*MAGILLA*


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TORINO.... e la sua MAGIA

Torino: Citta’ Magica Per gli appassionati di magia, Torino è senza dubbio il centro italiano dell’occulto. Le sue piazze sono, da sempre, teatro di fenomeni inspiegabili e di eventi soprannaturali. Perché maghi e profeti di ogni tempo hanno scelto di vivere proprio qui? La risposta potrebbe oggi venire da una nuova e affascinante ipotesi sulla geometria della città, una risposta fatta di raggi laser. Prima, però, è necessario ripercorrere la storia magica di Torino, e attraversare la sua leggenda

Secondo alcuni storici, Torino fu fondata dagli antichi Egizi: Fetonte, figlio di Iside, avrebbe scelto l’incrocio sacro tra i due fiumi (la Dora e il Po) per erigere un centro di culto al dio Api, proprio il dio-Toro. Torino sarebbe inoltre il vertice dei due triangoli geografici individuati dagli studiosi di esoterismo: quello di magia bianca che la legherebbe a Praga e a Lione e quello di magia nera che la congiungerebbe a Londra e a San Francisco. Ma non è tutto: la sua pianta romana pone le quattro porte d’ingresso in corrispondenza dei quattro punti cardinali e tutta la città è allineata sul 45° parallelo, segnato dall’obelisco che domina Piazza Statuto.

Piazza Statuto è uno dei numerosi punti magici della città: proprio a pochi metri da qui visse Nostradamus, il più famoso profeta esoterico della storia. La piazza sorge sopra l’ultima necropoli romana, un’antica “città dei morti” e successivamente per secoli ospitò il cruento patibolo di Torino. Esiste una Torino considerata sacra e luminosa...

La magia positiva di Torino nasce dal cuore bianco di piazza Castello alla fontana dei Tritoni, dal duomo che custodisce la sacra Sindone alla Grande Madre dove una delle due statue esterne indicherebbe il luogo dove riposerebbe il Graal, fino alla Mole che indica il cielo. Nessun edificio di Torino sembra dunque essere stato costruito a caso: è come se tutta la città obbedisse ad un unico, misterioso progetto. Un architetto austriaco sembra però, oggi, aver trovato una chiave per decifrare questo invisibile disegno. Le cinque residenze sabaude se collegate fra loro formano una stella e ognuno di questi luoghi nasconde una storia inquietante. La basilica di Superga, che ospita le tombe dei Savoia, fu il luogo del drammatico disastro aereo in cui perse la vita l’intera squadra del Torino. Il castello di Moncalieri, invece, fu una delle sedi dei cavalieri Templari. I custodi del Santo Graal.


I 5 luoghi corrispondono architettonicamente ai 5 elementi del cerchio costruttivo: Superga-terra, Moncalieri-metallo, Stupinigi-acqua, Rivoli-aria, Venaria-fuoco
Il progetto studiato dall’architetto Muller prevede che da ognuno dei 5 vertici venga acceso un raggio laser. I 5 laser, incontrandosi in cielo, disegnerebbero allora una stella a 5 punte che dominerebbe l’intera città di Torino. Ma la stella a 5 punte è un chiaro simbolo esoterico: cosa nasconde questa inquietante coincidenza?

L’uomo vive in un recinto ben definito, incastrato in un quadrilatero, fra due linee, fra le coordinate del tempo (asse Superga-Rivoli) e dello spazio (asse Moncalieri-Stupinigi). L’elevazione della stella, è simbolicamente la chiave per una nuova cultura, in cui l’uomo è in contatto con la propria parte spirituale (il triangolo verso Venaria)

Ma questa nuova teoria è in grado di spiegare perché proprio a Torino abbiano scelto di vivere i più grandi personaggi esoterici della Storia? Era questo il tesoro spirituale, a cui ambivano maghi e profeti giunti qui da tutta Europa?

Dagli alchimisti Paracelso e Fulcanelli al leggendario Cagliostro, dal filosofo Friederick Nietzche ai medici John Dee e Cesare Lombroso, dall’immortale Conte di Saint Germain al famoso sensitivo Gustavo Rol. Tutti scelsero di abitare a Torino. Nostradamus vi giunse nel 1556 e visse nella “Domus Morozzo”, devastata poi in un incendio. Tra le fiamme bruciò anche una misteriosa incisione lasciata dal profeta di Saint-Remy: "Nostradamus ha alloggiato qui, dove c’è il Paradiso, L’Inferno e il Purgatorio. Io mi chiamo la Vittoria. Chi mi onora avrà la gloria; chi mi disprezza avrà la rovina intera". Secondo alcuni studiosi, è in questi versi che sarebbe nascosta la chiave per decifrare tutte le quartine di Nostradamus

Torino appare insomma come un complicato puzzle di storie, luoghi e leggende.

Ma, come in ogni puzzle che si rispetti, ogni tessera deve avere un ruolo preciso e unico.

Che la soluzione sia proprio in una stella laser proiettata nel cielo?



