione, ad oggi le sorti sembrano essersi totalmente ribaltate..

vi è un quantitativo strabiliante di virgulti di famiglie borghesi che vivono di stenti e che vedono la laurea col binocolo.

tuttavia abbiamo fuorviato ampiamente..

sto sfogliando la Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, ma non riesco a trovare la voce in cui l'infibulazione venga definita come cattiva abitudine.

Messaggio del 08-02-2009 alle ore 15:49:00
L'articolo 5 credo possa andare già bene...

Messaggio del 08-02-2009 alle ore 15:54:59
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 15:55:24
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 15:56:18
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 15:56:47
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 15:57:52
Bartam, secondo te rientrano nell'articolo 5?
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 16:00:39
Adonai continui a confondere la Mutilazione Genitale Femminile con altre cose...
Non che questo mi stupisca....
Forse di Mutilazioni hai una qualche esperienza... di Genitali Femminili...

Se poi con tutte queste imamgini stai solo cercardo di appesantire questo post in modo che non si possa aprire si può sempre chiedere alla redazione di rimuoverle...
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 16:02:10
Veramente qui si parla anche di pratiche culturali, abituali e tradizionali.
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 16:05:10
Certo!
E se ti pungi con uno spillo, come se ti pugnalano al cuore, esce del sangue... ma non per questo è la stessa cosa...
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 16:08:20

E se ti pungi con uno spillo, come se ti pugnalano al cuore, esce del sangue...

Dovrei pungermi con uno spillo nello stesso modo in cui mi pugnalano al cuore?
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 16:13:43
Non capisci concetti elementari come posso spiegarti quelli complessi?

Magari tra qualche anno quando sarai cresciuto.
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 16:22:09
La trascuratezza sintattica attira così intensamente la mia attenzione, da distrarmi totalmente dal senso recondito di ciò che leggo. Tuttavia ciò non è un male, se il senso recondito è puro vaneggiamento.
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 16:26:08
Venerdì presento il mio ultimo libro... non mica tempo da perdere con te...
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 16:28:05

Venerdì presento il mio ultimo libro... non mica tempo da perdere con te...

Spero che sia scritto meglio di come scrivi qua sopra, con una particolare cura nei confronti di sintassi del periodo e di frase
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Editato da Adonai il 08/02/2009 alle 16:29:09
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 16:31:42
Fortunamente per me la mia vita non è tutta da qui sopra.
Dedico a questo forum solo un po' del mio tempo considerandola una specie di azione sociale.
Per scopi umanitari.
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 16:33:34
Da quando è tornato l'edit tutti ormai possono scrivere l'itagliano corriggiuto!
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 16:36:33
Maravera, mi spiace fartelo notare, ma un comportamento simile FA PARTE DEL BAGAGLIO CULTURALE DI POPOLI che non sono meno evoluti di noi, ma hanno semplicemente conosciuto un'evoluzione diversa dalla nostra, con tutte le conseguenze del caso.
La cliteridectomia, così come altre pratiche e prove fisiche, rappresenta una tappa nella vita delle donne, per certi popoli. Non si può cancellare un'usanza dall'oggi al domani senza che questo risulti "traumatizzante" per i gruppi messi in discussione.
Il mio discorso, esemplificato dal caso forse più noto, ovvero il cosiddetto "Culto del cargo", era questo. Non sono a favore di una pratica che io stessa ho definito pericolosa, dolorosa, a volte mortale. E' ovvio che io non appoggi un'usanza simile, ma ho semplicemente espresso un parere che suona più o meno così:
da noi ci sono leggi che tutelano le malcapitate (ammesso e non concesso che queste, tutte, vogliano essere tutelate), ma per certi popoli l'usanza, nel loro paese, rimane, ed è un lavoro delicato intervenire su ciò che noi riteniamo assurdo (e che in questo caso lo è davvero) senza compromettere l'identità di un popolo. Un esempio meno atroce?? Il velo. Quando gli Europei, gli Inglesi se non sbaglio, convinti che fosse una violenza costringere le donne a coprire il volto dietro un velo imposero loro, senza risultato, di non farne più uso, e frustrati dal risultato bandirono dai mercati gli spilli per fermarli, le donne, gelose della loro tradizione, perorarono la causa tenendosi il velo fermo con le dita.
Esempio di conseguenza a mio dire negativa dell'introduzione di usi estranei?? Se i Masai danzano per i turisti per andare a comprarsi i jeans a Malindi, svendendo così una loro pratica perchè influenzati dai nostri costumi, io non la vedo come una cosa idilliaca, ma come la conseguenza, svilente, del senso di superiorità degli Europei su popoli diversi.
Non stupirti se una "femmina" appare improvvisamente poco "femminista". Probabilmente ti è solo sfuggito il senso della contestualizzazione di un argomento importante abbastanza da non poter essere affrontato al livello di un mero sondaggio.
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Editato da Hachiko il 08/02/2009 alle 16:38:46
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 16:44:17

Da quando è tornato l'edit tutti ormai possono scrivere l'itagliano corriggiuto!

Tutti quelli che sanno cosa correggere, senza dubbio. Gli altri debbono rassegnarsi.
Messaggio del 08-02-2009 alle ore 20:34:04
Saggio .
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 10:36:54
Vi prego di cercare di rimanere quantomeno razionali.

Tutti gli usi e i costumi possono rivendicare una loro dignità in quanto appartenenti ad una piuttosto che ad un' altra cultura, ma è necessario permettere comunque ai neuroni di effettuare il minimo di connessioni sinaptiche necessarie per comprendere ad es. che:

1) A differenza dei piercing e dei tatuaggi, l' infibulazione viene compiuta su minori e va a ledere permanentemente l' organo genitale femminile votato esclusivamente al piacere sessuale, senza alcuna possbilità di recupero;

2) La solidarietà femminile non è una propaganda femminista ma una delle realtà più antiche della storia della società umana. Ironia della sorte, molti dei suoi più acerrimi nemici sono proprio... Rappresentanti del sesso femminile. :0)



Saluti

Messaggio del 09-02-2009 alle ore 11:15:03
Non ancora leggevo questo post e veramente sono rimasta senza parole di fronte a certi interventi...

Di fronte a un pratica di questo tipo credo sia "utile" fino a un certo punto parlare di cultura, rispetto degli usi e costumi e altrui...ma CHE SIAMO IMPAZZITI???

Sarà anche vero che sarà difficile ( se non impossibile ) che la pratica dell'infibulazione possa conoscere la parola fine ma allora rinunciamo in partenza???


Non si può cancellare un'usanza dall'oggi al domani senza che questo risulti "traumatizzante" per i gruppi messi in discussione.



E beh...al trauma che subiscono le ragazzine chi ci pensa???
A volte certi interventi sembrano fatti per mostrare il grado di cultura e d'intelligenza propri senza badare alle caxxate che si scrivono...

scusate ma mi è uscita dalla bocca

e poi...Adonai...piercing e cose simili sono scelte VOLONTARIE per quanto possano essere dicutibili al gusto personale...

basta sennò mi sale la pressione
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 12:06:17
Con certi argoimenti ci sarebbe ancora la schiavitù, non di fatto, ma legalizzata, le donne non potrebbero votare, lo ius prime noctis....qualche giornalista ha anche sostenuto che uno stupro su una quattordicenne in Somalia vada giudicato in maniera diversa, pare che da quelle parti sia usanza.....
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 12:29:20
DETTO CHE DEPLORO L'USANZA, ci pensate mai che possono esserci soggetti che difenderebbero le usanze che noi consideriamo barbare??
Tutto qui. E' un parere oggettivo. Non siamo loro.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 12:36:22
Molte persone sostengono che "Sex & the City" sia una serie Tv intelligente e che omaggia il meglio delle donne... :0)

Ovviamente si sbagliano e, involontariamente, con le loro convinzioni contribuiscono a degradare l' immagine della donna ogni giorno in maniera gravissima. :0)

Io posso capire la loro posizione, ma devo comunque fare tutto quel che posso per pormi contro e cercare di salvare quante più donne possibili. :0)

Ne varrebbe la pena anche se una sola bambina fosse risparmiata. :0)


Think
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 12:39:25

DETTO CHE DEPLORO L'USANZA, ci pensate mai che possono esserci soggetti che difenderebbero le usanze che noi consideriamo barbare??
Tutto qui. E' un parere oggettivo. Non siamo loro.



DETTO QUESTO...O meglio...assodato che non approvi quest' "usanza"...mi spieghi cosa volevi dire quando hai affermato:



Non si può cancellare un'usanza dall'oggi al domani senza che questo risulti "traumatizzante" per i gruppi messi in discussione.