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-il cielo su torino-
Per tutto il tempo che ci è sempre stato negato
che per averlo abbiamo spesso rapinato
per le mie dita nella tua bocca per la tua saliva
per le tue mani
per il mio tempo che nei tuoi occhi è imprigionato
per l’innocenza che cade sempre e solo a lato
per i sussuri mischiati con le nostre grida
ed i silenzi
per il tuo amore che è in tutto ciò che gira intorno
acquista un senso questa città e il suo movimento
fatto di vite vissute piano sullo sfondo
Un altro giorno un’altra ora ed un momento
dentro l’aria sporca il tuo sorriso controvento
il cielo su Torino sembra muoversi al tuo fianco
tu sei come me
Un altro giorno un’altra ora ed un momento
perso nei miei sogni con lo stesso smarrimento
il cielo su Torino sembra ridere al tuo fianco
tu sei come me
Un altro giorno un’altra ora ed un momento
dentro l’aria sporca il tuo sorriso controvento
il cielo su Torino sembra muoversi al tuo fianco
tu sei come me
Per questa rabbia che in punta al mio palato sfiora
la nudità della tua intelligenza e ancora
per il tuo corpo altare ed unica dimora
ti sto cercando
per ritrovare tutto il possibile del mondo
ora e dovunque per spingere sempre più a fondo
senza pensare senza timori nè domani
tra queste mani

Un altro giorno un’altra ora ed un momento
dentro l’aria sporca il tuo sorriso controvento
il cielo su Torino sembra muoversi al tuo fianco
tu sei come me
Un altro giorno un’altra ora ed un momento
perso nei miei sogni con lo stesso smarrimento
il cielo su Torino sembra ridere al tuo fianco
tu sei come me
Un altro giorno un’altra ora ed un momento
dentro l’aria sporca il tuo sorriso controvento
il cielo su Torino sembra muoversi al tuo fianco
tu sei come me
Un altro giorno un’altra ora ed un momento
perso nei miei sogni con lo stesso smarrimento
il cielo su Torino sembra ridere al tuo fianco
tu sei come me

Un altro giorno un’altra ora ed un momento
dentro l’aria sporca il tuo sorriso controvento
il cielo su Torino sembra muoversi al tuo fianco
tu sei come me
Un altro giorno un’altra ora ed un momento
perso nei miei sogni con lo stesso smarrimento
il cielo su Torino sembra ridere al tuo fianco
tu...



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-Incantevole-
Se leggera ti farai
io sarò vento
per darti il mio sostegno
senza fingere
se distanza ti farai
io sarò asfalto
impronta sui tuoi passi
senza stringere mai.
Se battaglia ti farai
io starò al fianco
per darti il mio sorriso
senza fingere
se dolore ti farai
io starò attento
a ricucire i tagli
senza stringere mai.
FUORI È UN GIORNO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE COME QUANDO
RESTI CON ME
FUORI È UN MONDO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE COME QUANDO
RESTI CON ME.
Se innocenza ti farai
io sarò fango
che tenta la tua pelle
senza bruciare.
Se destino ti farai
io sarò pronto
per tutto ciò che è stato
a non rimpiangere mai.
FUORI È UN GIORNO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE, COME QUANDO
RESTI CON ME
FUORI È UN MONDO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE, COME QUANDO
RESTI CON ME.
Fuori è un giorno… fragile
fuori è un mondo… fragile.
Fuori è un giorno… fragile
fuori è un mondo… fragile.
FUORI È UN GIORNO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE, COME QUANDO
RESTI CON ME
FUORI È UN MONDO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE, COME QUANDO
RESTI CON ME.
FUORI È UN GIORNO FRAGILE
MA TUTTO QUI CADE INCANTEVOLE, COME QUANDO
RESTI CON ME
Fuori è un giorno…fragile
Fuori è un mondo… fragile
Fuori è un giorno…fragile
Fuori è un mondo… fragile



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SANTA MARADON

Straordinari i titoli di testa del film d’esordio di Marco Ponti con i quali raccoglie e presenta tutti i più bei gol del grande "napoletano" Maradona, mentre le note della canzone di Manu Chao "Santa Maradona" ne rafforza le immagini.
Purtroppo però la pellicola di Ponti potrebbe essere fatalmente annoverata nella lista di film italiani sui trentenni o quasi, poco produttivi e poco concreti che ancora chiedono a se stessi cosa devono fare della propria vita.

Andrea laureato in lettere con alcune fidanzate e molte speranze ha due cari amici che lo seguono e condividono le incertezze della sua vita che langue su dei binari che sembrano morti: Bart suo coinquilino, "anomalo" giornalista che copia gli articoli di sconosciuti giornali di provincia e li pubblica con il proprio nome e Lucia, italo-indiana con una travagliata vita sentimentale.
Saltando da un colloquio di lavoro all’altro, Andrea si innamora perdutamente di Dolores contro la quale sbatte un pomeriggio mentre si precipita correndo ad un appuntamento con l’ennesimo direttore del personale. Una storia d’amore improvvisa e appassionata che paradossalmente sarà d’aiuto a tutti i protagonisti, spingendoli a ritentare il salto: inventarsi un nuovo futuro e cambiare tutto ciò che non piace.

Purtroppo il film soffre molto del grande successo de "L’ultimo bacio". I ritmi concitati e la visione del mondo dei quattro protagonisti sono decisamente troppo vicini a quelli proposti dal film di Muccino. Stefano Accorsi sembra ripetersi con il personaggio di Andrea: i suoi dubbi e le sue incertezze non si discostano molto da quelle di Carlo. I dialoghi, molto vicini alle elucubrazioni mentali senza capo né coda di molti intellettuali, non rendono facile l’impresa e in alcuni momenti quei lunghi discorsi fanno perdere la necessaria naturalezza agli interpreti.
Ma l’avventura dei quattro avanza rapidamente tra battute salaci e divertenti, fino alla discussione urlata tra Andrea e Bart, che si vomitano addosso verità dure e anche un pò dolorose. La loro amicizia però è un sentimento vero, e li ritrova seduti sul divano davanti alla televisione, senza rancore anzi con in più la voglia di cambiare il corso delle cose.
Il cast di giovani attori dimostra ancora una volta che il panorama cinematografico italiano è pieno di ottimi elementi e fa ben sperare. Il regista debutta con una certa padronanza dei mezzi e seppure la sua sceneggiatura manchi di una storia vera e originale, l’insieme di battute e momenti comici copre assai bene queste mancanze.






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