Messaggio del 09-02-2009 alle ore 13:29:47

e poi...Adonai...piercing e cose simili sono scelte VOLONTARIE per quanto possano essere dicutibili al gusto personale...



Anche l'infibulazione


Il problema è che non era per niente facile. L'idea della menomazione è molto radicata, è sentita in maniera molto forte. Non sarà per niente facile che si smetta totalmente di praticarla. Ricordo che ad un congresso, una donna rivendicò con vigore il diritto a continuare questa pratica su chi la volesse. Disse che lei andava fiera di essere infibulata perché lo era sua madre e sua nonna prima di lei.

Messaggio del 09-02-2009 alle ore 13:37:02

Disse che lei andava fiera di essere infibulata perché lo era sua madre e sua nonna prima di lei.



un vero genio, la tipa...


non mi stupisce che l'abbia quotata adonai
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 13:37:50
E beh...sicuramente una bambina è in grado di decidere "liberamente"...

Messaggio del 09-02-2009 alle ore 13:38:13

in pratica se la mamma e la nonna avevano i denti cariati, chissè si faceva estrarre quelli buoni
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 13:54:39
Voi non potete imporre i vostri valori
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 13:56:36

ci pensate mai che possono esserci soggetti che difenderebbero le usanze che noi consideriamo barbare??



E quindi?????
Ci sono persone che hanno civilmente e incivilmente difeso nell'ordine: la superiorità della razza bianca, della razza ariana, degli uomini, e ancora la pedofilia, la pena di morte, la validità della tortura a fini investigativi per combattere il terrorismo, lo stupro "etnico", l'accanimento terapeutico, la segregazione a causa della razza o della religione.....ecc....
Ora se anche fossi l'unica continuerei a fare in modo che quante più persone possano pensarla come me: non parlo di imposizione, ma di dare gli strumenti culturali ad ogni donna affinchè comprenda che non è solo l'integrità fisica che viene violata, ma un diritto alla sessualità che non credo ritengano di avere.
Ricordo che da noi fino a qualche decennio fa la maggior parte delle donne viveva la prorpia sessualità con vergogna, passività e totale mancanza di coscienza.
La dignità di un essere umano dipende anche dal grado di consapevolezza sottesa alle scelte che compie.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:11:31
Adonai,
noi non stiamo imponendo i nostri valori, vorremmo che in Italia venisse applicata la Costituzione italiana entrata in vigore il primo gennaio del 1948. E con essa anche le Leggi che hanno dato applicazione ai suoi principi. Stiamo parlando di Costituzione, Leggi in vigore, di diritto, non di valori o di etica.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:16:50
Piccioso, la costituzione italiana vale per l'Italia, non in Africa
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:19:26
se dessero una multa di quelle sonore e vent'anni di carcere a chi pratica o favoreggia l'infibulazione nel nostro paese, si griderebbe al razzismo ed allo stato neofascista.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:26:23
Non si possono imporre con la forza, ma la cultura è lo strumento per eccellenza per diffondere e rendere percepibili determinati valori. Ecco bisogna essere, su certi temi, culturalmente militanti. Dopo di che ognuno è libero di decidere, per la propria esistenza, ciò che ritiene più opportuno.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:29:04
Adonai,
le infibulazioni avvengono anche in Italia e nel resto della Unione Europea.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:31:57
Piccioso, come ben si evince dal post di Bartam, si sta questionando sull'opportunità di andare a rompere le balle anche in Africa
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:37:24
Vent'anni no.. ma 12 si. SAi abbiamo fatto qualche progresso dal Codice di Hammurabi.
Articolo 582 e seguenti del codice penale.


“Chiunque cagiona ad alcuno una lesione personale, dalle quale deriva una malattia nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre mesi a tre anni. Se la malattia ha una durata non superiore a 20 giorni e non concorre alcuna delle circostanze aggravanti previste negli artt. 583 e 585, ad eccezione di quelle indicate nel n.1 e nell’ultima parte dell’articolo 577, il delitto è punibile a querela della persona offesa”. Questa fattispecie si realizza quando il soggetto agente cagiona ad altri una lesione personale, dalla quale deriva una malattia nel corpo o nella mente. Il bene tutelato dalla norma è l'integrità psico - fisica della persona. Per malattia si deve intende qualsiasi anomalia dell'organismo e ciò a prescindere da alterazioni visibili. Le conseguenze che non comportano un’apprezzabile menomazione non costituiscono malattia e pertanto, non configurano ipotesi di reato. Le lesioni possono essere di due tipi: dolose e colpose. Le prime si verificano nel caso in cui il soggetto che agisce pone in essere e desidera la realizzazione dell'evento mentre le seconde si verificano nel caso in cui, pur non essendo voluto, il fatto si realizza, e questo viene imputato alla negligenza, all'imperizia o all'imprudenza del soggetto che agisce. In base alla durata della malattia, la lesione può essere distinta in: lievissima (la malattia ha durata non superiore a 20 giorni), lieve (la malattia ha una durata non inferiore a 20 giorni e non superiore a 40 giorni), grave (la malattia produce un indebolimento permanente di un senso o di un organo, oppure mette in pericolo la vita della persona offesa o provoca un’incapacità della persona superiore a 40 giorni) e gravissima (la malattia non è guaribile o provoca la perdita di un senso, di un organo, della capacità di procreare, o una permanente incapacità della parola oppure provoca la deformazione o uno sfregio permanente al viso).

Le lesioni personali gravi sono punite con una pena che va da un minimo di 3 anni a un massimo di 7 mentre per la lesione gravissima a pena va da un minimo di 6 a un massimo di 12 annil. Tali lesioni (gravi e gravissime) sono procedibili d’ufficio.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:41:07
Adonai veramente resto sconcertata...non si tratta di imporre i "nostri" valori ma "semplicemente" di impedire che i diritti umani vengano violati.

E dietro alla violenza subita, all'atto in se per se, sicuramente c'è una concezione della donna come essere inferiore alla quale viene "imposto" un trattamento simile.

Eh sì perchè se ci chiediamo il perchè del fatto che molte donne non si ribellino la spiegazione sta nel fatto che essere non infibulate corrisponde all'essere emarginate.

E chiaramente se quelle stesse donne conoscono solo quel tipo di realtà è difficile che possano uscirne fuori...ecco quindi a cosa servirebbe un intervento esterno...

Non si può sempre "uscirsene" con la frase che ogni cultura ha i suoi usi che vanno rispettati quando quella cultura stessa non rispetta l'essere umano!!!

E poi...dov'è la possibilità di scelta???

Le donne acconsentono...ma certo...sfido chiunque a comportarsi diversamente se fin da piccoli si è stati "abituati" (per non dire costretti) a vivere in un certo modo e non si conosce una maniera diversa di VIVERE.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:43:09

Adonai veramente resto sconcertata...non si tratta di imporre i "nostri" valori ma "semplicemente" di impedire che i diritti umani vengano violati.

Se una donna richiede nel suo paese l'infibulazione, la vuole, voi non potete imporre i vostri valori agli altri
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:47:55
Adonai,
non ho ben capito cosa voglia fare Bartam per imporre il diritto all'integrità fisica della donna in Africa. Sta studiando l'invio di vari corpi d'armata oppure l'embargo?
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:48:04
è come se qualcuno venisse dall'Africa ad obbligare le donne che vogliono, a non abortire.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:51:02
Non c'è bisogno, mi pare, che vengano dall'Africa mi pare...
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:52:54
Allora parliamo di integrità fisica della donna e diritti in Africa. Perché non vi scandalizzate quando leggete, se lo avete mai letto, che in Africa il denaro occidentale stanziato per i programmi abortivi e di sterilizzazione, vengono impiegati di straforo per praticare aborti e sterilizzazioni obbligatorie, come ben denunciato da associazioni (vicina a partiti di sinistra) per i diritti civili?

Questo argomento non rientra nella difesa di diritti e integrità fisica? Non vi fa orrore? Non vi dà fastidio pensare che una donna africana venga presa e sterilizzata (o fatta abortire) a forza solo in base alla sua etnia?
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:54:01
viene impiegato
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:54:25
Adonai dovresti esserti reso conto ormai che "buttarla in caciara" non serve a farti avere ragione.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 14:59:17
Qui stiamo parlando della Mutilazione genitale femminile., grazie a Bartam, che ha aperto il post perchè voleva conoscere l'opinione degli altri utenti a proposito.

Se vuoi parlare di ALTRI argomenti, benchè correlati, apri un post tutto tuo e convinci Bartam a farlo e sono certo che in molti esprimeranno al loro opinione oppure potranno fornirti informazioni a riguardo.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:00:43
Potrei fare anche il presuntuoso arrogante, ma è un ruolo già ampiamente coperto da altri utenti
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:07:27
Ed infatti se le donne africane avessero la possibilità di apprendere come utilizzare metodi contraccetivi potrebbero decidere se e quando avere un figlio, senza la necessità che si intervenga brutalmente sul loro corpo. Ma sulla contraccezione il veto posto dalla Chiesa ha giocato un ruolo determinante. Anche in questo caso, pur di vincere una battaglia ideologica, hanno accettato conseguenze ben più nefaste: aborti clandestini, sterilizzazioni, ma più di tutto una diffusione paurosa delle malattie a diffusione sessuale.
L'essere umano non può mai essere uno strumento per il raggiungimento di un fine.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:13:40

Ed infatti se le donne africane avessero la possibilità di apprendere come utilizzare metodi contraccetivi potrebbero decidere se e quando avere un figlio, senza la necessità che si intervenga brutalmente sul loro corpo.

Se i tutsi si fossero suicidati in massa, gli hutu non sarebbero stati costretti a sterminarli. Purtroppo i tutsi hanno persistito nella loro ineffabile arroganza e la storia ha fatto il suo corso
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:16:45
Di solito ti riesce meglio quello di vittima. specialmente quando ti ritrovi chiuso all'angolo.

Tornado all'argomento:
Il mondo comunica, le culture entrano in contatto e si evolvono.
Le donne infibulate non sono degli esseri extraterrestri, sono in mezzo a noi (e noi siamo in mezzo a loro).
Mi sembra normale che parlando di queste cose una tra donne e che notino quanto orribile sia una cosa come l'infibulazione. Avere rispetto di una cultura non vuol dire accettarla supinamente ma capirla.
Magari l'infibulazione, così come la più occidentale "cintura di castità" (che vi assicuro non era qualcosa di meno tremendo causando spesso la morte di chi l'indossava per setticemia) sarà nata in origine proprio per difendere l'integrità di una donna da possibili stupri perchè, vedete, è più facile cucire la patata di una bambina che insegnare ad un uomo a mantenere il coltrollo di ciò che tiene nelle mutande.

Per questa ragione problemi come quello dell'infibulazione sono fondamentalmente problemi culturali, perchè il rispetto delle persone è qualcosa che si impara, che fa parte, insieme ad altri valori, della corretta crescita psicofisica di un individuo.

Diffondere quindi la cultura, il progresso delle idee, è un modo per far progredire l'intera umanità ed evitare che certe altre idee si propaghino per ignoranza.

Infatti, come la nostra cultura può influenzarne altre così altre possono influenzare la nostra, nel bene e nel male.

Se non si capisce, per ignoranza, l'origine dell'infibulazione, e la si difende, che strumenti si avranno per potersi difendere quando ci sarà qualcuno che in nome della "tradizione" vorrà riproporre dalle nostre parti la cintura di castità?
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:23:41
Beh l'esempio del genocidio in Ruanda non ti serve molto a livello argomentativo. Nel senso che è l'emblema di quanto l'indifferenza, dell'Onu come di gran parte dei Paesi occidentali, abbia solo favorito quegli eventi.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:25:53

Di solito ti riesce meglio quello di vittima. specialmente quando ti ritrovi chiuso all'angolo.

Quello di vittima è interessante, purtroppo non so a chi rivolgermi per trovare qualcuno che faccia finta di prendermi a schiaffi. Già immagino i titoli dei giornali, i comunicati stampa che potrei fare.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:31:15
Adonai,
non hai risposto. In che modo noi italiani ed europei staremmo imponendo con la forza o altro un cambiamento culturale in Africa?
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:35:23
Adonai hai passato ogni limite! La vicenda alla quale fai rifermento è nota a tutti e non si presta ad equivoci!

Ti approfitti del fatto che sai che non posso risponderti qui sopra!

Ma non è detto che questa situazione duri in eterno!

Uomo avvisato mezzo salvato.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:35:48
Non mi sono ben spiegato:

Bartam dice che: soprattutto, non è che si limitano a condannare gli "ambulatori" clandestini presenti nel nostro paese..no, loro vorrebbero estendere l'iniziativa di abolizione sin nei paesi d'origine..

e altri ritengono che sia giusto imporsi contro questa pratica anche nel paese di origine, io invece replico che non è possibile.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:41:58

La vicenda alla quale fai rifermento è nota a tutti e non si presta ad equivoci!

Personalmente non ho mai conosciuto qualcuno che sia andato a cercarsi una persona per farsi prendere a schiaffi per finta.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:42:20
Adonai,
loro chi vorrebbero?
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:48:51
L'infibulazione è diretta conseguenza dell'ignoranza e dell'arretratezza che, rispetto al riconoscimento dei diritti delle donne, determinate culture hanno. Ora è ovvio che non si impone il progresso culturale manu militari, ma se già si insegna ad una bambina in più a leggere, se diamo a quella bambina la possibilità di conoscere e crescere, fornendole prospettive diverse dalla superstizione, azzardo la possibilità che forse decida di non farsi infibulare. E tutto questo va fatto in Africa non solo in Italia. Se c'è una cosa buona che la cultura occidentale ha è il cammino verso il riconoscimento dei diritti inviolabili dell'uomo. A fronte di tutte le scemenze che andiamo diffondendo penso sia ragionevole spendere due soldi e un po' di impegno verso certe direzioni! Dopo di che se su quelle culture il tutto ha un effetto destabilizzante, beh ....ne sono felice. Avremmo rotto un equilibrio insano in quanto basato sulla disparità di trattamento tra esseri umani!
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:50:42
Tutti coloro che ritengono l'infibulazione una barbarie
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:55:22
Adonai,
io ritengo l'infibulazione una barbaria, ma non per questo sto andando armato in Africa col proposito di sbattere in galera tutti coloro che praticheranno questo atto esecrabile. Purtuttavia mi impegnerò in tutte le sedi opportune affinchè venga messo al bando questa pratica. Non per una guerra culturale, ma per la diffusione del diritto all'autodeterminazione della donna ed al suo diritto all'integrità fisica. La salute e la libertà sono diritti inviolabili dell'uomo come della donna.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 15:59:01
Piccioso, non ho certo affermato che tu ti appresti a fare simili cose, anche se quando hai parlato di lotta all'infibulazione hai parlato di carcere, senza specificare dove.

Forse tu mi ritieni scemo perché Bruce Wayne ieri ha scritto che non capisco i concetti elementari?
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 16:05:55
c'è una consapevolezza che dovrebbe unirci:

quella che di tanto in tanto qualche post intelligente faccia più o meno gli stessi interventi di quelle merdate dei volevo dire.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 16:07:50
Adonai è inutile che cominci sta storia di mi ha detto ti ho detto che il linguaggio e il tono che usi è sotto gli occhi di tutti.

Io come ben sai, io non faccio riferimenti a delle cose delle quali tu non puoi certo parlare in pubblico.

Invece tu ne approfitti, e non è la prima volta, (e queste volte sono tutte documentate) mancando di rispetto non solo a me ma anche ad altre persone che sono coinvolte nella questione e che certo non possono venire a dare spiegazioni qui sopra.

Se per ora ho fatto finta di nulla è stato proprio per la comprensione che da sempre di contraddistingue, ma ti assicuro che la cosa non andrà avanti così.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 16:12:25
Adonai,
il contesto che ho sempre usato per il carcere è solo quello del territorio dove valgono le norme del codice penale e di procedura penale italiano. Fuori dai confini italiani ed europei è di tutta evidenza che si usano le norme del diritto internazionale, dove è fondamentale il consenso dell'altro Stato o degli altri Stati. Non il carcere per i singoli ma la pressione sui governi per arrivare a delle norme condivise su queste materie che salvaguardino la libertà e la salute della donna.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 16:19:29
IO scrivo anche su post dei "volevo dire" ma non per questo non mi sento adatta sd intervenire anche in post di questo tipo anche perchè il "volevo dire" sarà anche pieno di caxxate ma è volutamente così...

e poi che c'è di male nel vivere ANCHE momenti più leggeri???

Non penso che una cosa escluda l'altra...

e poi non credo che ad esempio scrivere solo su "cultura e attualità" faccia di me una persona più intelligente o culturalmente più elevata...

bisogna anche vedere cosa si scrive e se è tutta farina del proprio sacco o se non si fa altro che riportare le opinioni altrui; si può sposare una causa, una dottrina o essere d'accordo con gente che sicuramente ne sa più di noi...ma poi l'importante è ragionare con la propria testa...

scusate se sono uscita fuori discorso ma sono convinta che a volte ci sono persona ( non mi riferisco a te bartam...non ancora almeno ) che in un certo senso snobbano alcuni post o cose simili solo perchè sono su "piazza" o magari quando intervengono voglio solo far vedere "quanto ne sanno più di te"

magari mi sbaglio
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 16:22:24
Ho fatto un po' di errori grammaticali
ma quando si è impulsivi lo si è un po' per tutte le cose...

Messaggio del 09-02-2009 alle ore 16:24:02
Mia,
non puoi fare queste accuse anonime, devi fare i nomi. Potrei pensare, altrimenti, che mi accusi di scrivere cose che non sono farina del mio sacco.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 16:35:29
Se pensavo a qualcuno in particolare li avrei fatti i nomi...

è un pensiero che mi è venuto in mente ripensando (ma non mi chiedere di ricordare i singoli interventi ) ad alcuni post dove mi è capitato di vedere che spesso si perdeva di vista l'argomento principale e si portavano avanti le proprie opinioni non tanto per cercare di sostenere al meglio la propria tesi (nel rispetto dell'opinione altrui) cercando un confronto costruttivo (come dovrebbe essere qualsiasi discussione) ma soprattutto per "vincere" per far vedere "chi ne sa di più"...per giungere a "zittire l'altro"...

beh...questo per me non ha senso...soprattutto quando si parla di argomenti "delicati"
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 19:36:36
Io posso anche tollerare le offese, posso anche tollerare che uno intervenga in un post dopo di me per per dirmi che sono scemo, ma le minacce rientrano in una categoria fastidiosa.

Prima di parlare di comprensione, dovresti accertarti di non aver dato dell'imbecille a qualcuno da almeno 90 giorni, credo.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 19:46:57
Dico solo una cosa, se vedreste le cose che ho visto io, un bel pò di formiche vi passavano un pezzo dalla testa, fidatevi.
Messaggio del 09-02-2009 alle ore 20:05:55
Non ti ho fatto nessuna minaccia la mia è una promessa.

Messaggio del 19-06-2009 alle ore 13:18:10
Scusate se riprendo un attimo il discorso.
Sul canale 130 di Sky c'è, in questi giorni, uno speciale sull'argomento, che pone il luce l'importanza che una tradizione può avere per alcune donne. Io non sono favorevole a una simile pratica, ma non ho nemmeno la presunzione, tipicamente occidentale, che il mio mondo sia il migliore possibile e che gli altri siano solo l'inconsciente risultato dell'ignoranza e della "primitività" di popoli culturalmente diversi da me. Non c'entra il razzismo e non c'entrano il femminismo o il maschilismo, che a volte sembrano facce di una stessa medaglia. C'entra che il "romanticismo" o l'egotismo a volte sono deleteri quanto mali più facilmente riconosciuti come tali.
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Editato da Hachiko il 19/06/2009 alle 13:18:55
Messaggio del 19-06-2009 alle ore 15:03:37
Perchè i politici occidentali non se ne frecano un cazzo,anzi a volte ci fanno pure accordi per i loro sporchi business ma poi vedi in televisione tutti questi bravi politici e sembrano le Madonne dello sterpeto


"E' tutto una questione di soldi ragazzo,tutto il resto è conversazione."
Messaggio del 19-06-2009 alle ore 15:17:57
credo che non c'entri niente il parlare di "presunzione tipicamente occidentale ecc"

credo che in questo caso sia palese che si tratta di violenza e basta...

tradizioni, usanze, cultura...ma peffavore!!!

non credo che le donne scelgano liberamente di sottporsi ad una simile barbarie...sopratt poi se si tratta di bambine...

se ti mettono nella testa certe idee fin da bambina è difficile andare oltre...

altrimenti come spiegare ad esempio il perché tanta gente si fa saltare per aria???

fossi una di quelle donne sarei ben felice se la presunzione occidentale mi aprisse gli occhi per farmi rendere conto che non sono nata per essere infibulata ma che come tutti gli essere umani ho anch'io dei diritti anche quello di poter sognare una vita diversa!!!
Messaggio del 19-06-2009 alle ore 15:24:39
Queste cose devono essere sradicate alla radice.

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